Giorgio Tosatti (intervista tratta dal libro "Un tiro mancino" di Nanni Boi): "Un formidabile, straordinario atleta, un gigantesco uomo perché la grandezza di Riva è stata in parte nelle sue qualità calcistiche, ma nella massima parte nelle sue grandi qualità agonistiche. Era un capo vero, un guerriero vero, e riusciva a trasmettere allo spogliatoio e al resto della squadra questa sua straordinaria voglia di vincere. Diciamo un tipo timido per certi aspetti, introverso, che in campo diventava una belva. Poi aveva questo sinistro formidabile, questo colpo di testa altrettanto formidabile. Era un pò legato fisicamente, nel senso che non era agilissimo. Era un giocatore che andava via in progressione, di grande potenza, con un tiro devastante,solo mancino....Probabilmente se fosse andato in un club di maggiori mezzi del Cagliari avrebbe potuto vincere anche in Europa quello che non aveva vinto..."