Le
sculture di Gigliola Ferroni sono accomunate, oltre che dalla materia usata,
l'argilla, da un'unica ispirazione: la natura.
Natura che viene proposta
sia nella varietà molteplice dei suoi singoli elementi che in sintesi unitarie
in cui entra a farne parte anche l'uomo.
Un'ispirazione non dettata da fatti
contingenti... ma da un bisogno personale che affonda le radici nella sua terra
d'origine - le Marche -
dove la natura domina il paesaggio con espressioni
armoniose e originali, come in poche altre terre d'Italia.
L'attività artistica di Gigliola Ferroni
si è espressa dapprima nell'illustrazione del libro e nella pittura.
Le
sue numerose mostre personali - la prima appena ventenne - hanno avuto lusinghieri
riconoscimenti.
L'incontro con le opere dello scultore inglese Henry Moore
nel 1972 l'ha portata a riscoprire,
valorizzare e maturare precedenti esperienze
accademiche, affini alla scultura.
Così, con un lungo lavoro quotidiano di
ricerca e un processo creativo in continua evoluzione,
sono nate numerose
opere diffuse in Italia e all'estero. Caratterizzate da forme morbide ed
eleganti, in cui si alternano
sapientemente vuoti e pieni, luci ed ombre,
queste sculture non solo appagano il bisogno estetico del fruitore,
ma sollecitano
anche elaborazioni soggettive, sia di tipo razionale che emotivo. Invitano a
penetrare nel "segreto"
di queste forme che, secondo l'artista,
è costituito innanzitutto dal fascino e dal mistero della natura stessa.
(2007) Copyright Gigliola Ferroni