Gil Botulino (The German Observer)

Lunedì 18 giugno 2001

vincenzo_gallelli.jpg (5282 byte)Abbiamo ricevuto il primo articolo di un nostro lettore, e poiché è il primo lo pubblichiamo anche se non proprio aderente alla nostra linea editoriale. Ecco il cappello: "Caro Gil ti invio un articolo che spero sia di tuo gradimento. L' avevo scritto per la consulta giovanile... ma non è mai stato pubblicato da nessuna parte.  Gallelli Vincenzo".

Nella foto i nostri lettori riconosceranno (Certamente!) l'Autore.

Andare via o restare a Badolato?
la seconda... che hai detto

   Chissà quante volte mi sono chiesto il motivo che mi ha spinto a restare. Non è facile decidere di programmare la propria esistenza nella nostra terra... schiava della delinquenza, della disoccupazione, di un male oscuro che ci circonda... giorno per giorno.La fuga verso altri lidi rappresenta un momento che per 18 anni tutti sognano... agognano... immaginando il mondo che li aspetta, al di fuori di questa "prigione" . Tutti aspettano l’università per scappare via...e dimenticare per sempre. Si sforzano di cambiare modo di vestire... di comportarsi... modo di parlare. Cancellare ogni traccia di questo passato è un dovere... da perseguire con ogni mezzo, anche a costo di rinnegare le proprie radici. E molti lo fanno.
   "Badolato?Ci torno per i miei genitori". "Io... sono venuto ieri... domani scappo via"…alcune tra la frasi più ricorrenti mostrano in maniera lampante il cinismo verbale... e non solo, che contraddistingue i più .Talora, in modo fastidioso ti guardano dall’ alto della loro civiltà evoluta, come un essere inferiore.… non capacitandosi del come, qualcuno abbia potuto fare una scelta simile.. di restare s’intende! Certo, alcuni partono alla ricerca di una occupazione, che qui non trovano... affrontando grossi sacrifici... sofferenze, ma non è a loro che mi riferisco. ..come si sarà capito.
   A che serve il disprezzo.. l’odio per la propria terra... per la propria essenza?
   A che serve rinnegare la propria storia?
   Forse a fuggire dall’impossibilità di cambiare le cose... o è meglio chiamarla incapacità?
   È facile fuggire da un male che non si tenta di combattere… lavarsi le mani scaricando le responsabilità in quelle di altri.
   È facile. Dimenticando però, che le radici, non si cancellano mai fino in fondo! Saranno sempre esuli in terra straniera.. figli di questa realtà trapiantati altrove... e come tali riconosciuti.
   Per questo ho deciso di restare. Perché non è giusto lasciare il destino della nostra terra a se stesso.
   C’è bisogno di forze nuove che lavorino... si impegnino... creino progetti.
   C’è bisogno di cambiare la mentalità delle persone.
   Ma chi volete che le faccia queste cose? Se i giovani migliori scappano, chi volete che resti, oltre alle mele marce che sappiamo ci sono?
Le risposte le lascio a voi

Vincenzo Gallelli

    Con questa lettera volevo  dire che ognuno di noi è libero di fare le proprie scelte, a volte come succede nelle piccole comunità si è vincolati da pregiudizi  a volte maldicenze e quella forma di rispetto non verso la persona, bensì  alla famiglia di apparteneza. Dove è finita la libertà di ogni singolo individuo?
    Mi dispiace dirlo ma in un paese dove i diritti di ogni singolo individuo non possono passare per i piaceri di un altro.
    Perchè bisogna accettare passivamente delle realtà quali disoccupazione, delinquenza e menefreghismo? Per questo motivo ho fatto la mia scelta, per dire basta al passato, non rinnego niente di Badolato voglio solo dire che non è il balcone dell'Italia, dell' Europa e del mondo. distinti saluti GALLELLI ROSARIO ANTONIO. (15-7-2001)