LA CRONACA DEL CONSIGLIO
COMUNALE DEL 26 GIUGNO 2001
Al solito. Si inizia con un quarto d'ora di
ritardo perché, prima il sindaco e poi il capogruppo di minoranza devono essere
intervistati dal cronista locale per le telecamere di Tele-Jonio anche oggi presenti
nell'aula. Su Nostra richiesta il sindaco spiega che la seduta può essere ripresa purché
lui (il presidente del consiglio NdR) dia il permesso.
Il consiglio è stato convocato in seguito alla conferenza dei capigruppo e perciò il
segretario legge il verbale di quella seduta. Dal verbale apprendiamo che il capogruppo di
minoranza ha osservato che il punto 5 elezione del presidente del consiglio non
poteva essere messo all'ordine del giorno in quanto in contrasto con le prescrizioni di
legge e dello statuto comunale. La moglie del non ancora presidente del consiglio osserva
la scena con dispiacere soprattutto perché a fare questa affermazione è un amico.
Il segretario successivamente informa il consiglio comunale che è pervenuto un telegramma del prefetto in cui si invita il sindaco a convocare
il consiglio comunale per come richiesto dalla minoranza. Il consiglio è stato convocato
ma all'ordine del giorno il punto richiesto non c'è.
1) Lettura e
approvazione verbali seduta precedente
2) Comunicazione nuovi assessori e deleghe
3) Nomina componenti commissione edilizia comunale
4) Nomina rappresentanti comunità montana versante jonico
5) Elezione del presidente del consiglio e del vice presidente
del consiglio
6) Adeguamento statuto e regolamenti comunali - D.Lgs
n.267/2000
7) Nomina componenti commissione giudici popolari
8) Nomina difensore civico comunale
9) Verde - Recupero urbanistico Badolato Marina - Discussione
2) Comunicazione nuovi assessori e deleghe
Vengono nominati due assessori per come permesso
dall'appena approvata variazione dello statuto che sono Franco Nisticò e Gaetano
Stagno. Vengono date deleghe ai consiglieri che non hanno, o che non avrebbero, avuto
nulla:
Gina Audino del. ai servizi sociali;
Salvatore Rondinelli del. allo sport, turismo e ambiente;
Franco Nisticò del. all'agricoltura;
Lentini Vincenzo delega all'istruzione (dovrà dimettessi da presidente del consiglio
d'istituto?);
Pultrone Vittorio del. all'urbanistica;
Gaetano Stagno delega ai rapporti con le istituzioni.
3) Nomina componenti commissione edilizia
comunale
Il punto viene rinviato in quanto non è pervenuta la terna da parte degli Ordini.
7) Nomina componenti commissione giudici
popolari
Mentre il presidente del consiglio tira fuori carte dal suo faldone, il
sindaco-presidente passa al successivo punto all'odg: Si devono nominare due componenti
della comissione giudici popolari, uno per la maggioranza e uno per la minoranza. La
minoranza come annuciato per il punto 4 e per gli stessi motivi dichiara che non prenderà
parte alla votazione e che uscirà dall'aula. la maggioranza a uso e consumo dello scarso
pubblico presente rifà la solita scena con siparietto comico e si sceglie Bove
all'unanimità. Con successiva deliberazione sarà nominato il membro rappresentante della
minoranza.
L'intervento dell'assessore all'agricoltura
Franco Nisticò
Al termine del consiglio comunale prende la parola l'appena nominato assessore
all'agricoltura Franco Nisticò. Esordisce con un "brevissimamente" che fa
rizzare i capelli in testa a tutti i consiglieri, ma poi sarà di parola, questa volta.
"Ringrazio per aver di nuovo puntato sulla mia persona. Darò il massimo del mio
impegno. Eleverò il dibattito poliico, invece di di dare peso al formalismo, io
proseguirò su questa via di elevazione portando le coscienze in alto". Poi vorrebbe
esporre i primi impegni alla comunità montana ma non li espone perché ancora "manca
un consigliere". Poi parla della 106 facendo notare come non sia più una priorità
dell'attuale governo e promette o minaccia l'immediata convocazione del coordinamento dei
sindaci per una forte protesta: "Decideremo insieme le forme di lotta anche più
incisive". Conclude farfugliando qualcosa sul depuratore "una battaglia iniziata
e poi interrotta". E termina con "A me interessa più la sostanza che queste
battaglie procedurali" riferendosi alla richiesta della minoranza consiliare di
rispettare statuto e regolamento.
Sciolta la seduta, l segretario comunale,
rientrato nella sua stanza, non trova più il telefonino che aveva lasciato sulla
scrivania. Furto con destrezza. Mi verrebbero un po' di battute su questo/i furti nelle
sede comunale ma sorvolo perché è un episodio davvero deprecabile. |