CRONACA DEL
CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 GIUGNO 2001
LA MINORANZA CI PRENDE GUSTO E
RIABBANDONA L'AULA
punto 4 - Nomina rappresentanti comunità montana versante jonico
È il momento del... cavallo di troia Nicola
Criniti. Finora il consiglio è filato liscio: la minoranza è venuta, non se n'è andata
e Ciccio è tornato dalle vacanze. Si respira un clima di contenuta serenità, ma Criniti
qualcosa aveva sussurrato all'orecchio del segretario prima dell'inizio della seduta. Ed
ora con quella faccetta da verginello alza la timida mano dall'affannoso petto e chiede la
parola per una comunicazione della minoranza: eccolo là, ci risiamo! Il
sindaco-presidente ha già cambiato espressione. Il segreteraio si predispone alla
risposta di rito. Nick Cuoregentile comincia il suo intervento scusandosi e rammaricandosi
di non aver pensato di dire ciò che sta per dire e che al segretario ha già detto, (ma
se l'avesse detto cosa sarebbe cambiato?) e cioè che non si può deliberare, e che quindi
vanno rinviati, sui punti riguardanti le nomine dei rappresentanti di questo comune presso
enti associazioni e istituzioni. E perché? Perché bisogna prima definire e approvare gli
indirizzi, come conferma anche l'intimazione in tal senso del Prefetto, e poiché il punto
manca all'odg la minoranza chiede che i punti suddetti vengano spostati ad altro giorno.
Per l'ennesima volta il segretario Prenestini si arrampica sugli specchi, per la verità
con minore protervia e convinzione delle volte precedenti, e tenta di dire che questo non
ha niente a che vedere con le nomine. Poi capisce che nessuno più gli crede e attacca una
lezione, proprio con tono professorale, sui termini 'perentorio' e 'ordinatorio': a
nessuno gliene può fregà de meno, perché questo sì che non c'entra niente.
Il capogruppo della minoranza chiede che i predetti punti vengano rinviati alla prossima
seduta del consiglio. Il sindaco, sente il freddo della lama del tradimento penetrargli le
budella e, paonazzo in volto e a denti stretti, rivolgendosi a Nick Cuoredipietra, sbotta:
"Visto e considerato che non si vogliono rispettare gli accordi presi, e che avevo
convocato la conferenza dei capigruppo per un fatto di democrazia e che questo non è
perentorio, sai che ti dico: io la conferenza non la convoco piu! eccu! così t'impari! e
mò nciu dicu puru a fratamma u randa! Eccu!"
Nick Cuoredilatte tenta una flautata giustificazione. Ma non è più tempo di convenevoli:
Il sindaco-presidente intima al copogruppo di smettere di parlare in breve tempo, al
segretario di non intervenire che sennò si perde tempo, e in fretta e furia si passa alla
votazione della mozione: la mozione viene respinta 12 a 5.
La minoranza chiede che il consiglio venga sospeso per un minuto per consultarsi e si
consulta: Il capogruppo Criniti quindi mette a verbale: "Il gruppo di minoranza
dichiara che in merito ai punti riguardanti le designazioni dei rappresentanti alla
comunità montana e i componenti della commissione dei giudici popolari abbandonerà i
lavori del consiglio".
Uscita la minoranza, la maggioranza designa i suoi rappresentanti alla comunità montana.
Nessuna sorpresa, infatti vengono nominati (perché si adempia la parola del profeta
Isaia), Gaetano Stagno con 6 voti e Franco Nisticò con 6 voti: sei per uno non si offende
nessuno.
Il segretario comunale avverte che con successivo atto si procederà a nominare il
rappresentante di minoranza. Intanto con separata votazione, e all'unanimità, si rende
l'atto immediatamente esecutivo: avimu prescia!. |