Gil Botulino (The German Observer)

Martedì 26 giugno 2001

CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 GIUGNO 2001

Presidente del consiglio o coniglio del presidente?
punto 5 - Elezione del presidente del consiglio e del vice presidente del consiglio

Ed ecco il momento che tutti aspettavamo. Bove è felice come una pasqua, vestito come si deve per l'occasione, non come quel grezzo di Ciccio, che tuttavia ora indossa un paio di pantaloni regolamentari, emozionato ma fiducioso attende che il sindaco concluda la sua introduzione. Si stanno per avverare le parole del profeta Pasquale (Foderù) Procopio, che a gran voce ha sempre chiesto, e finalmente sta per ottenere, la presidenza del consiglio. E il sindaco introduce il punto: "Nello statuto è previsto il presidente del consiglio. Noi non abbiamo potuto farlo nella prima seduta, perché lo statuto non era ancora esecutivo. Per noi è questo il primo consiglio in cui possiamo farlo". E ancora: "Noi abbiamo candidato Bove come presidente e...", il segretario alza la testa dal brogliaccio sbigottito, "...Rondinelli come vice presidente", il segretario sussurra qualcosa all'orecchio del sindaco, forse "sta' attento che la votazione è segreta", e il sindaco con voce risoluta aggiunge immediatamente "anche se la votazione è segreta!". Niente di nuovo: già nel primo consiglio suggeriva i nomi da votare, nel timore che i consiglieri potessero dimenticarlo.
Il capogruppo Criniti spiega che nel comune di Badolato, così come non si ha bisogno di sei assessori a pagamento, non si avrebbe bisogno nemmeno di un presidente del consiglio a pagamento, che è una spesa eccessiva; ma per quanto riguarda il presidente oltretutto che non può essere votato in quanto previsto dalla legge e dallo statuto appena citato. Criniti dà lettura dell'articolo 39 comma 1 del testo unico, e dice che siccome la modifica dello statuto è stata fatta vale quello che afferma lo statuto, e cioè che l'elezione va fatta nel primo consiglio, quello di insediamento, e non nel primo consiglio utile, come il solerte Prenestini, professore di belle lettere, si è subito affrettato a spiegare. Il sindaco prova a dire che è una questione di buon senso e che non si può attendere 5 anni per fare il presidente del consiglio. Stagno è incontenibile e continua a sghignazzare pestando in sincronia e con grezza delicatezza i pugni sul tavolo come aveva fatto in altre occasioni. Da qualche consigliere di maggioranza gli viene qualche rimprovero. Al sindaco invece non dà per nulla fastidio questo comportamento poco rispettoso del consiglio. In realtà i pochi presenti si trattengono con difficoltà dallo sbottare a ridere, le scene che si susseguono sono degne del migliore teatro dell'arte. Franco Nisticò è frastornato da questo comportamento, ma anche lui è allo stremo delle forze. Criniti appena può continua la sua argomentazione "È trascorso ormai un mese dalla seduta di insediamento del neo eletto cons.." il sindaco gli intima di terminare l'intervento e di tacere perché sta già parlando troppo (vuole dire da troppo tempo N.d.R.) "..iglio perciò il punto in esame è completamente illegittimo, vista la violazione dell'art. 10/bis del vigente statuto comunale con cui si sostanzia l'art. 39 comma 1 della 267/2000. Chiediamo copia della delibera per inoltro presso la Prefettura e il Coreco di Catanzaro per tutte le eventuali iniziative del caso". Fatto ciò la minoranza si allontana, per la seconda volta dall'aula. La maggioranza vota a scrutinio segreto i nomi di Bove e Rondinelli, e quando si contano i voti escono, a sorpresa, i nomi di Bove e Rondinelli. Viene eletto Presidente del consiglio il consigliere Giovanni Bove all'unanimità.
Il sindaco si congratula col il neo eletto presidente, si alza dalla sua poltroncina (forse per cedere il posto al neo presidente?) si protende verso un foglio vicino al segretario e con un tempismo veramente eccezionale, prima che il neo-presidente possa anche solo alzarsi per ringraziare, da presidente dice :"passiamo al prossimo punto!". E il sindaco non più presidente, alla presenza del presidente, continua a fare il presidente senza che né il presidente né il vice presidente né il segretario né altro consigliere gli faccia notare l'assurda situazione: nessuno si permette o sono tutti distratti?... la seconda che hai detto. Eppure il presidente (quello appena eletto) era venuto al consiglio con il vestitino della festa e con un faldone lucidato a specchio con dentro lo statuto ed il regolamento pronto a fare il presidente non appena il presidente (quello che ha iniziato la seduta) gli avesse ceduto la presidenza: ma voi avete mai visto il sindaco di Badolato cedere mai la scena a qualcuno? Mai?! Bene, neppure questa volta. E allora a cosa serve un presidente se non deve presiedere ma solo assistere? Per far questo basta un assistente. Ma se la minoranza ha ragione, Bove non si è persa l'unica occasione per fare il presidente del consiglio? Certamente! ma nei prossimi cinque anni potrà sempre fare, come oggi, il coniglio del presidente... passiamo al prossimo punto all'ordine del giorno. (F.L.)

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