CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL
26 GIUGNO 2001 PER ORA SI NOMINANO I
PRESTANOME DEI PRESTANOME
punto 6 - Adeguamento statuto e regolamenti comunali - D.Lgs n.267/2000
Mentre il presidente del consiglio sta a guardare il sindaco-presidente che inizia
l'introduzione del sesto punto all'ordine del giorno, nessuno pensa di richiamare la
minoranza che si era allontanata dall'aula per il solo punto precedente. Qualcuno fa
notare che la minoranza è assente e il sindaco "Chi mm'interessa, para ca aju u vaju
u mi chjamu ahra casa!". E la minoranza non viene invitata a rientrare e il
sindaco-presidente comincia ad illustrare il punto con la minoranza ancora assente
dall'aula. Il sindaco-presidente spiega che è necessario adeguare lo statuto e i
regolamenti alla 267/2000, che il Comune ha acquistato delle bozze di regolamenti, e che
ci si pone l'obbiettivo dello statuto entro 20 giorni e che entro venti giorni dovrà
essere fatto il consiglio. Il sindaco-presidente insiste più volte su questo punto: una
ragione ci sarà! Rientrata la minoranza, viene nominata una commissione per l'adeguamento
dello statuto. Della commissione fanno parte il sindaco (e ci risiamo: il sindaco, il
sindaco-presidente, o il presidente del consiglio? Quando si hanno tutte queste cariche
bisogna pure stare attenti a come si parla; comunque il sindaco), il segretario
comunale, l'assessore Leuzzi, il consigliere N. Criniti. L'atto viene reso immediatamente
eseguibile.
Si cambiano statuto e regolamenti per adeguarli ad una legge dell'agosto 2000, finalmente
ci si rende conto che va fatto; in marzo quando era stato modificato lo statuto, per
aggiungere due assessori e un presidente del consiglio, non se n'erano ancora accorti. Gli
adeguamenti vanno senz'altro fatti, ma perché questa fretta ora? I bene informati dicono
che si cambia lo statuto per permettere a Antonio (bombularo) Procopio di fare l'assessore
al posto di Stagno, e il regolamento per permettere a Tonino (ciccione) Parretta di fare
il difensore civico al posto di Battaglia Alberto che sarà nominato oggi e che, sembra,
ha già firmato la lettera di dimissioni. Non sono ipotesi peregrine; cinquestelle ci ha
abituato a queste modifiche personalizzate, ma siamo veramente al colmo: oggi si nominano
addirittura i prestanome dei prestanome. Ma non credo che potranno farlo nei prossimi
venti giorni, non questa commissione almeno. Infatti il consiglio non gli ha conferito un
compito generico, ma solo quello dell'adeguamento alle legge: fare assessore Procopio e
difensore civico Parretta sarà previsto dalla norma 5S-2001 ma non dalla 267/2000.
Vedremo come il sindaco-presidente-legislatore riuscirà a cavarsela.
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