Sul sito Internet realizzato da Pasquale
Andreacchio, in arte "Gil Botulino"
BADOLATO, INFORMAZIONE IN RETE
Il primo articolo: "Andare via o restare?... La seconda che hai detto"
L'informazione corre su Internete nel paese del Basso Jonio. Infatti
collegandosi al sito internet http://web.tiscali.it/gilbotulino è possibile leggere
diverse notizie che interessano la comunità badolatese. Certo il sito ha un taglio
politico di parte che, a dire il vero, non viene nascosto dagli autori che si professano
paladini della minoranza badolatese. L'autore, ovvero Pasquale Andreacchio, con un tono
ironico non nasconde la sua posizione e dopo avere presentato il sito col nome "Gil
Botulino" dichiarandolo "Gazzettino di libera [contro]informazione, scritto per
tutti i badolatesi, soprattutto per i tanti [dis]informati e non informati dal cronista e
dall'amministrazione locale", invita tutti i lettori a collaborare con articoli e con
osservazioni. Si tratta, ovviamente, non di un vero e proprio periodico di informazione
via internet, ma di un sito amatoriale che comunque sta registrando diversi contatti e
quindi un discreto successo. Fra i tanti interventi è sembrato interessante riportare
quello di un certo Vincenzo Gallelli che è stato così introdotto da Gil (sarebbe il nome
d'arte del direttore): "Abbiamo ricevuto il primo articolo di un
nostro lettore, e poiché è il primo lo pubblichiamo anche se non proprio aderente alla
nostra linea editoriale". Ecco il cappello: "Caro Gil ti invio un articolo che
spero sia di tuo gradimento. L' avevo scritto
per la consulta giovanile... ma non è mai stato pubblicato da nessuna parte.
Gallelli Vincenzo". Si parla di un proble che tocca Badolato così come tanti
altri paesi del sud. Il problema di tanti giovani che non sanno se restare o andare via.
Ecco quello che scrive sul sito Vincenzo Gallelli, nell'articolo "Andare via o
restare a Badolato?". Sottotitolo, "la seconda che hai detto". [...
segue l'articolo di Vincenzo che potete trovare nella pagina del 18 luglio...] (Fabio
Guarna, Il Quotidiano, mercoledì 27 giugno 2001)
Riceviamo dal neo nominato assessore all'agricoltura nonché
consigliere alla comunità montana Franco Nisticò questo pregevole articolo, che si
intona perfettamente con la nostra linea editoriale, di tono però infinitamente più alto
del nostro. L'intenzione di Franco è di elevare il dibattito politico e di portare le
coscienze sempre più in alto... sempre più in alto; lo ringraziamo di aver scelto il
nostro gazzettino per continuare questa missione iniziata ormai da qualche decennio e di
cui non si intravede la fine.
2000 Tutta colpa di Pompilio Numa
Gentile elettore, che con lungimiranza mi hai eletto presidente del consiglio, devo
comunicarti che l'attuazione del programma sotto il ministero del controllo
dell'attuazione del programma e grazie all'impegno della commissione interministeriale
della verifica del controllo dell'attuazione del programma, è a buon punto.
Purtroppo, per ragioni indipendenti dalla nostra volontà, non potremo abbassare subito le
tasse. I precedenti governi comunisti mi avevano nascosto un buco di settantamila
miliardi. Me ne sono accorto entrando a Palazzo Chigi, la voragine era abilmente nascosta
sotto un tappeto e per poco non ci cadevo dentro. Ho subito allertato Tremonti e Lunardi.
Tremonti ha subito varato un decreto Tremonti-bis che esenta dalle tasse gli imprenditori
che costruiscono capannoni sopra un buco. Lunardi ha subito mandato le ruspe e ha riempito
il buco d'acqua. Inoltre ho scoperto un altro grave ammanco che i comunisti mi aveva
tenuto nascosto. Molti anni fa tale Giuseppe Garibaldi, attivista rosso antifederalista si
è recato in trasferta nel Sud, con una corte di amici al seguito. Ebbene, ora risulta che
non è stato pagato il nolo della nave e c'è anche una fattura per mille, dico mille
camicie da lavare.
Montezemolo ci mette un mese a consumarne tante. Come posso sanare il bilancio se adesso
salta fuori quanto è costato riunire Nord e Sud, e soprattutto chi lo dice a Bossi? In
quanto a Bossi, lungimirante elettore, non c'è da temere per la sua lealtà.
Mi ha giurato che a Pontida ha detto che a Roma non ha giurato come italiano ma da padano,
subito dopo a Roma mi ha giurato che a Pontida lui ha giurato da padano ma come italiano.
Ma le mie maggiori preoccupazioni sono per il G8. Il Sisde mi ha informato che i centri
sociali stanno progettando un attacco sottomarino, e che nei centri sociali di Marghera
sono stati trovati cinquanta costumi da tonni. La Cia sostiene che a Marghera sono
talmente abituati a respirare gas, che potrebbero benissimo respirare sott'acqua. E io ci
credo ai servizi segreti, perché vivono come me in un perenne conflitto di interessi:
sanno sempre prima chi sta per mettere le bombe ma non dicono mai dopo chi le ha messe.
Per fortuna l'efficiente Scajola mi assicura che la situazione è sotto controllo, basta
che gli spieghi dov'è Genova. In quanto ai miei alleati, mi danno un sacco di problemi.
Fini vuole rimpastare il consiglio di amministrazione della Rai.
Io sarei favorevole al rimpasto, il problema è che dopo lui li vuole mettere in forno.
D'Amato vuole un Tremonti - ter perché il reato di falso in bilancio sia depennato in
"contabilità creativa". Buttiglione mi ha presentato la sua moderna riforma
della scuola: confessionali al posto delle cattedre. Kissinger vuole assistere al G8 con
un fucile dal terrazzo di un albergo. In questo momento, inoltre, mi giunge notizia che
c'è un buco nelle tubature di una mia villa in Sardegna, e l'idraulico ha fatto un
preventivo di quaranta miliardi. Potrò calare le tasse solo del tre per cento, ma abbi
fiducia, lungimirante elettore. Ho mai mentito?
* * *
Paziente elettore, devo dirti che non è facile lavorare sotto la spada di Pericle del
passato comunista del paese. È tutto da rifare, ma le grandi opere stanno partendo. È
avviata la ristrutturazione di Arcore, Lunardi sta costruendo per me un nuovo bunker e una
piscina, anche se per il momento è difficile distinguerli. Il palazzo di Giustizia di
Milano sarà trasformato in un parcheggio sotterraneo, e il consiglio di amministrazione
Rai verrà nominato da tre saggi scelti da Pera, i nomi sono Williams, Passacrassana e
Abate Fetel. I comunisti dicono che è un trucco, ignoranti, non conoscono la filosofia.
Sono inviperiti perché io continuo a scoprire le loro magagne. Ho qua una lista di strade
romane completamente rovinate e dissestate. I colpevoli sono alcuni ingegneri dello staff
di Rutelli, di nome Pompilio Numa, Marzio Anco e Ostilio Tullio. Ho dato ordine alle toghe
verdi, un nuovo corpo privato che mi ha suggerito Castelli, di indagare su questo
scandalo.
Intanto Lunardi e Marzano hanno scoperto il modo di risolvere il problema delle gallerie
invase dall'acqua. Basterà trasformarle in canali navigabili. Il problema è di
convincere a galleggiare i treni e soprattutto le maestranze schiave dei sindacati. Sul G8
le notizie sono drammatiche. I contestatori vogliono prendere come scudi umani i
poliziotti, addirittura i più estremisti sarebbero disposti a sposarli. Ma c'è di
peggio. Sembra che Bin Laden, in seguito a una plastica facciale sia diventato uguale a
Bush e cercherà di introdursi nel vertice. Il solo modo di distinguerlo dall'originale è
l'alito, Bin Laden non beve. Inoltre il Kgb mi ha telefonato che i centri sociali
napoletani hanno scoperto una marijuana antigravità e potrebbero levitare e colpire
dall'alto come giganteschi piccioni. I miei alleati continuano a assediarmi. Agnelli vuole
una legge che proibisca di cambiare le gomme delle auto, il carro Aci porterà
direttamente un'auto nuova. D'Amato, l'accattone più ricco d'Italia, vuole un
Tremontiquater per premiare gli imprenditori che investono in evasione fiscale. Formigoni
vuole dare un milione a chi consegna subito tutti i preservativi. E proprio ora mi giunge
la notizia che un certo Brenno pretende dell'oro per una vecchia faccenda con Roma e
Rutelli. Paziente elettore, di fronte a tutto questo, non potrò momentaneamente ridurre
le tasse. Sii comprensivo e assolvimi, è di moda.
* * *
Perplesso elettore. Ho scoperto un buco di settanta miliardi nel tesseramento della P2.
Con la scusa che da anni dobbiamo dire che non esiste più, nessuno paga le quote. Per
fortuna abbiamo anche le buone notizie. È a buon punto la privatizzazione della
magistratura, ognuno potrà scegliere il magistrato da cui farsi giudicare. Anche la
riforma dell'istruzione mi dà grandi soddisfazioni. La nuova scuola pensata dal trio
ButtiglioneMorattiBossi è già pronta. Tra una lezione e l'altra, invece dell'intervallo
ci saranno degli spot. Si potrà pisciare solo per email. Verranno introdotte nuove
bellissime materie: Internet, impresa, capannoni, Grande Fratello e storia della Madonna
di San Luca. Bossi e Storace mi hanno sottoposto le prime revisioni del libro di testo. Ho
degli esempi bellissimi. Ora la Divina commedia inizia col verso "nel nord del cammin
di nostra vita". Abbiamo reso Leopardi più moderno e televisivo, con "la
valletta vien dalla campagna". La cavallina storna di Pascoli viene abbattuta prima
di fare i nomi.
Le notizie sul G8 invece sono sempre più preoccupanti. Sembra che i centomila
contestatori di Genova vogliano sapere dove bere e mangiare. Non c'è limite all'avidità
della sinistra. Hanno minacciato di mangiare i pinguini dell'acquario e di usare i
poliziotti come hamburger umani. Il Sifar mi dice che c'è il rischio che attacchino dalle
fogne, abbiamo dovuto sostituire tutti gli sciacquoni dei water con dei mortai. Inoltre
ieri a Arcore, sono entrato in bagno, e seduto sulla tazza c'era Bin Laden. Ha detto con
aria strafottente "e allora, non si bussa ?". Era lui, l'ho riconosciuto, e non
dite che farnetico.
Ho scoperto un buco anche in uno dei miei maglioni di cachemire e ne ho chiesto uno di
ricambio a D'Alema, ma me l'ha negato, secondo me si è messo coi comunisti, maledetto
bipartisan. Intanto Accattone D'Amato mi ha chiesto un Tremonti five per esentare dalle
tasse gli imprenditori tout court, e io ho detto sì, così almeno la facciamo finita.
Scajola si è perso a Sestri Levante, Kissinger vuole fare un golpe in Romagna, le Fiamme
Rosse della finanza si permettono di perquisirmi gli uffici. In questa situazione di crisi
sono costretto ad aumentare le tasse del quindici per cento. Guai a voi, però, se dite
che non rispetto il contratto, prendetevela con Pompilio, Ostilio, Garibaldi e Brenno. Sul
conflitto di interessi giuro che risolverò tutto prima delle ferie. Purtroppo ho tanto da
lavorare che non potrò fare ferie fino al 2008. Cosa posso farci? Che io dovessi
governare l'Italia era scritto, anzi prescritto.(Franco Nisticò) |