Gil Botulino (The German Observer)

Sabato 30 giugno 2001

Il 26 giugno 2001 l'associazione culturale La Gistestra che ha sede a Badolato ha scritto una lettera-denuncia (Al presidente della Giunta Regione Calabria di Catanzaro; All'Assessore regionale All'Ambiente di Catanzaro; Al Presidente della Provincia di Catanzaro; Al Ministro dell'Ambiente; Al Prefetto di Catanzaro; Ai Sindaci del Basso ionio catanzarese; Alla Comunità Montana del Versante Ionio) per protestare contro la sottrazione di acqua dal fiume Alaca. A noi sembra un argomento da portare all'attenzione del nostro pubblico, e lo pubblichiamo anche per sottolineare che nemmeno in questo caso il sindaco di Badolato era presente (IN VERITÀ IN VERITÀ VI DICO: PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ DEDICATA ALL'AMBIENTE E AL TURISMO), ma sicuramente, dopo che tutto sarà fatto e nulla ci sarà più da fare, chiamerà a raccolta il fido scudiero Franco Laganà che chiamerà a raccolta tutto il gruppo dei dissidenti che incaricheranno Franco Nisticò di chiamare a raccolta tutto il popolo per una insurrezione popopolare.

 LA FIUMARA DI ALACA NON SI TOCCA!

Le organizzazioni ambientaliste, i cittadini del Basso Ionio Catanzarese hanno appurato, per mezzo stampa, della riunione convocata dal Dr. Catenacci Prefetto di Catanzaro avente oggetto il rifornimento idrico della città di Vibo Valentia con prelievo nelle sorgenti superficiali della fiumara Alaca in località Cicuti nel territorio del comune di San Sostene.

La seduta ha visto coinvolto, quale rappresentante di un intero comprensorio, solo il sindaco di San Sostene che, opportunamente, ha smentito la dichiarazione fatta nella Gazzetta del Sud di giorno 19 giugno dall'assessore del comune di Vibo Modafferi relativa al rilascio di autorizzazione a sottrarre 50 litri al secondo dalla falda dell'Alaca (in aggiunta agli altri già sottratti) per garantire l'erogazione idrica 24 ore su 24 alla sua città.

La convocazione in prefettura riecheggia e rispolvera l'aberrante disegno dell'assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Calabria, di tanti anni fà, bocciato dal Ministero all'Ambiente finalizzato a trasferire, contro la volontà di madre natura , le acque della fiumara Alaca dal versante Ionio al versante Tirreno; Tutto ciò in spregio all' art. 9 della Costituzione italiana, alla "valutazione di impatto ambientale" atto dovuto in base alla direttiva del Consiglio delle Comunità Europee n. 85/337 del 27 giugno 1985, successive prese d'atto ed integrazioni.

Si rende opportuno informare il signor Prefetto che a suo tempo, e sempre nel tentativo di sottrarre la preziosa acqua già insufficiente a coprire i fabbisogni idropotabili dei comuni di Badolato, Santa Caterina, Sant'Andrea Ionio, Isca, Davoli e San Sostene, l'imposizione dall'alto è stata democraticamente respinta grazie alla tempestiva mobilitazione dei cittadini, delle organizzazioni ambientaliste e del mondo agricolo.

Quindi nessuno sogni di poter imporsi con autoritarismo per attuare disegni che avrebbero effetti distruttivi sulla flora, sulla fauna e nell'intero abitat.

Questo comprensorio ha già sopportato danni irreversibili alle falde acquifere con gli sbarramenti dell'ENEL sull'Ancinale e , da qui a poco, con la messa in funzione dello sbarramento nella Lacina, subirà effetti da idrotropismo che accelereranno i processi di desertificazione già presente con i suoi segni lungo la costa ionica.

Convinti come siamo che il sindaco e l'intera popolazione del comune di San Sostene userà rigore nel difendere l'area fluviale dell'Alaca da qualsiasi forma di imposizione autoritaria, si invitano tutti i cittadini, le forze politiche e sociali del comprensorio alla mobilitazione generale (libertaria e democratica) ed alla vigilanza per respingere ogni tentativo di lasciare in secca ed a nudo un comprensorio già ai limiti della povertà economica e sociale; questa aggravata dalla perdita di centinaia di ettari di bosco e di macchia mediterranea con gli incendi degli ultimi anni e, a causa dell'alluvione del 9 e 10 settembre scorso, dal conseguenziale dilavamento del territorio.

Si fa appello al buon senso ed alla sensibilità sempre manifestata dal Presidente della Giunta Regionale Dr. Giuseppe Chiaravalloti sui temi di difesa dell'ambiente, al neo Ministro dell'Ambiente Mattioli, per far sì che ogni tentazione rientri.

Liberina Leone
Presidente
dell'associazione culturale LA GINESTRA
via Gramsci n. 144
88060 Badolato Marina.
 

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