Gil Botulino (The German Observer) | Venerdì 13 luglio 2001 |
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PRENESTINI NON CI
STA... A FARE IL SEGRETARIO In una lunga intervista rilasciata al 'Domani' il segretario capo del comune di Badolato (e di Isca), ci spiega - con una prosa che questa volta ci lascia un po' sconcertati per la forma approssimativa dell'italiano usato (proprio lui fine docente di Italiano in aula!) al limite della comprensibilità e della decenza - che è stufo di fare il segretario, cioè quello che a lui è demandato dall'art. 97 del Dlgs. 267/2000, e vuole invece fare di volta in volta il presidente di consiglio, il politico di appoggio alla maggioranza, il giudice, e il nulla dicente. Di presidente del consiglio ne abbiamo già due (uno eletto - anche se ad avviso della minoranza illegittimamente - l'altro operante) e spetta a loro garantire che i lavori del consiglio comunale si svolgano democraticamente. Di nulla dicenti ce ne sono fin troppi, mentre il segretario, tra l'altro, è pagato per dare pareri tecnico-legali; che cosa vuol dire quando dice che «Le nomine effettuate durante i lavori dell'ultimo civico consesso (Comunità montana, giudici popolari, presidente e vice presidente del consiglio, nomina difensore civico) sono regolamentate da precise normative di leggi regionali, da decreti leggi e dal regolamento dello statuto», ci mancherebbe altro che non fossero regolamentate. Quello che la minoranza contesta, e non a lui, è che il consiglio comunale non si muove seguendo queste leggi. E ancora una volta cita leggi che non c'entrano niente con l'argomento di cui sta trattando: cosa può mai dire la 287/1951 su comunità montana, presidente del consiglio e difensore civico tutti istituti nati molto, ma molto, dopo il 1951? Niente, appunto. Poi, che si voglia ergere a giudice per giudicare dell'imparzialità ed onesta del difensore civico eletto è quantomeno abnorme. Naturalmente la minoranza non ha mai parlato di onestà o imparzialità ma ha fatto un discorso di opportunità politica: le minoranze dovrebbero scegliere gli organi di controllo. Politica, opportunità politica, discorsi che il segretario invece, nella sua veste, non può fare. Se vuole fare discorsi politici che si presenti alle elezioni e sieda nel consiglio come consigliere; nella sua veste non ha alcun titolo per rimanere in attesa dei ricorsi della minoranza agli atti deliberativi, infatti lui non delibera, ma scrive le delibere: l'unica cosa che potrebbe attendere è una denuncia per falso in verbale (ma Nick Cuor di cuzzupa ha già perdonato; o sbaglio?). Abbiamo sentito il capogruppo di minoranza per avere un commento. Che cosa ci dice dell'articolo e delle affermazioni del segretario Prenestini? «Sono soltanto cazzate» e se la ride. |
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ho il dubbio caro gil che l'articolo intervista è una vera buffonata, perché un funzionario che si deve collocare al di sopra delle parti nella qualità di notaio, e rappresentante del ministero degli interni, per far rispettare le leggi dello stato , possa rilasciare certe interviste. (a volte mi capita di dire a me stesso, ma questi lo sono o lo fanno a posta?! ma!) perché altrimenti non si capisce più di tanto. A meno chè, chi ha scritto l'articolo non ha messo in conto che qualche provveduto avrebbe potuto leggere le sue solite stravagante fantasie stupide, a vantaggio della maggioranza di turno, come è il suo stile. Adesso capisco perché danno tanto fastidio a questi grandi ignoranti i piccoli Zichichi. Con la speranza che il segretario comunale (e non politico) al prossimo consiglio comunale smentisca o almeno chiarisca, perché è possibile pure che lui abbia detto tutt'altro nel rilasciare l'intervista, ti saluto. (Gallelli Icsi 14.7.2001) |
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