Gil Botulino (The German Observer)

News di Giovedì 27 luglio 2001

FATTI DI SANGUE IN PIAZZA SAN NICOLA

Questa sera alle ore 20 e 30 era già tutto finito. La dinamica è ancora d'accertare e le notizie sono frammentarie, i Carabinieri non hanno rilasciato dichiarazioni. In piazza San Nicola nel borgo il sangue è per terra ed è il sangue di Ferraiuolo  (Bansciè) fratello minore di Natale. Banscié si trova ora in ospedale a Soverato non in gravi condizioni ferito ad una coscia. L'alterco, o qualunque altra cosa sia, sembra sia avvenuto con Terramotu, il padre di Pechinella. Il motivo non lo sappiamo, in paese si dice per cose vecchie.

I BADOLATESI?... GENTE VAGABONDA!

Si vi ricordate era già avvenuto che il sindaco di allora - e di oggi - a proposito di un corso andato deserto avesse detto questa frase e per giunta in consiglio comunale (peccato che di queste cose poi non rimangano tracce nei verbali). Ora la stessa tesi sta ricircolando di nuovo. Il motivo è perché qualcuno si chiede come mai il chiosco - quello azzurro situato nel bel mezzo del lungomare nuovo - non sia gestito da un badolatese ma da un "forasteri". Si dice appunto perché nessun badolatese si è fatto avanti per la gestione, e non si è fatto avanti perché si sa che i badolatesi sono vagabondi.

Che fosse previsto un chiosco sul lungomare io non ne sapevo niente. E voi? Immagino nemmeno.
C'è un progetto del lungomare che preveda un chiosco? Io non credo, come dimostrano i seguenti fatti: 1) il chiosco non ha una sua collocazione razionale ma é stato piantato alla bell'e meglio nel bel mezzzo della passeggiata del lungomare; 2) non era previsto un attacco alla corrente elettrica e pare che il chiosco prenda la corrente dal pozzetto della fogna - senza contatore? all'apparenza sì, senza!-; 3) non era previsto un attacco all'acquedotto e pare che ci sia un attacco volante - senza contatore? all'apparenza sì, senza! -.
C'è stato un bando di gara per l'assegnazione del chiosco? Che io sappia no. E allora come si fa a dire che i badolatesi sono vagabondi se prima non si chiede loro se vogliono lavorare?
Prima di dire queste cose bisognerebbe sciacquarsi la bocca. Ma lor signori non lo fanno perché ci sono i compiacenti paggi di corte che li vanno poi ripetendo in giro finché non diventano verità incontrovertibili: mi auguro che i loro figli, badolatesi, non abbiano mai bisogno di lavorare, ma riescano a campare, come i loro padri, con il solo lecchinaggio agli amministratori di turno.

BADOLATO THE MEDITERRANEAN DREAM... IL SOGNO CONTINUA

Purtroppo le discariche marine sono tutte là, ancora là e non le sposterà nessuno. È incredibile, e non ci volevo credere nemmeno io dopo le rassicurazioni dell'assessore Rondinelli, ma un tedesco di Berlino-Berlino mi ha voluto a forza convincere che il nostro mare è sporco. Io a dirgli che non è vero e lui a sgranare gli occhi come per dire: "ma questo è scemo? o è cieco?" Convincentelo voi un Tedesco - per giunta fisico - a vedere un sogno là dove c'è un cumulo di immondizie! Io non ci sono riuscito. Probabilmente questo è un bene - e io di turismo non capisco niente - e tra qualche giorno, dopo che il Berlinese sarà tornato in patria e avrà riferito ai suoi compaesani, orde di tedeschi invaderanno il nostro litorale, attratti dalla meravigliosa trovata pubblicitaria.
Continuiamo così! tagliamoci i coglioni da soli... e poi piangiamo sulla sfortuna della nostra terra, così lontana dall'europa!
Ma soprattutto lontana dalla civiltà. Hai ragione tu Robert, tedesco di Berlino-Berlino, io sono scemo oppure... non so vedere... non voglio vedere... non voglio sapere... non voglio capire...
Ma a te, poi, che te ne fotte! A noi Badolatesi ci piace vivere così, ci piace parlare e sognare di remoti greci, stravaccati nell'immondizia con lo sguardo perso nel verde mare di Ulisse: il massimo della goduria. Prova anche tu, prova a chiudere gli occhi e, solo se riuscirai a prendere sonno, potrai riavere la tua vacanza da sogno.

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