Gil Botulino (The German Observer)

Domenica 9 Settembre 2001

Ci scrive Claudio Martinotti, che si è innamorato di Badolato, per comunicarci una sua idea... non peregrina... importante per la ricaduta prima di tutto sulla qualità di vita del badolatese e poi economica. A noi l'idea piace  e cominciamo a diffonderla. Credo che tutti i badolatesi, per nascita e per scelta, dovrebbero appoggiarla e promuoverla, soprattutto gli operatori ai quali non sfuggirà l'economicità e la bellezza del progetto. Non ci sfugge la difficoltà dell'impresa - che dovrebbe vedere gli amministratori in prima linea -, soprattutto per la cultura ormai consolidata del "mordi e fuggi" e del "marciapiedi" e del "piccolo incarico"  che però  non porterà niente di buono per il futuro e per le giovani generazioni. Però non si sa mai... chissà che questo non possa far gioco con gli interessi di Lor Signori. I nostri interessi sono tutti nella qualità ambientale e dei servizi e perciò appoggeremo l'idea.
BADOLATO: PRIMO COMUNE MERIDIONALE CERTIFICATO? di Claudio Martinotti

finalmente ho recuperato a sufficienza il ritardo e l'accumulo di lavoro arretrato del periodo postferie, e quindi mi accingo a dedicare qualche minuto all'idea che mi era immediatamente salita alla mente per valorizzare e promuovere Badolato.

Partiamo dalle premesse.
1
Badolato è divenuta famosa a metà anni 90 per l'idea del paese in vendita, che ha attirato i media nazionali ed internazionali
2
La seconda occasione per avere visibilità Badolato l'ha avuta per l'ospitalità fornita ai Kurdi. Da allora è sceso il silenzio, e mi pare che le varie iniziative siano miseramente fallite (vedi l'associazione Internazionale Pro Badolato)

3
Poco più di due anni fa avevamo fornito come Gruppo Gevam Onlus  questa notizia, di cui siamo autori, tra i primi in Italia ad averla fornita e valorizzata ... (la Val di Vara ci era stata segnalata da alcuni anni dai nostri colleghi GEV della provincia di La Spezia, per la sua particolare posizione isolata ed ancora incontaminata ...)

1- Certificazione di qualità ambientale per i Comuni italiani

Il primo Comune italiano in assoluto a potersi fregiare della certificazione di qualità ambientale secondo le norme ISO 14001 è Varese Ligure guidato dal Sindaco Maurizio Caranza.
Il borgo è situato nell'entroterra ligure ad una ventina di km dal mare, a 58 km Nord Ovest dal capoluogo La Spezia, a 353 mslm. nella Valle di Vara, una valle a vocazione turistica ma ancora poco scoperta e valorizzata.
Ovviamente per pervenire a tale risultato l'amministrazione del Comune di Varese Ligure ha dovuto programmare e realizzare interventi in vari settori correlati alla qualità ambientale: dalla raccolta differenziata dei rifiuti alla  loro gestione, dal controllo delle acque alla raccolta e trattamento delle reflue, al monitoraggio dell'inquinamento atmosferico, acustico, elettromagnetico, idrico, alla pianificazione territoriale con il rispetto di tutti i vincoli (ad esempio evitando l'abusivismo edilizio), all'educazione ambientale presso le scuole e la popolazione, alla promozione dell'agricoltura biologica, dell'agriturismo, ecc..
Ovviamente per pervenire a tale risultato ha effettuato per diversi anni adeguati investimenti, dedicando alla riqualificazione ambientale inusuali porzioni del bilancio comunale, dimostrando che spesso è una questione di scelte strategiche e priorità di spesa.
Se è riuscito un piccolo Comune come Varese Ligure, con meno di 3000 abitanti, e ci sta riuscendo Capri (ma è già molto più comprensibile essendo un luogo che vive esclusivamente grazie al turismo), dovremmo domandarci cosa aspettano le altre amministrazioni a vocazione turistico residenziale a fare altrettanto, soprattutto quelle insediate all'interno od in prossimità
delle oltre 1100 aree protette italiane.
Se ne avvantaggerebbero tutti, i residenti ed i turisti e la collettività in generale, perché un minore impatto sull'ambiente è interesse di tutti.
Ed il vantaggio è anche economico perché oltre a migliorare la qualità della vita, si favorisce il mercato immobiliare (le case aumentano di valore e si recuperano anche quelle in disuso e fatiscenti), si rimedia al calo demografico di certe aree marginali (aumenterebbe l'immigrazione residenziale), si promuove il turismo di qualità (naturalistico, escursionistico, biologico, gastronomico, della terza età, ecc.), si inducono nuove attività nei servizi incrementando l'occupazione locale e valorizzando quelle esistenti, si migliorano i servizi pubblici, ecc..
...
4
Da quando abbiamo dato la notizia, ripetutamente sul nostro notiziario, si sono realizzate esattamente le previsioni che già avevamo riportato, al punto che ancora ora ci giungono e.mail di associazioni, comunità, imprenditori del settore, che si stanno o hanno intenzione di insediarsi nel piccolo comune ligure ... anche solo e semplicemente per insediamenti
residenziali (persone che vanno in pensione o famiglie che voglio sottrarsi a luoghi inquinati ...), oppure per insediare comunità terapeutiche, esoteriche, culturali, ecc., per condurre attività agrituristiche, ecoturistiche, agricoltura biologica e biodinamica, ecc..
Ci vuol poco a capire cosa significhi in termini economici e di qualità della vita per l'intera area e comunità locale.

5
Non è fantascienza ma lungimiranza.
Occorrono anni ma il risultato è garantito e ne fruiranno soprattutto i giovani. Un tempo gli amministratori queste cose le capivano, avevano il senso della continuità e della responsabilità sociale, per cui sapevano che per fare un parco comunale dovevano pensarci loro perché ne fruissero i loro nipoti, poi purtroppo è subentrata la mentalità del "mordi e fuggi" ...

6
Per una località a vocazione turistica come Badolato, che già vanta al suo attivo un paio di opportunità di gloria (anche se effimera) negli ultimi anni, significa disporre ancora di una straordinaria occasione di visibilità e di fama meritoria, che richiamerà turisti e residenti che mirano alla qualità ambientale e dei servizi, con una notevole ricaduta economica e
socioculturale, finalmente consolidata e con potenzialità prospettiche inesauribili.

Claudio Martinotti

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