Gil Botulino (The German Observer)

Lunedì 10 Settembre 2001

SI SONO RIAPERTE LE FERITE DEL DISASTRO DI SOVERATO

Legambiente ha denunciato l'incuria della Regione Calabria

RAI 3 Calabria nel pomeriggio di oggi ha trasmesso un interessantissimo documento sull'evento calamitoso di Soverato che ha fatto tredici vittime di cui una, dopo un anno, dalla valanga di fango, ancora dispersa. Pino Nano che ha curato l'eccezionale e interessante servizio documentaristico che portava gli interventi di giornalisti,  inviati speciali, delle varie testate calabresi, ha fatto ripercorrere la tragedia dal giorno del disastro ad oggi senza entrare in polemica e senza volere stabilire cosa si è fatto ad un anno di distanza da quell'alluvione che fa parte della storia delle calamità naturali. Non solo l'intero popolo italiano è rimasto scioccato dalla tragedia ma i cittadini del mondo non dimenticheranno le agghiaccianti e terrificanti immagini di rovine e morte. Dicevamo che ad un anno di distanza non si sa ancora cosa sia stato fatto, quali interventi la regione Calabria abbia effettuato, quali studi e progetti siano stati approntati. Legambiente ha denunciato che a Soverato è stato fatto poco o niente. Pino Nano ha chiuso lo speciale televisivo con un'intervista al Governatore della Calabria dr. Giuseppe Chiaravalloti. Questi ha profuso parole di commiato alle famiglie delle vittime, parole di elogio ai volontari che al tempo hanno prestato la loro opera. Poi ha detto che è stato fatto molto mentre scorrevano le immagine dell'inaugurazione di una strada a Soverato. In effetti non ha detto nulla sugli interventi che si sarebbero dovuti attuare o che sono stati realizzati, sull'asta del Torrente Beltrame, per far sì che il fenomeno non si ripeta. Non ha detto nulla sul programma di difesa idrogeologica che la regione Calabria ha messo a punto o su interventi che fossero stati realizzati. Si sa che la regione ha centinaia di miliardi da spendere   per la difesa idrogeologica e la difesa delle coste ma non si sa nulla di come andranno spesi; non si sa nulla se siano stati realizzati seri studi ed approntati fattivi progetti. Si spera che i miliardi della comunità non vengano spesi, soprattutto con il criterio della somma urgenza e quindi con l'affidamento diretto dei lavori alle imprese,  per realizzare opere inutili o che portino altri danni al già martoriato territorio calabrese. Le opere d'arte, ad esempio, che dovranno essere realizzate per il ripristino delle coste e del paesaggio, se non oculatamente predisposte attraverso studi delle correnti, delle maree, dei venti e di tutti gli altri necessari parametri potranno dare effetti deleteri invece che di utilità. Ci vuole del tempo, un anno o forse dieci anni od anche più, ma si sappi che la natura riprende se stessa. Per i fatti di Soverato molto probabilmente Legambiente ha ragione a dire che è stato fatto poco o nulla, questo è quanto si è capito dallo speciale di RAI 3. Al direttore di RAI 3 Gregorio CORICLIANO,   a Pino NANO a tutti i giornalisti interessati dallo speciale i calabresi rimarranno grati per avere ricordato la luttuosa catastrofe ambientale, per avere riaperto la ferita e per avere ricordato al Governo regionale, col grande stile dei signori di un tempo e con la grande professionalità dei signori giornalisti di oggi, che Soverato attende risposte concrete per il risanamento ambientale del torrente Beltrame. Questo servizio televisivo che dovrebbe essere trasmesso anche su RAI 1 e RAI 2 certamente ha aperto una nuova era per un nuovo giornalismo del domani.

GRT RC - 10.09.01

Mariano Federico Cudia

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