IL DOMANI ESPRIME RISERVE SUL SUO CORRISPONDENTE FRANCO
LAGANA'
Su "il Domani" di oggi appare un trafiletto, dal titolo "Il
dibattito politico approda anche su Internet", che ci riguarda e che riportiamo
integralmente, come è nostro costume, perché ognuno ne tragga la propria personale
interpretazione. "IL DIBATTITO POLITICO APPRODA ANCHE SU INTERNET. Il
dibattito politico su Badolato sbarca anche sul Web. Se volete leggere direttamente l'atto
di revoca con il quale il sindaco Gerardo Mannello ha sollevato dall'incarico i due
assessori Domenica Battaglia e Gaetano Stagno potete visitare il sito www.gilbotulino.it Troverete un vero e proprio
bollettino, non privo di qualche commento sarcastico e ironico, sulla situazione politica
del Comune di Badolato e sull'operato del primo cittadino Gerardo Mannello. Sul giudizio
espresso in merito al nostro corrispondente Franco Laganà esprimiamo però le nostre
riserve. Franco Laganà ha sempre dato spazio anche alle posizioni e alle critiche della
minoranza."
Io non sono un lettore attentissimo de "il Domani" ma, come potete
giudicare dalle molte citazioni, nemmeno del tutto distratto. Potrebbero essermi sfuggiti
proprio, e soltanto, gli articoli, del corrispondente Franco Laganà, in cui si riporta la
posizione della minoranza, senza falsità e senza mistificazioni (volute, come nel titolo
di questo pezzo. Però nel nostro caso c'è l'intera citazione... se qualcuno volesse
leggerla... ma alla fine rimane in mente il titolo, come per il famosissimo falso
"Prenestini: Dalla minoranza soltanto illazioni" sul Domani del 13 luglio 2001,
che la Direzione ha sicuramente dimenticato quando esprime riserve sul nostro giudizio).
Vi faccio notare che il corrispondente Franco Laganà, professionista del falso
virgolettato (vedi sopra), non ha ancora sentito l'urgenza di sentire sulla
questione i due assessori cacciati con ignominia.
Comunque, noi non crediamo alle verità eterne e siamo pronti a ricrederci e
all'autopunizione se sbagliamo: Il Domani ci mandi tutti gli articoli di Laganà (a far
data dalla sua folgorazione sulla via di Damasco che potremmo individuare agli inizi del
1999), e se vi è anche un solo articolo in cui "ha dato spazio alle posizioni e alle
critiche della minoranza" promettiamo che li trascriveremo tutti (anche quelli di
pura propaganda, con incenso e santino) e li invieremo a tutti i nostri lettori. Spero che
per la Direzione del Domani sia un'offerta equa. Per noi, e per i nostri lettori, non
saprei immaginare punizione peggiore.
Per quanto ci riguarda abbiamo un debito di gratitudine verso il vostro corrispondente
in quanto dobbiamo, in parte, a Franco Laganà la nostra esistenza: è anche a causa della
sua "disinformazione" che siamo nati. E vogliamo qui ribadire il nostro pensiero
sul corrispondente Franco Laganà, non sull'uomo né sulla donna né sul politico né
sullo sportivo né sul professore Franco Laganà (semmai un'altra volta).
E' legittimo che Franco Laganà scriva (se lo fa in italiano) sulla stampa, ma sarebbe
corretto che dichiarasse che lui è parte in causa: Che cinquestelle è LA SUA
amministrazione, che Franco Nisticò è IL SUO candidato alla comunità montana ecc.
Insomma lui dovrebbe rilasciare solo dichiarazioni come un addetto stampa di cinquestelle
(quello che ai più sembra) o scrivere su un giornale di cinquestelle (ma come! non ci
hanno ancora pensato?!). Non è mandatorio ma, se lo facesse, sarebbe deontologicamente
corretto: non si può approfittare di un giornale non di parte (a me così appare "il
Domani") per raccontare le cose (in cui siamo coinvolti in prima persona ma non
lo diciamo) con un finto oggettivismo, quando va bene, e con notizie totalmente inventate
molte altre volte. Correttezza vorrebbe che non si scrivesse, se non dichiarandolo a
chiare lettere, di cose in cui siamo fortemente coinvolti.
A chi non ha avuto la possibilità di seguire dal vivo le evoluzioni da corrispondente
del prof. Laganà sotto il regno di cinquestelle, a me stesso, e al Domani, che
involontariamente gli porge la spalla, ricordo:
1- Nel 1997 La lista cinquestelle guidata da Gerardo Mannello ha vinto le
elezioni con un largo margine di consensi, circa 500 voti di scarto dalla lista civica
"L'Ulivo" guidata dal diessino Franco Laganà allora segretario della locale
sezione dei Democratici di Sinistra. Appoggiato dalla sezione dei D.S. e dall'attuale
segretario nonché candidato a sindaco per "La Mongolfiera" Nicola Criniti.
2- Dopo circa un anno (e dopo aver ricevuto minacce, lettere minatorie, proiettili
e altro) si dimise da consigliere e capogruppo di minoranza perché accusato, a suo
giudizio ingiustamente, dal suo partito, passato nel frattempo sotto la segreteria di
Nicola Criniti attuale segretario della sezione locale di D.S., di essersi venduto alla
maggioranza per aver accettato un viaggio a Roma regalatogli dall'allora sindaco Gerardo
Mannello.
3- Da quel momento diede inizio alla sua privata guerra santa contro la sezione
D.S. di Badolato in tutti i possibili modi, abusando anche de "il Domani" che
ospita i suoi articoli. E improvvisamente, a tale scopo, dopo aver descritto a tinte
fosche cinquestelle con tutti i suoi uomini ("ambigui e inaffidabili personaggi che
gravitano nell'area dell'amministrazione comunale con lo scopo di tutelare interessi
economici"), Gerardo mannello assurse, negli articoli di Laganà, agli onori degli
altari.
4- Nel 2001 partecipa a convincere una minoranza del D.S. locale a presentarsi alle
elezioni in dissenso col partito, con gli stessi, identici, ma ancora più agguerriti,
"ambigui e inaffidabili personaggi che gravitano nell'area dell'amministrazione
comunale con lo scopo di tutelare interessi economici". Solo che adesso, pur essendo
nella fase speculativa pura o come la chiamano le 5S la fase due, sono diventati tutti
angioletti. E così offre supporto pubblicitario sulla stampa e presso gli ancora
amici politici nazionali D.S. Infine tiene il comizio conclusivo, insieme a Franco
Nisticò, di quel "La lista cinquestelle guidata da Gerardo Mannello si è insediata
la scorsa primavera dopo aver vinto le elezioni con un largo margine di consensi, oltre
800 voti di scarto (I voti di scarto sono "solamente" 703 - Nota di Gil) dalla
lista civica "La Mongolfiera" guidata dal diessino Nicola Criniti attuale
segretario della locale sezione dei Democratici di Sinistra", di cui parla con non
chalance sul "il Domani" come se lui fosse un osservatore neutro.
5- Le malelingue (o come direbbe Franco Laganà, da indiscrezioni si sa) dicono che
lo faccia per arrotondare lo stipendio, ma io non credo. Piuttosto penso che la causa sia
da ricercare in una vendetta verso la sua ex sezione e nel suo amore paterno, se è vero,
come si dice, che il sindaco di badolato ha nominato i suoi figli "Testimonials
Mondiali di Badolato" e che per questo concederà loro un contributo di quindici
milioni.
6- Per i motivi sopra detti mi sembra ovvio che l'informazione fornita da Franco
Laganà non può che essere di parte.
ASSESSORI LICENZIATI PER LA POCA FIDUCIA CHE ESPRIMONO NEI CONFRONTI DEL SINDACO
Sulla questione del ritiro delle deleghe vi allego un paio di articoli apparsi sulla
stampa di oggi:
-L'articolo di Italo Ranieri, in forte ritardo sull'avvenimento e scritto sulla falsariga
di quello a firma Franco Laganà apparso su Il Domani di mercoledì 10, se non altro
tempestivo, e di quello di Viviana Santoro sul Quotidiano di giovedì 11; tutti parlano di
"Fulmini a ciel sereno", "improvviso temporale" etc. Ranieri rincara
la dose affermando "La cittadinanza lontanamente sospettava che potessero sorgere
eventuali contrasti nella coalizione..."; un'affermazione che non si sa su quale base
informativa venga fatta. Però è vero che la cittadinanza non sospettava; infatti lo
sapeva per certo che ci fossero contrasti nella coalizione cinquestelle, perché ne era
stata informata, tempestivamente da noi: 1) Sabato 6/10 "Spaccata la
maggioranza cinquestelle; 2) Venerdì 28/9 "Il sindaco ha le mestruazioni" e
"Match in giunta tra gli assessori medici". Ma Italo Ranieri, evidentemente non
lo può sapere, se non glielo comunica nessuno; e Franco Laganà non glielo comunica
finché non ha avuto l'ok dal sindaco di badolato. Ed infatti, nonostante tutta la
cittadinanza sapesse dei violenti litigi in seno alla maggioranza Franco Laganà non ne ha
fatto menzione in nessun suo articolo, finché non ha avuto il via libera.
-L'articolo di Franco Laganà , perché esprime, come sapete benissimo, pedissequamente la
posizione del sindaco. Questa volta però non scrive "da indiscrezioni",
"c'è chi ipotizza" e così via, ma scrive correttamente "il sindaco"
per cui potete leggere direttamente "il sindaco" e anche perché ci permette di
fare qualche commento, per così dire, in presa diretta. Lo scriviamo ancora per quei
novizi che giornalmente raggiungono la nostra mailing list.
BADOLATO / MANNELLO RITIRA LE DELEGHE A DUE ASSESSORI
Sono state ritirate le deleghe a due assessori. La notizia del provvedimento adottato dal
sindaco Gerardo Mannello, che guida la maggioranza «Cinque stelle», è giunta come un
fulmine a ciel sereno. L'ambiente politico locale è stato scosso dall'inatteso
provvedimento adottato nei confronti degli assessori Gaetano Stagno e Domenica Battaglia.
L'Amministrazione in carica si è insediata nell'aprile dello scorso anno ottenendo una
valanga di voti rispetto agli avversari della «Mongolfiera», che aveva candidato a
sindaco il diessino Nicola Criniti, attuale capogruppo di minoranza in seno al consiglio
comunale. La cittadinanza lontanamente sospettava che potessero sorgere eventuali
contrasti nella coalizione del movimento «5 stelle» riconfermata a furor di popolo alla
guida del Comune per la seconda volta consecutiva. A Badolato la notizia è subito
diventata l'argomento del giorno, si formulano varie ipotesi che al momento non trovano
conferma, in attesa di un chiarimento all'interno della maggioranza stessa. Notizie in
merito al ritiro delle deleghe si potranno conoscere dopo la riunione del movimento «5
stelle» convocato per discutere della situazione che si è venuta a determinare in seno
alla maggioranza. I responsabili del movimento accerteranno se sarà il caso di fare una
verifica all'interno della maggioranza. Il sindaco Gerardo Mannello, intanto, ci ha
dichiarato che si tratta di un provvedimento temporaneo. È necessario un chiarimento
sulle disfunzioni e incomprensioni che si sono verificate. Quindi tra qualche giorno tutto
dovrebbe essere risolto. La popolazione auspica che torni presto il sereno perché la
comunità badolatese ha bisogno di stabilità per vedere risolti i problemi. (Italo
Ranieri - La gazzetta del sud - sabato 13 ottobre 2001)
MANNELLO: "SPESSO HO RISCONTRATO NEI DUE ASSESSORI COMPORTAMENTI NON
CORRETTI"
Il gruppo consiliare della maggioranza "cinquestelle" si è riunito per fare il
punto sulla situazione politica dopo che il sindaco Gerardo Mannello ha ritirato le
deleghe agli assessori Gaetano Stagno, esponente della Margherita e Domenica Battaglia dei
Comunisti Italiani. I due ex assessori erano stati contattati dal presidente del Consiglio
Comunale Giovanni Bove per partecipare all'incontro, l'invito però è caduto nel vuoto.
Alla riunione pertanto hanno partecipato dieci consiglieri (Non è vero era assente
anche la consigliera Gesualda (Gina) Audino dei Comunisti Italiani - NdG) tra cui
l'assessore esterno Franco Nisticò. Nella sua relazione il sindaco ha esposto i motivi
della sua decisione. «In più occasioni - ha dichiarato il primo cittadino - ho
riscontrato personalmente un comportamento non corretto dei due assessori, per cui ho
dovuto prendere atto che era venuto a mancare il rapporto di fiducia in quanto veniva
messo in discussione il mio operato (Ah! l'operato? Non le linee programmatiche come
scrive nell'atto di revoca! - NdG). La non partecipazione alla riunione, che doveva
servire anche per un chiarimento, essendo ancora Stagno e Battaglia consiglieri di
maggioranza, la dice lunga. Ho ribadito che l'incontro doveva servire per verificare se
c'erano le condizioni per restituire le deleghe». Anna Laganà, capogruppo della
maggioranza, a nome di tutti i consiglieri (Anche di Stagno e Battaglia? Anche di
Audino assente e non raggiungibile al cellulare? - NdG) ha espresso piena fiducia e
stima verso l'operato (Che non si tratti del finanziamento ai testimonials mondiali
del Comune di Badolato?- NdG) del sindaco fortemente impegnato a dare soluzione ai
problemi del paese. «Da questo increscioso episodio - precisa Anna Laganà - la
maggioranza esce rafforzata. Il sindaco oltre a nominare gli assessori ha coinvolto tutti
gli altri consiglieri assegnando loro deleghe molto importanti. Ogni settimana ci riuniamo
insieme alla Giunta per verificare il lavoro svolto e programmare gli interventi in ogni
settore».
Intanto sul ritiro della delega a Domenica Battaglia c'è la presa di posizione del
segretario provinciale dei Comunisti Italiani Franco Critelli, che riportiamo
integralmente qui sotto (I lettori di Gil lo conoscono da due giorni, e possono andare
a rileggerlo - NdG) [... riassunto del comunicato stampa ...] Intanto negli ambienti
politici del Basso Ionio c'è molta attesa per la riunione del Consiglio della Comunità
Montana fissato per domani mattina alle ore 9. I due schieramenti hanno presentato in
segreteria i documenti programmatici con le relative adesioni. Top Secret sulle firme.
(Franco Laganà - il Domani - Sabato 13 ottobre 2001).
COMUNITA' MONTANA: FIRMATO L'ACCORDO DI PROGRAMMA DEL CENTRO-SINISTRA
I consiglieri del cosidetto centro-sinistra, in realtà l'ulivo più rifondazione più
indipendenti, hannno siglato ieri mattina, venedì 12, alle 8:03 l'accordo di
programma, In calce al documento ci sono quattordici firme, tante quante sono necessarie
per avere la maggioranza. Ancora ieri sera, la signora Laganà, di AN, andava per case a
raccogliere firme. Gli altri tredici consiglieri comunque non hanno firmato il programma
della destra. Salvo ripensamenti dell'ultima ora, che potrebbero portare solamente al
commissariamento dell'ente, il centro-sinistra ha i numeri per governare. La giunta,
secondo gli accordi siglati, in tal caso sarà così composta: Lentini Francesco D.S. di
Davoli sarà il Presidente, assessori saranno Raimondo Ottavio D.S. di Isca, Criniti
Stella D.S. di Santa Caterina, Gatto Domenico D.S. di Satriano, Stagno Gaetano Margherita
di Badolato, Corasaniti Rocco Indipendente di S. Sostene, Commodari Antonio R.C. di S.
Andrea.
Il nostro (nel senso di Badolato) Gaetano Stagno sarà anche Vice Presidente, così ci
confida Rina Lazzaro consigliere D.S. di Santa Caterina.
Voci insistenti, come se Badolato fosse l'ombelico del mondo, dicono di manovre per
convincere i consiglieri a non presentarsi domani al consiglio in modo che possa mancare
il numero legale. Cosa c'è di fondato in questo? Non lo so. Quel che è certo è che
Badolato ha tre consiglieri, così come gli altri sei paesi della Comunità Montana; che a
Badolato si discute come se tutta la comunità montana dipendesse da Badolato; che questo
succede solamente perché Franco Laganà è corrispondente di un giornale e fa la
propaganda a cinquestelle (con titoli come "Terremoto politico", "Colpo di
scena"), cinquestelle dimentica la fonte e rilegge Laganà e pensa di essere al
centro della politica mondiale, in un vortice di autoacclamazione.
IL CONSIGLIERE LENTINI SMENTISCE: "NESSUNA RIUNIONE PREVENTIVA"
Il consigliere Vincenzo Lentini ci ha chiesto di pubblicare la smentita sulla riunione che
i consiglieri hanno tenuto prima della revoca dei due assessori. In realtà nessun altro
consigliere ha mai confermato tale riunione, e anzi sia L'assessore Nicola Lentini che il
consigliere Salvatore Rondinelli hanno negato che ci sia stata tale riunione. Cecè non
dice di non aver rilasciato la dichiarazione ma di dire che la riunione non c'è stata
perché "altrimenti deve litigare con Ernesto", segretario dei Comunisti
Italiani, e esponente di spicco del comitato cinquestelle. Che la riunione ci sia stata o
meno, Cecè lo ha detto a fin di bene, come ha fatto altre volte preoccupato dell'andazzo,
per far risaltare il comportamento democratico del sindaco "che non prende nessuna
decisione all'insaputa della sua maggioranza". Mettiamola così: può darsi che non
ci sia stata nessuna riunione, ma solo un giro di telefonate; ma tutti gli altri
consiglieri ne erano al corrente.
STAGNO E BATTAGLIA: PRESSIONI PERCHE' SI DIMETTANO
Da fonte certa ci giunge la notizia che agli assessori revocati Stagno e Battaglia sia
arrivato il consiglio, o la richiesta, di dimettersi da consiglieri. La Sig.ra Battaglia
ha rinviato al mittente il consiglio e come abbiamo letto è stata appoggiata dal suo
partito. Sembra, invece, che Gaetano Stagno abbia fatto il bel gesto è ha già
consegnato le sue dimissioni. Questo prelude, credo, a una rappacificazione tra Stagno e
il suo sindaco, che a questo punto dovrebbe nel consiglio comunale prossimo comunicare la
cosa e il non accoglimento delle dimissioni. Ci sono state intercessioni anche presso il
consigliere Battaglia per un rientro della crisi, ma la cosa non sembra sia fattibile nel
breve periodo: "il sindaco dovrebbe, non chiedere pubblicamente scusa che è il
minimo, ma addirittura perdono dopo aver salito in ginocchio le scale che conducono
all'abitazione di Mimma".
DOMANI SECONDA DI CAMPIONATO: BADOLATO-MONASTERACE IN CASA... A MONTEPAONE
La squadra di prima categoria del Badolato giocherà la sua prima partita di campionato in
casa a Montepaone perché non è possibile giocare a Badolato. I dirigenti dell'U.S.
Badolato dicono a causa dell'erbetta che ancora deve assestarsi, ma ormai questa notizia
la avete sentita più e più volte. Dobbiamo solo attendere, prima o poi succederà che
giocheremo in casa. L'U.S. Badolato intanto continua a perdere di immagine e di
credibilità presso gli sportivi badolatesi anche per questo modo di dare notizie che
puntualmente si rivelano false: e tutte riguardano l'agibilità del campo sportivo.
Sarebbe tempo che il presidente Ermocida illustrasse ai tifosi, ma anche ai soci, la vera
situazione del campo sportivo. |