Gil Botulino (The German Observer)

Lunedì 15 Ottobre 2001

CAPOCCHIATA TRA TESTONI

(O MEGLIO COME AMANO ROMPERSI LA TESTA I CONSIGLIERI , GLI ASSESSORI ED I PRESIDENTI DEL MOVIMENTO CINICO, E NON CIVICO, 5 STELLE!!!)

Da diverso tempo mi ero preso l’impegno di riportare al popolo di Gil, un episodio accaduto diverse settimane fa; contrattempi personali, traslochi, rotture di Pc e rotture di qualcos’altro mi hanno fatto rimandare di continuo la cosa, fino a rendere "anacronistica" la cronaca che avrei voluto fare.

Mi ero convinto che solo qualche particolare situazione avrebbe potuto rendere nuovamente "attuale" quella circostanza. E, francamente, non avevo molte speranze.

Ma ho sbagliato a disperare; lo riconosco: il movimento cinico 5 stelle ha mille risorse, e dopo aver fatto votare pure i morti per lasciarci tutti quei voti di scarto, ha resuscitato perfino tale episodio che doveva oramai essere morto e sepolto. Questi amministratori hanno poteri taumaturgici!

È di questi giorni la notizia che il sindaco ha decapitato la sua giunta di due eminenti personalità politiche, Gaetano Stagno e Mimma Battaglia. Gli ha tolto le cosiddette deleghe. Il sindaco aveva già provato a decapitare (o evirare?) il ramo tecnico del comune, togliendo sempre le suddette…sembra infatti che in uno dei suoi proverbiali scatti d’umore abbia detto al geometra comunale e a mio zio Agostino: " voi impiegati non avete le deleghe quadrate !!" e gliele ha tolte.

Così ci ha preso gusto ed ha evirato pure Mimma (per la gioia della rivale Anna Laganà che non ne vede la preparazione nel ramo del bilancio…) e l’amico Gaetano Stagno che, subìto l’intervento, ha furbamente cominciato a indossare gli occhiali da sole a cuoricino per non farsi riconoscere in paese ed ha verniciato a pois rosa la sua alfa romeo. La voce da usignolo in falsetto che ora si ritrova è conseguente alla suddetta "improvvida gerardinis assessoris eviratio".

Tali fatti sono il culmine di un periodo di litigate e fortissime tensioni all’interno dell’amministrazione comunale, dove tutti, ma proprio tutti hanno avuto qualcosa da sbraitare contro qualche collega di maggioranza, o del sindaco stesso.

Credo che sia quindi in tema la riproposizione dell’episodio che mi ha visto involontario ma divertito testimone: una tremebonda litigata tra l’assessore Emilio Lezzi ed il presidente del consiglio comunale Giovanni Bove. Litigata violentissima.

Faccio presente che i due soggetti in questione sono due emerite teste calde. Vigorosamente convinti di avere sempre e comunque ragione e tremendamente permalosi ed irritabili. Giovanni lo conosco da diverso tempo in quanto sono amico di famiglia; voi badolatesi invece avete avuto la fortuna di conoscerlo solo da quando Tonino Parretta lo ha portato sugli altari delle cronache mondane locali. Emilio è un soggetto sui generis, un po’ particolare, molto a scatti, molto sinistro a volte….politicamente li conosco entrambi benino, perché quando cominciammo le riunioni pre-elettorali per una lista alternativa all’amministrazione 5 stelle loro si sedettero al nostro tavolo, dopo averci sostenuti moralmente per i precedenti 4 anni…

Poi in un paio di giorni hanno cambiato idea e son diventati uomini di peso in 5 stelle.

Oggi leggo che la decapitazione dei due intrepidi martiri assessori si è decisa in una riunione di gruppo di tutti i consiglieri 5 stelle.

La concordia e l’armonia hanno regnato sovrane nell’eliminazione dei colleghi assessori.

Sotto sotto deve essere gente amorevole quella che ci amministra: in 5 stelle ci si vuole sempre assai bene tutti quanti, quando si deve "carcjiàre" qualcuno…

E invece… ZACCCC ecco come ti rompo l’armonia :

PREMESSA

Le riunioni della commissione che deve modificare statuti e regolamenti (composta dal segretario comunale, il sottoscritto, e due rappresentanti di 5 stelle: il presidente del consiglio comunale Bove, e l’assessore Leuzzi) son sempre state infuocatine per via delle discussioni tra gli stessi Emilio Lezzi e Giovanni Bove. Sia chiaro: non per nobili contrasti su qualche aspetto regolamentare, ma per la vicenda del difensore civico. Originariamente questi doveva essere Tonino Parretta (in arte "Ciccione"..ma perché lo ingiuriano così?).

Un articolo del regolamento (vincoli di parentela entro il 4 grado con consiglieri in carica) ne impedì la nomina. Pur poco gradito da molti, sindaco in primis, Parretta doveva pur essere servito un minimo, dopo aver accettato di essere preso a sberle a destra e a manca per tutto il pre-campagna elettorale. Così, mentre Alberto Battaglia veniva temporaneamente nominato difensore civico, si metteva mano al regolamento per poter nominare il Parretta: in sostanza si spostò l’impedimento parentale dal 4 al 3 grado

(Il consigliere impudente ed impedente era il nostro Ciccio’do Guardia,ndr).

La cosa, tuttavia, si complica quando Emilio Lezzi comincia a proporre nuovi requisiti e titoli per il difensore civico, molto molto più selettivi: cose che renderebbe inidoneo tra l’altro il Parretta! Leuzzi si mette a proporre pure nuovi metodi in consiglio per la sua nomina, alcuni dei quali renderebbero decisiva pure la minoranza!!!

Apriti cielo…Giovanni Bove che è il pupillone di Parretta salta sulla sedia e comincia a contestare tutto ciò che dice Emilio. Era evidente che gli accordi fatti un tempo si stavano disintegrando.

Tra i due cominciano a volare le solite frasi fatte dei vecchi politici democristiani di un tempo…ma il caro e sano aplomb di un Forlani, di un Andreotti o di un Cirino Pomicino diventa una pura allucinazione quando, riconvocata la commissione pochi giorni dopo (erano talmente in disaccordo su tutto che ritenemmo opportuno rivederci più avanti, ndr), dalle mirabolanti osservazioni sul ruolo di garanzia istituzionale del difensore civico, sulle sue prerogative nei contesti regolamentari e giurisdizionali o sulla sue referenze e capacità di entrare nel merito simil-giusdizionale dei fatti amministrativi dell’ente……beh…..si passò ad un becero e stratosferico campionario di insulti, accuse, rozze osservazioni personali, ripicche e perfino minacce di cui, dopo un attimo si sorpresa e terrore, ho preso nota.

Proprio così, loro si insultavano ed io scrivevo quello che si dicevano con loro a fianco!!!

Ehehehe..immaginatevi la scena: il segretario seduto dietro la sua scrivania, al limite dell’esasperazione, Emilio e Giovanni in piedi che si sbranano, ed io seduto, in basso (tra loro due che si gesticolavano due dita alla volta l’uno negli dell’altro…) che prendo carta e penna e trascrivo rapidamente tutto quello che si stavano dicendo.

Ho avuto piccole difficoltà nel trascrivere le frasi di Giovanni Bove che è di un paesino del Lazio… cadenzava sempre in romanesco de Prima valle o Centocelle…ma mi son subito abituato…

Per i primi 5 minuti di scontri velati non scrivo appunti e quei minuti ve li perdete: non mi rendo conto che la scintilla sta per scoppiare violentemente..i due cominciano a giocare di fioretto con osservazioni tra le righe…("eh..le remunerazioni degli assessori..le remunerazioni del presidente", "l’inutilità del difensore civico" "eh si, ma serve uno coi titoli e di garanzia per tutti, minoranze comprese" ecc..ecc..) quando si passa dal fioretto alla spada son ancora colpevolmente disattento e mi perdo pure i primi sproloqui ("eh sì ma questo è un Comune con tanti problemi e mica possiamo mantenere certe cariche inutili che pesano sul bilancio" " eh ma guardati la tua e chi te l’ha data"..""eh..lahh..ma i $ li prendiamo tutti o no?" "si, ma la tua carica è una carica totalmente inutile che fa solo spendere soldi!") Quando infine ci si decide senza mezzi termini di passare dalla spada alla clava finalmente mi rianimo dal mio torpore e comincio a scrivere quello che ascolto…

Leuzzi: se sapevo che eri retribuito tu con la tua carica, mò ti votavo io…

Bove: rompi le palle tu sul difensore civico..ma ssenti a questo…ahòòò…guarda che tu non sei l’unico che qui capisce di politica…

L: guarda che se continui così non ci siamo…on l’eppi tu sta carica…la tua carica di presidente non serve a nulla..lo capisci o no? Volevi solo le indennità….a questo punto io mi dimetto!

Ma è Giovanni Bove che va via e sbatte la porta

Giovanni rientra.

L: non te la devi prendere ma tu sei totalmente inutile…

G: tu sta’n dando sul personale ora eeh..

L. io non sto a fare quello che dici tu!

A me sembra quasi un sogno…heheh essere testimone diretto di tutto ciò. No- pensavo..- non è possibile…ora la smettono..ci sono qua io, non possono mica continuare! E invece vanno avanti come matti…

A questo punto interviene il sindaco..i testoni si son messi a litigare sotto gli occhi della minoranza proprio in un giorno in cui avevano giunta; e il sindaco era alla porta a fianco….visibilmente irritato Gerardo li chiama a rapporto. Io, anima pia, faccio una innocente passeggiata (avanti e indietro) nei pressi della stanza del sindaco.. sento nitidamente Leuzzi che grida: " Stiamo dando l’idea di una spartizione di potere,…io non sono un pupazzo!!"

Tornano in commissione dove io e il segretario li attendevamo…sembrano molto più calmi, per fortuna; infatti Emilio riapre l’ostilità di fioretto..

L:. ..tu sei un bravo ragazzo…

Ma Bove riprende il guanto di sfida e riparte con la mazza ciociara…:

B: E nnun sai quanto posso diventà testa de cazzo!

(Ahahahaha vi giuro che è tutto vero!)

Emilio non si da per vinto e continua giocare di fino…sembra un altro uomo…più scaltro, astuto..un vero Richelieu:

L: io non ho nulla contro il tuo sponsor (Parretta "ciccione" ndr)

B: io nun tengo sponsorrr….

L: ma lui parla e sparla di me..lo fa sul piano personale..capisci..?

B: si?..si ma dda me che vvoi..? qui se devono rispettà i patti politisci eh

L: apri il cervello su certe cose…

B:io il cervello ce l’ho già aperto..se nun sai come se parla so cazzi tuoi ..io mi offendo quando dici che non ho cervello e che non servo..ma gguardate tu se non servi…

L: il popolo ha detto di sì..

B: il sindaco lo ha detto…!!!.."

L: e il sindaco se vuole me la toglie sta cosa (credo parlasse della delega, ndr)…ma tanto non vuole...(infatti.., ha voluto dopo ma con Mimma Battaglia e Gatàànu,… Emilio sa il fatto suo, ndr)

B: mi avete votato in 12 ahòò..che mme frega di Ciccione..tu a rraggionare sei gretto…

L: ora basta però…bisogna chiarirlo questo aspetto…chi vuole cariche si deve candidare…uno si deve mettere sotto il giudizio popolare e solo dopo può aspirare ad avere cariche pubbliche..serve il voto del popolo..

B: Aòòò ma rrenditi conto di cchi ssei…ma ti rendi conto de cosa sei??? Se era n’artro volevo vedè per il difensore civico…Essì..e bbravo questo…glielo fai fare lo stesso (a Parretta, ndr..) ma come dici te, no? Bravo ..bravissimo sei te…

Il segretario comunale cerca di smorzare la polemica a modo suo…"figghioli viditi c’avimo quarant’anni, tenimu famigghi e fighhi…non esageramu…"

Lo vedo..lo vedo che Prenestini è molto rattristato dagli eventi…heheh infatti mi passa subito un foglio bianco dove continuare a trascrivere, anche perché mentre quei due testoni si impegnano a spaccarsi le capocchie in combattimento, il segretario ha abbondantemente capito quello che io stavo facendo..e siccome stavo prendendo nota degli eventi sulla mia copia dello statuto comunale, Prenestini mi ha opportunamente passato un foglio bianco bianco su cui continuare a trascrivere gli eventi! Hehehehe grazie segretà..a buon rendere…!

L: io non offendo nessuno, caro Bove..tanto meno te…io dicevo che è la tua carica a non servire affatto ed io non sapevo manco che era retribuita…perché questa è una cosa non giusta che costa dei soldi inutili al comune…è vero segretario che non l’ho offeso?? Nicola…lo puoi confermare pure tu no? (Grrrr come odio essere interrotto quando trascrivo le coglionate di 5 stelle..vabbè vah..sennò dopo si fermano e non ne dicono più: faccio un cenno di sì col capo…ma come rassicurato da quel mio gesto Emilio sfonda l’ultima porta rimasta socchiusa…)

L: Sindaco, sindaco…Gerardooooo…ecco vieni (entra il sindaco) anche Nicola può testimoniare…testimonia Nicola stesso su quello che ho detto!!!

Oddio..e mò io che faccio?

Semplice: faccio il povero bimbetto spaesato capitato lì per caso: "no, no…io non dico nulla preferirei non intromettermi eh…sono cose vostre…" dico in tono dimesso e cordiale.

Gerardo mi sembra quasi lì lì per ringraziarmi in modo devoto, ma io faccio un cenno del capo placido e di benevola comprensione, mostrandogli come ben capisca la sua difficoltà, e abbia comprensione affettuosa anche per i piccoli peccati umorali dei suoi prodi…passato questo momento di celestiale corrispondenza d’amorosi sensi, mi ributto subito sulla mia trascrizione…perché Emilio non si ferma e Giovanni Bove sembra collassato. La sua romanità soccombe di fronte ai residui di Magna Grecia che fuoriescono, con forte declamazione dall’assessore Leuzzi.

Uscito il sindaco mi (e vi) dedicano le ultime perle: quelle sul vero senso della vita e del fare politica in questa stupenda realtà politica amministrativa. Bove come noterete alla fine si era ridotto a monosillabi ed al lessico essenziale. Emilio riattacca con forza e voce tonante.

L: abbiamo qui il testo per la concessione di finanziamenti e benefici alle associazione sul territorio, come alla povera gente. In questo paese c’è gente che muore di fame, che non ha i soldi per andare avanti..ai poveracci nulla e ad altri invece…

B: ma che cazzo stai a’ddì..!!!?!

L: questa è la politica…

B: mmm…

L: e non la spartizione! Ci arrivi su certe cose?? Chi vuole il potere..

B: seee…ma statte zitto..

L: …chi vuole il potere si deve candidare e deve ricevere il consenso del popolo…non a tavolino!

B: sse sse…puoi fare sto discorso in artre sedi peffavore vah..

L. ed io lo faccio in consiglio comunale!!!! E se serve vado pure da un avvocato..hai capito..tutto ciò è anticostituzionale ed io lo metto a verbale!

A quel punto mi fanno gentilmente accomodare fuori, perché come direbbe Bove "ce stà ggiunta, te puoi toijere peffavore…" Io mi alzo tutto felice…la riunione non si è fatta ma ho avuto l’onore, come dicevo, di capire meglio lo scontro tra le due culture che tanto hanno influito su di noi: quella "romana caio giulia ciociar cesarea" e quella "ellenica sibaritide castarhana magnagreca magnate sto comune" rappresentata da questi due personaggi epici. Un tempo forse lo storico Tucidide, il grande Omero, o i cantori dell’epos ellenico, o quelli del grande ed irripetibile Impero Romano, riguardo lo scontro cui ho avuto l’onore di assistere, avrebbero parlato di "Scontro fra Titani".

Ma erano altri tempi, altre virtù…conoscendo i nostri di tempi, e le virtù di chi si rompe la testa dentro al nostro Comune io credo sia davvero più opportuno parlare, un volta tanto (l’ennesima), di "Capocchiata tra testoni"!

Hasta la vista

Nick

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