Gil Botulino (The German Observer)

News di Venerdì 9 Novembre 2001

MALEDETTE VIRGOLETTE USATE COME LAMETTE

Le virgolette servono, essenzialmente, per riportare una parola o un discorso altrui. In tipografia si distingue tra virgolette basse (« ») e alte (" "), in dipendenza di tradizioni tipografiche. "Per riportare un discorso altrui" non ci dovrebbero essere problemi: apri virgolette, scrivi esattamente il discorso altrui, chiudi virgolette.

Il corrispondente del Domani, Franco Laganà, continua a credere, invece, che tra le virgolette vada racchiusa una sua invenzione o un suo commento, perfino quando tra virgolette mette una citazione da un testo scritto. È successo tante volte, sempre a scapito o dei DS e del suo segretario Nicola Criniti, o della minoranza consiliare del Comune di Badolato. Da un po' di tempo succede anche a scapito della consigliera di cinquestelle  Domenica Battaglia, esattamente da quando ha assunto il titolo di ex-assessore. A cominciare dalla stessa data succede anche al consigliere Gaetano Stagno che, tra l'altro, si è messo in testa di governare la comunità montana "Versante Ionico". Ambedue hanno la grave colpa - e perciò sono virgolettati con citazioni, inventate e in pessima prosa, al limite della comprensione - di avere alzato la testa al cospetto del sindaco di Badolato e dell'ex-aspirante presidente Franco Nisticò; Insomma hanno leso le maestà loro e il cantore di corte di cinquestelle cerca di rendersi utile. A che pro? Oggi non vi ridirò la solita verità, che già conoscete, perché un'altra ipotesi prende piede alla luce degli avvenimenti odierni.

Ancora una volta sono costretto a farvi leggere un pezzo del corrispondente del Domani. Mi spiace, veramente, molto, sottoporvi a questo strazio, ma non se ne può fare a meno. So anche che se non ve li facessi leggere io, voi nemmeno ve ne accorgereste di questi articoli, ma non se ne può fare a meno. Nemmeno io me ne ero accorto, ho smesso di comprare il Domani: se voglio leggere letteratura, piuttosto che informazioni, mi rivolgo ad altre pubblicazioni. Ma non posso farne a meno perché la consigliera Domenica Battaglia, quando ha letto quello che il Domani ha riportato tra virgolette del suo intervento, temendo che la gente potesse pensare che fosse "veramente" il suo discorso, ha pensato, in un primo tempo, di tagliarsi le vene. Ecco l'astuto, il diabolico, il superbo disegno del corrispondente del Domani: "usare le virgolette come lamette".

Poi, invece, confortata dagli amici e dai parenti, ha deciso di scrivere al direttore del Domani per far ristabilire la verità dei fatti. Da parte nostra avevamo già inviato - anche alla redazione del Domani -  la copia di tutti i documenti letti ed allegati ai verbali del Consiglio stesso.

Nell'ordine, di seguito, vi trasmetto: 1) La lettera, fresca fresca, della consigliera Domenica Battaglia al direttore del Domani; 2) L'articolo sul consiglio apparso sul Domani, che contiene miriadi di falsità e inesattezze, che per ora non ci interessano 3) Per comodità di lettura, Il documento letto dalla consigliera Battaglia, che già avevamo pubblicato.

DOMENICA BATTAGLIA AL DOMANI: CITAZIONI PER NULLA RISPONDENTI AL MIO DISCORSO

Egr. Sig. Direttore Guido Talarico - il Domani - località Serramonda 88040 Marcellinara

È con vivo rammarico che mi vedo costretta a rivolgermi a lei per protestare in merito all'articolo BUFERA IN CONSIGLIO COMUNALE, apparso sul suo quotidiano nell'edizione del 8.11.2001 a pag. 21 a firma Francesco Laganà.

Ritengo l'articolo pubblicato lesivo della mia persona e per nulla rispondente al contenuto del documento politico, per altro integralmente inserito negli atti ufficiali del C. C. in discussione e consegnato in copia allo stesso Laganà, pertanto sono sicura che Lei mi farà la cortesia di pubblicare INTEGRALMENTE il documento politico, che allego alla presente per evitare ulteriori confusioni d'interpretazione.

Voglia usarmi l'ulteriore cortesia di chiarire al suo collaboratore e redattore Francesco Laganà, che tutto quello che viene scritto tra virgolette, deve rispecchiare fedelmente il testo originale.

Con la certezza che tutto quello che da me richiesto verrà pubblicato, per evitarmi ulteriori atti che mi sentirei costretta di intraprendere per la difesa della mia immagine personale e politica, anticipatamente la ringrazio.

In fede Domenica Battaglia - Badolato 9 novembre 2001.

Badolato, dopo le polemiche per il ritiro delle deleghe agli assessori Stagno e Battaglia si è riunito il civico consesso
Bufera in Consiglio Comunale
Scambio di accuse tra Nisticò e il capogruppo della minoranza Criniti

BADOLATO - Dopo il temporale delle settimane scorse che aveva causato che aveva causato il ritiro delle deleghe ai due assessori Gaetano Stagno e Domenica Battaglia, un vero uragano si è abbattuto sul Consiglio comunale di Badolato investendo la maggioranza "Cinque Stelle" guidata dal sindaco Gerardo Mannello. A provocare questo secondo terremoto politico sono stati gli stessi protagonisti Stagno e Battaglia. L'ex assessore al bilancio, esponente dei comunisti italiani, ha dato lettura di un documento in cui ha annunciato di essersi dissociata dalla maggioranza costituendo un gruppo autonomo in seno al Consiglio comunale. La Battaglia ha lanciato pesanti accuse al sindaco dopo aver adottato nei suoi confronti il provvedimento di ritiro della delega senza una vera motivazione. "Un atto - ha detto - ingiusto e lesivo alla mia dignità di consigliere e di donna, se il sindaco ammette di avere sbagliato si potrebbe riprendere il dialogo interrotto". Nel documento l'ex assessore ha esaltato i valori ispiratori dei comunisti, citando Berlinguer ed i suoi ideali di libertà e democrazia. Nel concludere il suo intervento la Battaglia ha ribadito la sua ferma volontà di continuare la sua battaglia politica nel rispetto di quanti l'hanno sostenuta. "I partiti sono soggetti insostituibili - ha affermato - ed io mi sento onorata di militare nel partito dei Comunisti Italiani, forse vado controcorrente, ma ne sono orgogliosa. Nel dibattito si è inserito il capogruppo della minoranza, il diessino Nicola Criniti apprezzando il gesto di Battaglia. L'esponente della "Mongolfiera" ha poi lanciato pesanti accuse alla maggioranza: "A pochi mesi dal vostro insediamento, dimostrate di non avere una etica politica, avete fallito calpestando valori democratici, non tutelando gli interessi dei cittadini". Subito dopo c'è stato l'intervento del consigliere Gaetano Stagno (attuale vice presidente della Comunità montana "Versante Jonico"), la cui nomina è stata fortemente contestata da alcuni esponenti della maggioranza. L'ex assessore ha letto una sua interrogazione che ha scosso la sua stessa compagine amministrativa. "Chiedo - ha affermato Stagno - che venga annullata la nomina da consigliere della Comunità montana dell'assessore esterno Franco Nisticò, in quanto incompatibile con le normative che prevedono la nomina di un consigliere eletto nella consultazione elettorale". Molto articolato l'intervento dell'assessore esterno Franco Nisticò: "La sconfitta elettorale doveva servire a farvi riflettere, invece continuate a seminare veleni, creare tensioni politiche pericolose, affermazioni offensive e false nei confronti di una maggioranza che ha cambiato il volto del paese". Nisticò ha criticato l'intervento della consigliera Battaglia "che utilizza - ha rimarcato - il partito dei Comunisti Italiani, non avendo valide argomentazioni per giustificare il suo comportamento". A questo punto i toni si sono fatti molto aspri con accuse reciproche tra Nisticò e Criniti. Nel dibattito sono intervenuti anche il vice sindaco Francesco Gallelli, ed il capogruppo di maggioranza Anna Laganà che hanno respinto le insinuazioni della minoranza ed alcune affermazioni dell'ex assessore Battaglia. Ribadendo che la maggioranza gode ottima salute, unità interna senza pericoli di crisi. Il presidente del Consiglio Giovanni Bove, ha consentito poi l'intervento esterno di Ernesto Menniti, segretario della locale sezione dei comunisti italiani, che ha difeso l'operato di Battaglia, criticando il comportamento del sindaco e le affermazioni di Nisticò. Il Consiglio ha quindi approvato i punti riguardanti le modifiche allo Statuto, al regolamento comunale e alle norme sulla nomina del difensore civico. La minoranza ha chiesto che nel prossimo Consiglio Comunale venga inserito tra i punti in discussione la gestione Ici da parte della società romana "Tefisel". del caso sarà informato il prefetto di Catanzaro. (FRANCO LAGANA'- "IL DOMANI" DI GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE 2001).

IL DOCUMENTO DELLA CONSIGLIERA DOMENICA BATTAGLIA

Egregio Presidente, egregio sindaco, colleghi consiglieri avevo chiesto un incontro con gli eletti della nostra lista per dare la possibilità, soprattutto a chi ha sbagliato nei miei confronti, di correggere il torto ingiustamente da me subìto, purtroppo non si è voluto procedere in tale direzione, allora è giusto che vengano rese pubbliche ed ufficiali le considerazioni per le quali suppongo si sia proceduto in maniera così drastica nei mie confronti.

Come tutti sapete, io appartengo, nel senso che do il mio personale contributo di idee ad un Partito, per la precisione il Partito dei Comunisti Italiani di cui sono fiera oggi di difenderne i valori. Partito che è nato dalla scissione della Rifondazione Comunista che a sua volta era nato dalla scissione del Partito Comunista Italiano.

Come avete sicuramente capito tutte e tre le formazioni politiche hanno un unico denominatore comune COMUNISTA. Ebbene sono comunista e ne sono orgogliosa per mille ragioni, ad esempio:

  • perché si pone l'obiettivo di trasformare la società;
  • perché vuole l'uguaglianza, la fratellanza, la giustizia sociale;
  • perché è contro la guerra;
  • perché è per la pace;
  • perché è per l'autodeterminazione dei popoli;
  • perché vuole una sanità pubblica efficiente;
  • perché vuole una scuola pubblica all'altezza dei tempi;
  • perché crede che i cittadini siano tutti uguali davanti alle leggi e alle istituzioni;
  • perché i valori pieni della democrazia si affermino;
  • per il lavoro, per la libertà, ma soprattutto per liberare l'uomo dal bisogno e pretendere dall'uomo solo quello che gli permettono le sue possibilità.

Bene cari colleghi e caro sindaco questi sono i valori a cui mi ispiro, e coincidono perfettamente con quelli del mio partito, partito che non smetterò mai di onorare.

Perché sono stati questi valori e questo partito che mi hanno formato ed hanno rafforzato le mie convinzioni.
Il partito dunque, un termine oggi inusuale, beffeggiato molte volte, (sono in molti che oggi dicono "credete ancora ai partiti?") sarò controcorrente ma io ci credo ancora. Il partito è un filtro e uno stimolo allo stesso tempo (quantomeno noi COMUNISTI così lo abbiamo inteso) è uno stimolo perché capace di saper ASCOLTARE la gente, e quindi poi capace di tradurre in iniziativa in proposta quelli che sono i bisogni della collettività e allo stesso tempo difenderne i diritti quando questi vengono calpestati.

Bene io credo nei partiti ma soprattutto nel mio. Sono stata scelta a rappresentarne una parte in questo Consiglio e lo voglio fare pienamente, rispondendo all'elettorato e al partito allo stesso tempo, perché ritengo che é sbagliato pensare che la guida di un Ente o di una qualsiasi società sportiva, culturale o religiosa, possa essere una questione privata delegata alle attitudini del singolo, ma invece ritengo alla funzione anche pedagogica, se vogliamo di una guida collettiva.

Questo era quello che pensavo di trovare in questo mio nuovo impegno di assessore comunale o quantomeno queste erano le mie prospettive. Mi rendo conto che così non è stato, ma non credo che non possa essere. Capisco di rappresentare una diversità (anche questo l'ho imparato nel mio partito, nel mio partito essere diversi è normale per noi perché essere comunisti è essere diversi nella nostra società, come diceva lo stesso Enrico Berlinguer "che in linea di partenza, sia dispersa ogni illusione di una nostra possibile resa o collusione od omertà verso quei metodi di gestione del potere che hanno inquinato e distorto il rapporto tra i partiti il governo e la gente" questo era il pensiero del compagno Berlinguer. Io sono convinta che tutti qua dentro stiamo dentro questi valori e se sono qui a parlarne, è appunto perché ne sono convinta, però questa sera il Sindaco davanti a questo consiglio e davanti tutta Badolato e all'opinione pubblica attraverso i mezzi di informazione dallo stesso ampiamente utilizzati o ammette di avere sbagliato il che aprirebbe una possibilità di dialogo o spiega fino in fondo le ragioni della sua decisione.

Fermo restando che intendo proseguire la mia battaglia politica in linea con i miei principi ispiratori, perché ho un obbligo nei confronti della mia coscienza, nei confronti dei cittadini che mi hanno dato la loro fiducia e soprattutto nei confronti del mio partito anzi colgo l'occasione per comunicarvi che intendo da questo momento formare il gruppo dei comunisti italiani all'interno di questo consiglio comunale e invito il Sindaco a voler predisporre che tutti gli atti relativi alla visione preventiva dei gruppi venga nei termini di legge.

Con la determinazione che non intendo cedere di un solo millimetro dai miei valori. Vi ringrazio.

Badolato 6-11-2001 - IL CONSIGLIERE COMUNALE DOMENICA BATTAGLIA