Gil Botulino (The German Observer)

Sabato 10 Novembre 2001

NICOLA CRINITI: "TRA ME E FRANCU 'E GUERINU SOLO UN MALINTESO"

Franco, hai completamente ragione tu:
Non sono io ad aver ragione… Siete voi ad avere torto!

In passato sono intervenuto su Gil, portando a conoscenza del suo popolo le bufale di questa amministrazione, in una veste comica. A dire il vero racconto sempre fatti veri, solo che a tutti sembrano inventati, per quanto sono ridicoli. Eppure è tutto merito di 5 stelle e dei suoi splendidi rappresentanti... hehehe… esistono!!!

Nonostante il titolo, però, il presente pezzo non è sulla falsa riga di altri miei interventi su Gil. Sembrerà strano, ma è un pezzo quasi serio. D'altronde è risaputo che ogni cosa comica ha i suoi risvolti tragici e viceversa. Oggi preferisco essere più semiserio che comico.

Forse risulterò sgradevole e magari arrogante (su questo i due Franchi, Laganà e Nisticò, convergono da sempre in maniera totale, ndr), ma non recedo.

Almeno per oggi. Da domani potrebbe pure essere peggio, quindi i soggetti più attaccati nel presente articolo se ne facciano una ragione e soffrano con discrezione…

In merito al consiglio di martedì 6 novembre, vorrei intervenire per completezza di informazioni integrando il corretto articolo di Gilbotulino. Preciso brevemente alcune cose per scansare polemiche su voci non corrette: ritengo che esse debbano, invece, farsi su voci reali.

 

Rettifico un po' l'articolo di Gil: Francu 'e Guerino mi ha chiamato "criminale" e non "delinquente" come riportato. Mi ha inoltre definito: uno che parla come uno "scostumato", un "maleducato, perché rispondo alle persone più grandi di me" (si consideri che sono il più piccolo in consiglio, quindi era un'accusa "diabolica": non potrei parlare maiiiii!!!), che ho sempre un tono arrogante e di sfida, che non mi comporto "in maniera onorevole verso questa aula consiliare perché rido sempre, con aria sfottente" e non faccio altro che prendere in giro le persone. E poi altre cosette simpatiche, che non ricordo testualmente, che mi chiamano in causa in quanto causa finale dei mali che attanagliano questa comunità; anche perché faccio attacchi personali (stessa cosa dettami dalla capogruppo Anna Laganà). Franco, inoltre, mi ha velatamente minacciato di non parlare più in un certo modo; quando gli ho chiesto se mi stava minacciando ha risposto confusamente di no, ma si è incominciato ad impappinare, rendendosi ancora più stordente del solito. Infine mi ha detto che da oggi gli devo togliere il saluto…

Insomma, Franco ha deciso di farmi proprio soffrire!

Non vorrei scendere sul livello dei colleghi amministratori… per sputtanarli basterebbe prendere qualche atto pubblico di questi anni, e mostrare al popolo di Gil quanto si sono sacrificati per la comunità badolatese… solo che non c'è fretta…

Varrà invece la pena di ribadire un concetto, viste le minacce di querela volate martedì: le accuse che noi facciamo, sono dure ed anche gravi e soprattutto motivate e provabili; sono cioè, anzitutto, meritate; esse riguardano la gestione del denaro pubblico, cioè denaro che i cittadini pagano a Stato e Comune e che questa gente si ritrova a gestire con le entrate tributarie proprie (acqua, spazzatura, ICI) o con finanziamenti esterni (che non sono altro che denaro pagato dai noi badolatesi che lo Stato, la Comunità europea, la Regione, la Provincia ci restituiscono sotto forma di trasferimento o finanziamento). Personalmente disprezzo il loro modo di gestire questi fondi, che sono soldi pubblici, soldi di tutti: ecco perché, anzitutto, li reputo pessimi amministratori. È una denuncia grave, anzi gravissima direi, ed è una denuncia politica. Riguarda i beni della nostra collettività, ed è assurdo che possano essere sperperati così. Abbiamo chiesto un consiglio comunale sull'ICI che si dovrà tenere a breve; in quella sede si capiranno molte delle cose che andiamo denunciando e che ho appena detto.

Poi, è chiaro, ci rendiamo conto che i toni forti possano risultare non ben accetti; ma abbiamo ormai chiaro che essere morbidi con 5 stelle non è davvero la cosa migliore. E tutto rientra nel concetto, per nulla scandaloso, di "accuse politiche". Per difendersi, invece, questi inetti amministratori pubblici dicono di essere calunniati e diffamati sul piano personale. La cosa grottesca è che mentre Franco Nisticò entrava come di consueto nella parte di Martin Luther King, il suo intervento è stato solo un campionario di accuse, proprio personalissime…

 

Su Franco si potrebbero dir tante cose: i suoi modi sono noti. Non so cosa gli frulli in testa quando comincia a sbraitare, ma non escludo che si esprima con quei toni per vittimizzarsi. A volte sembra che stia per scoppiare in lacrime… non capisco cosa creda di ottenere, visto che si fa solo del male e risulta fastidioso a tutti. Forse è solo un po’ egocentrico. Forse è solo l'abitudine ed ormai non sa esprimersi diversamente. Forse recita. Non lo so, ma sicuramente è eccessivo.

È un soggetto non definibile, un gaffeur: ricordo inoltre che in queste stesse aule (per cui lui pretende rispetto ed educazione) poco più di un anno fa lui apostrofò Turi Caminiti definendolo "un comunista di merda". A proposito di personalismi faccio presente che non meno di due mesi fa questo vecchio politico locale dicendo che, mentre lui risolveva problemi (tipo pedinando persone, ndr) "io invece… mi stavo a divertire…" alludendo rozzamente a me ed alla mia ragazza!!! Un vero lord…. !

Io stesso, che vengo accusato di personalismi e che vengo invece attaccato con queste becere vigliaccate, martedì, giorno del consiglio, avevo indosso una polo che ho comprato solo l'inverno scorso proprio da lui!!! Ciò perché ho sempre cercato di distinguere i due piani, quello personale e quello politico.

Ma la cosa non è stata apprezzata, d'altronde è stato lui stesso a stabilire che non ci saluteremo più. Mi mancherà eh, ma stringerò i denti! Non credo che lo querelerò per avermi definito un "criminale", ma quel che è certo è che io posso denunciare molte delle nefandezze che lo hanno visto protagonista. Alla prossima accusa personale che questo soggetto lancia verrà querelato. Non è una minaccia, è una promessa.

Se mi vuole togliere il saluto come ha promesso di fare gli chiedo solo una cosa: che tenga fede alla promessa; perché l'ultima volta che ha solennemente promesso qualche cosa, è stato un po’ incoerente. Aveva promesso di dimettersi definitivamente dalla politica badolatese in due occasioni novembre 98 al congresso DS, e giugno 99 al congresso 5 stelle (ho qui davanti le documentazioni); bene, dopo aver promesso la cosa ad agosto del 99 era assessore in Comunità montana, in autunno lo era pure del Comune di Badolato! E meno male che si era ritirato!

(Per favore se hai promesso, mantieni Franco, guai a te se mi saluti: io lo farò sempre, sia chiaro, sfotterti è comunque divertente!!! E poi hai solo da perderci: non ti vengo a comprare più nulla se fai il birichino… ed al momento i curdi non li fanno più stare qui. Chi sfamerai e vestirai?)

Un po’ mi spiace dirle 'ste cose, ma quando uno è così non gliele si deve far passare tutte… poi lo si vizia e cresce fino ad arrivare a 'sti livelli. Inoltre faccio presente che la polemica ha deciso di provocarla lui sin dall'inizio. Credo sia ancora stricatissimo per la Comunità montana… o magari ha letto qualcosa che ho scritto su Gilbotulino; fatto sta che non avevo neppure finito la mia prima frase sulle spaccature in 5 stelle ("potremmo dire che avevamo ragione, ma non lo diciamo perché tanto sapevamo già di averla" hehehe) che subito sono stato interrotto dal Nisticò… che non ha fatto altro che interrompermi e lamentarsi, per poi decidere di farmi una replica, un po’ ridicola, perché basata su un attacco personale mentre io accusavo politicamente tutto il movimento 5 stelle per le gravi e patenti contraddizioni che emergevano proprio in quel consiglio (in cui una usciva dal gruppo e un altro faceva un documento per defenestrarne un altro dalla Comunità montana, ndr).

 

Anna Laganà ha cercato di rispondere alle accuse, ma poi ha finito con l'accusarmi anche lei sul piano personale (mi ha detto che "diffamo"; io allora ho chiesto di querelarmi; è sopraggiunto un certo silenzio, interrotto solo dall'impavido Franco Nisticò che ha detto: "ti querelo IO", al che il pubblico presente ha riso); Anna Laganà… è molto commovente quando difende la Tefisel presso cui ha fatto lavorare il marito, e si impegna molto quando fa la presentatrice nelle manifestazioni di musica popolare locale, ma quando fa la leader politica non riesco ancora a prenderla sul serio… scusa Anna… lo so che è colpa mia… perdonami, ma dovete mettervi d'accordo: o il tuo stile politico così compassato ed elegante o la verve briosa di Francu 'e Guerinu.

 

Una annotazione sul presidente del consiglio: una carica illegittima per Badolato, nonché soprattutto inutile, detenuta da un soggetto che non sa assolutamente fare il proprio dovere istituzionale.

Il presidente del consiglio dovrebbe presiedere l'assemblea ed ordinarne i lavori con metodo imparziale e a garanzia di tutti, avendo come riferimento il regolamento apposito. Una sorta di arbitro dunque.

Nel consiglio di martedì, invece, Giovanni Bove non ha fatto altro che entrare nel merito di ciò che dicevamo noi consiglieri della minoranza, interrompendoci di continuo. Lo ha fatto spesso nei miei interventi e durante l'intervento di Ciccio Criniti. Bove non ha ancora capito cosa vuole fare da grande: vuole far il consigliere di parte? Bene, lo faccia, ma sappia che ciò è incompatibile con la carica (illegittima e inutile) che ricopre attualmente.

Dovrebbe essere nel suo interesse mostrare che questa carica serve a qualcosa… e un consiglio così acceso ne era il campo di azione ideale. Invece ad un certo punto mentre Franco Nisticò (come sempre negli ultimi 30 anni) ha cominciato a sbraitare con la sua solita carica di civiltà e buone maniere, l'ho invitato a sbatterlo fuori a norma di regolamento. Lui mi ha risposto un po’ incerto:" ma allora... il regolamento lo dobbiamo applicare!??!"

PERFETTO, PRESIDENTE! Solo 'sto dubbio ci mancava!

A norma di regolamento chi viene richiamato un tot numero di volte deve essere allontanato dall'aula consiliare. Ora, a parte la comicità della scena di martedì, vorrei porre un quesito di legalità e garanzia interna al consiglio, che mi sorge, visto il comportamento parziale dell'illegittimo presidente Bove: se è lui stesso ad entrare nelle polemiche ed alza i toni anziché raffreddarli, che fa? Si auto redarguisce? Si auto richiama? E alla fine, quale estrema ratio prevista dal regolamento che deve applicare (senza avere dubbi al riguardo eh!), che fa… si auto espelle ??? Ho già in mente il titolo di un prossimo pezzo per Gil: "Giovanni Bove contro il suo Alter Ego, la sfida finale", mi sa quasi di amletico..(" espellermi o non espellermi, questo è il dilemma!!! "). Ad un certo punto per frenare Franco, anziché cacciarlo fuori mi ha redarguito perché ridevo… "ma sto solo ridendo- faccio- che è, non si può?" e lui " NO!"

Ahòòòòòòò…ma siamo matti??? Qui si assiste a deliri di onnipotenza, da parte di una coalizione sgangherata, che perde pezzi, ed al cui interno tutti si guardano in cagnesco. È vero che li ho definiti i peggiori amministratori che Badolato abbia mai avuto: l'ho detto riferendomi al fatto che la verità su questi anni uscirà fuori prima o poi, e sarà una verità amara. Specie per chi reputo persone che non dovevano aver nulla a che spartire con essa.

 

Nicola Lentini ad esempio, che non reputo un delinquente, ma che a fine consiglio ancora mi diceva che tutto quanto si era verificato non sarebbe bastato per farli cadere. "E chi vuole farvi cadere? - gli ho detto con molta sincerità- se non ci foste voi come faremmo a farci quattro risate in paese?"

Sembra incredibile a dirsi, ma questo è il loro maggior merito: aver "creato" Gilbotulino, che quotidianamente li "massacra" coprendoli di ridicolo. Nel link del sito del partito, parlo di "sesto potere" in riferimento all'opera meritoria del sito di Pasquale Andreacchio che permette a decine di persone al giorno, anche lontanissime, di sapere come amministrano a Badolato questi signori. Hanno messo le mani sul Comune, hanno il potere assoluto, la popolazione sotto il loro giogo. Ma vengono sfottuti e derisi. L'ironia, la satira è un'arma di denuncia unica, formidabile. E la denuncia e lo spirito critico sono una forma di ricchezza ben maggiore di tante altre.

Ecco perché sono amareggiato per questa Comunità: non per gli insulti di un soggetto come Nisticò, la cui finesse mi era già nota da tempo (ricordo quando in un comizio del '97 accusò Laganà perché, disse, gli provocava dissenteria, ndr), quanto il fatto che si spendano decine di milioni per mantenerlo come assessore!!! È davvero così debole l'animo dei miei concittadini, da far passare così sotto silenzio, senza un sussulto, il fatto che i propri soldi mantengano l'assessore all'agricoltura Nisticò, il cui oscuro e certosino lavoro al Comune è stato in questi anni di assessorato, pari a zero?

 

Nicola Lentini, Giovanni, Cecè Lentini ed altri… che c'entrano lì dentro? Cosa li attira? Il potere? La remunerazione? La carica? Il titolo di comando? Non contano nulla lì dentro, lo sanno, glielo diciamo da sempre ed in consiglio glielo abbiamo ridetto.

Loro sono i vincitori… così è stato, così si fregiano… certo; così dicono i numeri ufficiali ed il verdetto è stato chiaro. Ma è altrettanto certo che hanno preso la strada più facile, quella meno coraggiosa, quella delle cariche e dei contentini per non creare problemi. La peggiore. Magari, invece si considerano forti, molto forti. Lo sono sul serio? Sono davvero uomini forti?

Giovanni è un uomo cattolico, mi pare di ricordare. Di sicuro lo è più di me; e lui saprà pure meglio di me che è un testo come la Bibbia, e non lo statuto del mio partito, a dire che "larghi sono i cancelli e comode le strade della tentazione…"

Essì, Giovà… ma tu cce sei cascato in pieno, e con te in tanti… i deboli, i veri deboli, siete voi.

Hasta, Nick - Badolato 10 novembre 2001