Gil Botulino (The German Observer)

Mercoledì 28 Novembre 2001

Il gruppo consiliare di minoranza del Comune di Badolato "La Mongolfiera"
nell'apertura del consiglio comunale odierno
comunica quanto segue:

 

Nella notte di sabato 24 novembre ignoti hanno perpetrato una serie di gravissimi atti incendiari ai danni di alcuni cittadini di questo Comune. Le famiglie Andreacchio, Caminiti e Piperissa hanno subito danni a cose e in alcuni frangenti rischiato per la propria incolumità fisica.

A loro è andata in questi giorni la solidarietà di tanti cittadini, di vari partiti e movimenti, ed essa viene da noi ribadita in termini ancora più sinceri nella seduta di oggi, in questo consiglio comunale. Sono atti che ci fanno inorridire e vergognare di appartenere ad una comunità che al proprio interno ha persone così spregevoli, vigliacche e malvagie. Siamo di fronte a dei criminali in piena regola. Questi atti delinquenziali hanno un chiaro sapore intimidatorio. Non sono dei dispetti o delle ragazzate come anche in questa sede si è voluto, più volte in questi anni, far credere.

Sono atti di stampo mafioso.

Sono l'ennesimo tentativo di colpire persone che da tempo hanno deciso di schierarsi contro interessi sporchi e marci in questo Comune. E sono atti che per la loro gravità, stavolta hanno superato ogni limite. Non esiste più alcun tipo di considerazione se si minaccia consapevolmente la vita stessa delle famiglie.

Turi Caminiti e Pasquale Andreacchio, sono in particolar modo impegnati nel rivendicare una politica fatta con onestà e coraggio. Pagano per voler vivere nel loro paese senza che vi prevalgano le regole della sopraffazione violenta, dell'omertà, delle connivenze.

Sono buoni cittadini perché si impegnano di fronte ai torti e ai soprusi, a differenza di tanti altri, che non muovono un dito e fingono di non vedere. Ecco l'omertà. Ecco la coscienza grigia. Sapere che col proprio silenzio si protegge e si rafforza una situazione drammatica come quella di questo paese. Ecco cosa vuol dire minimizzare. Cosa vuol dire fingere che in questo paese non vi sia la mafia. Fingere che una parte politica non venga presa di mira dai delinquenti per le lotte che conduce oramai da diversi anni.

Per le minoranze di questo Comune fare politica in maniera limpida qui a Badolato, a questo punto diventa difficilissimo. Diventa un'impresa ardua che già da tempo richiede fermezza d'animo e tanto, tanto coraggio.

Da anni ormai, alcuni cittadini che hanno deciso di far politica amministrativa in questo Comune sono esposti periodicamente ad atti intimidatori gravissimi.

In un passato meno recente persone come Mimmo Bressi hanno visto l'incendio delle proprie auto e della propria casa in campagna. Così anche per l'allora assessore Pietro Gallelli. Ripetutamente altri esponenti politici o cittadini come Franco Laganà e Rino Rudi hanno subito minacce e atti intimidatori di notevole gravità.

Più recentemente abbiamo avuto altre incredibili escalation delinquenziali. Lo stesso Laganà, capogruppo consiliare all'epoca, di una parte di questa minoranza, ha ricevuto buste con pallottole nel 98. Nello stesso anno i consiglieri delle minoranze hanno ricevuto lettere minatorie in cui venivano avvertiti che la bocca sarebbe stata loro tappata "con un colpo di pistola". Abbiamo preso atto di un coltello conficcato nella nostra bacheca e l'incendio della stessa. Mimmo Bressi, nostro consigliere comunale ha dovuto subire nell'estate 2000 e nel gennaio 2001 intimidazioni che hanno visto colpita la propria automobile.

Oggi siamo qui a commentare l'attacco a persone come Caminiti e Andreacchio, da tempo ritenute scomode. Siamo orgogliosi di avere nelle nostre file e di avere avuto come candidati Turi e Pasquale, che hanno dimostrato in questi mesi tutto il loro impegno civico nella tutela degli interessi vitali della comunità badolatese.

E siamo stanchi, noi e le persone a noi care, di essere oggetto della delinquenza locale. Stanchi di lottare contro l'incultura che spesso ci ritroviamo davanti.

Ma i vigliacchi pur piegandoci nel dolore per tali malvagità, non spezzano la nostra integrità, il nostro rigore, la nostra forza d'animo. Ed in questo siamo, purtroppo, davvero purtroppo, gli unici.

A tratti ci troviamo a riflettere amaramente sul fatto che siamo davvero soli su certi fronti.

Soltanto noi, subiamo periodicamente attacchi di questo tipo. Soltanto noi lottiamo contro gli interessi marci di questa comunità, contro il manipolo di delinquenti che avvelena la vita sociale, politica, economica di questo Ente. Ed è una lotta che a questo punto deve conoscere altri strumenti. Interesseremo chiunque adesso potrà far luce e prendere di petto il "caso Badolato", per come si è ormai sviluppato. Il caso cioè di un paese chiaramente in balìa di criminali e delinquenti anche in grado di far male alle persone fisiche. Di malavitosi a tutti gli effetti.

Quello di oggi, poi, è un consiglio che ci dà motivi di perplessità ulteriore. È la dimostrazione di un fatto inequivocabile di fronte ai gravissimi episodi di sabato: noi appartenenti e rappresentanti di questa minoranza, siamo molto diversi da voi che state in questa maggioranza. Qualcuno in questo consiglio si trincera dietro frasi di rito già sentite. Noi non vi accusiamo, come invece abbiamo sentito lamentarvi, di essere i mandanti di quanto accaduto.

Voi non avete neppure la forza per imporvi nelle scelte amministrative rilevanti per la Comunità, mai e poi mai vi faremmo in grado di ordire piani delinquenziali. Ovvio.

Ma voi avete sul groppone gravissime responsabilità politiche e morali in questo Comune. Voi non impedite che l'illegalità prenda il sopravvento. Siete una classe di amministratori deboli. Voi non lottate le persone che invece di essere emarginate a Badolato, pensano di poter comandare. Voi non li combattete, e questa è una parte della verità.

Noi invece lo facciamo, e per questo siamo colpiti. E questa è l'altra parte.

I fatti di sabato sono un attacco alla libertà di esprimere con forza e coraggio il proprio pensiero. Tappare la bocca di qualcuno incendiandogli la macchina e minacciandone l'incolumità fisica è qualcosa che, nel comprensorio, si verifica solo a Badolato. È un pessimo primato, davvero. Questo succede quando solo poche persone cercano di battersi per un paese pulito, e per la legalità amministrativa. Voi siete la dimostrazione lampante della mancanza di coscienza civica. E dei mali che tale mancanza provoca.

Se non siete di questa opinione dovreste spiegare al popolo voi stessi, perché è stato colpito proprio Pasquale Andreacchio. O perché proprio Turi Caminiti, che già pochi mesi fa, il giorno successivo ad una festa in Badolato Superiore, aveva avuto degli avvertimenti con dei volantini lanciati in strada nella notte stessa. Perché proprio loro? Perché da 5 anni solo noi della minoranza siamo minacciati e colpiti con costanza dai delinquenti del posto? Perché colpiscono solo noi, dunque, se non perché denunciamo l'illegalità ed il marcio in questo Comune.

Potreste spiegarlo voi, sennò, il perché. In fin dei conti nel farvi certe domande utilizziamo solo dei dati di fatto. È provato; è agli atti in caserma; è sui giornali di questi anni. Spiegate voi perché ci colpiscono, perché intimidiscono i politici di questa fazione civica e politica. Rispondete voi a questo punto. Ma non credo abbiate troppa voglia di farlo. Sennò avreste dovuto come minimo convocare una riunione tra le forze sociali e le forze dell'ordine per fare il punto della situazione. Sennò avreste dovuto spostare questo consiglio ad un orario diverso, non facendolo alle 9,30 di mattina! Avreste dovuto facilitare la partecipazione popolare oggi e non osteggiarla.

Ma non avete nulla da rispondere in realtà. Voi stessi sapete che il movente di attacchi come quello a Pasquale e Turi è legato a questioni amministrative, sennò non scrivereste nei vostri documenti di solidarietà, che la violenza non è il modo di risolvere alcun tipo di confronto!

Lo sapete anche voi dunque che c'è un confronto in atto, e non potete non sapere a questo punto, che le voci libere in questo confronto, davano fastidio.

Avete un modo assai curioso di mostrarvi solidali. Nessun consigliere nella giornata di domenica a poche ore dagli attacchi è andato a esprimere solidarietà alle vittime degli stessi. Molti di voi non si sono fatti vedere in giro. Molti hanno ignorato volutamente la presenza di Andreacchio e Caminiti, nel luogo pubblico in cui stavano assieme, a pochi metri di distanza. Nessuno ha telefonato. Una solidarietà come la vostra, fatta di carta, l'abbiamo già vista e conosciuta abbondantemente negli ultimi 5 anni. A ogni attacco sentivamo le vostre impressioni. Dapprima quelle ufficiali. Poi uscivano fuori quelle reali, con i commenti più incredibili: "Sono ragazzate", "a Badolato non esiste malavita, le pallottole ve le mandate voi" "i veri criminali siete voi" ecc ecc. Insomma invece di preoccuparvi e solidarizzare nella sostanza, voi minimizzavate. Ecco oggi dove ci troviamo, anche grazie alla vostra cultura del "minimizzare", del "negare" la pericolosità reale delle cose, dei fatti. Eccoci qui oggi, a ricommentare fatti come quelli di sabato notte. Ma stavolta, se ci consentite, a nome di Andreacchio e Caminiti preferiamo fare gentilmente a meno di una solidarietà fatta di carta ed apprezzare il calore umano dei cittadini, anche vostri elettori, che hanno avuto modi molto meno formali e più sinceri. Quel calore umano che i vostri consiglieri ad esempio, hanno deciso di non mostrare abbassando lo sguardo di fronte a Turi e Pasquale.

Non siete i mandanti di nulla, ma avete gravissime responsabilità sulla piega che a Badolato ha preso questa politica. Una politica che non è riuscita bloccare la deriva sociale economica e morale di questa comunità, anzi avallando azioni di dubbia legalità come viene dimostrato anche in questo consiglio sulla vicenda Tefisel e su altre su cui ci muoveremo su ogni livello.

Avete dato voi per primi i peggiori esempi. Voi siete tra i responsabili del degrado morale e civico di questa comunità, oggi.

Noi non siamo come voi. E di questo siamo orgogliosi, e sappiamo di fare con ciò molto più per garantire un futuro di non sopraffazione alle future generazioni, ai nostri ed ai vostri figli: perché non abbiano più da vedere le scene che alcuni di loro, hanno visto sabato notte.

Di fronte a questi atti incredibili per malvagità e vigliaccheria, per un movente politico che mira a tappare le bocca di tutti colpendo un simbolo dell'informazione e della lotta civica locale.

Di fronte a comportamenti gravidi di conseguenze di amministrazioni deboli come questa.

Di fronte alla loro insipienza, al loro "non fare" al loro "non combattere" al loro "non reagire" nemmeno con gesti di umana solidarietà ma solo con carte formali in cui si esprime solidarietà lamentandosi del fatto che si sporca l'immagine del paese.

Di fronte ad un nuovo impedimento dei corretti lavori della assise comunale, visti un orario ed un giorno oramai costantemente assurdi per un consiglio comunale, specie per i fatti accaduti.

Di fronte a tali eventi, il nostro gruppo consiliare abbandona questa seduta del consiglio comunale.

Per noi l'attuale amministrazione è squalificante e delegittimata nei fatti da un modo di amministrare indegno e passivo di fronte alla degenerazione criminale che colpisce le minoranze di questo Comune da diversi anni oramai. Lo è per un modo di amministrare gravissimo, che abbiamo deciso di contrastare a tutti i livelli.

Vi lotteremo fino in fondo, lotteremo la vostra passività, come coloro che pensano di intimidirci. La nostra risposta toccherà tutti i livelli istituzionali che ci sarà possibile toccare. Badolato dovrà essere oggetto della più grande attenzione da parte di istituzioni nazionali, delle forze dell'ordine e dei mass media. E ci batteremo perché ciò avvenga da subito.

 

 Il gruppo consiliare della Mongolfiera

Badolato, 28.11.2001