A FUOCO ALTRE DUE AUTOMOBILI
Anche a Santa Caterina dello Ionio, ai danni di Mario Carioti esponente politico
della sinistra ed ex segretario, un attentato incendiario. Alle 11 e 30 di ieri sera
ignoti hanno appiccato il fuoco alla sua autovettura parcheggiata e custodita sotto casa.
Sulla strada di Sant'Andrea dello Ionio, questo pomeriggio, mentre tornava dal
lavoro, si è incendiata la Golf di Agazio Gerace, fratello della Consigliera comunale di
Badolato Giusy.
E-MAIL DI SOLIDARIETÀ
Continuano a pervenirci e-mail di solidarietà. Ancora grazie. Pubblico qui quelle
indirizzate al Gazzettino con il chiaro intento che sia no pubblicate.
Caro Gil,
Ho appena leto sulle news del sito la terribile notizia di quello succeso a Badolato nel
weekend scorso. Come uno dei tanti ammiratori stranieri del vostro paese vi mando dalla
Spagna la mia simpatia e coraggio per il vostro lavoro. Vi prego anche di fare stensibile
la mia solidarietà a le famiglie di Pasquale, Turi e Cecè. Hasta siempre, Joan-Anton.
IL CONSIGLIO COMUNALE VISTO DALLA STAMPA LOCALE
Ancora oggi il corrispondente del Domani dà il resoconto più aderente alla
realtà, perché si è informato sentendo tutte le persone citate nell'articolo. Come
anche Salvatore Rondinelli dice nella sua intervista a Franco Laganà, il vice presidente
NON "si è soffermato sui recenti fatti accaduti" - come dice il
corrispondente della Gazzetta - ma ha ceduto subito la parola al capogruppo della
Mongolfiera. E la minoranza ha lasciato immediatamente l'aula dopo aver letto il documento
di solidarietà e condanna. Non avrebbe potuto fare altro, visto che era la protesta
per aver messo il consiglio in un giorno e in un'ora indecente e per non aver aggiunto
all'ordine del giorno uno straccio di punto di discussione sui fatti accaduti. Bene ha
fatto anche perché, come si vede dal resoconto di Franco Laganà, si sarebbe finiti per
essere sopraffatti dalle parole della maggioranza che in questi casi sa come esprimere la
sua solidarietà.
Il corrispondente del Domani Franco Laganà - certamente ricorderà come lo ricordo
io perché presente a quel consiglio -, non molti anni fa - nella fase 1 di cinquestelle -
era stato bersaglio di vili e pesanti minacce intimidatorie. I DS di Badolato, e
molti cittadini, protestarono civilmente e fermamente. Cinquestelle convocò un consiglio
di solidarietà. E che cosa successe in quel consiglio di solidarietà? In quel consiglio
di solidarietà fu espressa la solidarietà a Franco Laganà, allora capogruppo di
minoranza e alla fine, tra proteste e urla del pubblico presente, Franco Nisticò -
esponente di quella e di questa maggioranza - terminò il suo intervento indicando
coll'indice teso Franco Laganà e dicendogli - testuale - «L'unico mafioso qui sei tu!».
Se deve andare ancora una volta così, lasciamoli perdere questi Consigli di solidarietà
di facciata.
Badolato / Dalla minoranza in risposta alle
intimidazioni
CONSIGLIO ABBANDONATO
BADOLATO Si è riunito il Consiglio comunale per
discutere e approvare gli argomenti posti all'ordine del giorno. La riunione era molto
attesa dopo gli eventi delittuosi che si sono verificati nei giorni scorsi. La minoranza,
dopo aver dato lettura di un documento ha abbandonato i lavori del Consiglio. L'assemblea
cittadina è stata presieduta dal vicepresidente Salvatore Rondinelli. Dopo l'appello
nominale, constatato il numero legale per dare inizio alla seduta, il vicepresidente si è
soffermato sui recenti fatti accaduti, concedendo la parola al capogruppo dell'opposizione
"La mongolfiera", Nicola Criniti, che ne aveva fatto richiesta. Nicola Criniti
ha letto un lungo documento sugli episodi di violenza perpetrati sabato 24 novembre ai
danni delle famiglie Andreacchio, Caminiti e Piperissa. "Salvatore Caminiti e
Pasquale Andreacchio" ha proseguito Criniti "sono impegnati nel
rivendicare una politica fatta con onestà e coraggio. Per le minoranza di questo
Comune" "ha evidenziato il capogruppo Criniti fare politica in
maniera limpida, a questo punto diventa difficilissimo. Da anni, ormai, alcuni cittadini
continua Criniti che hanno deciso di far politica amministrativa in questo
Comune sono esposti periodicamente ad atti intimidatori gravissimi". "Tra
l'altro ha ricordato in un passato meno recente persone come Mimmo Bressi
hanno avuto incendiata la propria auto e la casa in campagna. Così anche per l'allora
assessore Pietro Gallelli. Ripetutamente altri esponenti politici o cittadini come Franco
Laganà e Rino Rudi hanno subito minacce e atti intimidatori. Più di recente abbiamo
avuto altre incredibili escalation delinquenziali". "I fatti di sabato ha
proseguito il capogruppo sono un attacco alla libertà di esprimere con forza e
coraggio il proprio pensiero. Da 5 anni solo noi della minoranza siamo minacciati e
colpiti. Chiede: spiegate voi perché ci colpiscono, perché intimidiscono i politici di
questa frazione civica e politica (n.c.ds). L'esponente della minoranza tra l'altro ha
mosso critica circa l'orario della riunione del Consiglio. Di fronte a tali eventi
conclude il capogruppo "La mongolfiera - il nostro gruppo consiliare abbandona la
seduta del consiglio comunale. Per noi l'attuale Amministrazione è squalificante e
delegittimata nei fatti da un modo di amministrare Badolato" conclude il documento
letto da Criniti. (ITALO RANIERI - LA GAZZETTA DEL SUD - 30.11.2001)
Dopo i gravi atti intimidatori, si è tenuta
un'aspra seduta del Consiglio comunale. Durissimo attacco alla maggioranza
TENSIONE ALLE STELLE A BADOLATO
Dalla minoranza accuse di "responsabilità morali". Minaccia di querele?
BADOLATO - Clima politico molto teso a Badolato. L'ultimo
consiglio comunale è stato caratterizzato da aspre polemiche e da un duro attacco alla
maggioranza "Cinque Stelle" da parte del capogruppo della minoranza "La
Mongolfiera", Nicola Criniti. Prima dell'inizio dei lavori Criniti, segretario dei DS
di Badolato, ha dato lettura di un documento di solidarietà e di dura condanna per gli
attentati incendiari subiti da Salvatore Caminiti e Pasquale Andreacchio esponenti della
Mongolfiera (candidati nelle ultime elezioni ma non eletti), e della famiglia Piperissa.
Subito dopo i gravi episodi, in un comunicato congiunto le segreterie provinciali e locali
dei DS e dei Comunisti Italiani avevano dato solidarietà ed espresso condanna per i vili
attentati invitando l'amministrazione comunale a convocare un Consiglio comunale aperto e
chiedere una riunione sull'ordine e la sicurezza pubblica a Badolato. Nel documento si
ribadiva la ferma determinazione dei due partiti della sinistra a rimanere in prima linea
nella difesa della legalità. La risposta dell'amministrazione è arrivata attraverso un
comunicato di solidarietà e di condanna: «Tutte le componenti politiche idealmente
rappresentate che formano il Consiglio e il movimento "5 Stelle" esprimono
corale e forte solidarietà ai cittadini Andreacchio, Caminiti e Piperissa, condannando
fermamente chi ha commesso inaccettabili atti di violenza ed intimidazioni. L'intolleranza,
la sopraffazione, sono inconcepibili e sempre da respingere come risoluzione di conflitti
di qualsiasi natura. Invitiamo, pertanto, tutti i cittadini a essere uniti
nel rifiuto totale di tutto quello che non permette una libera dialettica e competizione
politica, amministrativa e culturale, mettendo in cattiva luce un Paese e una Cittadinanza
che nulla hanno a che spartire con simili inquietanti e poco edificanti episodi di
malvagità».
Ma ritorniamo ai lavori del Consiglio che era stato convocato prima che si
verificassero i gravi episodi incendiari. Il Consiglio è stato presieduto dal vice
presidente Salvatore Rondinelli in quanto risultavano assenti il presidente Giovanni Bove,
il sindaco Mannello ed il vice sindaco Gallelli. Assente anche la consigliera indipendente
dei Comunisti Italiani Domenica Battaglia passata sui banchi dell'opposizione. «In una
riunione tenutasi prima del Consiglio - ha dichiarato il consigliere Rondinelli - come
maggioranza avevamo deciso di convocare un Consiglio comunale per discutere dei gravi
fatti. Ho dato la parola al capogruppo Criniti e mi riservavo dopo il suo intervento di
dare comunicazione della nostra decisione. Purtroppo la minoranza dopo la lettura del suo
documento ha abbandonato l'aula in segno di protesta disattendendo il mio invito a
rimanere per ascoltare la comunicazione».
Nel documento, Criniti ripercorre con dovizia di particolari i fatti accaduti la
notte di sabato 24 novembre: «Sono atti che ci fanno inorridire e vergognare di
appartenere ad una comunità che al proprio interno ha persone così spregevoli,
vigliacche e malvagie, siamo di fronte a dei criminali. Questi atti delinquenziali hanno
un chiaro sapore intimidatorio. Non sono dei dispetti o delle ragazzate come anche in
questa sede si è voluto, più volte, far credere. Sono atti di stampo mafioso. E sono
atti che per la loro gravità, stavolta hanno superato ogni limite. Non esiste più alcun
tipo di considerazione se si minaccia consapevolmente la vita stessa delle famiglie». nel
documento vengono anche ricordate le numerose minacce subite in questi anni dai
rappresentanti delle minoranze. Duro l'attacco alla maggioranza: «Voi non avete neppure
la forza per imporvi nelle scelte amministrative, mai e poi mai vi faremmo in grado di
ordire piani delinquenziali. Ma voi avete sul groppone gravissime responsabilità
politiche e morali». Nel documento la minoranza analizza la situazione amministrativa,
ribadendo che il movente dei fatti criminosi è legato ad alcuni provvedimenti adottati
dalla maggioranza e denunciati dalla minoranza. «Voi siete tra i responsabili del degrado
morale e civico di questa comunità, oggi. Noi non siamo come voi. E di questo siamo
orgogliosi, e sappiamo di fare con ciò molto più per garantire un futuro di non
sopraffazione alle future generazioni, ai nostri e ai vostri figli».
La maggioranza prima di approvare i punti in discussione, dopo aver ribadito la
volontà di convocare un Consiglio comunale specifico al problema, dopo aver espresso
solidarietà e condannato il gesto con gli interventi del capogruppo Anna Laganà e di
Franco Nisticò, ha fortemente criticato il documento letto dal Criniti, lesivo per tutti
i componenti sia dal punto di vista morale che sociale. L'assessore Nicola Lentini ha
presentato un suo documento di ferma condanna per l'accaduto ma molto duro nella risposta
per le accuse infondate rivolte alla maggioranza, riservandosi di adire le vie
legali.(FRANCO LAGANA' - IL DOMANI - 30.11.2001) |