Gil Botulino (The German Observer)

News di Sabato 15 Dicembre 2001

E' MORTO ANTONIO BRESSI
Antonio Bressi (Brugghjanu) è morto all'età di 87 anni; lascia la moglie e i figli Vincenzo e Giorgio. I funerali si svolgeranno domani domenica 16 nella chiesa cristiana evangelica in Badolato Marina.

 

RICADUTE DELLA FINANZIARIA 2002 SULLA CALABRIA
Nel quadro delle iniziative politiche che la federazione dei Democratici di Sinistra di catanzaro ha programmato su tutto il territorio provinciale, Domenica 16 Dicembre, alle ore 10.00, presso la sede della Comunità montana di Isca sullo Ionio, si terrà un pubblico incontro sul tema della finanziaria 2002 e sulle ricadute che essa avrà sul Mezzogiorno e sulla Calabria.

All'incontro saranno presenti il senatore Nuccio Iovene, il consigliere regionale on. Franco Amendola, il capogruppo alla provincia Giovanni Mosca, il segretario provinciale della CGIL Sergio Genco e il segretario della federazione DS Giovanni Puccio.

 

GLI EPISODI DI BADOLATO APPRODANO IN PARLAMENTO

Il Sen. Nuccio Iovene ci ha fatto pervenire il testo dell'interrogazione presentata al Ministro dell'Interno, riguardante gli episodi intimidatori avvenuti a Badolato nella notte tra sabato 24 e Domenica 25 Novembre. Il Sen. Iovene ha ritenuto opportuno proporre questa interrogazione dopo la manifestazione popolare a Badolato del 2 dicembre a cui hanno partecipato semplici cittadini, forze politiche, sindacati, sindaci (ma non quello di Badolato), amministratori e associazioni. L'episodio ha scatenato a Badolato una serie di iniziative - soprattutto da parte della minoranza consiliare - che ha portato da una parte a questa interrogazione e dall'altra alla denuncia che il sindaco ha presentato ai carabinieri di Badolato contro la minoranza consiliare per i documenti da questa presentati negli ultimi due consigli comunali, quello del 28 novembre, abbandonato in segno di protesta dopo la lettura del documento, e quello del 7 dicembre. La notizia della denuncia l'abbiamo appresa da un articolo sul Domani di oggi del corrispondente Franco Laganà, di cui vi dirò fra un po', per ora mettete a confronto la frase del sindaco di Badolato, nell'interpretazione di Laganà, "Nella denuncia si puntualizza che tali dichiarazioni tendono a creare destabilizzazioni nonché paura nella popolazione" quella del Sen. Iovene "negli ultimi mesi gli episodi di intimidazione sono aumentati creando una situazione di allarme nella popolazione" e quella di Ranieri "perché simili episodi non abbiano a ripetersi e non creino dunque paura nella comunità". Come dovrebbe essere a tutti chiaro, tranne a chi non vuole vedere, sono gli episodi e non le dichiarazioni di condanna che creano allarme nella popolazione.

 

L'INTERROGAZIONE DEL SEN. IOVENE AL MINISTRO DELL'INTERNO

SENATO DELLA REPUBBLICA
Interrogazione a risposta scritta

Iovene. - Al Ministro dell'Interno - Premesso:

-  nel corso degli ultimi mesi in Calabria si sono verificati molti gravi episodi intimidatori nei confronti di amministratori e di rappresentanti politici e della società civile;

- che ultimo di questi episodi in ordine di tempo è quello avvenuto nei giorni scorsi a Badolato, in provincia di Catanzaro, dove sono state bruciate le macchine e il portone di casa dei Siognori Salvatore Caminiti, Pasquale Andreacchio e Vincenzo Piperissa;

- che episodi come quelli avvenuti a Badolato sono gravissimi e hanno messo a rischio non solo le persone oggetto degli atti intimidatori ma anche i loro familiari e quanti vivono nelle vicinanze;

- che semplici cittadini, forze politiche, sindacati, sindaci, amministratori e associazioni della zona hanno organizzato a Badolato, in risposta a quanto avvenuto, una grande manifestazione di solidarietà alle vittime delle intimidazioni e alle loro famiglie nella quale si è ribadito come la lotta contro la criminalità e per la difesa della legalità sia una irrinunciabile battaglia di civiltà;

considerato

- che questi gravi atti di violenza ed intimidazione offendono la coscienza civile di una intera collettività;

- che, in particolare in Calabria, negli ultimi mesi gli episodi di intimidazione, e non solo, ai danni di amministratori, singoli cittadini, commercianti sono aumentati creando una situazione di allarme nella popolazione;

- che l'emergenza criminalità è una delle emergenze maggiori per il meridione ed in particolare per la Calabria;

si chiede di sapere

- quali iniziative si intendano assumere, sia sul terreno della prevenzione che su quello del controllo del territorio, al fine di garantire agli amministratori e ai cittadini tutti un livello di sicurezza adeguato ed una maggiore fiducia nelle istituzioni.

firmato: Sen. Nuccio Iovene

 

 

ALLELUIA! ANCHE SULLA GAZZETTA LA NOTIZIA DELL'ASSEMBLEA

Finalmente anche la Gazzetta del Sud pubblica la notizia dell'assemblea che si è tenuta a Badolato il 2 dicembre. Così può dare anche la notizia del consiglio del 7 dicembre, il quale, a detta di Italo Ranieri, è stato convocato dal presidente "aperto". Non è così! Il presidente del consiglio non ha convocato un consiglio aperto. Aperto lo è diventato su richiesta del pubblico presente. Per quanto riguarda le luminarie, meglio non commentare; e per quanto riguarda il finale "Si spera che la situazione alla luce del Consiglio si rassereni al più presto per riportare tranquillità nella lotta polotica" è solo da ridere visto alla luce delle querela da parte del sindaco della minoranza consiliare proprio a causa del consiglio.

Badolato / Delle intimidazioni delle settimane scorse
Condanna del Consiglio

BADOLATO – Le luminarie installate lungo le strade per le feste hanno creato un'atmosfera diversa nella comunità badolatese alleggerendo in qualche modo la tensione dei giorni di fine novembre, quando gravi fatti delittuosi furono commessi contro alcuni cittadini. I fatti, incendiari, in ben due occasioni, sono stati condannati con fermezza dalla popolazione, dai partiti politici, dai movimenti civici, dalle associazioni, dall'amministrazione comunale e dai sindacati. Una prima condanna si è avuta nel corso di una manifestazione di solidarietà svoltasi presso il centro sociale di Badolato Marina, alla quale ha partecipato la popolazione ed i vari rappresentanti politici non solo locali ma anche a livello regionale e provinciale. Dalla manifestazione è emersa la comune volontà di contribuire fattivamente perché simili episodi non abbiano a ripetersi e non creino dunque paura nella comunità. Il segretario della Federazione provinciale dei Democratici di sinistra, Giovanni Puccio, ha espresso la necessità di coinvolgere i parlamentari, per intraprendere una forte azione istituzionale. "Creare, partendo da Badolato un organismo sui problemi della sicurezza del territorio" è la proposta avanzata dal consigliere provinciale Staiano (An) e appoggiata dal consigliere provinciale Mosca, diessino. I fatti accaduti sabato 24 novembre sono stati oggetto di discussione anche in consiglio comunale. Infatti, il presidente dell'assemblea Giovanni Bova, ha convocato un consiglio comunale aperto per discutere l'ordine pubblico. In apertura di seduta il sindaco Gerardo Mannello ha condannato gli atti delinquenziali evidenziando che purtroppo anche in precedenza si erano verificati altri fatti criminosi. Sono seguiti altri interventi da parte di consiglieri e assessori del gruppo di maggioranza "5 stelle". Nicola Criniti capogruppo di minoranza "La mongolfiera" oltre ad aver condannato duramente i fatti ha tra l'altro lamentato che il Consiglio è stato convocato in ritardo. Si spera che la situazione alla luce del Consiglio si rassereni al più presto per riportare tranquillità nella lotta polotica. (ITALO RANIERI - LA GAZZETTA DEL SUD - 15.12.2001)

 

 

IL SINDACO DI BADOLATO QUERELA LA MINORANZA CONSILIARE

Avete qui sotto l'articolo del corrispondente del Domani Franco Laganà dal quale abbiamo appreso della querela da parte del sindaco di Badolato della minoranza consiliare a causa delle dichiarazioni che quest'ultima ha ritenuto di allegare agli atti degli ultimi due consigli comunali. Sulla denuncia non sono in grado di dirvi nulla per cui dovrete fidarvi (fate uno sforzo!) del riassunto del Domani. Per quanto riguarda i documenti incriminati potete leggere quello del 7 dicembre (http://www.gilbotulino.it/2001_12_07.htm) e quello del 28 novembre (http://www.gilbotulino.it/2001_11_28.htm), in modo che possiate farvi un'idea personale, e che possiate scovarvi dei crimini: se qualcuno di voi ne incontra uno fateci un fischio. Non posso rendervi conto del Consiglio perché, a differenza del sindaco che ha potuto fare la querela, ancora una volta la minoranza non è riuscita a venire in possesso della deliberazione del Consiglio comunale. Che dire di altro? Le querele alle minoranze per dichiarazioni in aula si commentano da sole!

Nell'articolo però c'è un passaggio di estrema gravità (se è vero che compare nella denuncia) "di votare un documento in cui si affermava che i fatti accaduti il 24 novembre sono episodi di natura e matrice mafiosa per cui si chiedeva anche un forte intervento delle forze di polizia. Nella denuncia si puntualizza che tali dichiarazioni tendono a creare destabilizzazioni nonché paura nella popolazione". E cioè che non sono gli episodi criminosi a creare paura ma la dichiarazione che tali episodi esistono: Non la cosa ma il nominare la cosa. La parola, questo è il problema.

Da notare che nel giro di un giorno la popolazione badolatese (a dire del Domani) ha cambiato del tutto opinione sulle lettere anonime in circolazione: "Intanto molti cittadini si lamentano perché non ricevono le lettere dei Poeti" (il Domani del 13.12), "che la cittadinanza e le forze politiche hanno fortemente condannato" (il Domani del 15.12). Com'è volubile questa cittadinanza?

 

Badolato, potrebbe avere risvolti giudiziari l'ultima seduta del Consiglio comunale
Il Comune denuncia la minoranza

BADOLATO - I lavori dell'ultimo consiglio comunale di Badolato potrebbero avere pesanti risvolti giudiziari. Tramite il sindaco Mannello l'amministrazione comunale ha presentato formale denuncia ai carabinieri di Badolato. Nella denuncia il primo cittadino riporta i documenti letti in Consiglio comunale sia nella seduta del 28 novembre che in quella del 7 dicembre, convocata con un solo punto all'odg: "ordine pubblico nel Comune di Badolato". «La convocazione - si legge nella denuncia - era stata decisa per adottare delle determinazioni per far fronte agli atti delittuosi che si verificano nel comune di Badolato». Nella denuncia vengono riportate le dichiarazioni del capogruppo della minoranza Criniti che, oltre a dichiarare che i fatti verificatisi ultimamente a Badolato (l'incendio di due autovetture e di un portone d'ingresso di una abitazione) sono chiari atti di stampo mafioso, ha accusato la maggioranza "Cinque Stelle" di non impedire che l'illegalità prenda il sopravvento nel paese. La denuncia fa inoltre riferimento ai fatti accaduti nell'ultimo Consiglio comunale nel corso del quale Criniti ha dato lettura di un documento sottoscritto da tutti i componenti della minoranza. Dalla lettura tutta la maggioranza consiliare si è sentita offesa perché il contenuto lascia intendere che i fatti delittuosi verificatisi a Badolato siano da addebitare a colpe della maggioranza. La denuncia riporta anche la richiesta fatta durante i lavori del Consiglio comunale da parte del capogruppo Criniti, di votare un documento in cui si affermava che i fatti accaduti il 24 novembre sono episodi di natura e matrice mafiosa per cui si chiedeva anche un forte intervento delle forze di polizia. Nella denuncia si puntualizza che tali dichiarazioni tendono a creare destabilizzazioni nonché paura nella popolazione. Nella denuncia il rappresentante dell'amministrazione comunale chiede all'autorità giudiziaria di valutare se nei contenuti dei vari documenti vi siano estremi di reati perseguibili a querela di parte.

Intanto il clima politico si è ulteriormente avvelenato con la circolazione di lettere anonime che la cittadinanza e le forze politiche hanno fortemente condannato, in quanto offendono la moralità, la dignità di onesti cittadini, di famiglie di amministratori. Le missive sono al vaglio delle forze dell'ordine. Tutti si augurano che le festività natalizie favoriscano il ritorno di un clima politico sereno e che il dibattito rimanga sui binari della correttezza democratica e del vivere civile. (FRANCO LAGANA' - IL DOMANI - 15.12.2001)