Gil Botulino (The German Observer)

News di Venerdì 26 Luglio 2002

INSIEME A "LA RADICE" PER LA C.R.I. DI BADOLATO

La Radice organizza una serata di MUSICA E CANTI in via Gramsci, nel piazzale antistante la sede della C.R.I.in Badolato marina con inizio alle ore 21 di Sabato 27 luglio 2002.

Suoneranno e canteranno per noi: Raffaele Battaglia, Massimo Criniti, Natale Ferraiolo.

Il ricavato dagli stands gastronomici in funzione sarà devoluto alla C.R.I. di Badolato.

 

IL PROGRAMMA ESTATE 2002 DELLA CONSULTA GIOVANILE

Caro Gil,
ti invio , anche se in ritardo, il programma ufficiale delle manifestazioni dell' estate 2002 della consulta giovanile "ulixes" di badolato. Quest' anno il "badolato summer festival" si terra' giorno 5 e 6 agosto e non il 6 e 7 come annunciato dai manifesti dell'assessorato alla cultura, turismo e spettacolo. Il giorno 5 ospiterà "studio 54 network" live tour che prevede un'intensa giornata che va dalla mattina, con una campagna pubblicitaria di supporto della festa in tutto il comprensorio, fino a notte fonda con uno spettacolo musicale di oltre 4 ore che va dalle ore 21:30 alle 2:00 con musicisti, cantanti, ballerine, animatori, dj ecc., il tutto in diretta radiofonica regionale ed interregionale!
Ringraziandoti della cortese attenzione colgo anche l' occasione per invitarti personalmente.

thanks Guerino (presidente della Consulta Giovanile)

Potete raggiungere il programma completo della manifestazione dall'home page del sito o direttamente all'indirizzo http://www.gilbotulino.it/eventi/cgbulixes.html.

Colgo l'occasione per invitarvi a segnalare le vostre feste, prima che l'estate finisca.

TE LA DO GRATIS...
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... LA PUBBLICITÀ...

 

TEMPESTA DI VENTO, QUALCHE DANNO C'È STATO

Ieri mattina - o notte? - verso le 3 una tempesta di vento si è abbattuta sui paesi tra Soverato e Badolato. I danni maggiori nei dintorni del bar Solesi. Tutti i tavoli e le sedie dal marciapiedi sono volati via, per fortuna senza danni alle auto parcheggiate nelle strade adiacenti. Lo striscione dell'amministrazione comunale, steso a cavallo della nazionale, tra un palo della luce e la ringhiera dell'appartamento sopra il bar Solesi, già dal pomeriggio danneggiato, si è ulteriormente strappato e non solo. Verso le cinque aveva divelto la ringhiera dal cemento e penzolava pericolosamente in mezzo alla strada. L'intervento di Cenzu u Mottu e Franco Bachero - nottambuli impenitenti - ha impedito che si verificassero incidenti. Lo striscione è rimasto poi per tutto il giorno abbandonato sul marciapiedi di fronte al bar. Questa mattina ha trovato una nuova sistemazione, steso alla ringhiera, all'inizio del marciapiedi gold, ma non messo all'angolo in modo che sia visibile immediatamente, bensì parallelamente a via Nazionale, esattamente come i 4 tabelloni. Dunque se volete vedere lo striscione double-face - ma visibile ora su una sola face -, a colori, con il benvenuto - da parte dell'Amm. Comunale - a emigranti, turisti, visitatori non alzate lo sguardo al cielo, davanti al bar Solesi, bensì guardate ad altezza di finestrino girando la testa - 90° a destra se provenite da Catanzaro, 90° a sinistra se provenite da Reggio - un po' più in là sulla nazionale nei pressi del bivio.

Oggi c'è stato un tentativo di pioggia che non è bastata nemmeno a rinfrescare l'aria.

 

MERAVIGLIE DELLA RIEVOCAZIONE STORICA IN COSTUME

Ieri sera alle 22,40 - aspettamu u m'arrivanu i ggenti! - ha avuto inizio la cosiddetta "rievocazione storica del rientro trionfale a Badolato del barone Gaspare Toraldo dalla vittoriosa battaglia di Lepanto". Alle 23 e 25 lo spettacolo curato dal gruppo storico Mirabilia di Catanzaro ha avuto termine anzitempo a causa del vento persistente. Come erano i costumi? Non ve lo so dire perché di quello che è successo in piazza si è visto ben poco. Alcuni spettatori non si sono nemmeno accorti che gli attori erano entrati in piazza e passeggiavano al loro fianco, forse chiedendosi perché indossassero quegli strani costumi. La "voce narrante" ha provveduto ad avvisare di spostarsi dal centro della piazza. Ma si vedeva veramente poco o niente. Piazza Castello non è polivalente - come il resto di Badolato - e così se non mettete un faro quando volete far vedere qualcosa, non si vede niente. L'illuminazione esistente, è tutta intorno alla piazza con dei lampioncini tipo l'immagine classica di S.Valentino: "Luce soffusa solo su lei e lui seduti alla panchina".

La serata è iniziata con uno scampato comizio dell'assessore allo spettacolo, giusto due parole per salutare, ringraziare e correggere i manifesti ufficiali almeno per quanto riguarda il prossimo evento. Siete avvertiti, se volete assistere a "EMIGRATI: DESAPARICIDOS - MONUMENTO E FESTA" ovvero a "TARGA RICORDO E FESTA EMIGRATI" - dipende da quale manifesto leggete - non aspettate l'1 agosto. La festa è stata spostata al 3O luglio, almeno queste sono le ultime notizie. I manifesti non lo dicono ma la festa è a Badolato superiore in Piazza Castello.

Finalmente, con la nuova giunta, queste feste vengono sentite proprie dall'amministrazione. L'anno scorso abbiamo spesso notato come nessun amministratore - tranne che non fosse direttamente coinvolto a causa della figlia, del marito o di qualche parente - partecipava alle feste pagate dall'amministrazione. Quest'anno invece - e dev'essere un caso o un ordine di scuderia - tutti presenti! Lo abbiamo notato al Giocafé e alla giornata della solidarietà. Anche ieri abbiamo notato - oltre all'assessore esterno - il sindaco e tutti, o quasi, i consiglieri di maggioranza con relative famiglie. Finalmente anche loro a soffrire esposti alle intemperie. Per quanto riguarda l'acqua: a secco anche ieri sera, giorno di festa.

Solo come curiosità il costo della serata: otto milioni di vecchie lire; se avessero partecipato anche i cavalli sarebbero stati dieci milioni. Dice che non li hanno portati perché non c'era la pista adatta. Da notizie di stampa sembra che "La manifestazione, secondo le intenzioni dell'assessore, sarà istituzionalizzata e riproposta di anno in anno". È una minaccia che potrebbe non farvi dormire, ma non vi preoccupate, non c'è stata alcuna iniziativa, manifestazione, comitato, associazione internazionale  inventati dalle 5S che abbia avuto vita per più di un anno.

 

MARE E COSTA INQUINATI, DI CHI È LA COLPA

La salute del nostro mare non è compromessa, è un mare biologicamente sano, ma c'è in giro troppa trascuratezza e abbandono e la conseguenza è quella che anche quest'anno puntualmente viene da più parti denunciata: luridume un po' dovunque, rifiuti di ogni genere che galleggiano sull'acqua o invadono le spiagge. Ogni anno si assiste allo scaricabarile - La colpa è della minoranza, è una stronzata che si sente solo a Badolato - quando si dice che la colpa è del comune confinante o di quello che sorge a monte. Non ci si rende conto che è il proprio mare ad essere sporco e a far scappare i bagnanti con la conseguenza che il turismo annaspa, spesso regredisce, che l'economia del comune non si rafforza e con essa va in malora l'economia della regione.

Analisi, denunce, lamentele, ad alta e a bassa voce, finiscono tutte in un cassetto. Ma non è vero che non c'è chi dovrebbe affrontare i problemi. Ecco un piccolo elenco (tratto da Enzo Arcuri, il Quotidiano, 25.7.202) di chi ha le responsabilità istituzionali.

SINDACO
È la massima autorità sanitaria del comune, il custode dell'igiene pubblica, il massimo responsabile di tutto quello che avviene nel territorio municipale. Dipende dal sindaco la pulizia della spiaggia nei tratti non dati in concessione ai privati. Egli è il responsabile del buon funzionamento degli impianti di depurazione, appaltati oggi, in tutta la regione a due o tre imprese: se il depuratore non funziona a dovere, ed è questa spesso la causa più frequente dell'inquinamento del mare, il sindaco ha, tuttavia, il dovere di pretendere il rispetto del capitolato d'appalto e segnalare le inadempienze. Se non lo fa è complice e primo responsabile del disastro ecologico che si verifica a mare. Sul sindaco ricade l'obbligo del controllo del territorio e dunque deve vigilare perché i rifiuti vengano portate nelle discariche autorizzate, perché non ci siano discariche abusive, perché sia salvaguardata l'igiene dei corsi d'acqua, perché all'improvviso non spuntino campeggi che privi di servizi scaricano tutto direttamente a mare. Il sindaco ha anche l'obbligo di vietare la balneazione nei tratti inquinati. Ma di queste ordinanze non c'è traccia o, se sono emanate, restano soltanto affisse all'albo del comune e nessuno, proprio nessuno, fa rispettare il divieto. Per svolgere questi compiti il sindaco ha a disposizione il corpo dei vigili urbani e può richiedere l'intervento dei carabinieri, della polizia, della guardia di finanza e del corpo forestale dello stato. Capita spesso che questi controlli non vengono né richiesti né eseguiti perché prevale la logica perversa del quieto vivere, che, se fa guadagnare al sindaco qualche consenso elettorale, alla lunga danneggia l'intera comunità. È la stessa logica che ha prodotto gli scempi edilizi in vaste aree dei litorali calabresi e che adesso rischia di compromettere le stesse prospettive del nostro turismo.

L'AUTORITÀ SANITARIA (A.S.L.)
È il presidio delegato all'igiene pubblica presso le ASL, aziende sanitarie territoriali. Interviene su richiesta, non sempre tempestivamente. Quando intervengono gli analisti per il prelievo dei campioni, solitamente trovano ogni cosa nella norma, segno che il loro arrivo è stato provvidenzialmente annunciato. Accade anche questo, non c'è da scandalizzarsi, c'è sempre l'amico dell'amico nel posto giusto. Non solo da noi.

LA PROVINCIA
Deve autorizzare tutti gli scarichi. capita però che anche in questo settore la competenza della Provincia è passata all'ufficio del commissario per l'emergenza rifiuti ed acque. Titolare dell'ufficio è il presidente della Regione ma è una responsabilità formale perché di fatto l'ufficio è affidato ad un sub commissario che è l'avv. Italo Reale.

L'UFFICIO DEL COMMISSARIO PER L'EMERGENZA RIFIUTI
Su questo ricade la responsabilità nella gestione dei depuratori. Qualche settimana fa l'ufficio del commissario ha tracciato il bilancio della sua attività, fornendo dati assai rassicuranti. Purtroppo però anche quest'anno è ricominciato il tormentone del mare sporco, a confermare il sospetto che gli interventi non siano stati risolutivi e che dunque forse sia il caso di rivedere programmi e obbiettivi. È quasi certo che il commissario ha appaltato i lavori, in somma urgenza, perché vengano sigillate le botole del condotto della fogna per eliminare il problema della puzza sul lungomare via Aquilia.

LA MAGISTRATURA
Pur in presenza di esposti, di denunce e quant'altro, non è apparsa finora seriamente impegnata sul fronte della difesa della costa e del mare. È vero che una legge del '99 depenalizza il reato di scarico abusivo, ma è anche vero che è tuttora reato tutto ciò che attenta all'equilibrio ambientale e che nel caso dell'inquinamento del mare sono ipotizzabili anche altri reati, come quello per esempio dell'omissione di atti d'ufficio, ove questa ipotesi sia ravvisabile.  Ma, a giudicare dall'attenzione che la magistratura dedica al problema, sembra quasi che in Calabria ci sia una licenza di inquinare.

 

ACQUA, I CONTI SBAGLIATI

I dati sono eloquenti: Calabria-Lucania e Sardegna hanno una disponibilità addirittura doppia di quella dei cittadini francesi, che pure non soffrono degli stessi problemi. E anche la riarsa Sicilia ha quasi il 100% in più della Gran Bretagna. La natura ha distribuito le risorse idriche dei maggiori Paesi industrializzati in modo apparentemente capriccioso. Ma senza sfavorire le regioni del Mezzogiorno, afflitte ogni anno di più da siccità. Dinanzi a certe cifre, occorre chiedersi come si possa giungere a situazioni d'emergenza. La risposta sta in un circolo vizioso di carenze di strutture, mancata regolamentazione, polverizzazione degli enti preposti alla distribuzione, abusivismo e tariffe a forfait. E anche sulle perdite della rete idrica, da più parti stimate intorno al 40%, secondo alcuni esperti c'è un errore di fondo. La stima deriva infatti dal confronto tra acqua distribuita e acqua fatturata. La perdita è solo economica, non materiale. (tratto da il Sole 24 ore, 22.7.2002)

 

BADOLATO, UNA GIORNATA DI SOLIDARIETÀ' E POLEMICHE
L'assessore alla cultura Nisticò critica il comportamento del parroco

La giornata della solidarietà organizzata dall'amministrazione comunale di Badolato è stata caratterizzata da forti polemiche esternate dall'assessore alla cultura Franco Nisticò nei confronti del parroco del paese don Salvatore Tropiano. "L'iniziativa - precisa Nisticò - 'Insieme per stare meglio' si prefiggeva come obiettivo (assolutamente fallito! NdG) di offrire la possibilità agli anziani ammalati, portatori di handicap, di vivere momenti comunitari, ricreativi e di riflessione".

La polemica come è nata?
"Avevo indetto una riunione con tutte le associazioni che operano a Badolato, compresa la comunità religiosa. Tutti si erano impegnati a dare il proprio contributo per l'ottima riuscita della manifestazione organizzando la festa e gli stand, con il parroco avevo concordato di organizzare la visita agli ammalati, alle persone sole e a coloro che vivono in condizioni di disagio. Era prevista pure una messa da celebrare in piazza Gerhard Rohlfs da poco inaugurata, per una serie di motivazioni il parroco non si è dichiarato disponibile a celebrare la messa. Ho chiesto se potevo coinvolgere un altro prete, ho convocato anche la curia vescovile con don Facciolo, sta di fatto che la messa non è stata celebrata. Per questo inaudito comportamento pubblicamente ho chiesto scusa a tutti i partecipanti".

Al di là di questo increscioso episodio la manifestazione si è svolta regolarmente?
"Certamente!!..... (tratto Fra. Lag., il Domani, 26.7.2002) (continua con la solita propaganda, che vi risparmio, NdG)

 

POLLICE VERSO DI STAGNO ALL'AMMINISTRAZIONE

Badolato è tormentata da una crisi idrica ed il consigliere Gaetano Stagno, che ha fatto parte (che fa parte, CHE FA PARTE, NdG) della maggioranza, ancora una volta interviene per segnalare agli amministratori, al sindaco Gerardo Mannello ed alla popolazione, inefficienze, carenze e disfunzioni. Stagno, che è anche vice presidente della Comunità montana "Versante Jonico", partendo dalla considerazione che vi sono problemi da risolvere ben più gravi ed importanti, "di quelle manifestazioni vuote e prive di significato che concorrono più a demolire l'immagine dell'amministrazione che a renderla, agli occhi degli elettori, efficace ed efficiente", puntualizza che la comunità è priva di acqua e che il turista "anche se attratto dalla spettacolarità del vecchio Borgo, rimane sconcertato nel non poter utilizzare l'artisticamente qualificata fontana pubblica  che è stata  demolita volutamente senza che sia stata data una spiegazione". Una fontana attorno alla quale tante generazioni si sono incontrate ed hanno avuto l'opportunità di salutarsi, di scambiarsi opinioni, di dialogare. "Non crede signor sindaco - chiede Stagno - che questa è un'offesa alla collettività?" Alla carenza idriche si aggiunge la cattiva gestione della pulizia delle strade che "è indice di inciviltà" e sicuramente non offre una positiva immagine del Borgo sia ai cittadini che ai turisti. D'altro lato, dopo un anno di amministrazione, "di concreto nulla si è attuato e niente di fatto è stato dato alla gente che con il voto ha concesso la fiducia a tutti noi". "Gli uffici comunali, inoltre, languono in una cronica disfunzione tanto che l'inefficienza regna sovrana ed i bisogni della gente non trovano quella adeguata risposta che si aspettano". Tutto ciò anche perché "i nostri tecnici - sostiene Stagno - vengono autorizzati a soddisfare i bisogni di altre amministrazioni. Sicuramente se le risorse umane del Comune venissero utilizzate in maniera adeguata anche la povera gente che non gode di benefici e di privilegi potrebbe trovare una serena sistemazione al momento del trapasso dopo aver impegnato per tutta la vita le proprie energie per la comunità badolatese. Il riferimento riguarda il caso di Carmelina Amato". Quindi Stagno invita il sindaco mannello a dare alla luce di quanto esposto una risposta confacente alle esigenze della gente ed al programma tanto abbondantemente sbandierato durante la campagna elettorale ed ancora in attesa di essere attivato. "Oppure - conclude il consigliere comunale Gaetano Stagno - lei, signor sindaco sarà troppo occupato in altri impegni?". (a.i., Il Quotidiano, 26.7.2002)

 

AMO IL MIO PAESE (di Claudio Martinotti)

Amo il mio Paese, perché pur spendendo milioni di Euro ogni anno, solo nell'area di mia pertinenza e sofferenza, per debellare le zanzare, demolendo anche elicotteri irroratori che sbattono contro cavi elettrici (che sia un nuovo metodo per spaventare gli insetti?)..., ogni volta che esci di casa, sia al mattino -ma molto peggio alla sera- sei circondato da centinaia di affezionate zanzare del genere culex pipiens (che già nel nome contengono il loro programma genetico finalizzato al servizio dell'uomo e denota l'esito degli inutili sforzi, ovvero le pippe che si fanno i tecnici e presunti esperti ...). Vani risultano i patetici tentativi di difendersi cospargendosi di untuosi estratti di citronella e geranio, o i vari e personalissimi rituali simil-esoterici di accensione di miriade di candele e spirali al piretro disposti attorno ai gazebo. Si insinuano in ogni pertugio, dal padiglione auricolare alle narici, non trascurando le orbite degli occhi, alla ricerca di quei modesti spazi che hai trascurato di proteggere.

Amo il mio Paese, che pur citandomi la prossima direttiva UE sugli scooters che saranno Euro 4, prossimi all'emissione zero (forse), quando esco di casa e mi sfreccia vicino uno scooterino, rischio lo svenimento da gas di scarico, con stordimento immediato e punta di cefalea fulminante, in quanto le esalazioni sembrano prodotte dalla combustione di una mistura di benzina agricola con un 10% circa di olii recuperati da qualche tavola calda dopo il 50° utilizzo per frittura di patatine ...

Amo il mio Paese, perché dopo l'ennesima lettera della prefettura, della presidenza della provincia, e di ogni autorità istituzionale, che mi garantiscono il ripristino di condizioni di controllo sulla statale sotto casa mia, transitano abitualmente ogni giorno, in pieno centro abitato, migliaia di automobilisti e centauri a velocità folle, con immaginabile effetto sonoro, vibratorio, ed inquinante, impuniti nel 99,999% dei casi.

Amo il mio Paese, perché dopo un temporale estivo, immancabilmente manca la  luce, la statale si trasforma in un canale (stile Venezia, ma le case sono meno suggestive) perché hanno sbagliato la progettazione degli scoli (forse per eccesso di lungimiranza hanno anticipato il fenomeno della desertificazione, prevedendo una drastica riduzione delle piogge ...).

Amo il mio Paese, perché dopo anni che si sbandiera la privatizzazione dei servizi, siamo sempre nelle mani ricattatorie dei monopolisti e per quanto riguarda i telefoni, per moltissimi utenti chiamati ti rispondono che i numeri che tu hai sempre fatto in precedenza ora improvvisamente sono divenuti inesistenti, o non sono abilitati (a ché?) ...

Amo il mio Paese, perché dopo nove anni, 11 mesi e 29 giorni ti arriva immancabilmente la fatidica cartella esattoriale (due giorni prima della prescrizione) che ti penalizza per qualche operazione, formalità, adempimento, etc., che tu da imprenditore o socio o libero professionista o che altro di incolpevole, hai trascurato di fare o sapere o sollecitare ...

Amo il mio Paese, perché anche quando cerchi di preventivare ogni cosa, se hai a che fare con la burocrazia, riesce sempre a sorprenderti in negativo, ad esempio prendendo appuntamento con un funzionario, e dopo esserti recato nel suo ufficio puntuale, scopri che è partito per le ferie ...

Amo il mio Paese, perché prima ad agosto era la paralisi totale, adesso con lo scaglionamento delle ferie, la paralisi inizia già a luglio ... e tu non riesci a combinare più nulla con le tue attività ed esigenze, e ti costringono a rinviare tutto a settembre ... nell'attesa che la paralisi si protragga anche a settembre ... poi da metà dicembre si ripete.

Amo il mio Paese, perché quando ti rechi nel capoluogo (e ci devi andare per incontrare i burocrati che vanno in ferie ...) non trovi mai parcheggio, neppure negli spazi ad oneroso pagamento, e vedi stuoli di agenti ed ausiliari di pattuglia a compilare verbali per divieto di sosta.

Amo il mio Paese, perché temo di essere un masochista... Ma sono ottimista, ed attendo che le case farmaceutiche producano la pillola contro il masochismo ... Ciao a tutti Claudio Martinotti.