Gil Botulino (The German Observer)

News di Lunedì 29 Luglio 2002

IN PIAZZA CASTELLO I FUNERALI DEL PICCOLO CURDO DIYAR AKYOL

il funerale del piccolo curdo: le autoritàQuesta sera, intorno alle 17, abbiamo assistito ai funerali del piccolo curdo, di due anni. La cerimonia si è svolta in piazza Castello, dove una diecina di curdi hanno - immagino - recitato le loro preghiere e dove, la comunità cattolica, ha recitato il Padre Nostro. il sindaco di Badolato, l'assessore Nisticò e l'assessore Laganà - a mio giudizio e non dico di più - hanno perso una buona occasione per stare zitti. L'amministrazione comunale ha perso anche una buona occasione per evitare di spettacolarizzare perfino la morte. Alla cerimonia hanno, inoltre, partecipato - mesti e silenti come conviene ad un funerale - alcuni cittadini badolatesi, i volontari della CRI, Daniela Trapasso del CIR, la dott.ssa Nerina Renda della Prefettura, il vicesindaco Francesco Gallelli, il consigliere Vincenzo Lentini, il consigliere Nicola Criniti, corrispondenti della stampa e delle televisioni regionali.

 

DOMANI A BADOLATO SUPERIORE LA FESTA DELL'EMIGRANTE

La manifestazione "EMIGRATI: DESAPARICIDOS - MONUMENTO E FESTA" ovvero "TARGA RICORDO E FESTA EMIGRATI" - dipende da quale manifesto leggete -, organizzata dall'assessorato alla cultura, turismo e spettacolo e   annunciata dai manifesti dell'ass.to allo spettacolo per l'1 agosto, si svolgerà, invece, il 30 Luglio. Finalmente è stato affisso un cartello al bar dell'assessore allo spettacolo che ufficializza la data. Si prevede un comizio - immagino a più voci, le voci di quest'estate sono quelle del sindaco dell'assessore Nisticà e dell'assessore Laganà - presso il comune per dare il benvenuto agli emigrati verso le ore 19. Alle 20 si benedirà una targa in piazza Castello e dunque si prevede un altro comizio. Seguirà una non meglio identificato spettacolo musicale.

 

NON CE L'HA FATTA IL PICCOLO BAMBINO CURDO

È morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale “Pugliese” di Catanzaro uno dei due bambini curdi ricoverati, dal 6 luglio scorso, dopo uno sbarco (il 5 luglio) di 104 immigrati giunti a Locri a bordo di un'imbarcazione dopo un viaggio protrattosi per circa una settimana. Il bambino aveva meno di un anno e le sue condizioni erano apparse subito assai gravi. Presentava una grave forma di insufficienza respiratoria, tanto che si era reso necessario intubarlo. Era in condizioni, inoltre, di forte disidratazione e l'ipotesi che era stata fatta dai medici è che durante il viaggio avesse mangiato pochissimo bevendo acqua di mare e, forse, anche urina. Il secondo bambino, invece, è stato ricoverato nel reparto di pediatria. Le sue condizioni sono meno gravi; anch'egli presenta una forma grave di disidratazione. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, gli scafisti del peschereccio di 25 metri utilizzato per la traversata non hanno imbarcato acqua e cibo per “ospitare” quanti più clandestini possibile, capaci di pagare 2.500 dollari americani per adulto e la metà per un bambino. Il giorno stesso del ricovero del bimbo, i medici del “Pugliese” allargarono le braccia: il suo cuore resiste ma «non possiamo dire né per quanto tempo ancora, né come andrà a finire». (La Gazzetta del Sud, 29.7.2002)

 

OGGI L'ADDIO AL PICCOLO CURDO

Avverranno oggi a Badolato i funerali di un bambino curdo di due anni e mezzo, sbarcato una diecina di giorni fa a Locri su una delle tante carrette del mare che intraprendono i viaggi della speranza. Ed erano state le condizioni proibitive del viaggio, in particolare la mancanza di acqua, ad avere effetti devastanti sui clandestini ed in particolare sui più piccoli. Infatti uno di essi, assieme ad un suo coetaneo erano stati ricoverati in avanzato stato di disidratazione all'ospedale "Pugliese" di catanzaro dove in seguito al peggioramento delle condizioni uno dei due è deceduto assistito dai sanitari e dall'affetto della mamma che successivamente era stata rintracciata. Identificato pure il papà, assieme a tre fratelli dopo che con l'altro gruppo di profughi, successivamente allo sbarco locrese, erano stati trasferiti a Foggia. Da questa città, grazie alla Prefettura di Catanzaro ed al funzionario Nerina Renda, sono stati individuati, gli è stato dato in tempi brevi il permesso di soggiorno ed inoltre, sempre grazie alla Prefettura, la Procura di Locri ha rilasciato il nullaosta per poter inumare la salma del piccolo curdo. Daniela Trapasso del "Cir", poi, è riuscita a trovare interpreti tra i curdi di Badolato appurando che la famiglia del piccolo è di religione islamica. La Croce rossa badolatese sta provvedendo ad una raccolta di aiuti per i famigliari. La Prefettura si è, poi, messa in contatto con Vittorio Cosentino, assessore al Comune di Catanzaro che nella giornata di domenica, ed in orario di chiusura, ha fatto aprire l'ufficio di stato civile rilasciando i documenti necessari al trasporto della salma per i funerali che si terranno a Badolato. (tratto da Aurelio Tuccio, Il Quotidiano, 29.7.2002)

 

SCIOPERO CONTRO LA 106 DELLA MORTE

La mobilitazione sulla statale 106 (foto e didascalia del Quotidiano)Per annunciare lo sciopero della fame, Franco Nisticò (assessore al comune di Badolato e consigliere alla Comunità montana di Isca) è sceso fin sulla Statale 106 Ionica.

Un'arteria che da qualche anno è al centro delle attenzioni di questa parte di Bassoionio, per il drammatico stato e per i ripetuti incidenti spesso mortali, che si verificano e che gli hanno procurato la triste fama di "strada della morte". Così, per evidenziarne l'abbandono, Nisticò ieri mattina ha annunciato uno sciopero della fame e la "denuncia di tutti i responsabili istituzionali, per omicidio colposo e tentato omicidio per le potenziali vittime".

"Perché - ha detto Nisticò - tutto il nostro gruppo dirigente attuale e passato, non è stato all'altezza e quindi i nostri voti sono andati persi ed umiliati dalle scelte scellerate che hanno condotto. Oggi - ha proseguito - chiediamo a tutti questi politici di coalizzarsi, aldilà dei colori di appartenenza, per risolvere l'annoso problema della statale e, non di occuparsi di problemi esclusivamente catanzaresi, lametini e vibonesi, perché il consenso lo hanno avuto nella nostra zona. Chiediamo, inoltre - ha aggiunto - la convocazione del consiglio della comunità montana aperta ai rappresentanti istituzionali e la convocazione dei consigli comunali per votare un'appropriata delibera a sostegno dell'iniziativa".

"Dopo una serie di manifestazioni avvenute negli anni passati - prosegue Pino Commodari, segretario (provinciale, NdG) di Rifonadazione Comunista - eravamo riusciti a far inserire la Statale 106 tra le prime sei emergenze nazionali. Ora di colpo è sparita e non solo, visto che il 17 luglio il Parlamento ha respinto un emendamento per poterla reinserire. Era nelle priorità pure regionali, ma di fatti sono rimaste solo parole di carta".

"Si tratta di un'iniziativa doverosa - aggiunge il primo cittadino di Badolato, Gerardo Mannello - ci vuole però la collaborazione di tutti i sindaci del Bassoionio poiché da soli non riusciamo a fare nulla. Pertanto, a breve, è richiesta una mobilitazione generale tenuto conto che Agenda 2000 è agli sgoccioli e si rischia di restare fuori. Oggi la statale è poco più di una mulattiera, ciò nonostante dobbiamo ringraziare il signor Mussolini che l'ha fatta costruire". (Aurelio Tuccio, Il Quiotidiano, 29.7.2002)