Gil Botulino (The German Observer)

News di Mercoledì 31 Luglio 2002

GAMBIZZATO A COLPI DI FUCILE UN GIOVANE IN VIA PISANI

Questa notte tra le tre e le quattro gli abitanti di via Pisani, al ghetto, sono stati svegliati da un paio di colpi di fucile. Alcuni esperti di caccia ipotizzano, fucile caricato a pallini calibro 11. Dai sentito dire e dai rumori che si sonto sentiti si è fatta una ricostruzione sommaria. La giovane vittima stava per rincasare e si apprestava ad aprire il portone della propria casa, quando è stato raggiunto alle gambe da due colpi di fucile. Gli attentatori erano a bordo di una moto che subito si è dileguata. Qualcuno dice di aver sentito anche la sgommata di una macchina. Dunque un agguato in piena regola ma senza la volontà di uccidere. Il giovane, Rolando Franco, è stato trasportato all'ospedale di Soverato dove si trova ricoverato. Sembra che abbia riportato ferite solo alle gambe.

 

ATTENZIONE! LA FESTA DEGLI EMIGRATI C'È GIÀ STATA

Imperterrito il Domani continua ad annunciare, con un conto alla rovescia inarrestabile, la festa degli emigrati. Sul numero di oggi nella rubrica Estate da vivere potete leggere "Domani festa degli emigrati a Badolato Borgo". Attenzione, emigrati, continuate a fare come ieri, non andate a Badolato Borgo domani: la vostra festa c'è già stata ieri. Lo so, che non lo sapevate e che perciò la festa è andata deserta, ma... non vi preoccupate ve ne faremo un'altra l'anno prossimo: vi risulta che non ve l'abbiamo fatta tutti gli anni? Potete dire che il primo anno, vi abbiamo messo i manifesti dappertutto e quest'anno nemmeno uno, ma non che non siete nei nostri cuori e nei nostri pensieri! tanto è vero che invece di quei freddi manifesti colorati e striscioni con "benvenuti emigrati!" vi abbiamo organizzato, per ieri alle 19, un caldo saluto al comune da parte del sindaco ma... non vi preoccupate, non ve lo siete perso, anche se ieri foste venuti al comune alle 19 in punto, non avreste trovato nessuno.

Dunque perché lamentarsi? Se andrete domani almeno troverete la Madonna della Sanità che se ne risale al santuario, se foste andati ieri non avreste trovato nessuno ad accogliervi e forse ci sareste rimasti male. Vedete che non tutte le disinformazioni vengono per nuocere?

 

PETRI E TERRA E FIUMARA A MMARA, SEMPRE MEGLIO DELL'IMMONDIZIA

Vi ricordate ancora quel pezzetto di spiaggia dritto dritto alla fine della strada del mare tra il Delfino e il blu beach? Andate a visitarlo perché tra poco scomparirà. L'amministrazione comunale sta facendo trasportare camionate di pietre e terra di fiume che la stanno ricoprendo. Si continua così a fagocitare l'unica risorsa di un paese turistico costiero: la spiaggia, appunto. Per le cinquestelle qualunque occasione è buona per far sparire un bel po' di spiaggia e di flora autoctona con qualunque tipo di materiale: lungomari don Mario Paparo, materiale argilloso, pietre e terra di fiume. Un amico dice: "Sempa megghju de mundizzi!". Ci dobbimao arrendere all'evidenza, è proprio vero, è meglio la terra di fiume che le lavatrici, scaldabagni, materassi etc. di non lontana memoria.

 

L'ARGENTINO ANGELO MORELLI CERCA I PARENTI BADOLATESI

Caro Amico,
Mi chiamo Angelo Morelli, sono Figlio di Domenico Morelli (di Serrata) e di Lidia Bressi (di Badolato). Mia madre e figlia di Francesca Repice e Giusepe Bressi.
Ho veduto que Antonio Bressi e tuo amico, ed io voglio parlare con i miei parenti di Badolato. Non so si Antonio e mio parente, ma voglio parlare con lei per vederlo.
Si tu, puoi ponere una publicitá per incontrare parenti e amichi dei miei nonno ti diró grazie.
Scuza il mio italiano. Sono imparanto la tua lingua.
Angel Morelli. Buenos Aires. Argentina.
amorelli_lex@yahoo.com

 


NISTICÒ: "LA STATALE 106 DIVENTI UNA PRIORITÀ NAZIONALE

Dopo gli ultimi incidenti stradali che si sono verificati in queste settimane a Santa Caterina con due vite stroncate (e di cui né il Domani né la Gazzetta del Sud, hanno dato notizia, NdG) e a Copanello, nonché ad altri gravi incidenti stradali a S. Andrea e Davoli (e Badolato dove si sono verificati tre gravi incidenti, di cui il Domani non si è nemmeno accorto, NdG) da Badolato è scattata una forte protesta (di cui finalmente si accorge il Domani con l'articolo di oggi, il Quotidiano con l'articolo di lunedì, la Gazzetta del Sud con gli articoli di Domenica e di ieri, tutti riportati su Gilbotulino perché siamo masochisti, NdG) che vede protagonista Franco Nisticò assessore al comune di Badolato e consigliere alla comunità montana di Isca. La mobilitazionePer cinque minuti ha bloccato nel centro abitato di Badolato Marina, insieme a numerosi cittadini (Contando i corrispondenti dei giornali e delle televisioni, gli amministratori del comune, gli amici e i parenti di Franco Nisticò i "numerosi cittadini" non hanno superato le 15 unità. Chiedete la cassetta a Telejonio per una migliore documentazione, io vi posso mostrare a fianco la foto pubblicata dal Quotiano che è emblematica, NdG) tra cui il sindaco Mannello, assessori e consiglieri comunali (Cecè Lentini, NdG), esponenti delle varie forze politiche (P. Commodari, Rifondazione Comunista), la statale 106 annunciando l'inizio dello sciopero della fame. All'iniziativa era presente anche il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Pino Commodari. Subito dopo (subito dopo cosa? Non c'è stato né un prima né un dopo, NdG) sempre sulla 106 Nisticò in una conferenza stampa presenti tutti i quotidiani calabresi e l'emittente televisiva Telejonio (Telejonio e il Domani con il polifunzionale Franco Laganà, La Gazzetta con Italo Ranieri, Il quotidiano con Aurelio Tuccio), ha spiegato i motivi di questa drammatica protesta: "Siamo stanchi, delusi, amareggiati, indignati di assistere ogni giorno a morti annunciate e famiglie distrutte. La 106 conosciuta come la strada della morte continua a mietere vite umane tra l'indifferenza di chi è preposto ad evitare ciò (Per esempio l'amministrazione comunale di Badolato che usa i vigili come messi, o come postini per i bigliettini di invito, pur avendo un messo e perfino un messo straordinario, NdG). Il progetto della superstrada jonica Taranto-Reggio Calabria è stato cestinato. Inserito tra le sette priorità infrastrutturali nazionali, è stato stralciato dopo l'insediamento del governo Berlusconi. Un atto gravissimo che non ha visto una precisa presa di posizione né dei parlamentari calabresi, né della giunta regionale. Le interrogazioni sono finite nel dimenticatoio".

Molto gravi anche le accuse del segretario di Rifondazione comunista Commadari: "La 106 deve diventare un caso nazionale, bisogna spazzare quella classe politica regionale e nazionale che non da risposte ai gravi problemi della gente, che blocca il decollo economico turistico e culturale di una regione umiliata in tutti i settori. Si vuole costruire il ponte sullo stretto e ancora percorriamo strade mulattiere. È una vergogna. Noi come Prc ci attiveremo, sostendendo tutte le iniziative tendenti a riportare la gente alla lotta civile e democratica, scavalcando i burocrati della politica".

Tra i numerosi (Aridàie, NdG) partecipanti alla manifestazione c'è chi ha proposto di costituire il "Partito della 106" e presentare la lista alle prossime elezioni (ah! partito... lista... elezioni... volete vedere che indovinate da soli chi è il proponente?, NdG). Che sia la volta buona? (Per chi???!, NdG). (Tratto da Franco Laganà, Il Domani, 31.7.2002)