Gil Botulino (The German Observer)

News di Giovedì 8 Agosto 2002

ESTATE DA VIVERE : "BADOLATO DREAMING"

Stasera ore 20 inaugurazione di una mostra di pittura, scultura ed artigianato, nel Palazzo Medievale Nisticò a Badolato; alle 21.30, in piazza Castello, proiezione del film-documentario "Badolato, il paese luminoso" di Imelda Bonato; alle 22.15, l'associazione culturale "Il brigante", di Serra San Bruno, presenta lo spettacolo teatrale "Cuntanducantu". Venerdì 9 ore 21.30 piazza Castello, "Etnicanto", spettacolo di musica tradizionale di Anna Cinzia Villani (tamburello, flauto, organetto, armonica, nacchere, chitarra e voce), Valentino Santagati (chitarra battente, fischiotti, lira, tamburello e voce), Diego Pizzimenti (tamburello, chitarra e ciarameddi), Giuseppe Pizzimenti (organetto, ciarameddi, chitarra e voce), Mimmo Audino (chitarra battente e voce). Nel corso dei due giorni del festival: giochi popolari (l'albero della cuccagna, gara del coniglio, gara dell'uovo e gara delle pignate), e stands con specialità gastronomiche locali.La manifestazione, interamente finanziata dal "Kozzala Social Club", è stata organizzata in collaborazione con l'associazione culturale "La Radice" e il "Club dei Vedovi Neri". (il Domani 8.8.2002)

 

APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO 2001

Il consiglio comunale ieri ha approvato il bilancio consuntivo. Contestazioni da parte della minoranza e della consigliera Battaglia perché non sono stati messi in condizione di poter leggere tutti i documenti agli atti. In particolare non è stata consegnata la relazione del revisore dei conti. Perciò è stato chiesto il rinvio del punto anche in considerazione dei termini di scadenza per l'approvazione del 31 agosto. I capigruppo della minoranza e della maggioranza hanno messo a verbale dichiarazioni con accuse molto pesanti. L'assessore al bilancio, e capogruppo di cinquestelle, Laganà nella dettatura è stata più volte aiutata dall'assessore alla Cultura Nisticò: non so se nel verbale il segretario Prenestini riporterà gli incisi. I Alcuni consiglieri di maggioranza hanno chiesto un attimo di sospensione a cui si è fermamente opposta la capogruppo. L'assessore allo sport Rondinelli rivolgendosi alla Laganà dice (in dialetto, ma lo riporto in italiano per i turisti del NE) "Vuoi che votiamo? Votiamo e vediamo come va a finire!". Una minaccia o un avvertimento? Comunque messa ai voti la richiesta di rinvio, la maggioranza ha votato contro. Il bilancio è stato approvato con 8 voti a favore e 6 contrari. Sia la minoranza che la consigliera Battaglia hanno chiesto l'invio della documentazione alla Corte dei Conti.

Nota a margine: Secondo me Franco Nisticò, a dispetto dei sorrisetti e delle coglionette, lo sciopero della fame lo sta facendo veramente, e ieri eravamo all'undicesimo giorno . Oggi non ha gridato nemmeno una volta, non ha strafatto, si è limitato a qualche accusa verso la minoranza con tono pacato. E sempre con tono pacato si è limitato ad imbeccare la Laganà durante la messa a verbale della dichiarazione di voto. All'uscita, scendendo le scale del municipio, a chi aveva a fianco diceva: "questa minoranza perde tempo con queste coglionette, che non hanno sostanza, mentre a me interessa la 106, che è una cosa seria". Nessun organo di stampa, né al consiglio, né a raccogliere le sue dichiarazioni testuali... Se si accontenta di Gil Botulino eccolo servito!

 

CALABRIA MEDITERRANEO DA SCOPRIRE... E DA PIANGERE
Versante jonico ancora peggio

Questo viaggio in treno attraverso l'Italia, lungo come la Transiberiana, è raccontato da Paolo Rumiz e liberamente interperetato dai disegni di Francesco Tullio Altan, su "La Repubblica". Quello di oggi è il resoconto del viaggio in seconda classe del settimo giorno Catania-soveria Mannelli. Quando sono gli altri a raccontare la Calabria fa più male: non è vero? Ma bisogna pur rendersi conto di come gli altri ci vedono, per rendersi conto del perché questa Calabria si spinge ogni anno che passa sempre più a sud. Vogghju u ciangiu.

11.40, via per le terre estreme, in uno scompartimento vuoto e rovente, senza l'acqua nelle toilette. Lo Jonio, le spiagge dei curdi guardate dalle agavi nel vento, l'Aspromonte della 'Ndrangheta. Nessuna autostrada ti dirà mai la bellezza di questo mare cobalto visto dal treno, feroce e senza ripari. Ci assopiamo, it's a long way, quanto è lunga la Calabria, a farla davvero. Un giorno intero.

Locri, stazione di Locri. Su un condominio orrendo studenti mangiano arance e buttano sghignazzando le scorze sulla ferrovia. Constatiamo di viaggiare in una pubblica discarica che nessuno spazza, se non il treno medesimo.

Riace, il paese dove i bronzi greci uscirono dal mare, è un buco deserto sotto un sole messicano. I segni della passata grandezza della Polis rendono più bruciante il nulla del presente. In nessun luogo del Mediterraneo la cosa pubblica fu più in conto di qui, nelle terre di Pitagora e Parmenide.

Badolato, altro fotogramma. Quattro vecchi prendono il fresco nel giardinetto della stazione, ovviamente chiusa. Il traffico è altrove, sta tutto sul Tirreno. L'italia ignora gli altri mari. Colloquio dal finestrino: come va? "Come vuole che vada, qui è Calabria, disperazione papale". Che fate? "Stiamo al fresco, c'è la brezza del mare". E si riparte come in blues sincopato, una corsa e una sosta, una battuta e una pausa, uno sferragliare e un silenzio di cicale. (tratto da Paolo Rumiz, La Repubblica, 8.8.2002)

 

UNA SERATA PER LA CROCE ROSSA
l'associazione "La Radice" ha sponsorizzato un'iniziativa musicale e gastonomica di beneficenza

L'associazione culturale "La Radice" ha sponsorizzato (ha organizzato, mettendoci tutto NdG) una serata musicale e gastronomica (Non vi preoccupate... non è un'altra serata: è sempre quella del 27 luglio, sapete com'è, la cronaca ha i suoi tempi. NdG). Il ricavato ottenuto dalla manifestazione è stato devoluto alla Croce rossa italiana di Badolato Marina, la cui sede è allocata presso l'ex casa mandamentale, concessa dall'amministrazione comunale.

Lentini è apparso decisamente soddisfatto per i risultati ottenuti e, in quanto consigliere comunale, si esprime nei seguenti termini : "Come amministrazione comunale abbiamo aderito alla richiesta della Croce rossa di aprire una sezione a badolato. Siamo disponibili a migliorare e a ristrutturare i locali della sede.

Alla manifestazione ha partecipato anche il presidente provinciale della Croce rossa, Guido Elia (Azzu chi testa! Elia di nome, Diaco di cognome. NdG), che ha espresso per l'evento parole di elogio: "L'iniziativa - dice Elia - dimostra ancora una volta come la comunità di Badolato e l'amministrazione comunale, con in testa il sindaco Gerardo Mannello, hanno una forte caratterizzazione d'umanità verso chi soffre".(tratto da Franco Laganà, Il Domani, 8.8.2002 della serie diamo un po' di ossigeno all'amministrazione comunale e al sindaco di Badolato; parola d'ordine: strumentalizzare qualunque manifestazione prima, durante e dopo lo svolgimento)

 

FINISCE IN RISSA IL CONSIGLIO DELLA COMUNITÀ  MONTANA

È finita in rissa l'ultima riunione della Comunità montana convocata per approvare il conto consuntivo per l'anno finanziario 2001. Molto articolata la relazione del vice presidente e assessore al Bilancio Gaetano Stagno.

Prima della votazione sul conto consuntivo Franco Nisticò ha spiegato i motivi dello sciopero della fame in segno di protesta per l'abbandono della statale 106. Ancora una volta l'assessore del comune di Badolato ha criticato il comportamento dei parlamentari calabresi, auspicando uno scatto d'orgoglio dei sindaci e delle popolazioni. Il conto consuntivo è passato con i voti della maggioranza e il voto di Nisticò della minoranza.

La bagarre è scoppiata sulla dichiarazione di Antonio Carioti del Nuovo PSI che si rifà all'assessore Zavattieri: "Sono disposto a favorire la nomina dei due assessori - ha detto Carioti - purché la maggioranza tenga in considerazione il mio programma agli atti dell'Ente". (tratto da Franco Laganà, Il Domani, 7.8.2002)

 

FRANCO NISTICÒ  ABBANDONA I LAVORI DELLA COMUNITÀ  MONTANA

Il consiglio della Comunità montana del “Versante ionico di Isca marina ha preso atto della nomina dei nuovi consiglieri del Comune di Isca Jonio: Bruno Mirarchi, Giuseppe Lacroce e Saveria Moscato e di quello del Comune di Cardinale, Natalino Degori. Al secondo punto all' odg l'assemblea era chiamata ad approvare il conto consuntivo. La relazione è stata tenuta dall'assessore al Bilancio Gaetano Stagno, con la minoranza molto critica.

Franco Nisticò (minoranza) ha spiegato i motivi del suo sciopero della fame, criticando aspramente i parlamentari calabresi sulla mancata soluzione del problema della 106 jonica. Subito dopo, il conto consuntivo è stato approvato con 14 voti favorevoli (compreso il voto dell'assessore Franco Nisticò del Comune di Badolato: anche se molto critico); due sono stati i voti contrari e otto i consiglieri che si sono astenuti. Dopo la votazione Franco Nisticò in segno di protesta ha abbandonato i lavori. Mentre si allontanava dall'aula ha mormorato che «è sempre lo stesso copione». (tratto da Italo Ranieri, La Gazzetta del Sud, 8.8.2002)

 

FRANCO NISTICÒ  CONTINUA LO SCIOPERO DELLA FAME
Sindaci in "conclave" contro la statale 106

Mentre prosegue lo sciopero della fame (iniziato domenica 28 luglio, dunque da 12 giorni. NdG) a causa della mancata realizzazione dei lavori della variante alla 106, da parte dell'assessore comunale di Badolato, Francesco Nisticò, alcune sere fa numerosi sindaci, consiglieri e assessori hanno deciso di indire una pubblica assemblea, da tenersi tra il 25 agosto e i primi di settembre, sul problema della statale 106.

Nell'incontro di lunedì scorso a Crotone, con la presenza tra gli altri dell'assessore regionale ai lavori pubblici, l'assessore Franco Nisticò aveva posto con forza all'attenzione dei presenti la necessità di costituire un movimento unitario per porre fine ad una situazione diventata insopportabile, che ha causato diversi morti e che ostacola il decollo della Calabria.

Comunque, Nisticò, fermamente deciso ad ottenere risponte convincenti, ha deciso di sospendere lo sciopero della fame solo dopo l'assemblea pubblica (dunque fra 17 o più giorni, quando saremo a ben 29 o più giorni di digiuno. NdG) qualora dovessero delinearsi valide soluzioni del problema e dovessero determinarsi concrete garanzie sull'ammodernamento della statale jonica 106 tristemente famosa come "Statale della morte". (tratto da a.i., Il Quotidiano, 8.8.2002)