Gil Botulino (The German Observer)

News di Domenica 25 Agosto 2002

PE DISPETTU DEL DOMANI: UN'ALTRA SERATA MUSICALE IN PIAZZA TROPEANO

Che diceva il Domani, ieri? "Chiude oggi in piazza Tropeano dalle ore 22, il Festival etc". E invece no! Anche stasera c'è stata un'altra serata musicale in piazza Tropeano. Più o meno la stessa di ieri sera ma -come dicevano i latini?- repetita iuvant.

Ecco la scena da sinistra: Massimo Criniti (Chitarra, quasi voce, ieri non c'era), Natale ferraiolo (mandolino), Pepè Gallelli (chitarra e voce), Andrea naimo (Chirarra e voce), Piero Frascà (Tastiera e voce), Raffaele Battaglia (mandolino e voce), Peppi u Vecchju (Chitarra spenta, e voce) oggi in primo piano, ieri dietro. Fuori scena: a sinistra l'assessore Laganà, a destra l'assessore Nisticò, ambedue impazienti di agguantare un microfono. Niente di trascendentale questa volta: Franco Nisticò ha fatto solo una blanda propaganda all'amministrazione comunale, in un paio di brevi interventi per precisare la "programmazione" dell'estate badolatese. La Laganà per incitare a ballare e/o a cantare.

Naturalmente, di questa serata, nessuno sapeva niente, tranne quelli che sono stati in piazza la sera prima. Oggi Franco non è uscito con macchina e trombe. D'altro canto questa serata non era stata "programmata". In realtà anche quella di ieri sera è stata improvvisata come ha dichiarato lo stesso Piero Frascà nella presentazione: Una serata improvvisata, aperta, se qualcuno vuole cantare noi siamo qui. Ieri hanno accolto l'invito: un napoletano di passaggio, la sorella dell'assesore Nisticò, la nipote dell'assessore Nisticò. Oggi un giovanotto che non ho riconosciuto.

Martedì 27, la serata con l'orchestra della Provincia, sarà fatta al Centro polifunziaonale. Così ha avvertito Franco.

Quando la piazza si è svuotata, è stata improvvisata un'animata riunione di giunta -Laganà, Nisticò, Rondinelli- intorno ad un cartello verde: una serata a venire della famosa "programmazione" dell'estate badolatese. Ma, per correttezza, non sono stato a sentire.

 

CINQUESTELLE HA RIPRESO L'ATTIVITÀ POLITICA

Oggi alle ore 18, riunione, indetta dalla capogruppo Laganà dei consiglieri di Cinquestelle. La riunione si è tenuta presso la delegazione comunale, da dove nulla è trapelato. Sembra, si dice, si tratti della richiesta di defenestrazione dell'assessore Nisticò da parte di Gaetano Stagno. Di più non so. Le solite riunioni di cinquestelle per programmare la soluzione dei problemi del paese e della marina... naturalmente a modo loro. Qualunque cosa sia scaturita dalla riunione non è colpa di Franco Nisticò, assente perché non invitato: non è consigliere.

 

RICOMINCIA L'ESTATE, INIZIANO LE PULIZIE DELLA SPIAGGIA

Il segnale è di quelli forti. Qualcuno si è accorto, nei giorni scorsi, che alcuni giovanotti stanno pulendo la spiaggia e dintorni? Da più parti abbiamo questa segnalazione e ci viene la conferma da alcuni consiglieri comunali. I LSU, lavoratori socialmente utili, sono utilizzati, in questo periodo, per pulire la spiaggia. Nulla sfugge alle 5S.

Avete sentito le previsioni del tempo? Si dice che dopo queste ondate di maltempo arriverà la "vera" estate, quella veramente calda e le 5S finalmente puliscono la spiaggia. Voi pensavate che l'estate fosse cominciata regolarmente e non avevate notato nessuna ripulitura della spiaggia? Ecco il vero motivo, la spiaggia si pulisce adesso, e non - come direbbe Nick - a fine estate ma ad inizio dell'estate vera.

E meno male che non si è pensato prima alla pulizia. Perché ora si sarebbe dovuta ripulire a causa di tutta la sporcizia che hanno lasciato le migliaia -beninteso in euro- di turisti di luglio ed agosto. E non è finita....

 

BADOLATO, UNA MERAVIGLIA DELLE NOSTRE COSTE

Anche "Il Domani" deve aver saputo che ci stiamo preparando all'estate, in arrivo, con la pulizia della spiaggia e, tempestivamente, sul numero di oggi c'è una bella pubblicità nella rubrica Speciale Estate. Giusto in tempo per l'inizio dell'estate. Speriamo di riuscire ad accogliere tutti i turisti che questa magnifica pubblicità ci porterà per Settembre.

ildomani20020825.jpg (12630 byte)A fianco vedete l'immagine della pagina 36 de Il Domani di oggi, Domenica 25 Agosto 2002, Speciale Estate. Non vi preoccupate se non riuscite a leggere tutto, a causa dello spazio tiranno e di alcuni commenti che devo fare, ve lo trascrivo io.

Cominciamo dai curatori: la pagina è a cura di Mazzino Montinari & Maurizio Marrone (4M). Già sembrano inventati i nomi -ma speriamo che invece siano persone in carne e ossa in modo che possano ripsondere ad alcune domande- sicuramente sono inventati come viaggiatori. E mò ve spiego pecché.

Cominciamo dalla foto. Badolato Marina deve essere messa veramente molto, molto male se non si riesce a trovare nemmeno una foto passabile che illustri questa "meraviglia delle nostre coste", volendo ce ne sono a decine in Gil Botulino. La foto che vedete nella pagina ha come didascalia "La bella spiaggia di Badolato". Domanda per 4M: Potete indicarmi per favore dove si trova quest'angolo incantevole con un castello diroccato sul mare? Spero che si trovi almeno vicino a Badolato, così posso andare a visitarlo anch'io. Ho paura che il viaggio sarà lungo, ma non così lungo come quello che avrebbe dovuto fare Nick per trovare quella spiaggia tropicale, spacciata per quella di Badolato, l'anno scorso.

E veniamo al testo, un po' generico, ma non troppo per non incappare nelle solite amenità di chi non ha visto dal vivo il nostro territorio o l'ha conosciuto in altre epoche, oserei dire, storiche.

"BADOLATO, NUOVA REALTÀ SULLE COSTE DELLO IONIO" già il titolo lascia a desiderare. Se c'è un giudizio comune tra la gente di Badolato è che la marina è stata una "nuova realtà" negli anni settanta, poi è venuta lentamente perdendo il suo fascino, fino al degrado più assoluto di questi ultimi anni, ampiamente illustrati in queste pagine. Ma in realtà "nuova realtà" non vuol dire necessariamente "nuova realtà positiva", dunque passiamolo pure.

"Badolato Marina, fa parte del comune di Badolato, si trova sulla costa jonica in provincia di Catanzaro. É raggiungibile attraverso la statale jonica 106 e dalla ferrovia. Il paese è in rapido sviluppo grazie all'incremento turistico estivo tipicamente balneare, difatti in tale periodo ha un grande incremento demograficio, grazie alle sue spiagge e al mare". Oltre all'ovvietà che d'estate -in realtà una ventina di giorni ad agosto- si ha un incremento demografico, dovuto principalmente ai nostri emigrati che rientrano, vogliono le 4M dirci da quali parametri hanno dedotto il rapido sviluppo? A noi risulta una ripresa dell'emigrazione e dello spopolamento.

"La spiaggia, anche perché al contrario delle altre località di questa parte della costa jonica, non è stata ancora colonizzata dal turismo di massa, è di quelle che non si dimenticano. Sabbia quasi bianca, finissima e un mare limpido piacevolmente accarezzato dalla brezza che soffia dallo stretto". È da cinquant'anni che me ne sto in riva a questo mare e finalmente capisco -non è mai troppo tardi- da dove soffia questa piacevole brezza: dallo stretto. Ma le 4M hanno controllato almeno su una cartina geografica dove si trova Badolato? Vi pare che possa giungere qui la piacevole brezza di un qualunque stretto di vostra conoscenza?

"Sicuramente le attrezzature e i servizi sono passibili di miglioramenti, ma forse il fascino di questa lingua di rena è dato anche da questa sua aria selvaggia e incontaminata". Sì, questo è proprio vero, il fascino di questa lingua di rena era dato da questa sua aria selvaggia e incontaminata! Può darsi, allora, che le 4M siano venuti a Badolato da bambini perché sotto il regno delle cinquestelle questa sua aria selvaggia e incontaminata è stata coscientemente distrutta per far posto ad un altro tipo di aria. Ancora selvaggia , ma nel senso del degrado, del cemento, dei detriti e dell'immondizia di cui ampia documentazione potete trovare in queste pagine. Mi spiace dovere distruggere questo bel ricordo delle 4M, comunque grazie per le belle e giuste parole.

Ed ora un po' di notizie, se non vere, almeno originali, nel senso che non le avevo mai sentite prima, e che mi hanno dato lo stimolo per studiare un po'. "Vale la pena di rinunciare a qualche ora di sole e di fare una visita a Badolato Superiore, piccolo comune situato a pochi chilometri nell'entroterra, ricco di fascino e appartenuto in era angioina a Filippo Badolato, da cui ha preso il nome. Tra le varie chiese, consigliamo Sant'Andrea d'Avellino del sec. XVIII nella quale vi sono due busti in legno di Sant'Andrea e San Francesco di Paola".

Quest'ultimo passo, spiega tutto: le 4M sono lettori di storia antica, anche se un po' superficiali. Prendiamo per buona la notizia di Filippo Badolato, da cui Badolato avrebbe preso il nome, e la giriamo alla Radice in modo che possa aggiungere quest'altra alle tante spiegazioni dell'origine del nome Badolato. Però, vi avverto, non andate a cercare, tra le varie chiese, la chiesa di Sant'Andrea d'Avellino, perché non la trovereste. A Badolato non c'è, tra le dodici chiese presenti, quella di Sant'Andrea d'Avellino: a Badolato, solo chi ha letto un po' di storia sa che la chiesa Matrice o "do Sarvaturi" anticamente era titotala a Sant'Andrea Avellino (Andrea di nome, Avellino di cognome, di Castronuovo, in provincia di Potenza).

Comunque, grazie per le belle parole, e per averci fatto, almeno per un momento, vivere in un paese da fiaba, com'era veramente Badolato, una delle meraviglie delle nostre coste, prima della calata dei barbari.

 

BOCCIATO IL MARE DI CALABRIA
Abusivismo, criminalità e gestione sconsiderata del territorio

Sonora bocciatura per il mare calabrese, fanalino di coda. Goletta Verde ha rifilato un 4 in pagella alle coste della nostra regione. Una grave insufficienza che lascia poco spazio ad eventuali repliche. "La Calabria sconta la presenza di una criminalità ambientale piuttosto diffusa, e insieme, una gestione del territorio superficiale e sconsiderata. Nel valutare lo stato del mare - ha spiegato il direttore generale dell'associazione - non ci si può fermare ai soli dati sulla qualità delle acque: possiamo dire che il mare è in gran forma se non subisce l'aggressione del cemento selvaggio, se non è piagato dall'illegalità diffusa, se offre servizi di qualità tutelando l'ambiente". Un disastro causato certamente dalla presenza di una forte criminalità organizzata, ma anche dovuta alla lentezza e alla pigrizia di qualche amministratore.

Queste sono le parole che compaiono su tutti i quotidiani italiani, dal Domani alla Repubblica, e dunque non prendetevela con me per questa pubblicità negativa. Stavolta il messaggio raggiunge milioni di cittadini italiani e stranieri e non solo qualche centinaio. Dunque non c'è proprio bisogno che ci sforziamo di nascondere la realtà, prima o poi arrivano da fuori a scoprirla e a pubblicizzarla come noi non sapremmo fare.

Se vi può consolare, Goletta Verde non è passata da Badolato, ma non credo che il giudizio sarebbe migliorato. I campioni d'acqua in regola in Calabria sono il 78,4% -e non quel 18,4% riportato da Repubblica per errore- che è una bella percentuale ma per la pagella sono anche considerate le infrazioni accertate e l'abusivismo edilizio. Se volete conoscere tutti i dati, e non solo quelli sintetici pubblicati dai quotidiani, potete rivolgervi direttamente a Legambiente all'indirizzo http://www.legambiente.com/filematic/news/todaynews/2002/08/ID102992939422-3.html, è sempre meglio conoscere i dati di prima mano.

Contro queste valutazioni si sono, naturalmente, abbattuti gli strali del neo-assessore regionale all'ambiente. Ma la sua voce è fioca perché il suo pensiero viene pubblicato solo ed esclusivamente sui giornali calabresi. E chi glielo racconta ai rimanenti 60 milioni di cittadini italiani? Quanti miliardi di Mediterranean Dream o di Perla dello Jonio dobbiamo spendere per rifarci il look? Naturalmente non basta nessuna California del Sud per seppellire i dati di Legambiente.

Comunque cosa ne pensa della faccenda l'assessore Basile? "Raccontano balle. Si tratta di una mistificazione perpetrata dall'ormai ben noto partito dei nemici della Calabria". A tali frasi cosa dovremmo rispondere? Naturalmente, l'assessore si aspetta l'indignazione dei calabresi feriti nell'orgoglio: armiamoci e partite! E i turisti gli credono?

Per quanto mi riguarda non m'indigno. I dati della Goletta sono quel sono e, soprattutto, ho sotto gli occhi, come tanti di voi, la situazione badolatese, che è inutile ricapitolare qui. E, senza che appaia una scusante per Badolato, non credo che le altre realtà calabresi siano molto diverse: dove ci sono le botole della fogna viene puzza, il depuratore non funziona, puzza e manda merda al mare, al mare c'è la schiuma fetente, i fiumi sono pieni di immondizia e -dove c'è un lungomare- il lungomare viene usato come discarica, le spiagge libere non vengono pulite o si fa finta di farlo a fine estate.

Di queste situazioni -non c'è bisogno di aspettare Goletta Verde- sono piene le pagine de "Il Quotidiano", de "Il Domani", de "La Gazzetta del Sud" di questa estate: denunce infinite di cittadini e operatori calabresi, anche questi, immagino, appartenenti al ben noto partito dei nemici della Calabria.

Comunque io credo che ci sia veramente il partito dei nemici della Calabria: a questo sono iscritti quegli assessori all'ambiente e al turismo che si accorgono della merda solo quando ci sono immersi completamente dentro e, gonfiando il collo e i muscoli, difendono la Calabria solo a parole, guardandosi bene dal fare qualcosa perché la situazione migliori tranne gridare alla "efferata manipolazione informativa".

 

DISINFORMAZIONE IN RETE: "BADOLATO È RISORTO GRAZIE AI CURDI"

Se andate all'indirizzo  http://digilander.libero.it/caserta24ore/news/mar02/31-03-cr.htm, trovate un articolo di Gianluca Parisi, che parla dei comuni fantasma del Casertano e propone come soluzione "Diamoli ai curdi". E per avvalorare la bontà di questa idea dice "Oggi a cinque anni di distanza Badolato è risorto grazie ai Curdi". Questa affermazione viene argomentata riprendendo pari pari -senza citarlo, come se fosse un'attuale realtà appurata dall'autore- alcuni passi di un articolo di Alberto Bobbio apparso su Famiglia Cristiana e che potete trovare all'indirizzo http://www.stpauls.it/fc99/1199fc/1199fc59.htm. Il problema è che l'articolo di Parisi è nel numero del 31.3.2002 di Caserta24Ore, mentre l'articolo di Bobbio e del 21.3.1999: esattamente tre anni, se ne sarebbe dovuto accorgere anche dal fatto che Livia Turco -purtroppo- non è più ministro.

Dunque l'affermazione "Oggi a cinque anni di distanza Badolato è risorto grazie ai Curdi" sulla base delle situazioni descritte da Bobbio è quantomeno un po' azzardata, senza ulteriore verifica. Detto questo, ci sarebbe poco da aggiungere per l'attualità della notizia ma qualche chiarimento va fatto e dunque è bene riportare il passo incriminato (per i pigri che non vogliono leggere ambedue gli articoli):

"Il rischio che alcuni comuni scompaiano è un rischio che riguarda un po' tutta la Penisola e in modo maggiore il Meridione. E' il caso di Badolato, un pugno di case antiche appiccicate alla montagna sopra la marina del Golfo di Squillace, in Caloria che cinque anni fa rischiava l'estinzione. Ma il 26 dicembre 1997 il piccolo centro è stato sommerso dai curdi: 835 uomini, donne e bambini scesi dall'Ararat, vecchia carretta incagliata davanti alla spiaggia di Badolato Marina. Oggi a cinque anni di distanza Badolato è risorto, grazie ai curdi. Dieci anni fa gli amministratori di Badolato avevano, provocatoriamente, messo in vendita il paese, spopolato dagli abitanti. Qualche svizzero aveva comperato casa. Ora i curdi han fatto la differenza e insieme ai badolatesi hanno rimesso in moto l'economia. Così la tabaccheria e la macelleria non chiudono più. E il sindaco ha deliberato di comperare dai privati 20 appartamenti: 'Li regalo ai curdi. Il ministro Livia Turco mi ha promesso un miliardo e mezzo'. È pieno di iniziativa, questo sindaco. Sul municipio sventolano due bandiere, l'italiana e quella con le stelle d'oro in campo blu dell'Europa. I curdi sono impegnati nei lavori di muratura e pulizia. Aprono botteghe artigiane e soprattutto s'inaugura il primo ristorante curdo della Calabria, il secondo in Italia, Ararat, dove per mangiare bisogna prenotare due giorni prima".

Questo a Marzo del 1999. Ma dopo, come è andata a finire? Parisi si è informato? Certamente, no! come sanno tutti i badolatesi. Ma per informazione di Parisi e di Caserta24Ore -a cui questo articolo viene inviato- sintetizziamo alcuni dei dati che già potete trovare in molte parti del sito, dovunque si (s)parli della Pro Badolato, per esempio alla pagina http://www.gilbotulino.it/amarcord.html.

Il ristorante curdo è stato chiuso dopo un anno dall'apertura, insieme a tutte le iniziative, nate per un progetto "turistico" -di cui sotto vi dirò meglio- e affidate alla Pro Badolato, associazione fallita insieme al progetto all'inizio del 2000.

Nessun sindaco ha mai deliberato di comprare i 20 appartamenti dai privati per darli ai Curdi. Quel che si è fatto è stato prendere in affitto quei venti appartamenti e afffidarli alla Pro Badolato per asservirli a quel progetto "turistico". Attualmente alcuni privati, cittadini badolatesi, sono in causa con il Comune in quanto non hanno percepito gli affitti contrattuali loro promessi.

Per quanto riguarda "Badolato risorto": al 31.3.1999 abitanti 3650, al 31.3.2001 abitanti 3643, al 31.3.2002 abitanti 3560 secondo i dati del Comune di Badolato pubblicati da "La Radice". Al censimento Istat 2001 risultano 3314 abitanti e 1147 abitazioni vuote.

Mi sembra che da questi seppur pochi dati si possa affermare che "oggi, a cinque anni di distanza, Badolato NON è risorto" nè grazie ai Curdi né grazie ad Altri. È vero che ci siamo pappati qualcosa come un paio di miliardi di finanziamento: ma non tutto Badolato, solo alcuni ben selezionati badolatesi. I pochi curdi rimasti a Badolato oggi preferiscono abitare in Marina.

Per darmi un'aria internazionale vi voglio anche riportare un pezzetto di un promemoria, datato novembre 2001, scritto da una studiosa dell'università di Chicago che è vissuta per molti mesi a Badolato e ha qui concluso la sua ricerca che attende la stesura finale e la pubblicazione:

"Four years ago however, the town saw the genesis of a tourism project that tapped into the very ideals of the New Europe. When 350 Kurdish refugees were stranded on a nearby shore in December 1997, the townspeople decided (with the instigation of a local NGO) to combine resident and migrant interests: to reinvigorate a dying town while giving the refugees a viable alternative to their original destinations further north. The result was a project of ‘sustainable development’ of ‘alternative tourism’ where Italians and Kurds would cooperate in ethnic restaurants, artisan workshops and tourist accommodation. Fitting well within the EU’s ideals, the project won a year of financial support from a European Commission fund for refugee integration".

"The ideal in Badolato was, however, difficult to sustain. Unable to maintain financial viability, the tourism project closed at the beginning of 2000. The old elementary school, which had come to be used as a migrant reception station, was closed in late 2000. The Italian government’s promise of aid has yet to arrive. Employment in the area is scarce, and those Kurds who remain (a fluctuating number between 5 and 30) depend on day-to-day demand for manual labor, at rates of pay one third of local norms. In effect, two virtually separate communities – one Kurdish, one Italian – live in the town. Most of the original group of Kurds has moved on to northern Europe. Yet the residence permits that allow them to move within the Schengen countries must be renewed in the provincial capital and for Kurds, Badolato has become a point of reference".

Il pezzo sopra -pane al pane e vino al vino-, chiarisce molto bene, a grandi linee, la vicenda dei Curdi e il progetto di rivitalizzazione del Borgo attraverso i Curdi: A Badolato non ha funzionato, i Casertani ne sono, ora, avvertiti.