Gil Botulino (The German Observer)

News di Domenica 15 Settembre 2002

Ai Fedeli della Comunità Parrocchiale di Badolato Marina

Chiedo un po' d'attenzione e d'ascolto, non tanto consensi.

Parlo come persona, come uomo, come prete e come parroco.

  • Coerente all'impegno assunto con voi, mia Comunità, nel mese di luglio, sento il dovere di puntualizzare quanto accaduto il 21 luglio u.s. nella piazza Gerhard Rholfs c/o Scuola Elementare (Viale A. Moro) e di fare le mie osservazioni su quello che spudoratamente, malignamente, velenosamente e senza un fondamento, l'Assessore alla Cultura del Comune di Badolato, il signor Nisticò Francesco, disse nella manifestazione che aveva come tema la "Giornata della solidarietà".
  • Giornata dall'aspetto più politico che altro; aspetto politico che rasenta una politica di parte che definirei "pagnottistica".
  • Chi ci governa dimentica che noi, persone di Badolato e non, abbiamo bisogno di concretezze che ci diano effettivamente sostegno e speranza per il presente e per il futuro.
  • Così si espresse il 16.7.2002 un Consigliere della Maggioranza di questo Comune (Gaetano Stagno) in una lettera aperta, indirizzata al Sindaco, ai Consiglieri di Maggioranza e alla Cittadinanza: "sento il dovere di informare le signorie vostre… e di sottolineare alcuni aspetti che rivestano più importanza di quelle manifestazioni vuote e prive di significato che concorrono più a demolire l'immagine dell'Amministrazione che a renderla agli occhi degli Elettori efficace ed efficiente".

A questo punto

  • Desidero premettere alcune note, prima di esaminare "lo sproloquio e il turpiloquio" di quel giorno, vomitati dall'Assessore alla Cultura di questo Comune.
    Faccio mie le espressioni di un mio Confratello nel Sacerdozio (cfr.: Comunità Nuova, A. XXI, N. 14 (2002), pag.1)
  • "Chi parla o propaga idee attraverso il podio o la Radio o la Tv o la carta stampata deve avere un'identità, una personalità quanto mai dotate di senso del vero, di finezza concettuale e di capacità persuasiva. In quella sede, invece, sono mancati tutte.

1) 

Non ha avuto il senso del vero il nostro Assessore, perché non ha attinto alla fonte la realtà da contestare, e ha travisato il mio pensiero e la mia costante prassi-azione.
Del resto, dice e continua a dire e pretende di affermare pure di conoscere bene la mia "idea"… come la penso e di conseguenza come agisco.
  • Questo mi fa veramente onore!
  • Certamente non sono come quello o quelli che cambia o cambiano ad ogni stagione o ad ogni evenienza…

2) 

Non ha dimostrato finezza concettuale, perché ingabbiato nella sua ideologia, se si può parlare di ideologia, che non gli ha permesso di fare un serio confronto di cultura ma solo sofisticazione con quella terminologia che tiene nel suo cassetto e puntualmente tira fuori quando vuol fare il "pezzo" di turno.

 

3) 

Non ha avuto capacità persuasiva, tanto che il "suo sproloquio e il suo turpiloquio" possono essere classificati come rigurgito -mortale però- di voler fare valere quanto effettivamente non ha, ma ancor peggio, quello che effettivamente è.
  • Una volta gli asini ragliavano a maggio; con il cambiamento atmosferico che sicuramente ha scardinato i nostri abituali costumi e il "modus vivendi", si sono assunti la licenza di ragliare sempre e dovunque.
  • Quale la causa/e? A voi, a tutti noi, la sentenza!
    Però sono convinto che a quegli asini non si può veramente dire niente; perché?
    Hanno la testa grossa, ma il cervello piccolo.
Criticare? È un "diritto-dovere" che si inserisce all'interno di quella "sana dialettica che in sostanza è fondamento della democrazia".
Ma quando la "pseudo-dialettica" assume il tono di falsità, di prepotenza, di vana gloria, di esteriorità… allora chi pensa di farla così, bisognerebbe che si controllasse da qualche specialista.
 

E veniamo alle osservazioni del turpiloquio di quella sera:

 

A)  

Giornata della solidarietà.
"L'iniziativa insieme a stare meglio, si prefiggeva come obiettivo di offrire la possibilità agli anziani ammalati, portatori di Handicap, di vivere momenti comunitari ricreativi e di riflessioni". Così dall'intervista rilasciata a un giornale (cfr.: Il Domani A: N. 26.7.2002 p. 16).
  • La manifestazione, in quel contesto, è già una offesa alla SOLIDARIETÀ.
  • La solidarietà, si ricordi, non ha a che farsene con le riflessioni, con gli spettacoli, specie in quel contesto e di fronte ai nostri fratelli, di cui quasi mai ci si ricorda.
    Quante volte ho interpellato, anche con la mia responsabile Caritas, l'Amministrazione locale e spesso questa mi ha fatto picche, dicendomi la sua impossibilità economica per stendere la mano al Samaritano.
  • E quanto sperpero di denari (euro) per le varie e molteplici manifestazioni estive. Scandalo!
    Il Governo taglia alla Sanità, alle pensioni, alla cultura ecc. e non taglia all'eccessivo Spettacolo; anzi sperpera quanto potrebbe servire al bisogno reale della gente.
  • La solidarietà, per il mio essere cristiano, mi fa gridare il mio disappunto e la mia indignazione a chi pensa di tirarla in causa solo quando gli fa comodo.
  • Il Parroco con la Chiesa di Badolato Marina è presente fisicamente, per non dire moralmente e materialmente, a questi nostri fratelli vicini e non solo, dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Sempre!

B)  

Con il Parroco avevo organizzato la visita agli ammalati. Falso!
Il Parroco va a trovare i suoi ammalati sempre e non quando altri vorrebbero disporre di lui e per lui.
Non sono all'interno di un partito politico; né tanto meno all'interno di qualche specifico partito politico: dove il dire del capo è legge.

 

C)  

Era prevista pure una messa da celebrare.
  • Messa. Da celebrare: Fino a prova contraria, la Liturgia e non solo, tutta la Pastorale in una Parrocchia, Chiesa-Cattolica, la coordina il Parroco, e non l'ultimo arrivato.
  • E il Parroco -don Salvatore Tropiano- dove c'è puzza di politica torbida non si trova, (fosse Politica = polis = governare la Comunità), come non dovrebbe trovarsi nessun cristiano.
    In merito alla manifestazione di quel giorno basta riascoltare le affermazioni dette da tanti cittadini badolatesi.

D)  

Mi ero accordato con il Parroco. Falso!
Gli accordi si fanno a livello politico, quando principalmente si è vicini alle elezioni, quando si deve andare a fare i conti con i voti (le schede, i numeri); e questo, sempre, in prospettiva di non perdere o di allargare le proprie posizioni di comando.

 

E)  

Ho convocato anche la Curia Vescovile - don Facciolo. (Per precisare: è Curia-Metropolitana; è Mons. Facciolo).

 

F)  Ho chiesto un altro prete. Chi ha studiato non la Storia della Filosofia, ma la "Filosofia Pura", si è imbattuto su un principio - Sillogismo che recita: Se la premessa non è esatta… la conclusione è erronea.
  • Ripeto: si è dimenticato che responsabile "primo" della Azione Pastorale di una Parrocchia è il Parroco.
G)  Si denunciano in Parrocchia. (è l'espressione che il nostro Assessore ripete sempre, anche al telefono).
  • Guardate da quale podio arriva, questa volta, la predica.
  • Potevano tutti i Badolatesi, compreso me, che siamo ligi e sempre alle leggi civili, in altre occasioni far sentire la nostra voce in merito. Noi, però, siamo superiori e non ci abbassiamo a tanto, né tanto meno ci comportiamo come il serpente che morde e scompare.
  • Noi ci crediamo alla serietà della storia.
  • Per quanto mi riguarda: sappia e sappiano che sono un prete e il Parroco di questa Comunità cristiana.
  • Ma per chi è preposto a governare è scandaloso calpestare le leggi, o farne uso e abuso, a piacimento.
  • Lasciate che dica, con e come il Papa nella valle dei Templi a Palermo: per questi non ci sono scusanti davanti il giudizio di Dio.
H) Fuggire. Il Parroco si è nascosto, è fuggito.
Da chi, da dove, -quando-, perché?
  • Me lo spiegasse l'Assessore alla Cultura di questo Comune.
I) Raccogliamo le firme. Ha confuso grettamente e stupidamente; e ha pensato -forse continua a farlo- che un Parroco viene mandato a servire una Comunità o tolto da essa a forza di firme e di grida.
  • È la Chiesa illuminata dallo Spirito a scegliere il Missionario e a mandarlo in missione, dopo la risposta affermativa del mandato.
  • Il contrario avviene, però, a livello di elezioni, anche comunali, ove è il popolo con le firme=con i voti a confermare o togliere chi mandare a governare un Comune. (=governare nell'accezione più appropriata è servire)
  • E qualche volta, o spesso, i seggi preposti a queste istituzioni vengono occupati anche senza il consenso dei cittadini elettori, senza le firme=voti.
  • Ed è enormemente grave.
  • Credo che la persona sarebbe più corretta, se sempre, alla luce del sole si manifestasse per quello che dice di essere. Ma, ricordiamoci, l'essere non è il fare.
Grazie dell'attenzione.

                                                        

Badolato Marina 08.09.2002

  Don Salvatore Tropiano