Gil Botulino (The German Observer)

News di Venerdì 20 Settembre 2002

LA PALLAMANO BADOLATESE VOLA VERSO LA FINALE NAZIONALE

Le ragazze della Scuola media di Badolato marina hanno vinto le gare studentesche interregionali che si sono svolte a Crotone dal 14 al 19 settembre. Si sono così guadagnate un posto per la finale nazionale che si svolgerà a Massa Carrara dal 14 al 18 ottobre. Un anno di grosse soddisfazioni per le ragazze e per il loro preparatore prof. Valentino Paparo.

 

OGGI IL NON PREMIO DI POESIA CITTÀ DI BADOLATO

Come comandato dal "programma generale delle manifestazioni" dell' Estate Badolatese 2002 dell'assessorato all Cultura, Turismo e Spettacolo del comune di Badolato, e come succede ormai da tempo, anche per oggi non abbiamo avuto la prima edizione del premio di poesia città (chissà poi perché?) di Badolato. Se l'anno prossimo non ce ne ricorderemo potremo partire direttamente dalla seconda edizione.

Però qualcuno, a causa della pubblicità battente da mesi sui quotidiani regionali, ci ha creduto. Non sapendo, però, dove inviare le sue poesie, visto che questo non era detto, ha pensato di inviarle alla nostra redazione. Noi l'abbiamo trattenuta perché niente abbiamo saputo sul bando di concorso o sul regolamento di questo premio.

Essendo l'unico poeta, a nostra conoscenza, che ha voluto partecipare all'ambìto premio, è d'obbligo pubblicare almeno una sua poesia. Eccola qua:

Promemoria per il chiarissimo onorevole Giancarlo Pittelli, proponente (lodato sempre sia) di un disegno di legge per la riapertura, sul territorio nazionale, delle case di malaffare, o dir si voglia lupanari o postriboli. Anno di molte grazie 2002.

Lejìvi l'atru jornu a lu giornala
ca doppu na mangiata de frittelli,
non sacciu comu fu, ti vinna a menta
ca avimu d'aparira li burdelli.

Io m'i ricordu tutti: a Catanzaru
nc'era donna Peppina e la Vergani,
nc'era Annareddha 'a russa, chi ncarrozza
presentava a lu corzu li puttani.

E nui studenti, carrichi de truscia,
sonnavamu nu jornu na scupata
nte chiddhi casi chiusi, duva 'a genta
accattava n'abbrazzu, na vasata.

Doppu chi furu chiusi a stu paisa
si nd'apariru atri cu abbuddanza:
s'approntaru casini a lu Cumuna,
a la Provincia e senza sorveglianza

ad ogni rasa furu adduppricati.
A lu Geniu Civila, a lu spitala,
a lu Catastu: tuttu nu casinu,
speciarmenta nt'o tempu elettorala.

E puru a la Regiona, ogni assessora
si ficia premurusu nu burdellu,
comu nt'o tribunala, chi 'a giustizia
'a vestiru 'e puttana c'u mantellu.

E mò, doppu tant'anni, ti nda nesci
ma fai na leggia m'apari sti casi?!
Possibila ca mai ti nd'addunasti
ca non furu mai chiusi nte sti rasi?!

Chi cazzu hai d'aparira si 'u guvernu
aparìu nu casinu, m'accuntenta
l'onerovola Bossi, chi ogni jornu
dicia ca l'hava duru e nuddhu 'u senta.

L'italia è tutta quanta nu casinu
e 'u parlamentu, tostu comu mulu,
hava sempa arrapatu nu citrolu
m'u scarrica a lu populu nt'o culu.

Si tu voi ma ricivi onori e gloria
proponi ma chiudimu sti casini
chi, abusivi, apariru ad ogni via
supra sta terra 'e santi e malandrini.

Pe 'i cosi chi chiamavamu sepurchi
non presentara mai nuddha proposta:
quandu volimu nui, sapimu ancora
duva avimu 'e mentira la supposta.

CurAchi.

 

TEMPO DI VENDEMMIE: ANCHE I LADRI SI FANNO IL VINO

Sono in pieno svolgimento le vendemmie di quest'anno. I soliti ignoti hanno pensato bene di risparmiare questa incombenza ad alcuni contadini che adesso possono dedicarsi ad altro. Infatti alcune vigne, specie quelle di montagna, sono state visitate dai ladri che hanno rubato l'uva. È il caso di Franco (u Prefettu) Gallelli a cui è stata vendemmiata l'uva della Vite.

 

L'ARRINGA DEL PARROCO FINISCE SU INTERNET
Ci ha pensato GilBotulino

Ad aprire un vero e proprio dibattito nel paese del basso jonio sulla solidarietà, questa volta ci pensa niente poco di meno che il parroco in persona.

Don Salvatore Tropiano in abiti borghesi e chiedendo un po' d'attenzione e d'ascolto più che consensi, prima della liturgia domenicale di qualche settimana fa, ha letto una lunga lettera.

Sin qui la cosa avrebbe avuto una ricaduta strettamente locale e, naturalmente sull'argomento riflessioni in paese se ne sono già fatte.

A dare maggiore diffusione al tutto, facendo da cassa di risonanza, però ci ha pensato ancora una volta GilBotulino (il sito di "controinformazione" badolatese che raccoglie di giorno in giorno sempre più contatti).

Infatti, con una lunga e-mail diffusa a centinaia di iscritti alla mailing list, GilBotulino ripropone il testo scritto dell'orazione di don Salvatore Tropiano, e c'è da scommettere che a riflettere sull'accaduto saranno ormai centinaia e centinaia di internauti.

Centinaia e centinaia di persone che rifletteranno sul fatto.

Quanto alla presa di posizione da parte del parroco, non si esclude che essa possa dar vita ad una ulteriore replica da parte dell'assessore alla cultura del Comune di Badolato, Franco Nisticò, fatto oggetto nella lettera di critiche da parte del prelato.

A questo punto c'è da chiedersi se il Nisticò avrà intenzione di replicare in quanto, interrogato in passato a margine di un convegno su alcune contestazioni mossegli da GilBotulino e finite sulla stampa locale, aveva manifestato la volontà di non farlo, non ritenendo il sito meritevole di attenzione e interessante per i contenuti che riporta.

Ma veniamo al contenuto della lettera: "parlo come persona, come uomo, come prete e come parroco", così ha esordito don Salvatore Tropiano, un prete impegnato in attività di solidarietà e che, da quanto è possibile dedurre dalla missiva letta ai fedeli, tiene in non poco conto (da buon sacerdote) questo aspetto della vita sociale.

Secondo don Tropiano, qualche tempo fa, l'assessore alla cultura, Nisticò, in occasione della giornata della solidarietà, prendendo la parola nella piazza Gerhard Rholfs di Badolato, ha stigmatizzato del tutto senza giustificazione le sue posizioni e le sue condotte relative all'iniziativa in questione. Nelle sue osservazioni il prelato muove a quanto affermato dall'assessore severe censure e rilievi mirati a dimostrare che l'assessore stesso spesso fa affermazioni che deformano la sostanza delle cose.

L'assessore alla Cultura, Nisticò, inoltre, secondo don tropiano, addebita alla responsabilità del parroco il fallimento di alcune sue iniziative che, in effetti, non erano di sua competenza e impropriamente egli le aveva assunte senza il preventivo accordo del prelato stesso, vero competente in materia. (F.G., Il Quotidiano, 20.9.2002)

 

Quasi in tempo reale -la cosa riferita è del  6 settembre- il Domani, unico quotidiano tra quelli regionali a cui il comunicato era stato inviato per tempo, resoconta sul documento "tasse a cinque stelle" dei Democratici di Sinistra. Si tratta, come i nostri lettori sanno, dell'ultimo atto di un attacco iniziato dai DS di Badolato -che ha trovata ampia eco sui quotidiani regionali- sull'imposizione, silente e vigliacca, di tasse esose da parte dell'amministrazione "cinquestelle".

Se volete approfondire l'argomento, di tutto potete trovare ampi resoconti e commenti su Gil Botulino. Se volete leggere il testo integrale del documento, di cui oggi si tratta, potete trovarlo nelle news del 6.9 all'indirizzo http://www.gilbotulino.it/2002/2002_09_06.htm, invece potete leggere la deliberazione del consiglio citata, e la successiva delibera di giunta, ancora nelle news di Gil Botulino del 4.9 all'indirizzo http://www.gilbotulino.it/2002/2002_09_04.htm.

 

TASSE, I DS DI BADOLATO CONTRO LA MAGGIORANZA "CINQUE STELLE"

"Tasse a 5 stelle", è il titolo del documento distribuito dalla locale sezione dei DS di Badolato, che portano un duro attacco alla maggioranza "Cinque stelle" guidata dal sindaco Gerardo Mannello. La polemica riguarda il mancato ricorso da parte della maggioranza relativo alla variazione degli estimi catastali che, secondo i diessini, avrebbero fatto pagare molto meno tasse sulla casa. "Invece di rispondere ad un nostro precedente documento di accusa -si legge- decidono di sviare l'attenzione mostrando una delibera di presunte agevolazioni che non si sono mai realizzate".

nel documentare i danni subiti dagli utenti che avrebbero permesso un rimborso decennale a qualche cittadino restituendogli perfino milioni di vecchie lire "nessuna risposta è stata data al nostro documento".

Nell'analizzare la delibera i fassiniani puntualizzano "il non pagamento nella zona demarcata, le detrazioni per gli immobili del paese, la riduzione dell'aliquota Ici sulla seconda casa, potevano essere fatti tranquillamente in quanto gli estimi catastali non escludevano l'altro provvedimento". I diessini precisano anche che "la delibera mostra di vantaggi inesistenti, l'Ici per le seconde case non è mai scesa al 6%, ma è rimasta all'aliquota massima del 7%". Nel documento si invitano i proprietari di seconde case interessati a richiedere il rimborso per quanto pagato in più.

Nel volantino si puntualizza anche che a Badolato viene applicata l'addizionale Irpef al massimo (0,5%) mentre in altri comuni, vedi S. Andrea non si paga, e a S. Caterina non supera lo 0,2%; si precisa anche che i comuni avevano la facoltà e non l'obbligo di introdurla.

Il documento dei DS così conclude: "Probabilmente il sindaco vorrebbe far credere di aver comunque abbassato le tasse sulla casa. ma è un tentativo maldestro da ultima spiaggia. La delibera fu fatta in un consiglio comunale convocato per le pressioni delle minoranze dell'epoca che denunciarono cinquestelle sulla gestione dei nostri tributi, tutto passò con l'arrivo a Badolato del ben nota società Tefesel, una vicenda scandalosa per cui la giunta protagonista di quel provvedimento è oggi sotto inchiesta della procura".

Nel ribadire i danni subiti dai cittadini, i diessini ribadiscono che "la distribuzione della delibera in esame ci sembra una presa in giro... l'ennesima presa in giro per questa collettività". (Franco Laganà, Il Domani, 19.9.2002)