Gil Botulino (The German Observer)

News di Domenica 20 Ottobre 2002

ENRICO GUARNA MIGLIOR PORTIERE, NEL TOP 11 DEL CORRIERE DELLO SPORT

Enrico Guarna (nipote dell'ing. Cunsolo, che per questo non ha meriti, figlio della sorella) quest'anno gioca nella Primavera dell'Ascoli, squadra che milita in serie B. Sul Corriere dello Sport di ieri abbiamo letto, con piacere, che sta ben meritando tanto da figurare nel top 11 della sua categoria, come migliore portiere del campionato.

 

BOTTA E RISPOSTA TRA OPPOSIZIONE E SINDACO SUI DEBITI FUORI BILANCIO

Su "Il Quotidiano" di oggi ci sono due articoli che affrontano il problema dei debiti fuori bilancio, una lunga intervista a Nicola Criniti e una breve replica del sindaco di Badolato.

Le affermazioni del sindaco sono state immediatamente controbattute, puntigliosamente, dall'opposizione con un volantino, distribuito nella stessa mattinata ai cittadini di Badolato, in cui si citano esclusivamente documenti agli atti del consiglio comunale.

Il sindaco di Badolato afferma che "non si tratta di debiti fuori" e la Mongolfiera si chiede "E allora perché il Revisore contabile certifica che lo sono?" e cita il seguente passo tratto dal parere del Revisore contabile espresso in data 14/10/2002 e depositato agli atti del consiglio: "Si esorta l'Organo Consiliare ad assumere i provvedimenti necessari per ripianare con la necessaria tempestività e comunque non oltre il corrente esercizio i debiti fuori bilancio trattandosi di partite debitorie pregresse portate a conoscenza dell'organo di revisione il 23.09.2002 anche se dovevano essere evidenziate negli esercizi precedenti".

Il sindaco di Badolato afferma che "si tratta di un debito che non prefigura alcun serio danno erariale" e la Mongolfiera replica che c'è stato un danno per "solo qualche miliardo di vecchie lire tra interessi e spese legali varie, mentre non ci sarebbe stato alcun danno se avesse evidenziato i debiti entro i tre anni stabiliti dalle transazioni stipulate tra il Comune di Badolato (sindaco Bressi) e i creditori".

E ancora a proposito del danno erariale il sindaco di Badolato specifica "posto che esso, risalente al 29/11/96, si connota come immune, nel tempo, di interessi o spese correlate". Contro questa affermazione la Mongolfiera chiede: "E allora come mai la baronessa de Riso (uno dei creditori N.d.R.) chiede con gli atti di precetto, depositati agli atti, interessi e spese legali, e per l’ex pretura c’è già un decreto ingiuntivo e cioè un tribunale che le ha dato ragione?". E ancora "E allora come mai il Revisore contabile nell'esporre le somme da ripianare le riporta comprensive di interessi e spese legali?". "E se solo il capitale è dovuto -argomenta ancora la Mongolfiera- come mai il sindaco di Badolato chiede alla baronessa de Riso di rinunciare agli interessi?" e porta a conoscenza di un fax del 9/10/2002 pervenuto alle ore 17 e 22, agli atti del consiglio, in cui la baronessa de Riso così si esprime "L'Avv. Lais mi ha riferito della proposta formulata dal Comune di Badolato per una regolamentazione transattiva per il pagamento del mio residuo avere per le indennità di esproprio determinate dalle cinque Sentenze esecutive e dalle delibere di esso Comune con le quali vennero quantificate transattivamente i miei crediti. La proposta è fortemente penalizzante, perché il chiesto abbuono di tutti gli interessi pregressi comporta, come Lei sa, una rinuncia economica molto consistente. Comunque sono disposta a farla sia per venire incontro alla cortese richiesta del Sig. Sindaco sia per il legame affettivo che, nonostante i tanti espropri non sempre giustificati, ho verso Badolato e i suoi abitanti. Mi auguro di essere così venuta incontro ai desideri del Comune e confido che ciò venga a definire questa annosa vertenza".

Cerchiamo di capire dalla documentazione agli atti se ci sono danni erariali oppure no, se bisogna pagare interessi oppure no. Prendiamo un estratto da uno dei tanti atti di precetto, atto notificato nelle mani del sindaco il 13/6/2002 e acquisito al protocollo con n. 3147: "Nel premettere che, il Comune di Badolato, in data 3.12.1997 (sindaco Mannello), ha corrisposto all'esponente la parziale somma di lire 2.749.704.142 (euro 1.420.103,67) sul complessivo importo maturato pari a lire 4.605.654.835 (euro 2.378.622,21), che detratto l'acconto corrisposto, l'importo residuo alla data 3.12.1997 ammontava a lire 1.855.950.693 (euro 958.518,53). Intima al Comune di Badolato di pagare, entro 120 giorni, le seguenti somme: capitale residuo euro 958.518,53, interessi dal 4.12.1997 al 31.05.2002 euro 144.906,99, onorari e spese di giudizio euro 5.740,74, spese per registrazione sentenza euro 65.422,12, (seguono altre spesucce) per un totale da corrispondere di euro 1.176.728,15".

Dunque se interessi e spese non fossero dovuti il Comune si sarebbe dovuto opporre a tale atto, cosa che non è avvenuta, ma non solo, sia il responsabile del servizio finanziario nella ricognizione del 23/9/2002 che il revisore contabile nel parere del 23/9/2002 attestano che c'è da ripianare, per l'atto in oggetto, una somma di euro 1.176.728,15. Esattamente, al centesimo di euro, quanto chiesto dal creditore. In questo caso la differenza tra capitale dovuto (958.518 euro, quello che il sindaco dice "immune nel tempo di interessi e spese correlate) e debito certificato è di di circa 218.000 euro (qualcosa come 400 milioni di vecchie lire) che costituisce quello che il sindaco chiama "alcun serio danno erariale".

pino.jpg (5005 byte)Mi sembra che quel pinocchietto che vedete a fianco e che, nel volantino, correda ogni affermazione del sindaco non sia del tutto a sproposito.

 

SECONDO IL SINDACO LA MAGGIORANZA È UNITA

Alle contestazioni rese pubbliche a mezzo stampa e con un volantino dall'opposizione e segnatamente dal consigliere di minoranza, Nicola Criniti alla conduzione della cosa pubblica da parte dell'Amministrazione comunale di Badolato con particolare riferimento a pregressi debiti fuori bilancio di cui si dovrebbe discutere nella prossima seduta del Consiglio, il primo cittadino di Badolato, Gerardo Mannello così replica e osserva: - « Non si tratta di debiti fuori bilancio, ma piuttosto dell'incremento di un debito a suo tempo contratto dall'ente per esproprio e, sempre a suo tempo (1996), riconosciuto come giusto e giustificato dall'Amministrazione Bressi dell'epoca.- precisa il primo cittadino - Nessun problema né perplessità della maggioranza che appare compatta e coerente sulle sue posizioni e quelle del sindaco, senza con questo che siano escluse perplessità dell'uno o dell'altro consigliere sulla natura dinamica del debito. Inoltre - continua Mannello - si tratta in ogni caso di un debito che non prefigura alcun serio danno erariale posto che esso, risalente al 29/11/96 si connota come immune, nel tempo di interessi o spese correlate». Ovviamente il sindaco rende noto che fornirà ogni utile notizia e ogni opportuno chiarimento ai consiglieri in sede di svolgimento del Consiglio comunale convocato per il 24 ottobre . (Fabio Guarna, Il Quotidiano, 20.10.2002)

 

Lo ipotizza Nicola Criniti, portavoce del gruppo di opposizione "La mongolfiera"
DEBITI FUORI BILANCIO OCCULTATI?
Se ne discuterà nella prossima seduta consiliare fissata per giorno 24

Il Consiglio comunale che si terrà a Badolato, in terza convocazione, il 24 ottobre prossimo alle 9, sta provocando vivaci polemiche negli ambienti politici locali.
Ciò a causa delle dimissioni del presidente dell'assise Giovanni Bove, seguite dalle dimissioni del vice presidente Salvatore Rondinelli, e del rinvio, deciso dal sindaco Gerardo Mannello, della seconda convocazione del civico consesso.
Così, ad un mese, ormai, dalla convocazione di questo Consiglio, che dovrà discutere il riequilibrio di bilancio, non accenna a diminuire la tensione, sia per la delicatezza dell'argomento all'ordine del giorno che per il succedersi di eventi che la minoranza consiliare "La Mongolfiera" denuncia in un documento preparato per tutti i consiglieri comunali, diffuso tra i cittadini e comunicato alla stampa.
Nella nota, vengono evidenziate delle frasi che dovrebbero dare risposta a ben quattordici domande. che, nell'intenzione degli autori retoriche, con cui, in pratica, si accusano il sindaco, Mannello, ed i tecnici comunali di non mettere i consiglieri nella posizione di poter decidere autonomamente, in quanto forniscono informazioni poco convincenti.
In merito il capogruppo de dell'opposizione "La Mongolfiera" Nicola Criniti non si tira indietro e risponde ad alcune domande che gli formuliamo.
Signor Criniti, qual è il motivo per cui siete così preoccupati per la situazione amministrativa?
«Da mesi affermiamo che lascia molto perplessi e sconcertati il modo in cui la maggioranza "cinquestelle", che ha governato anche la precedente legislatura, gestisce la cosa pubblica. Abbiamo più volte denunciato questi comportamenti in Consiglio comunale e spesso siamo stati costretti ad abbandonare l'aula. L'ultima volta, ancora a causa del bilancio, stante il fatto che non avevamo avuto la possibilità di visionare tutti i documenti agli atti, in particolare la relazione del revisore contabile. Nel prossimo Consiglio si tratterà di prendere atto di eventuali debiti fuori bilancio. In verità, ad essere preoccupata non è solo la minoranza. Anche alcuni consiglieri di maggioranza sono in tensione, tanto da chiedere pareri legali, ed è ciò che secondo me, provoca tutti questi rinvii della seduta. Oggi la minoranza è molto più preoccupata perché, non sempre le notizie e i dati forniti dagli uffici competenti ci lasciano soddisfatti per coerenza e puntualità.
Nel caso dovessero sussistere, come Lei ipotizza, debiti fuori bilancio, questi ultimi dovevano per caso essere già stati evidenziati negli esercizi precedenti?
«Sia la minoranza di oggi che le minoranze della precedente legislatura hanno più volte ammonito il Consiglio comunale e il sindaco Gerardo Mannello, chiedendo esplicitamente, dell'esistenza o meno di debiti fuori bilancio. Ogni qualvolta si è trattato di approvare un bilancio ci è stato dichiarato, e soprattutto è stato certificato dagli organi contabili, che non esistevano debiti fuori bilancio. Se quanto ho sopra supposto risponde al vero, le affermazioni passate del primo cittadino non possono non apparire inadeguate o fuorvianti. D'altronde, dall'atto di ingiunzione di pagamento per l'esproprio dell'ex-pretura si evince come anche il creditore a più riprese abbia ricordato al sindaco di onorare il debito, senza però essere ascoltato. Oggi, solo dopo che la seduta del 9 ottobre non si è tenuta per l'assenza tattica della maggioranza, anche il revisore contabile afferma che trattasi "di partite debitorie pregresse portate a conoscenza dell'organo di revisione il 23/9/2002 anche se dovevano essere evidenziate negli esercizi precedenti". Dunque c'è veramente di che preoccuparsi se anche il revisore contabile dichiara di essere stato tenuto all'oscuro, di debiti che se fossero stati portati a sua conoscenza, avrebbe consigliato di evidenziare immediatamente».
Quale sarà la vostra posizione nella seduta consiliare di giorno 24?
«Vorrei prima protestare per l'ora di convocazione, le nove di mattino, di un giorno feriale, che non permette la partecipazione di una larga fetta di cittadini ad una discussione su un atto amministrativo importantissimo, e questo non può non avere il suo significato. Noi pensiamo che i debiti fuori bilancio vadano ripianati, ma non prima che si conosca l'esatto ammontare. Dobbiamo essere sicuri che tra un mese non si presenteranno altri debiti, e che le trattative di questi giorni con i creditori portino poi a transazioni con precisi obblighi che si possano mantenere. In assenza di ciò, come estrema ratio pensiamo anche a rassegnare le dimissioni dell'intero gruppo da presentare nelle mani del Prefetto prima del Consiglio comunale. Potrebbe anche rivelarsi, a questo punto, l'unica via d'uscita contro questa Amministrazione». (Fabio Guarna, Il Quotidiano, 20.10.2002)

 

IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA SU INTERNET

Vi comunico che "Il Quotidiano" adesso lo trovate anche su Internet all'indirizzo www.ilquotidianocalabria.it, solo un numero alla volta, per ora, e lo trovate dopo mezzogiorno. Finalmente non devo più scandire gli articoli che ci interessano.



DOPO L'ADDIO DI BOVE, VA VIA ANCHE IL VICE PRESIDENTE
Si dimette Rondinelli e slitta il consiglio comunale

Rinviato il Consiglio comunale previsto per giorno 16. La decisione è stata presa dal primo cittadino, Gerardo Mannello, unico titolato in tal senso dopo le dimissioni del presidente del Consiglio comunale, Giovanni Bove e del vice-presidente, Salvatore Rondinelli.
Le dimissioni di quest'ultimo risalgono a giorno 12 ottobre, ma la notizia si appresa solo qualche giorno fa. Rondinelli ha giustificato così la sua decisione: «Tali dimissioni sono motivate esclusivamente dal fatto che esiste un'incertezza giuridica in merito alla compatibilità in seno alla medesima persona che oltre alla carica di vice presidente del consiglio, ricopre la carica di assessore, carica assegnata al sottoscritto successivamente». Quanto alla scelta del rinvio ad altra data presa da Mannello si legge, in una missiva avente ad oggetto "seduta consiliare in seconda convocazione fissata per il giorno 16 ottobre 2002 ­ Rinvio", che «la riunione del Consiglio comunale già fissata in seconda convocazione è posticipata alle ore 9 del giorno 24 ottobre 2002». Tale rinvio è determinato dal fatto che il fascicolo relativo al punto dell'ordine del giorno contrassegnato dal numero 2 è stato integrato da sopravvenuta e fondamentale documentazione che, dello statuto comunale e del vigente regolamento per il funzionamento del consiglio comunale deve essere portata a conoscenza di tutti i consiglieri comunali.
L'argomento all'ordine del giorno contrassegnato dal n. 2 avente per oggetto: "Ricognizione sullo stato di realizzazione dell'attività programmata e verifica degli equilibri di bilancio" è un punto di notevole importanza sia per la complessità delle carte esistenti quanto perché il Consiglio comunale sarà tenuto ad esaminare la fondatezza di eventuali debiti fuori bilancio determinati da maggiori oneri di esproprio per svariati miliardi delle vecchie lire.
In ogni modo, questo continuo slittamento di consigli comunali non è piaciuto alla minoranza della Mongolfiera che in merito alle ragioni di questa continua serie di rinvii ha promesso che non mancherà di intervenire. (Fabio Guarna, Il Quotidiano, 19.10.2002)

 

RINVIATO IL CONSIGLIO COMUNALE

In questi giorni la situazione politica sembra alquanto agitata. Le novità delle ultime ore si possono sintetizzare in poche righe: le dimissioni del presidente del Consiglio Giovanni Bova per motivi di lavoro e del suo vice Salvatore Rondinelli, un atto dovuto, perché ricopriva contemporaneamente la carica di assessore, e la mancata riunione in seconda convocazione del Consiglio comunale, perché posticipata dal sindaco per motivi tecnici. Il primo cittadino, in quanto sostituto vicario dei due dimissionari (presidente e vice presidente) ha reso noto che la riunione avrà luogo giovedì 24 ottobre alle 9. Il rinvio, è detto, consentirà di acquisire agli atti ulteriore documentazione di cui i consiglieri dovranno prendere visione. In precedenza la minoranza «La mongolfiera» aveva diffuso un comunicato col quale evidenziava che «in una situazione di sfascio economico del Comune di Badolato, il Consiglio comunale avrebbe dovuto prendere atto dei debiti fuori bilancio per un ammontare di oltre sette miliardi di vecchie lire». (Italo Ranieri, La Gazzetta del Sud, 20.10.2002)