Gil Botulino (The German Observer)

News di Venerdì 25 Ottobre 2002

Ridite il vostro NO, anzi gridatelo, il primo non si è sentito bene!
VENITE ALLA FIERA DEI CARAMELLONI
L'incredibile diffida ai consiglieri comunali da parte dell'ufficio territoriale del Governo

Avete presente il gratta e vinci o un qualunque consimile gioco? Quando non vincete che cosa fa il furbo venditore? Scrive "Ritenta sarai più fortunato" ed è solo un invito.

Invece cosa succede quando liberamente, nella sua piena autonomia, un Consiglio Comunale boccia un punto all'ordine del giorno?

Mica lo può bocciare e basta! No! Deve ribocciarlo in un altro consiglio, deve bocciarlo due volte! E dove sta scritto tutto ciò?

Su richiesta del "puparo" (in questo caso il sindaco-presidente-del consiglio), l'ufficio del territorio di Catanzaro (La Prefettura) gli dice "Ritenta sarai più fortunato". Ma non basta, perché, a differenza della fiera dei caramelloni, dove ci si limita a un invito, nel nostro caso la Prefettura dice che bisogna notificare ai consiglieri la diffida "ad adempiere agli obblighi di legge".

Perché, che cosa hanno fatto i consiglieri rigettando gli equilibri di bilancio? Hanno esattamente adempiuto agli obblighi di legge e hanno espresso con un voto chiaro e senza ombra di dubbio, con una discussione di cinque ore, la bocciatura degli equilibri di bilancio.

Come interpretare questa ingerenza nella volontà e nella coscienza dei consiglieri comunali da parte della Prefettura? La prefettura può esercitare quella che è chiaramente interpretata come una palese pressione affinché i consiglieri approvino domani quello che hanno bocciato ieri?

Domande che l'opinione pubblica e la maggioranza dei consiglieri, che hanno bocciato gli equilibri di bilancio, increduli, si fanno e che attendono una risposta chiara da parte del Prefetto, senza giri di parole, tipo "adempiere at obblighi di legge", che il cittadino medio, come il sottoscritto non riescono a comprendere.

Ci dica il Prefetto: "I consiglieri hanno votato No agli equilibri di Bilancio nel consiglio di ieri. Devono votare ancora una volta perché il loro NO abbia valore?".

 

IL SEGRETARIO GENERALE NOTIFICA DIFFIDA AI CONSIGLIERI

Nella serata si sta notificando ai consiglieri comunali di Badolato le seguente diffida firmata dal segretario generale del comune di Badolato dr. Vincenzo Prenestini, con allegato un telefax dell'ufficio territoriale del governo di catanzaro acquisito al protocolo del comune in data 25.10.2002 al n. 5877 e un telefax acquisito al prot. del comune ancora in data 25.10.2002 al n. 5880. Ambedue i telefax hanno un visto: p. IL PREFETTO con uno sgorbio incomprensibile.

Il dott. Guerrieri, del Gabinetto del Prefetto, subentrato nel pomeriggio al funzionario di turno, a precisa domanda risponde che conosce la questione ma che  non sa chi ha fermato i telefax, "delle autonomie locali si interessa la dott.ssa Scalfaro, immagino che le abbia firmate lei".

Gli uffici prefettizi sono informati di come sono andate esattamente le cose ieri in consiglio comunale? Ho parlato con il dott. Guerrieri dell'ufficio del Capo di Gabinetto il quale ha confermato, a specifica domanda, che l'ufficio è informato del fatto che nel consiglio di ieri si è votato e che i consiglieri hanno bocciato il punto all'ordine del giorno. La notizia è stata acquisita dagli uffici prefettizi da un fax inviato ieri dal segretario del comune. A specifica domanda il dott. Guerrieri risponde che gli uffici prefettizi non hanno deciso in base al verbale del consiglio comunale, che non è stato ancora pubblicato, in quanto stamani il segretario era assente dal Comune.

Nella diffida viene citato un solo telefax allegato, in realtà ce ne sono due. L'altro è stato notificato a mano al sig. Sindaco Gerardo Mannello, che evidentemente stamani era negli uffici della prefettura,  ed è anteriore ma porta lo stesso n. di protocollo

Ecco i testi dei tre documenti

DOC. N. 1 ------

Comune di Badolato - Provincia di Catanzaro prot. n. 5881 del 25.10.2002
Oggetto: Notifica diffida
Ai sensi dell'art. 141 del D.lg.s. 267/2000, si partecipa, attraverso dovuta notifica, tELEFAX pROT. NR. 2534/6 GAB in data 25.10.2002 e di cui si allega copia.
Firmato Il Segretario Generale Dr. Vincenzo Prenestini

DOC. N. 2 acquisito al prot. del comune il 25.10.2002 al n. 5877 -------

Ufficio territoriale del Governo di Catanzaro
telefax notificata a mano al sig. mannello gerardo
sindaco protempore 25/x/2002

25 ottobre 2002
Sig. presidente consiglio comunale
Sig. sindaco
Sig. segretario comunale
Badolato

PROT. NR. 2534/6 GAB. PTO

RIFERTELEFAX 5874 CONCERNENTE MANCATA APPROVAZIONE RICOGNIZIONE STATO REALIZZAZIONE ATTIVITA' PROGRAMMATA ET VERIFICA EQUILIBRI FINANZIARI BILANCIO 2002 VRG INVITONSI SS.LL. PROCEDERE AT CONVOCAZIONE CONSIGLIO CODESTO ENTE ENTRO ET NON OLTRE GIORNI 10 (DIECI) DA NOTIFICA PRESENTE DIFFIDA VRG SCOPO ADEMPIERE AT OBBLIGHI DI LEGGE DI CUI AT ART. 193 T.U.E.L. 267/2000 PTO

RESTASI ATTESA URGENTE RISCONTRO ALT

CORRADO CATENACCI PREFETTO CATANZARO

VISTO: p. IL PREFETTO (Firma incomprensibile)

 

DOC. N. 3 acquisito al prot. del comune il 25.10.2002 al n. 5880 -------

25/10/2002 ven 15:23 fax 0961702030 PREFETTURA DI CATANZARO

Ufficio territoriale del Governo di Catanzaro
telefax

25 ottobre 2002


Sig. segretario comunale
Badolato

PROT. NR. 2534/6 GAB. PTO

RIFERTELEFAX PARI NUMERO ET DATA PRECISASI CHE S.V. DEBET PROVVEDERE NOTIFICA DIFFIDA AT CIASCUNO DEI CONSIGLIERI CODESTO COMUNE PTO RESTASI ATTESA URGENTE ASSICURAZIONE SU AVVENUTO ADEMPIMENTO ALT

CORRADO CATENACCI PREFETTO CATANZARO

VISTO: p. IL PREFETTO (Firma incomprensibile)

 

IL CONSIGLIO DICE NO AL RIEQUILIBRIO DI BILANCIO

Come sapete -anche se non nei minimi dettagli perché il sindaco-presidente ha convocato in ora lavorativa il consiglio- Il consiglio comunale ha detto due no fondamentali. Il primo no a un ulteriore rinvio della seduta per continuare la telenovela, il secondo e definitivo no al riequilibrio di Bilancio.

della preparazione del consiglio, del dibattito politico, e di tutte le carte vi ho tenuti informati nei giorni scorsi. Per quanto riguarda, invece, lo svolgimento del consiglio vero e proprio ho sentito i consiglieri di minoranza e qualcuno del pubblico, ma preferisco aspettare e pubblicare gli interbenti ufficiali di tutti i consiglieri che hanno fatto dichiarazioni di voto scritte. Appena mi perverrano vi darò conto di tutti gli interventi a verbale. Nei prossimi giorni sistemerò un po' il materiale in un piccolo dossier così da poter avere tutto sottomano.

Per oggi vi dovete "accontentare" delle notizie dei tre giornali regionali che, tutti e tre, riportano la notizia. Aggiungo qualche commento solo all'articolo di Laganà perché ci da notizia che "c'è una normativa che può adottare il Prefetto con la riconvocazione del consiglio comunale entro 20 giorni". In realtà la notizia si era sparsa ieri, propagandata dal gruppo di Rondinelli, come proveniente dall'avv. Mosca a cui era stato posto il quesito. Ma l'avv. Mosca, consigliere provinciale dei D.S., contattato dal Consigliere D.S. Francesco Criniti (Ciccio do Guardia) non ha confermato. In serata la cosa veniva raccontata così da Rondinelli: "Dopo il consiglio nella stanza del sindaco c'eravamo io, il segretario, il sindaco, e il prof. Laganà. Il sindaco ha telefonato in prefettura ed ha avuto questa risposta dal dott. Sebastiano Cento". Quando gli ho chiesto -maliziosamente?- se c'era il vivavoce, ha girato le spalle e con un sorriso si è ritirato. Più tardi, abbiamo avuto un'altra versione dal prof. Laganà, quando gli è stato chiesto di rendere conto dell'affermazione fatta nella cronaca di telejonio. Laganà dice: "Dopo il consiglio nella stanza del sindaco c'eravamo io  e il sindaco. il sindaco ha telefonato in Prefettura e gli hanno dato questa informazione, che anch'io ho sentita perché ero molto vicino al telefonino del sindaco". Dunque questa notizia viene dal sindaco di Badolato.

Nel dopo consiglio Laganà ha dunque sentito il sindaco che tra l'altro "si è detto amareggiato per l'assenza dei tre consiglieri di maggioranza e per il comportamento del consigliere Stagno che si è associato alla minoranza". Ora a parte che Stagno, da quando è stato defenestrato da assessore insieme a Battaglia, ha detto che avrebbe votato secondo coscienza, il sindaco ha avuto qualcosa da ridiere anche sull'astensione di Rondinelli. Dopo che aveva sparso la notizia dei venti giorni e Rondinelli gli suggeriva che non sarebbe servito a niente, il sindaco gli ha detto a brutto muso: "si bboi u voti, voti, sinnò vavattinda ca trasa nattru chi bbola u vota a favori".

Intanto è cominciato il toto-statua: a chi dobbiamo fare una statua per la caduta dell'amministrazione? Vi dico subito che la minoranza è nelle ultime posizioni, le prime posizioni sono occupati da consiglieri di maggioranza assenti. Nelle primissime posizioni campeggia Gaetano Stagno per il voto contrario, ma nella serata c'è stata una rimonta di Rondinelli. Sembra che se invece di astenersi, ritenendosi ininfluente, avesse votato a favore allora sì che si sarebbe dovuto rifare il consiglio comunale.
Dunque alla fin fine dobbiamo ringraziare Rondinelli. Dobbiamo ringraziare l'assessore all'ambiente che non è risucito a vedere in due anni il degrado di Badolato, nessuna discarica, nessuna fogna, nessun mare sporco, ma alla fine è riuscito a pulizzare l'unico artefatto altamente inquinante: l'amministrazione cinquestelle.

In merito alla questione dei 20 giorni c'è un comunicato de "La Mongolfiera" che vi riporto sotto.

 

SULLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO NÈ RINVII NÈ PRESE IN GIRO

Il gruppo consiliare di minoranza di Badolato, La Mongolfiera, interviene in merito alle notizie diffuse a seguito del consiglio comunale di ieri, sul riequilibrio economico dell’Ente.

Pare difatti che secondo alcune fonti, nonostante la bocciatura del consiglio comunale, l’amministrazione avrebbe altri 20 giorni per riuscire a far approvare una proposta che ripiani i debiti, evitando l’intervento del commissario ad acta e il conseguente scioglimento.

Nulla di più strano ed improbabile. I 20 giorni in questione riguardano solo l’ipotesi che una Amministrazione non approvi nei termini di legge il proprio bilancio (art 141 del TU 267/2000). La mancata approvazione di cui parla tale articolo riguarda il fatto che non "sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema" di bilancio e riguarda anche l’ipotesi che il consiglio non lo abbia eventualmente approvato "nei termini di legge". Qui è successa una cosa assai diversa: lo schema era bello e fatto, ma è stato bocciato dal consiglio. Difatti lo stesso articolo parla subito dopo di commissario che si sostituisce alla amministrazione "inadempiente", cioè che non predispone lo schema di bilancio o non lo predispone per tempo.

Ma la nostra amministrazione comunale non è inadempiente. Adempie totalmente al suo dovere di fare uno schema. Lo ripetiamo, lo schema c’era. È stato semplicemente bocciato.

Ciò, come ricorda l’art 193, equivale a non approvare il bilancio comunale. Lo stesso articolo 193 ricorda quindi, che a questo punto si applica la "procedura prevista dal comma 2" art 141; ebbene, l’unica procedura di cui si parla in quel comma è "la procedura per lo scioglimento del consiglio".

Quindi non si capisce la discussione, ove mai esistesse. Peraltro politicamente c’è poco da aggiungere: l’amministrazione si è disintegrata; dai dodici di partenza si è ritrovata in sei: 2 contro, 1 astenuto, 3 assenti e tra i 6 rimasti nella barca che affondava, uno (Nicola Lentini) lanciava accuse gravissime contro la conduzione di tutta la vicenda…

Peraltro, a fronte di questo finto dibattito sullo scioglimento che non arriva e su cui cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, non ci si deve dimenticare uno degli aspetti più mostruosi di tutta la vicenda, e cioè che per 5 anni sono stati falsificati i bilanci del Comune occultando tutti i miliardi di debiti usciti fuori in queste settimane! Se non basta questo per sciogliere un consiglio comunale!

Finiamola di prenderci in giro e di prolungare l’agonia di tale amministrazione, e chiudiamo al più presto questa pagina scellerata per la nostra Comunità.

Badolato 25 ottobre 2002   Il gruppo consiliare "La Mongolfiera"

 

Gerardo Mannello ha perso il sostegno del suo Consiglio a causa dei problemi di bilancio dell'ente
SFIDUCIATO IL SINDACO DI BADOLATO
Sul riconoscimento dei debiti sette voti contro e sei a favore

Gerardo Mannello non è più il sindaco di Badolato. È stato sfiduciato dal consiglio comunale di giovedì e la sua maggioranza non si è rivelata compatta.

Era dda diverso tempo che spirava aria di crissi nella maggioranza "Cinquestelle" che amministra il Comune di Badolato. Le dimissioni, benché giustificate da motivi non politici (prima quelle di Giovanni Bove, poi di Salvatore Rondinelli, rispettivamente da presidente e vicepresidente del Consiglio comunale), insieme ai vari rimpasti che nell'arco della vita amministrativa si erano susseguiti, tradivano una situazione difficile da mantenere.

Decisiva, infine, è stata la vicenda del riconoscimento dei debiti fuori bilancio che ha fatto slittare l'assise per ben tre date consecutive. Una circostanza che aveva fatto intervenire duramente la minoranza attraverso documenti e volantini distribuiti e affidati alla stampa in questi giorni.

Quest'ultima, a dire il vero, un ruolo non certo marginale l'ha avuto. In particolare, Internet che con il sito di controinformazione badolatese (gilbotulino), ha letteralmente riempito di e-mail gli utenti interessati alle vicende politiche badolatesi e non solo. Un sito che pur se dichiaratamente parziale, come esso stesso si definisce, ha sensibilizzato l'opinione pubblica preconizzandone con insistenza la fine della giunta e, da ultimo, cogliendo coerentemente nel segno.

Ma veniamo al Consiglio comunale e alla votazione che ha determinato il collasso del sindaco Mannello e della sua giunta. All'ordine del giorno il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Assenti tre consiglieri, Giovanni Bove (ex presidente dell'assise), Emilio Leuzzi (ex assessore), Vincenzo Lentini, hanno votato contro sette consiglieri, ossia, Nicola e Francesco Criniti, Giuseppina Gerace, Alfonso Gallelli, Pietro Piroso (della minoranza), nonché Domenica Battaglia (ex assessore al Bilancio) e Gaetano Stagno (ex assessore); si è astenuto il consigliere Rondinelli (assessore ed ex vicepresidente del consiglio comunale). hanno votato a favore, invece, sei componenti del consesso: innanzitutto lo stesso sindaco Gerardo Mannello, Vincenzo Gallelli, Nicola Lentini, Anna Maria Laganà, Gesualda Audino, Vittorio Pultrone.

I consiglieri di maggioranza, che pure hanno fatto dichiarazioni di voto a favore, non hanno omesso di rilevare l'anomalia della situazione contabile del Comune. La minoranza, per contro, ha rimarcato le posizioni assunte di recente con un pubblico documento diramato alla stampa e diffuso tra la popolazione.

Non ha colto nel segno l'esortazione rivolta ai presenti dall'assessore esterno Franco Nisticò, che si è richiamato al bene del paese per indurre i componenti del consiglio a scelte meno drammatiche. (Fabio Guarna, Il Quotidiano, 25.10.2002)

 

Domenica Battaglia denuncia di essere stata tenuta all'oscuro della situazione
LE ACCUSE DELL'EX ASSESSORE AL RAMO

Domenica Battaglia, già consigliera di maggioranza e assessore con delega al Bilancio, delega ritiratagli ad ottobre del 2001 ha votato contro al consiglio per il riequilibrio di bilancio.

L'ex esponente dell'esecutivo ha detto parole di fuoco sulla pratica in discussione nell'assise, poi costata la testa del sindaco Gerrado Mannello.

«La situazione venutasi a creare mi obbliga a chiarire la mia posizione -ha affermato-. Nel periodo in cui ho ricoperto la carica di assessore (giugno 2001-ottobre 2001) al bilancio sono stata tenuta completamente all'oscuro della situazione debitoria che si veniva a delineare nel Comune. Addirittura mi veniva fatto divieto di accedere alla posta in arrivo se prima, e anche in sua assenza, non veniva filtrata e censurata dal sindaco. Pertanto in questo stato di totale confusione il mio voto non può che essere contrario». Domenica Battaglia ha, pertanto, invitato i collleghi della maggioranza «ad una assunzione di responsabilità per limitare i danni alla collettività dimettendosi. Così facendo si eviterà l'inevitabile scioglimento dall'alto del consiglio comunale con le relative conseguenze". (Il Quotidiano, 25.10.2002)

 

CONSIGLIO COMUNALE VERSO IL PROBABILE SCIOGLIMENTO

Il voto contrario all'approvazione della deliberazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio porterà a breve alla conseguente nomina di un commissario ad acta e all'inevitabile avvio delle procedure da parte del prefetto di Catanzaro per lo scioglimento del consiglio comunale di Badolato. La notizia del probabile scioglimento del consiglio comunale di Badolato era già nell'aria da qualche tempo negli ambienti politici della cittadina ionica del Soveratese e si è concretizzata ieri mattina con il "no"di sette consiglieri comunali e un astenuto al riconoscimento e al ripiano di debiti fuori bilancio per circa 6 miliardi di vecchie lire. Sono stati alcuni membri della maggioranza col loro voto contrario e con l'assenza alla riunione a decretare lo scioglimento del Comune ionico, guidato da Gerardo Mannello per il secondo mandato consecutivo con la lista civica "Cinque Stelle". L'assemblea comunale riunitasi per la terza volta, ieri mattina, per esaminare l'importante pratica finanziaria, non è riuscita a licenziare col voto favorevole il provvedimento per cui ora scatterà la norma sul controllo degli organi prevista dall'articolo 141- comma 2- del Dlgs 267/200°, che prevede, appunto, l'inizio della procedura per lo scioglimento del Consiglio. Il riconoscimento e il ripiano dei debiti fuori bilancio è stato bocciato dal voto contrario del consigliere di maggioranza Gaetano Stagno e da quelli del gruppo di minoranza Nicola e Francesco Criniti, Gerace Giuseppe, Pietro Piroso , Cosimo Gallelli e Domenica Battaglia (eletta tra le fila di "Cinque Stelle e poi passata all'opposizione). Astenuto, invece, l'assessore Salvatore Rodinelli. Ma sullo scioglimento del consiglio comunale hanno pesato le assenze dei consiglieri di maggioranza Leuzzi, Vincenzo Lentini e Bove, quest'ultimo dimessosi poco tempo fa dalla carica di presidente del consiglio comunale a testimonianza di come ormai i rapporti all'interno di "Cinque Stelle" si siano deteriorati. L'ultima seduta del consiglio comunale di Badolato si era aperta in un clima che lasciava presagire la chiusura anticipata della seconda "consigliatura" a guida Mannello. Il dibattito incentrato sui ritardi della presentazione di alcuni debiti fuori bilancio ha avuto spunti di accesa polemica tra il capogruppo della Mongolfiera, Nicola Criniti e il sindaco Mannello. È stato, comunque, il consigliere di maggioranza Gaetano Stagno a evidenziare lo stato precario delle casse comunali e a sottolineare il mancato inserimento dei debiti fuori bilancio negli esercizi finanziari di competenza. (d.m., La Gazzetta del Sud 25.10.2002)

 

dopo 5 ore di dibattito il civico consesso non approva il riequilibrio di bilancio. Ora la parola passa al prefetto
CONSIGLIO COMUNALE A RISCHIO
L'amarezza del sindaco Mannello a fine seduta: «Noi siamo con la coscienza pulita»

Dopo cinque ore di dibattito il consiglio comunale di Badolato non approva il riequilibrio di bilancio con il riconoscimento dei debiti per oltre sette miliardi e pertanto ci sono tutti i presupposti per il suo scioglimento con la nomina di un commissario ad acta. Tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza sono usciti dall'aula convinti, dello scioglimento immediato, invece, c'è una normativa che può adottare il Prefetto con la riconvocazione del consiglio comunale entro 20 giorni e tentare di far approvare il riequilibrio di bilancio e salvare quindi la legislatura (E tu come lo sai? potresti citare, per favore, la fonte? NdG).

Nel dibattito molto articolato il sindaco Mannello ha ripercorso l'iter dei debiti fuori bilancio. Ha sottolineato l'impegno per evitare di pagare interessi maturati e spese legali con accordi con i creditori che avrebbero ridotto di oltre 7 miliardi le spese in quanto l'Ente andava a pagare i debiti esistenti al 1996 (eh? non ci ho capito niente!). Ha ammesso anche che il caso è stato affrontato con molta leggerezza assumendosi le proprie responsabilità.

Dopo gli interventi dei consiglieri di minoranza, Nicola Criniti, Francesco Criniti, Pietro Piroso che hanno accusato la maggioranza di gravi responsabilità, sono arrivati gli interventi della maggioranza da Anna Laganà, Francesco Gallelli, Salvatore Rondinelli, Nicola Lentini, Franco Nisticò e Gaetano Stagno.

Nicola Lentini pur riconoscendo di non essere a conoscenza a conoscenza dei debiti fuori bilancio ha dichiarato il voto favorevole a lriconoscimento, Stagno invece ha elencato una serie di negligenze degli uffici contabili, la poca chiarezza del sindaco, da qui la sua motivazione di voto contrario. Rondinelli invece ha motivato il voto di astensione, condividendo le motivazioni di Lentini, proponendo con un atto di grande responsabilità di approvare il punto in discussione e poi rassegnare le dimissioni. Anche Nisticò ha richiamto tutti a valutare i danni che si arrecano alla collettività con la non approvazione. Il vice sindaco Gallelli ha puntualizzato i problemi risolti dalla maggioranza.

nella sua dichiarazione di voto contrario il capogruppo Nicola Criniti ha lanciato pesanti accuse che vanno dall'occultamento di atti amministrativi, falsificazione di bilanci, errate valutazione del Revisore dei Conti. «Oggi -ha detto Criniti- non ci sono le condizioni per approvare il riequilibrio. Non siete più credibili ben venga il Commissario a ripianare con un piano finanziario questo drammatico disastro da voi provocato» (Criniti ha parlato per più di mezzora e il succo è stato: "Non c'è certezza dell'ammontare dei debiti, non c'è certezza nell'efficacia dei mezzi impiegati per ripianarli" NdG).

Nella dichiarazione di voto anche l'ex componente della maggioranza Domenica Battaglia nel dichiarare il suo voto contrario ha puntualizzato che quando ricopriva la carica di assessore al Bilancio non è mai stata informata dei debiti fuori bilancio. Inoltre ha criticato il comportamento del sindaco (Chiamala critica!)

Anna Laganà, capogruppo della maggioranza, nel respingere le valutazioni della minoranza ha proposto il voto favorevole del suo gruppo, facendo sue le argomentazioni del sindaco.

Il sindaco Mannello in apertura dei lavori aveva invitato con la riunione dei capigruppo a rinviare i lavori del consiglio comunale e nominare una commissione per valutare meglio la documentazione e programmare un piano con i creditori attraverso un mutuo con la Cassa depositi e prestiti. La proposta veniva respinta con il voto della minoranza (con il voto di Battaglia NdG) e con il voto di Stagno della maggioranza.

Al termine dei lavori il sindaco si è detto amareggiato per l'assenza dei tre consiglieri di maggioranza e per il comportamento del consigliere Stagno che si è associato alla minoranza. (E per l'astensione di Rondinelli? ve lo dico a parte! NdG)

«Valuterò il caso Badolato con il signor Prefetto di Catanzaro -ha dichiarato Mannello- illustrerò la situazione venutasi a creare, farò ancora un un ulteriore tentativo come previsto dalla normativa vigente, poi si vedrà se dobbiamo andarcene a casa, noi siamo con la coscienza pulita» (Ecco la fonte normativa! Ma credo che confonda con il gioco dei caramelloni e lì che esce la scritta "Ritenta, sarai più fortunato!", NdG).

(tratto da Franco Laganà, Il Domani, 25.10.2002)

 

consiglio comunale del 24.10.2002
LA DICHIARAZIONE DI VOTO DEL CONSIGLIERE DOTT. NICOLA LENTINI

In questo momento così grave per la nostra comunità, di cui mi sento orgoglioso di fare parte, ho sentito il dovere morale e politico di essere presente a questa seduta del Consiglio Comunale di Badolato. Avrei avuto tutte le ragioni per non essere presente, una su tutte quella, di aver verificato soltanto, in data 26.9.2002, che la situazione economica del Comune in realtà, risulta, diversa da quella riportata nei bilanci, nei preventivi, nei consuntivi approvati dal 1997 fino ad oggi, neppure nelle relazioni dei revisori. Il susseguirsi degli eventi mi ha portato a visionare carte che mai e poi mai avrei immaginato di dover leggere. Sono profondamente indignato, come amministratore, come cittadino e come uomo, a questo punto pretendo che venga fatta piena luce su tutta questa vicenda, su debiti prima dichiarati e poi dopo qualche giorno non più tali, su carte che oggi dicono una cosa e qualche giorno fa né dicevano altre. Qualcuno potrebbe pensare, a ragion veduta: "come mai il dottore Lentini, già amministratore di questa coalizione nella passata legislatura oggi dichiara questo?".

Semplice perché solo ora è venuto a conoscenza di questa situazione. nel lontano 1997 anno della mia elezione a Consigliere Comunale, quando freschi di nomina ci accingemmo, ad approvare il primo consuntivo della nostra gestione ma che in realtà era il bilancio approvato dalla precedente Amministrazione Bressi, per salvaguardare la continuità amministrativa, la relazione tecnica dell'ufficio Ragioneria e dell'allora Revisore dei Conti dott. Silvano Chiaravalloti ereditato anche lui dalla precedente amministrazione affermavano che non risultavano debiti fuori bilancio. Negli anni a seguire le varie relazioni dell'ufficio ragioneria e del revisore dei conti hanno sempre confermato all'unisono che non esistevano debiti fuori bilancio. E non poteva essere altrimenti in quanto l'Amministrazione Mannello ha sempre rispettato le indicazioni fornite dal bilancio Comunale.

Ma oggi la situazione cambia, in quanto agli atti di questo Consiglio vi sono allegati documenti inequivocabili che affermano il nostro Comune deve onorare un debito nei confronti della Baronessa De Riso e degli eredi del Barone Gallelli, iniziato nel lontano 1978 con varie procedure di esproprio e riconosciuto come si evince dalle delibere di consiglio comunale del 26/11/1996 contraddistinte dal numero 43 al 58 con allegate le varie transazioni. A questo proposito qualche consigliere che oggi siede sui banchi di questo consiglio comunale allora faceva parte di quel consiglio comunale che diede il placet a queste transazioni, giudicando giusto quello che si andava a deliberare, viceversa oggi punta il dito e addossa le proprie responsabilità ad altri o peggio sottraendosi ad esercitare il proprio dovere di amministratore.

In qualità di Consigliere Comunale ho il dovere politico e morale di risolvere questo problema attivandomi a reperire i fondi necessari a ripianare una situazione che altrimenti farebbe ricadere il nostro Comune in un nuovo dissesto finanziario. Avendo verificato, come da certificazione allegata agli atti di questo Consiglio, che il nostro Comune può allo stato attuale contrarre un mutuo con la Cassa Deposito e Prestiti per le some che ora dovranno essere verificate, sulla base di tutti gli atti esistenti e relativi, sia giudiziari che stragiudiziali, visto la disponibilità a rinunciare agli interessi legali comunicata per lettera ed esibita da Signor Sindaco della Baronessa De Riso, Zacutti e degli eredi Barone Gallelli nonché dei Legali rappresentanti delle Parti, esprimo: "voto favorevole alla proposta di risanamento presentata da questa maggioranza e prima descritte".

Per quanto riguarda gli altri atti allegati a questo punto dell'ordine del giorno, e precisamente gli atti di Precetto Scuteri, non avendo avuto riscontro documentale e facendo fede altresì alla relazione dell'Ufficio Ragioneria in data 11/10/2002 e del Revisore dei Conti in data 14/10/2002 che affermano ed attestano che: "il debito della ditta f.lli Scuteri, a suo tempo inserito nel piano di risanamento, comprensivo della quota capitale ed interesse è stato interamente pagato."

Alla luce di tutto questo chiedo che il Sindaco e la Giunta diano incarico ad un legale di sicura e provata competenza, per accertare ogni vertenza relativa tutt'ora pendente e/o definita con ogni effetto conseguente che dovrà essere esaminato, e portato in un successivo Consiglio Comunale prima di assumere ogni necessaria definitiva decisione.

Badolato lì, 24 ottobre 2002 Firmato Dott. Nicola Lentini