Gil Botulino (The German Observer)

News di Martedì 29 Ottobre 2002

CONVOCATO IL CONSIGLIO PER LA RIPROPOSIZIONE DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO

Si terrà Domenica 3/11/2002 alle ore 9, in sessione straordinaria urgente, in unica convocazione,  il Consiglio comunale di Badolato; con un unico punto all'O.d.G.: "Ricognizione sullo stato di realizzazione dell'attività programmata e verifica degli equilibri di bilancio - esercizio 2002 - determinazioni provvedimenti". La riproposizione dello stesso punto discusso per ben 5 ore nel consiglio comunale del 24 ottobre e respinto con 7 voti contrari e 6 a favore.

Questo il testo della convocazione disposta dal sindaco: "In esecuzione all'atto di diffida Prefettizia Telefax Prot. n. 2534/6 GAB del 25/10/2002, già notificato alla S.V. con nota Prot. Comunale 5881 del 25/10/2002, si partecipa la convocazione del Consiglio Comunale sotto descritto, che si terrà nella sede Comunale di Badolato. Gli atti relativi all'unico punto all'O.d.G. sono depositati nella Segreteria Comunale a disposizione dei Signori Consiglieri che volessero consultarli".

Oggi si dice in giro che "Cinquestelle" non ha più problemi, che si è ricompattata, dopo che Salvatore Rondinelli e Anna Laganà sono tornati da Roma con un prestito di  6 miliardi di lire.

Ancora serpeggia del malumore tra i consiglieri che, in maggioranza, hanno già risposto No a questo punto, operando un atto politico ben preciso: sfiduciare l'esecutivo Mannello.

Dagli ambienti della Mongolfiera che, vi ricordiamo, hanno nel loro seno i Democratici di sinistra di Badolato, con in testa il loro segretario Nicola Criniti, si fa sapere che gli uffici della Prefettura hanno chiarito che la diffida, secondo loro, è un atto dovuto e che non preclude l'avvio della procedura di scioglimento del consiglio comunale. Anzi, si ribadisce, che quest'atto viene fatto proprio per evitare che ci possano essere, poi, delle contestazioni al procedimento di scioglimento. Tali argomentazioni non convincono del tutto i consiglieri della Mongolfiera che, pur dichiarandosi rispettosi delle Istituzioni, non escludono manifestazioni di protesta.

Intanto abbiamo il verbale della seduta del 24 ottobre per cui posso riportarvi le ragioni del NO, del SÌ e dell'Astensione.

Il No è venuto dalla minoranza che si è affidata dunque alla dichiarazione unitaria del suo capogruppo, dal consigliere di maggioranza Gaetano Stagno, dal consigliere Domenica Battaglia, eletto nella lista "cinquestelle", ma che già da un anno fa gruppo a sé. Il SÌ è venuto dal capogruppo di "cinquestelle" e un "SÌ.. Ma" dal consigliere di "Cinquestelle" Nicola Lentini. L'astensione dal consigliere e assessore di "cinquestelle" Salvatore Rondinelli.

 

IL "NO" DEI CONSIGLIERI DELLA MONGOLFIERA

Il "NO" per i consiglieri de "La Mongolfiera" è stato motivato dal capogruppo Nicola Criniti. Nicola Criniti, nella scorsa legislatura è stato consigliere di minoranza per l'Ulivo; Pietro Piroso è stato consigliere di minoranza per "dal borgo al mare" nella precedente legislatura, ed ha fatto parte anche dell'esecutivo "Bressi". Francesco Criniti e Giuseppina Gerace dei D.S. sono alla prima consigliatura così come l'indipendente Alfonso Gallelli.

N.B. Intervento a braccio riportato nel verbale del Consiglio, delibera C.C. 32/2002.

Oggi dobbiamo votare su provvedimenti che dovrebbero ripianare debiti oggetto della discussione, ci troviamo invece di fronte ad una situazione di incertezza normativa di fatto su tutti i punti più delicati di questa vertenza. Ci sono responsabilità gravissime inerenti l'occultamento di miliardi di debiti, la falsificazione di tutti gli altri bilanci comunali, le errate valutazioni degli ultimi revisori dei conti nonché le imprecisioni dell'Ufficio tecnico competente ed omissioni politiche visto che la Giunta 5 stelle nel 1997 approvava il pagamento del 60% stabilito con le transazioni. Oggi noi avremmo dovuto votare delle transazioni con risorse certe dopo eventuale Giunta con cui il Sindaco avrebbe dovuto ricevere mandato per farle, viceversa ci viene promesso dopo già due rinvii del Consiglio comunale che le transazioni in questione si andranno a fare da qui a pochi giorni. Evidente la non credibilità di tale proposta così come non è credibile ove un domani si rintracciassero le risorse che sia proprio l'amministrazione che per cinque anni ha nascosto questi debiti ha ripianarli con apposito piano finanziario. E' completamente confusa la situazione che attiene alla ditta Scudieri di cui presunti crediti riconosciuti come tali fino al nove Ottobre, diventano inesistenti due giorni dopo, stiamo parlando di persone che pur avendo un contenzioso con il Comune hanno ricoperto la carica di Consigliere comunale dal 1997 al 2001. In più registriamo l'incertezza su ulteriori possibili debiti fuori bilancio come incarichi professionali deliberati senza copertura finanziaria e ricordiamo la vertenza del PIP che rischia di portare un nuovo fardello di debiti per l'erario Comunale.

Rigettiamo il fatto che, votando contro, si voti a sfavore della salvezza di Badolato perché a giudicare delle situazione presente su cui purtroppo Procura, Corte dei Conti devono fare chiarezza, l'unica vera salvezza per questo paese è la caduta di questa Amministrazione, e siamo certi che qualsiasi Commissario può trovare le risorse assolutamente certe per ripianare i debiti che come candidamente ammesso ci si è dimenticati per negligenza.

Si esprime pertanto voto contrario.

 

IL "NO" DEL CONSIGLIERE DOMENICA BATTAGLIA

Domenica Battaglia è stata eletta, in questa legislatura, nelle lista "Cinquestelle per Badolato". Ha avuto la delega di assessore al Bilancio fino ad ottobre del 2001, quando le è stata ritirata. Da ottobre è nel gruppo dei Comunisti italiani.

La situazione venutasi a creare mi obbliga a chiarire la mia posizione. Nel periodo in cui ho ricoperto la carica di assessore al bilancio sono stata tenuta completamente all'oscuro della situazione debitoria che si veniva a delineare nel Comune. Addirittura mi veniva fatto divieto di accedere alla posta in arrivo se prima, e anche in sua assenza, non veniva filtrata e censurata dal sindaco. Pertanto in questo stato di totale confusione il mio voto non può che essere contrario. Invito, pertanto, i colleghi della maggioranza ad una assunzione di responsabilità ed a limitare i danni alla collettività e a dimettessi per evitare lo scioglimento del Consiglio comunale con le relative conseguenze.

 

IL "NO" DEL CONSIGLIERE GAETANO STAGNO

Gaetano Stagno è stato eletto nella lista "Cinquestelle per badolato". Ha avuto la delega di assessore ai rapporti con le Istituzioni fino ad ottobre 2001, quando gli è stata ritirata. Nella scorsa legislatura è stato Difensore civico.

Visto la documentazione prodotta, allegata al fascicolo del Consiglio comunale; occorre notare come i debiti, solo oggi portati a conoscenza di questo Consiglio, siano in realtà tutti risalenti nel tempo.

Non può quindi essere accolta la loro introduzione in sede di riequilibrio di bilancio, quali debiti non preventivati e non prevedibili.

Tali debiti derivano infatti da sentenze divenute esecutive sotto il mandato della precedente amministrazione e sono stati in parte oggetto di transazione successivamente non onorata. Sarebbe stato quindi necessario oltre che legalmente obbligatorio, riportare in bilancio tali voci passive per ogni esercizio contabile e non presentarle al Consiglio comunale in sede di riequilibrio di bilancio.

Tale condotta appare una forzatura inaccettabile e dimostra dispregio per l'autonomia dell'organo consiliare posto davanti ad un atto compiuto.

Passando ad una analisi tecnica, inoltre, occorre notare come tali debiti siano stati parzialmente ripianati mediante l'intervento dello Stato e non sono più suscettibili di tale beneficio; essi graveranno quindi integralmente sulle casse comunali.

La condotta dell'Amministrazione è quindi inammissibile, poiché pretende l'approvazione di delibere e documenti che solo oggi vengono portati all'attenzione del Consiglio.

Prova ne sia il fatto che, io, all'inizio del mio mandato di Consigliere comunale e successivamente alla nomina di Assessore non ho mai avuto conoscenza dell'esistenza di debiti fuori bilancio, di queste sentenze, dei precetti e delle transazioni, queste ultime non inserite neanche nel fascicolo del Consiglio odierna.

 

IL "M'ASTENGO" DEL CONSIGLIERE SALVATORE RONDINELLI

Salvatore Rondinelli è stato eletto nella lista "Cinquestelle per Badolato". Da giugno 2002 ricopre la carica di assessore ed è stato anche vice presidente del consiglio, dimissionario. Nella scorsa legislatura era consigliere di minoranza per l'Ulivo, da cui si è informalmente dissociato, non partecipando ai consigli, e votando con "Cinquestelle" nei momenti importanti (vedi approvazione PRG). Iscritto ai D.S. è stato sospeso dal partito.

N.B. Intervento riportato nel verbale del Consiglio, delibera C.C. 32/2002.

Consigliere comunale nonché assessore dal 18/6/2002 dichiaro quanto segue: i debiti fuori bilancio che oggi andiamo a riportare nell'equilibrio 2002, trattandosi di partite debitorie pregresse portate a conoscenza del sottoscritto dal responsabile del servizio finanziario e dal Sindaco in data 26/9/2002, pertanto lo scrivente ribadisce di non essere mai stato a conoscenza della situazione debitoria del Comune tanto che nei vari atti dal sottoscritto approvati che sono: Esame d approvazione conto Bilancio 2002 - delibera C.C. n. 31 del 30/7/2001, Ricognizione stato di riequilibrio esercizio 2001 - delibera C.C. n. 45  28/9/2001, Bilancio di previsione 2002 - delibera C.C. n. 15 del 5/4/2002, esame conto del bilancio 2001 - Delibera C.C. n. 30 del 7/8/2002 si evince dalle relazioni allegate del responsabile del servizio finanziario e del Revisore dei Conti che nel Comune non risultano debiti fuori bilancio. Il sottoscritto venuto solo ora a conoscenza della grave situazione finanziaria dell'Ente comunica che: visto che vi sono debiti pregressi dovuti ai maggiori oneri di esproprio con il pagamento della rimanente quota riconosciuta con deliberazioni C.C. dal n. 43 al 58 del 29/11/1996 pari a euro 3.117.081,32; visto che sulla scorta della documentazione prodotta dal sindaco dal quale si evince che le ditte De Riso\Paparo\Zacutti e Gallelli Vittorio e Lucia hanno accettato di definire le proprie posizioni creditizie a la sola parte dovuta alla data 29/11/1996 senza maggiori oneri per il Comune; riscontrato che tali somme sono debiti che dovevano essere pagati con l'accollo su esercizi finanziari precedenti e che pignorandoli oggi, per quanto detto sopra, non vi è alcun danno erariale al Comune in quanto i creditori non chiedono ulteriori spese e/o interessi. Considerato che vi è stata molta negligenza da parte dei funzionari del Comune e  vi è poca chiarezza se vi sono ulteriori debiti fuori bilancio, tanto che sugli atti di precetto della ditta Scuteri giunti in data 18/4/2002 e non opposti dal Comune (venuto a conoscenza il sottoscritto in data 26/9/2002) e non menzionati oggi tra i debiti fuori bilancio, non vi è molta chiarezza anche se il responsabile dell'ufficio finanziario ci dichiara con propria nota del 11/10/2002 che la ditta Scuteri non vanta da questo Ente alcun credito in quanto regolarmente liquidati quota capitale ed interessi nel piano di risanamento.

Pertanto si astiene dalla votazione.

 

IL "SÌ.. MA" DEL CONSIGLIERE NICOLA LENTINI

Nicola Lentini è consigliere eletto nella lista "Cinquestelle per Badolato". Ha ricoperto la carica di assessore ai lavoru pubblici fino a maggio 2002, quando si è dimesso. Nela scorsa legislatura ha ricoperto la carica di assessore fino a settembre 2000, quando si è dimesso.

In questo momento così grave per la nostra comunità, di cui mi sento orgoglioso di fare parte, ho sentito il dovere morale e politico di essere presente a questa seduta del Consiglio Comunale di Badolato. Avrei avuto tutte le ragioni per non essere presente, una su tutte quella, di aver verificato soltanto, in data 26.9.2002, che la situazione economica del Comune in realtà, risulta, diversa da quella riportata nei bilanci, nei preventivi, nei consuntivi approvati dal 1997 fino ad oggi, neppure nelle relazioni dei revisori. Il susseguirsi degli eventi mi ha portato a visionare carte che mai e poi mai avrei immaginato di dover leggere. Sono profondamente indignato, come amministratore, come cittadino e come uomo, a questo punto pretendo che venga fatta piena luce su tutta questa vicenda, su debiti prima dichiarati e poi dopo qualche giorno non più tali, su carte che oggi dicono una cosa e qualche giorno fa né dicevano altre. Qualcuno potrebbe pensare, a ragion veduta: "come mai il dottore Lentini, già amministratore di questa coalizione nella passata legislatura oggi dichiara questo?".

Semplice perché solo ora è venuto a conoscenza di questa situazione. nel lontano 1997 anno della mia elezione a Consigliere Comunale, quando freschi di nomina ci accingemmo, ad approvare il primo consuntivo della nostra gestione ma che in realtà era il bilancio approvato dalla precedente Amministrazione Bressi, per salvaguardare la continuità amministrativa, la relazione tecnica dell'ufficio Ragioneria e dell'allora Revisore dei Conti dott. Silvano Chiaravalloti ereditato anche lui dalla precedente amministrazione affermavano che non risultavano debiti fuori bilancio. Negli anni a seguire le varie relazioni dell'ufficio ragioneria e del revisore dei conti hanno sempre confermato all'unisono che non esistevano debiti fuori bilancio. E non poteva essere altrimenti in quanto l'Amministrazione Mannello ha sempre rispettato le indicazioni fornite dal bilancio Comunale.

Ma oggi la situazione cambia, in quanto agli atti di questo Consiglio vi sono allegati documenti inequivocabili che affermano il nostro Comune deve onorare un debito nei confronti della Baronessa De Riso e degli eredi del Barone Gallelli, iniziato nel lontano 1978 con varie procedure di esproprio e riconosciuto come si evince dalle delibere di consiglio comunale del 26/11/1996 contraddistinte dal numero 43 al 58 con allegate le varie transazioni. A questo proposito qualche consigliere che oggi siede sui banchi di questo consiglio comunale allora faceva parte di quel consiglio comunale che diede il placet a queste transazioni, giudicando giusto quello che si andava a deliberare, viceversa oggi punta il dito e addossa le proprie responsabilità ad altri o peggio sottraendosi ad esercitare il proprio dovere di amministratore.

In qualità di Consigliere Comunale ho il dovere politico e morale di risolvere questo problema attivandomi a reperire i fondi necessari a ripianare una situazione che altrimenti farebbe ricadere il nostro Comune in un nuovo dissesto finanziario. Avendo verificato, come da certificazione allegata agli atti di questo Consiglio, che il nostro Comune può allo stato attuale contrarre un mutuo con la Cassa Deposito e Prestiti per le some che ora dovranno essere verificate, sulla base di tutti gli atti esistenti e relativi, sia giudiziari che stragiudiziali, visto la disponibilità a rinunciare agli interessi legali comunicata per lettera ed esibita da Signor Sindaco della Baronessa De Riso, Zacutti e degli eredi Barone Gallelli nonché dei Legali rappresentanti delle Parti, esprimo: "voto favorevole alla proposta di risanamento presentata da questa maggioranza e prima descritte".

Per quanto riguarda gli altri atti allegati a questo punto dell'ordine del giorno, e precisamente gli atti di Precetto Scuteri, non avendo avuto riscontro documentale e facendo fede altresì alla relazione dell'Ufficio Ragioneria in data 11/10/2002 e del Revisore dei Conti in data 14/10/2002 che affermano ed attestano che: "il debito della ditta f.lli Scuteri, a suo tempo inserito nel piano di risanamento, comprensivo della quota capitale ed interesse è stato interamente pagato."

Alla luce di tutto questo chiedo che il Sindaco e la Giunta diano incarico ad un legale di sicura e provata competenza, per accertare ogni vertenza relativa tutt'ora pendente e/o definita con ogni effetto conseguente che dovrà essere esaminato, e portato in un successivo Consiglio Comunale prima di assumere ogni necessaria definitiva decisione.

 

IL "SÌ" DEL GRUPPO CINQUESTELLE

Il sì per la "maggioranza Cinquestelle" è stato motivato della Capogruppo Anna Maria Laganà che ha parlato a nome dei presenti che non hanno espresso altre motivazioni e cioè Gerardo Mannello, Vincenzo Gallelli, Gesualda Audino, Vittorio Pultrone, tutti consiglieri di "cinquestelle" anche nella precedente legislatura. Anna Laganà ricopre, ed ha ricoperto nella precedente legislatura, la carica di assessore al Bilancio.

N.B. Intervento riportato nel verbale del Consiglio, delibera C.C. 32/2002.

Il gruppo di maggioranza esprime parere favorevole alla luce di quanto esposto in precedenza, rigettando in tal modo quanto detto dai Consiglieri che si sono espressi in modo diverso.

 

IL "COMBEGNU" DEI CONSIGLIERI DI CINQUESTELLE

Gli equilibri di bilancio sono stati bocciati anche per le assenze di tre consiglieri eletti nella lista "cinquestelle", Giovanni Bove, Vincenzo Lentini ed Emilio Leuzzi. Giovanni Bove è stato presidente del consiglio, dimissionario. Emilio Leuzzi ha fatto parte anche dell'esecutivo "Bressi". La loro è stata una scelta politica in quanto sono state annunciate con largo anticipo.