Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

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Febbraio 2003     -   Sabato 8

Uno studio della Cgia di Mestre ha fatto i conti in tasca ai contribuenti italiani
NEL 2003 I PIÙ "TARTASSATI" SARANNO I BADOLATESI

È meglio avere la residenza fiscale in Calabria o nel Veneto? Attenzione, la differenza non è da poco. È quanto emerge da un'indagine svolta dall'Ufficio studi degli artigiani della Cgia di Mestre, che ha fatto i conti in tasca agli italiani alla luce dei vantaggi fiscali messi a punto per il 2003 dal governo e dagli enti locali. In Calabria, i lavoratori dipendenti con 2 figli a carico subiranno una contrazione del reddito pari a 17,18 euro mentre nel Veneto lo stesso lavoratore avrà invece a disposizione ben 111,23 euro in più. In tutte le altre regioni invece, i contribuenti avranno più soldi, rispetto al 2002, a loro disposizione. Va mantenuto, tuttavia, il condizionale visto che le previsioni non tengono conto per tutte le realtà regionali delle eventuali addizionali Irpef comunali che ad oggi non consentono di redigere un quadro completo.

Per Badolato possiamo:
Badolato è uno dei 549 Comuni che hanno introdotto l'addizionale Irpef.
L'addizionale Irpef (grazie alle giunte Mannello) è la massima permessa.
Dunque, nel 2003, i più "tartassati" saranno i Badolatesi.

Da un punto di vista metodologico il risultato ottenuto dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre ha tenuto conto delle nuove aliquote e degli scaglioni Irpef introdotti con la Finanziaria 2003, dell'incremento delle retribuzioni contrattuali e del tasso di inflazione programmata che per quest'anno è pari all'1,4%. In ultima analisi si è tenuto conto anche di quelle regioni in cui per il 2002 (come Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Veneto) e per il 2003 (in questo caso solo per la Calabria) si è registrato un incremento dell'aliquota Irpef regionale. Ma l'analisi della Cgia di Mestre non si è fermata qui. Si è individuato chi nel 2002 ha dovuto subire in maniera più pesante il giro di vite fiscale: ebbene, tenendo conto di un aumento delle retribuzioni del 2,3%, di una variazione dei prezzi al consumo del 2,7% e del numero di Comuni (pari a 549) che hanno introdotto l'addizionale Irpef, solo nelle regioni che non hanno applicato l'addizionale Irpef è andata bene ad i contribuenti. In particolar modo per i lavoratori dipendenti single la contrazione del reddito disponibile si è aggirata attorno ai 158 euro.

I Badolatesi ringraziano:
Berlusconi, Chiaravalloti, Mannello
(in stretto ordine alfabetico!).

(Adattatto da Nel 2003 i più "tartassati" saranno i Calabresi, La Gazzetta del Sud, 8/2/2003)

PRESENTATO AL GEOMETRI DI SOVERATO "MALANDRINI"

All'istituto tecnico per geometri è stato presentato il libro di Arcangelo Badolati "Malandrini". Ad introdurre l'opera e l'autore, dopo i saluti del preside Paolo Riverso, la professoressa Marina Gervasi (moglie del farmacista Bressi), docente dell'Itg.

SI TARANTÌJA SOLO SABATO

Sono già sui muri di Badolato superiore le locandine del "Tarantiandu" edizione 2003, organizzato dal Kozzala Social Club. A differenza di quanto precedentemente annunciato la manifestazione si svolgerà interamente nella giornata dell'8 Marzo. Come al solito gli aggiornamenti li avete nell'apposito spazio delle manifestazioni.

PER TUTTI I SORDI: DA NAPOLI LA VISITA È GRATIS

Giovedì 13 febbraio, al mattino, se vi recate all'Ottica Napoli, in via Nazionale 142, a Badolato marina, potrete avere  gratis il controllo uditivo e la guida Salva-Udito.

Successo di pubblico e di critica per "I suoni del Mediterraneo" organizzato a villa Strozzi
LE MUSICHE DI BADOLATO "INCANTANO" FIRENZE

Successo di pubblico e critica presso il Teatro di Villa Strozzi, via Pisana 77, a Firenze nell'ambito del progetto Teatro Mediterraneo, coordinato da Teatro Popolare d'Arte, ideato da Gianfranco Pedullà, si è tenuto, il 16 Gennaio 2003 alle ore 21 il Concerto "I suoni del Mediterraneo".

suonifi2.jpg (14529 byte)Musiche dalla Calabria e dal Salento eseguite da Domenico "Mimmo" Audino (chitarra battente, lira calabrese, tamburello, voce), Valentino Santagati (lira calabrese, fischietti, chitarra battente, tamburello, voce) e Anna Cinzia Villani (organetto, chitarra, armonica, flauto, tamburello, voce).

Erano presenti circa duecento persone scatenatissime, che dopo un primo momento di ascolto, non hanno potuto fare a meno tutti che lanciarsi in tiratissime tarantelle.

Molti volti noti a Badolato erano presenti al concerto di Domenico Mimmo Audino & C., brillanti e "ricche di cultura musicale" le introduzioni di Valentino Santagati, sobria e "musicalmente decisa" la presenza di Cinzia Villani.

Domenico Mimmo Audino unico nelle interpretazioni di canti badolatesi e nonsolobadodolatesi.

(Il Quotidiano, 8/2/2003)

Nella foto un momento del concerto: da sinistra, Domenico Audino, Anna Cinzia Villani e Valentino Santagati.

Ecco finalmente, sul Domani, la notizia della ricandidatura a sindaco di Mannello, sulle cui dichiarazioni non faccio commenti, trattandosi di vecchie affermazioni a cui chi ha creduto ha già ampiamente risposto. Permettete però una puntualizzazione su alcune inedite affermazioni che non vorrei fossero il sintomo di un precoce decadimento mentale. Sempre che il virgolettato indichi veramente dichiarazioni di Mannello, ma credo di sì: se fossero del Laganà avrebbe detto "superando di più di 800 voti la lista avversaria", come ha sempre fatto. Dunque, abbiamo d'inedito il numero di voti con cui sarebbe stato eletto ("l'ultima volta sono stato eletto con 1.408 voti") e il numero di consiglieri di maggioranza che si sono dimessi ("essere sfiduciato da tre consiglieri della maggioranza"). Per Laganà, per Mannello -in stretto ordine alfabetico- e per chiunque non sia straniero in patria, ricordiamo i dati per come sono. Almeno questi, che sono facilifacili, li potremmo imparare una volta per tutte perché, se non riusciamo a contare correttamente almeno fino a 2000, poi è difficile che qualcuno ci creda quando parliamo di miliardi (di debiti). Dunque, per l'ultima volta, Mannello è stato eletto con 1.506 voti, i consiglieri di maggioranza che l'hanno sfiduciato (leggi che si sono dimessi) sono quattro. Questi dati pubblici e ufficiali, per chiunque sappia leggere i numeri fino a 2000, si trovano nella delibera di convalida dei consiglieri eletti (C.C. 16/2001), nel sito del ministero dell'interno e nel decreto di scioglimento del consiglio comunale.

bollinogiallo64.gif (2149 byte)

logodomani.jpg (4871 byte)L'ex sindaco di Badolato decide di scendere in campo nelle prossime amministrative di primavera
E MANNELLO SI RICANDIDA
Pesanti le accuse contro gli ex alleati della passata legislatura

Arriva la ricandidatura di Gerardo Mannello a sindaco di Badolato. L'investitura è avvenuta nel corso di un'assemblea pubblica organizzata dal movimento "Cinquestelle". "L'ultima volta sono stato eletto con 1.408 voti - ha dichiarato - superando di ben 700 voti la lista avversaria della "Mongolfiera". Essere sfiduciato da tre consiglieri della maggioranza con un accordo capestro (capestro? E a cosa hanno dovuto piegarsi?, NdG), con la minoranza è stato un gesto ignobile che hanno (che ha, NdG) offeso la dignità di un intero Paese. È doveroso, quindi, richiamare gli elettori presentandomi al loro giudizio insindacabile". Lei conosce le vere cause delle dimissioni. "Ho cercato in tutti i modi di tenere unita la maggiorana (Chi?, NdG), ma quando mi sono visto con le spalle al muro sono stato costretto ad adottare provvedimenti drastici". E sull'ultima assemblea della "Mongolfiera", cosa ci dice? "Ancora una volta hanno disinformato i cittadini. L'accusa più grave nei miei confronti ha riguardati i "balletti di miliardi" depositati sui libretti e relativi interessi. La cifra esatta è di 3 miliardi e 600 milioni. Ebbene questa somma si trovava e si trova ancora, almeno fino a quando sono arrivati i commissari, presso la tesoreria comunale. Sono somme vincolate, non disponibili, nel senso che il Comune non può utilizzarle per cose diverse da quelle per le quali sono state destinate: servono per il piano di risanamento e basta. La predetta somma, è stata sempre e chiaramente esposta nei documenti contabili. Questo, naturalmente, lo poteva rilevare e leggere chi il bilancio lo capisce". Forti critiche anche per i debiti fuori bilancio… "Su questo problema sono state dette molte falsità. Bisognerebbe fare un passo indietro nel tempo, per rinfrescare a tutti la memoria e far capire che i guai sono iniziati quando è stato contratto un mutuo con l'Unipol di 1 miliardo, per ripianare i debiti di pari importo ma alla fine il comune è rimasto indebitato per circa tre miliardi. Anche in questa fase delicatissima, nessuno di quei professionisti che erano anche amministratori ha mai suggerito il modo per risolvere un così delicato problema". Si è parlato anche delle questioni "Gallelli" e "De Riso"… "Mi consenta di fare chiarezza su una vicenda sulla quale si è voluto speculare molto. Premesso che sono somme derivanti da espropri per opere pubbliche che vanno dagli anni 80 in poi, bisogna partire dalle delibere del consiglio comunale in data 29 novembre 1996, con le quali, il consiglio, approvava, i maggiori oneri d'esproprio che erano stati elaborati e valutati da tecnici esterni all'amministrazione, in quella seduta, si approvavano le transazioni, e si inoltrava richiesta di finanziamento a carico dello stato con mutuo con la cassa depositi e prestiti, che si faceva carico per la quota parte del sessanta per cento. Il debito totale era di 13,5 miliardi, in pratica rimaneva un debito di 6,5 miliardi. Per quanto riguarda gli atti di precetto, dopo essere stati in Prefettura, e chiarito di cosa si trattava, è stato dato incarico con delibera di giunta n. 109 del 25 ottobre ad un legale, per verificare la legittimità o meno della richiesta. I commissari hanno revocato l'incarico dato e lo hanno conferito ad altro legale, sempre però per verificarne la legittimità". Mannello, infine, si è detto felicissimo dell'intervento dell'ex sindaco Domenico Bressi che si è detto pronto a sostenere la ricandidatura. "Sono convinto che i miei concittadini sapranno distinguere da quale parte stà la verità", ha concluso.

(Franco Laganà, Il Domani, 8/2/2003)

SmE=mc2: DALLA FISICA ATOMICA UNA SPERANZA PER L'IMPUTATO SILVIO

dal nostro corrispondente al CERN (Ginevra)

Non saranno cavilli giuridici o leggi su misura ad evitare un confronto in aula tra Silvio Berlusconi e le toghe rosse. A scavalcare la sentenza della Cassazione, che ha rifiutato il trasferimento da Milano a Brescia, dei processi Sme-Ariosto e Lodo Mondadori potrebbe essere quello che finora sembrava un'utopia fantascientifica: il teletrasporto. A poche ore dalla pubblicazione su "Nature" dell'esperimento eseguito dall'équipe ginevrina del professor Gisin, che è riuscita a trasferire un fotone da un laboratorio a un altro distante due chilometri, sempre dalla Svizzera è arrivata la notizia che ha riportato il sorriso sui volti aggrondati di Berlusconi e Previti. Come riferisce la rivista inglese "Law", infatti, un gruppo di scienziati del Dipartimento di Fisica Processuale dell'Università di Zurigo è riuscito, grazie a sofisticate apparecchiature, a spostare un "processone", la particella fondamentale nel nucleo dell'azione giudiziaria. Trasmesso da un'aula giudiziaria del centro città dal pool capitanato dal professor Oberhoefli, il processone si sarebbe materializzato dopo poche ore in un tribunale di periferia, con caratteristiche identiche.
Immediatamente contattato dagli avvocati del premier, il luminare elvetico ha gettato acqua sul fuoco: "E' solo un primo passo - li ha avvertiti Oberhoefli -, anche se importante. Dopo il processone, la tappa successiva sarà il teletrasporto del faldone, un altro elemento fondamentale nella struttura atomica del dibattimento. Dopo processone e faldone sarà la volta del testimone, terza particella orbitante nel nucleo processuale. E così via. Insomma, per riuscire a teletrasportare un intero processo, imputati, avvocati e tutto, da un tribunale a un altro, occorrono ulteriori studi e un potenziamento dei nostri laboratori. Potrebbe essere questione di anni". Ma Niccolò Ghedini e i suoi colleghi hanno fatto sapere al professore che i loro clienti nel frattempo si accontenterebbero di un esperimento di portata più limitata: la disintegrazione atomica dei giudici Colombo e Boccassini.