Gil Botulino

The German Observer
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Marzo 2003     -    Lunedì 3

Ad affermarlo, in una nota, il segretario della Federazione di Catanzaro Giovanni Puccio, che fa chiarezza nel polverone alzato dall'articolo di Franco Laganà apparso su "Il Domani" di venerdì 28 febbraio.

FEDERAZIONE DI CATANZARO
Il Segretario

In relazione all'articolo apparso su "Il Domani" di venerdì 28 febbraio si precisa quanto segue.

La situazione determinatasi all'indomani dello scioglimento del Consiglio Comunale di Badolato era tale che, in assenza di una approfondita riflessione da parte delle forze più avvertite e responsabili e di una conseguente assunzione di responsabilità, si rischiava di andare verso una ulteriore frammentazione e lacerazione del tessuto sociale e politico che avrebbe fatto venir meno qualsiasi prospettiva per il futuro.

Partendo da questa forte consapevolezza e con grande senso di responsabilità, i compagni della sezione DS di Badolato e della Federazione hanno avvertito il bisogno di avviare un lavoro politico finalizzato alla riaggregazione di tutte quelle forze che sentono il bisogno di un progetto politico-amministrativo in grado di restituire fiducia alla cittadinanza.

Poiché si trattava di intervenire in un contesto caratterizzato da una datata e anacronistica conflittualità che aveva impedito alla sinistra di esprimere tutte le proprie potenzialità, i DS hanno compiuto ogni sforzo per favorire l'incontro e il confronto con tanti compagni che, nel corso degli anni, si erano disimpegnati e allontanati dalla vita politica attiva.

È innegabile, tuttavia, che per costruire un progetto comune bisogna avere la capacità di andarsi reciprocamente incontro, di abbandonare posizioni cristallizzate nel tempo, di superare atteggiamenti autoreferenziali e sterili personalismi.

Nessuna scissione si è quindi verificata tra i DS di Badolato che non hanno dissidenti tra i propri iscritti, ma un momento di difficoltà nell'auspicato processo di riaggregazione a sinistra.

I DS, non intendendo rinunciare al progetto di ricomposizione unitaria della sinistra a Badolato, rinnovano a tutti i soggetti (partiti, movimenti, cittadini) interessati l'appello a raccogliere la sfida di riuscire a superare tutti insieme le incomprensioni che ancora persistono, per ricreare finalmente un clima politico sereno e costruttivo nell'interesse superiore della comunità badolatese.

Giovanni Puccio

Come sapete bene non c'è opera che pensata o realizzata sotto il regno di cinquestelle stia andando a buon fine. O si sgretolano, o sono peggio di prima del restauro, o non sono collaudate, o non sono consegnate al Comune etc. etc.

Però nel Campo sportivo di Badolato ci giochiamo da tre anni. Non solo, ma facciamo anche campionati multipli e d'estate lo usiamo anche per partite di tornei estivi e qualche volta abbiamo ospitato anche squadre blasonate. Dunque, tutto a posto?

In verità anche il centro polifunzionale l'abbiamo usato per cinque anni, poi è venuto il Commissario ed abbiamo scoperto che non era stato nemmeno collaudato. E ora potete pensare solo per u momento che il campo sportivo di Badolato possa sfuggire alla aurea regola della "negligenza" cinquestellara?

Ancora una volta siete in errore e non per i soliti lavori, che sono stati terminati con la pala dai dirigenti dell'u.s., o per l'erbetta, che fa sempre la sua pessima figura fin dalla nascita, o per il terreno di gioco, che continua ad essere micidiale per le caviglie specialmente degli arbitri. Questa volta scopriamo che il campo è inagibile ed il Prefetto, con decreto prot. n. 1501/2° settore, ne ha ordinato la chiusura immediata al pubblico.

Ecco il testo completo del decreto:

Il Prefetto della Provincia di Catanzaro, visti gli atti d'ufficio da cui risulta che l'impianto sportivo ubicato in Badolato, di proprietà dell'Amministrazione Comunale di Badolato è sfornito del prescritto parere di agibilità; considerato che detta struttura viene utilizzata per lo svolgimento di manifestazioni sportive; ritenuto che nella fattispecie non sussistono le condizioni di ordine e sicurezza atte a tutelare l'incolumità delle persone; si dispone con decorrenza immediata la chiusura al pubblico dell'impianto sportivo sito in Badolato, di proprietà della Amministrazione Comunale di Badolato.

Catanzaro, 27 febbraio 2003 IL PREFETTO (Catenacci)

Il Roccella batte il Badolato per 3 a 0. La squadra di casa comincia con il freno tirato. Il contraccolpo psicologico subìto in settimana ha messo in fibrillazione il team ionico addirittura in crisi nei primissimi minuti. La traversa di Riitano dai 18 metri è un segnale d'allarme.

I primi 10' sono di netta marca ospite. Un pallonetto di poco alto di Careri suona la carica e di là in avanti il Roccella colleziona le occasioni migliori. Alla mezz'ora Rava si beve la più ghiotta delle occasioni da rete: Fazzolari in uscita spericolata deposita sui piedi dell'attaccante badolatese un pallone d'oro, la conclusione con la palla che veniva rinviata miracolosamente sulla linea di porta da Suraci.

Al termine del tempo è Sainato a fare il giocoliere in piena area di rigore, dopo qualche palleggio effettua una forbice spettacolare con palla nel set. primo tempo sostanzialmente equilibrato.

Nel secondo tempo una sola squadra in campo, il Roccella, che non brillando tiene il pallino del gioco. Ala mezz'ora svirgola Tucci e Zappavigna corre solo verso la porta e la mette dentro. Sul finire Logatto recupera un pallone destinato a spegnersi sul fondo, lo mette al centro e Zappavigna segna ancora. Un 3 a 0 che può sembrare esagerato ma che sembra giusto. (Pino Gagliano, Il Quotidiano, 3/3/2003)

Il Fondo della classifica, alla 21a giornata vede: Badolato a 24 punti, S GrEgorio 23, Nicotera 20, Mammola 17, N. Filadelfia 10, Nuova Cinquefrondese 8.

A Badolato non c'è solo la prima squadra che milita in 1a categoria e che quest'anno stenta un po' ma c'è un grande settore giovanile. Sono terminati un paio di tornei e due rappresentative si sono ben comportate,. Una ha conquistato il secondo posto nello spareggio con il Montepaone, l'altra ha conquistato il diritto a disputare la finale regionale