Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

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Marzo 2003     -    Martedì 11

PROVE D'INCENDIO AL MUNICIPIO DI BADOLATO SUPERIORE

Era da poco passato mezzogiorno quando per i corridoi e nelle stanze del municipio si è cominciato a respirare un acre odore, proveniente da un principio di incendio che si è sviluppato a piano terra. Il fumo proveniente dalle fiamme che si sono sviluppate fuori e dentro il locale dei vigili urbani ha invaso le stanze del municipio. Alcuni impiegati si sono prontamente portati alla porta della stanza dei vigili, Agostino, con sprezzo del pericolo, ha imbracciato un estintore e ha tentato di domare il fuoco. L'estintore però non ha funzionato. Allora si sono usate le maniere forti e il fuoco è stato domato con secchi d'acqua.

Ancora stasera, dopo che per tutto il pomeriggio si è lavorato a ripristinare le condizioni di agibilità, le stanze del piano terra sono nere dal fumo e permane una forte puzza di plastica. Al piano superiore è stata ripristinata la corrente elettrica per cui, sembra, che domani al piano superiore si potrà lavorare.

A scanso di equivoci bisogna dire che pare del tutto evidente la casualità dell'incendio, anche se nel pomeriggio si era sparsa la voce che si volessero incenerire le multe elevate dai vigili nell'ultimo periodo, che pare ammontino a circa 128 mila euro. Tra l'altro, al momento dell'incendio, era presente in Comune anche il maresciallo della locale stazione dei Carabinieri.

LA LISTA IL FARO COMINCIA AD ILLUMINARE LE AMMINISTRATIVE BADOLATESI

il simbolo della lista di Andrea MennitiIn anteprima per i nostri lettori il simbolo della lista di Andrea Menniti (Ninuzzu, u Barunehru).

Non sarà il Girasole, come ancora fino ad ieri si credeva ma "Il Faro". A destra avete il simbolo, come compare nei manifesti elettorali già pronti. Il faro ha già aperto un ufficio elettorale - la sezione come si suol dire - in via Gramsci 58, il primo magazzino, sulla provinciale, subito dopo l'ex carcere. Non vi potete sbagliare, sulla finestra campeggia il manifesto e sulla saracinesca il simbolo che avete a fianco.

COSTITUITO IL GRUPPO DEI PIONIERI DELLA CROCE ROSSA

È stata costituita a Badolato, nei giorni scorsi, la componente dei pionieri di Croce rossa. Si tratta di una delle sei componenti che costituiscono l'associazione, e che nel caso di Badolato va ad affiancarsi a quella dei volontari del soccorso, già operante sul territorio.
Diciannove giovani volontari che andranno a rafforzare un gruppo fondamentale della Croce rossa italiana nella sezione catanzarese, impegnato in numerose attività, e per il quale sarà importante avere nuova linfa e nuove forze.
I pionieri della Croce rossa sono la componente anagraficamente più giovane dell'associazione, dal momento che è possibile iscriversi alla stessa sin dal quattordicesimo anno di età.
Questi giovani volontari si occupano, oltre che dei normali servizi dell'associazione, anche di attività socio assistenziali, trasporto ed assistenza ai dializzati e diffusione dei principi e della storia della Cri.
Una componente importante, dunque, che per raggiungere gli alti standard richiesti dalla Cri hanno dovuto seguire un corso della durata di tre mesi, comprendente lezioni di carattere teorico e pratico, centrato su argomenti di primo soccorso, educazione sanitaria, educazione alla pace, Diritto internazionale umanitario, storia della Croce rossa, protezione civile, ed altre materie attinenti le attività svolte dalla componente stessa.
La commissione che ha esaminato i neo diciannove pionieri di Badolato era composta dal commissario provinciale della Croce rossa italiana catanzarese, Elia Diaco, dal delegato dell'ispettore regionale dei pionieri calabresi, Luciano Scerbo, dal referente dei pionieri per il gruppo di Badolato, Vincenza Spasari, e dai medici docenti del corso Nicola Lentini e Antonio Sposato.
Il gruppo dei pionieri di Badolato sarà guidato da Vincenza Spasari, che avrà il compito di coordinare e dirigere le attività che i pionieri dovranno sostenere.
Questi i nomi dei diciannove pionieri che hanno sostenuto e superato l'esame previsto, e che potranno iniziare il tirocinio previsto di tre mesi: Maria Elena Caristo, Antonio Lentini, Antonio Gallelli, Nancy Gallelli, Giuseppe Argirò, Claudio Aversa, Antonio Spasari, Maria Elvira Camigliano, Maria Rita Gallelli, Maria Stella Gallelli, Enzo Gallelli, Maria Vittoria Pultrone, Caterina Pultrone, Erika Emanuela Procopio, Caterina Portaro, Sabrina Stillo, Riccardo Serrao, Antonella Varipapa e Rosanna Schipani.

(Il Quotidiano, martedì 11 marzo 2003)

AMMINISTRATIVE A BADOLATO, LA PRESA DI POSIZIONE DI AN

saraco_antonio.jpg (2630 byte)Dura presa di posizione da parte di Antonio Saraco, presidente del locale circolo di Alleanza nazionale, in merito alle elezioni per il rinnovo del sindaco e consiglio comunale. Un documento in cui lo stesso afferma: «il futuro di Badolato e del comprensorio passa, più che attraverso i partiti, attraverso l'associazione di uomini, che la di fuori dei classici schemi ideologici, si preoccupano esclusivamente dei problemi reali del nostro paese». Una posizione questa che fa capire l'apertura per un nuovo dialogo per la formazione di una lista civica, che per le prossime elezioni amministrative. Tanti i problemi analizzati da Saraco: innanzitutto lo sviluppo del settore stradale, punto focale se si vuole portare sviluppo di un territorio attualmente isolato. «La strada statale 106, che in questi anni è stata teatro di numerose tragedie con perdite di numerose vite umane, oggi ­ ha affermato il presidente di An - occorre creare un accordo con tutte le amministrazioni comunali per fare un fronte unico per avanzare ai governi regionali e nazionali, un grido d'allarme per una situazione ormai insostenibile, affrontando questo problema con determinazione e fatti concreti». Parole dure e taglienti contro esponenti politici regionali e nazionali, che secondo lo stesso hanno considerato questo comprensorio: «una riserva di caccia di voti, senza mai però dare risposte concrete ai tanti problemi che soffocano i nostri paesi rivieraschi».
Sul piano politico locale, l'esponente di Alleanza nazionale parla di uno scenario attuale che si orienta in modo progressivo a liste ideologiche trasversali. Il presidente del circolo di Alleanza nazionale, si è soffermato anche sull'analisi politico-amministrativa dell'amministrazione comunale uscente guidata da Gerardo Mannello, che secondo lo stesso: «è stata vittima di interessi particolari che hanno prevalso su quelli pubblici, un fatto questo che non va bene».
A questo punto per risollevare le sorti di Badolato, Alleanza nazionale, propone di lavorare in un'unica direzione, scegliere un sindaco che sia in grado di interpretare le istanze locali del territorio, questo per dare un futuro a questo paese, un documento che si chiude con una sottolineatura ai partiti che devono lasciare spazio autonomo e decisionale, evitando che politici di ogni livello istituzionale, "impongano" le loro scelte e decisioni nella risoluzione di problemi che appartengono alla collettività locale.

(Il Quotidiano, martedì 11 marzo 2003)

Nella foto, Antonio Saraco, presidente del circolo di Alleanza Nazionale di Badolato

Il Domani di oggi pubblica la "freschissima" notizia, a distanza di una settimana dalla Gazzetta del Sud, riguardante il coordinamento dei sindaci convocato da Franco Nisticò, ma a cui i sindaci (come era prevedibile) non hanno risposto. Secondo Laganà e il Domani Franco Nisticò è ancora consigliere della Comunità montana. Ma a Badolato, credo, solo Franco Laganà - impegnato com'è, in questo momento con la creazione di un "movimento d'opinione libero", nella crociata contro la sezione DS locale - non sa che Franco Nisticò, in quanto assessore esterno dell'amministrazione Mannello, è decaduto da consigliere della Comunità montana e che al suo posto è stato nominato il sub commissario prefettizio dottor Giuseppe Belpanno, direttore amministrativo contabile dell'Ufficio territoriale del Governo (ex Prefettura).

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DESERTA LA RIUNIONE DELL'ENTE MONTANO

Riunione deserta alla Comunità montana di Isca. All'appello del consigliere Franco Nisticò per un vertice sulle carenze infrastrutturali del comprensorio, i sindaci del basso Jonio non hanno risposto ed il presidente dell'ente montano ha aggiornato l'incontro.

(tratto da Franco Laganà, Il Domani, 11/3/2003)