Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

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Marzo 2003     -    Giovedì 13

ANDREA MENNITI: «L'ATTENTATO A LEUZZI POTREBBE AVERE ALTRE MATRICI»

Andrea Menniti, candidato a sindaco per la lista "Il Faro", nella mattinata del 7 marzo, a poche ore dall'attentato incendiario contro la famiglia Leuzzi, aveva rilasciato, ai microfoni dell'emittente televisiva locale Telejonio delle dichiarazioni molto pesanti, riprese, nei giorni successivi, anche dalla stampa regionale. In sostanza, aveva affermato che si trattava  di una intimidazione di chiaro stampo politico. Soprattutto aveva suscitato clamore l'affermazione «sono convintissimo di una parte politica, che deteneva il potere, che ancora detiene il potere e lo vuole con la forza». Il duro atto d'accusa di Menniti ha gettato, naturalmente, una luce fosca sulla futura competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale.

Con una nota, inviata, nella tarda serata a Gil Botulino, Andrea Menniti intende chiarire e completare quelle dichiarazioni rilasciate a caldo.

«La mattina del 7 c.m. - si legge nella nota - saputo l'accaduto, mi sono recato subito dalle famiglie Leuzzi per dare loro sostegno e solidarietà. Vedendo quel disastro, e, data la situazione politica del momento, è stato facile pensare e addebitare il fatto alla matrice politica».

«Inoltre - prosegue - proprio alcuni giorni prima, il dott. Leuzzi aveva liberamente espresso in più luoghi e, a me personalmente, che non intendeva più collaborare neanche con la ex Mongolfiera e che avrebbe dato pieno appoggio e sostegno incondizionato alla lista civica capeggiata da me, che è in via di formazione. Infatti, il fratello mi ha dato subito, a casa sua, l'adesione e avrebbe sottoscritto in seguito l'accettazione della lista denominata "Il Faro". Il dott. Leuzzi, assessore della lista ex 5 stelle, è noto a tutti che si è dimesso assieme ad altri consiglieri causando lo scioglimento dell'amministrazione».

«Quindi, - conclude la nota- a caldo, è normale pensare ai due poli politici, ma riflettendo, l'accaduto potrebbe provenire anche da altre matrici allo scopo di creare tensione fra i due poli compreso il mio. Tali atti criminosi, da qualsiasi matrice provengano, sono fortemente da condannare perché portano soprattutto danno a tutta la collettività che resta sempre più scossa e disorientata».

Il dott. Giuseppe Belpanno è stato nominato in sostituzione di Franco Nisticò
NOMINATO IL NUOVO RAPPRESENTANTE DEL COMUNE DI BADOLATO ALLA COMUNITÀ MONTANA

Il Commissario Straordinario del Comune di Badolato, dott. Sebastiano Cento, ha nominato rappresentante dell'ente presso la Comunità montana di Isca il sub commissario dott. Giuseppe Belpanno, in sostituzione dell'ex assessore esterno comunale signor Francesco Nisticò. Gli ex consiglieri comunali, Gaetano Stagno e Nicola Criniti, rimarranno invece al loro posto per come è chiaramente previsto dalla normativa vigente.

Oltre che per la conclusione delle tante polemiche di merito che hanno visto contrapposti Gaetano Stagno e Franco Nisticò, la decisione è interessante di per sé in quanto la normativa non stabilisce, in modo certo, se l'assessore esterno, nominato alla Comunità montana in rappresentanza del comune, sia legittimato a permanere in tale incarico di rappresentante comunale in caso di scioglimento anticipato del consiglio che lo ha eletto.

Il parere espresso dal Ministero dell'Interno, su richiesta della Comunità montana, propende verso la tesi dell'inammissibilità della prorogatio dell'incarico, in costanza della gestione commissariale. In seguito a tale parere, formulato alla fine del mese scorso, è stata presa la decisione della sostituzione.

Il dott. Giuseppe Belpanno parteciperà, dunque, al consiglio della Comunità Montana "versante jonico" già indetto per il 26 marzo alle ore 19. Oltre che alla presa d'atto del nuovo rappresentante del comune di Badolato, il Consiglio sarà chiamato alla Approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2003 con allegati relazione previsionale e programmatica, bilancio pluriennale.

Il dottor Giuseppe Belpanno, direttore amministrativo contabile dell'Ufficio territoriale del Governo (ex Prefettura), è sub commissario vicario del comune di Badolato dall'inizio del mese di gennaio.

Il testo del parere, che può essere di qualche interesse, lo avete sotto, gentilmente fornito dagli uffici della Comunità Montana. Non potete invece leggere il testo della delibera n. 69 dell' 8/3/2003 del Commissario Prefettizio di Badolato, con cui è stato preso atto di questo parere, in quanto non c'è ancora pervenuta.

CRONACA GIUDIZIARIA, RINVIATA A METÀ APRILE L'UDIENZA DEL PROCESSO A MANNELLO

Si è consumata un'altra udienza del processo, iniziato il 13 novembre 2001, che vede sul banco degli imputati Gerardo Mannello, ex sindaco di Badolato, coinvolto in una vicenda di abuso di ufficio relativa alla realizzazione di opere di ampliamento delle pertinenze della chiesa SS. Angeli Custodi. Sotto accusa una concessione edilizia, rilasciata il 13 luglio del 1999, dall'allora primo cittadino, nonostante lo stesso avesse attribuito al geometra comunale la responsabilità dell'area tecnica del Comune, con la quale si dava l'ok ai lavori incriminati senza tener conto delle leggi che regolano la materia a cominciare da quella che attribuisce ai dirigenti il compito di rilasciare concessioni e autorizzazioni edilizie.

Il 30 aprile dello scorso anno, la Corte d'Appello, in un altro procedimento, aveva condannato l'ex sindaco, per un reato simile contestatogli nel giugno del 1998, perché tra l'altro avrebbe violato le norme di legge che impongono il rilascio di concessione edilizia, a quattro mesi di reclusione, ad un anno di interdizione dai pubblici uffici (pena sospesa e non menzione), al risarcimento in favore della costituita parte civile e alle spese processuali di entrambi i gradi di giudizio.

Nell'udienza di martedì scorso sono stati sentiti alcuni testimoni, tra cui i Carabinieri della stazione di Badolato Marina, poi, vista l'ora, l'udienza è stata rinviata alla metà del mese prossimo.

L'ASSESSORE ESTERNO DI COMUNE COMMISSARIATO NON PUÒ MANTENERE GLI INCARICHI

MINISTERO DELL'INTERNO - Dipartimento per gli affari interni e territoriali direzione centrale per le autonomie

Roma 21/2/2003 - Prot. n. 15900/271/1 bis/L.142/8.5/

Oggetto: Assessore esterno di comune commissariato

Si fa riferimento alla nota n. 155 del 4.2.2003 con la quale codesta comunità montana ha chiesto di conoscere se l'assessore "esterno" nominato presso la comunità montana in rappresentanza del comune, sia legittimato a permanere in tale incarico di rappresentante comunale in caso di scioglimento anticipato del consiglio che lo ha eletto.

Al riguardo, si osserva quanto segue.

L'art. 15, comma 4, della legge regionale n. 4/1999 riproducendo, sostanzialmente, il principio di carattere generale dettato dal TUEL n. 267/2000 (comma 5 art. 141) con riferimento ai consigli comunali, dispone che i consiglieri comunitari cessati dalla carica per effetto dello scioglimento continuano ad esercitare, fino a sostituzione, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti. Nulla dispone, invece, con riferimento all'ipotesi, quale quella ricorrente nel caso di specie, che si verifichi lo scioglimento anticipato di alcuno dei comuni aderenti alla comunità montana, con conseguente problematica riguardante l'individuazione del soggetto legittimato a rappresentare l'ente locale a gestione commissariale in seno alla comunità montana.

Ad avviso della scrivente, la possibilità di risolvere tale problematica alla stregua del disposto dell'art. 141, comma 5 del TUEL n. 267/2000 (il quale prevede la prorogatio del consigliere comunale cessato per l'effetto dello scioglimento nell'incarico esterno ricoperto) non pare prospettabile nel caso di specie, considerato che l'assessore titolare dell'incarico di rappresentante comunale in seno alla comunità montana non riveste anche la qualità di "consigliere" (essendo "esterno") qualità cui fa riferimento, testualmente, la surriferita disposizione normativa.

L'incarico di rappresentante comunale conferito all'assessore esterno, non può configurarsi quale attribuito in connessione con il mandato elettivo; ciò induce a propendere, sia pur nell'incertezza del quadro normativo che non disciplina la fattispecie in esame, verso la tesi dell'inammissibilità della prorogatio dell'incarico (in costanza della gestione commissariale), a differenza da quanto avviene nel caso in cui il medesimo incarico sia conferito ad un consigliere comunale.

Il direttore centrale: Balsamo.

BADOLATO-CHIARAVALLE, DERBY VINTO DAL FAIR-PLAY

Sembrava quasi una partita amichevole quella tra Badolato e Chiaravalle domenica scorsa. Senza pubblico per la chiusura degli spalti, le due compagini si sono però affrontate con una correttezza ed una lealtà senza eguali, ma con la grinta necessaria per conquistare l'intera posta in palio. Alla fine, poi, i punti sono stati divisi senza demeriti da ambo le parti. Gli amaranto sono partiti subito bene passando in vantaggio solo dopo otto minuti di gioco. Ci ha pensato il difensore Staglianò a siglare la prima rete, ma l'euforia della vittoria si è spenta prima del riposo con un rigore realizzato dai padroni di casa.

Le occasioni da gol non sono mancate ma la compagine del presidente Maida ha peccato di quella concretezza necessaria per chiudere la gara e conquistare quei tre punti che avrebbero dato maggiore stabilità al secondo posto.

Il mister Tonino Russo nel suo commento ha voluto rimarcare il bel gioco sfoderato in campo da entrambe le compagini. «Una partita che per lealtà e correttezza dovrebbe essere di esempio per tutti» ha, infatti, commentato. «Forse da parte nostra c'è stato un eccesso di presunzione e con il passare dei minuti siamo scemati nel gioco, sprecando preziose occasioni fino allo scadere».

(tratto da: Barbara Froio, Il Domani, 13/3/2003)

Designato dal movimento "Cinque Stelle"
MANNELLO CANDIDATO A SINDACO

BADOLATO – Nel comprensorio si incomincia, anche se lentamente, a respirare aria elettorale per il rinnovo dei Consigli comunali, oltre a Badolato, sono interessati i Comuni di S. Caterina Jonio e di Isca Jonio, in questi centri i civici consessi sono stati sciolti con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale, e tutti per le dimissioni – dei Consiglieri in carica, che hanno fatto venire meno la maggioranza. Fino al rinnovo delle assise cittadine, i Comuni saranno gestiti dai commissari prefettizi. Iniziamo la carrellata elettorale soffermandoci su Badolato, dove, da qualche tempo, iniziano a circolare le prime voci sui candidati a sindaco. Le notizie, naturalmente non hanno i crismi dell'ufficialità, tranne quella riguardante il movimento «Cinque stelle» che ha designato Gerardo Mannello, sindaco uscente. La notizia della candidatura di Mannello è scaturita nel corso di un'assemblea cittadina, presieduta dal coordinatore del movimento Franco Nisticò. I convenuti hanno fatto il punto sulla situazione che ha determinato lo scioglimento anticipato del Consiglio, prima della conclusione dell'assemblea è stata fatta la proposta della candidatura dell'ex sindaco Gerardo Mannello che è stata accolta favorevolmente. Secondo voci dovrebbero concorrere alla conquista del Palazzo tre liste ma ne sapremo di più nei prossimi giorni. Nelle elezioni precedenti (maggio 2001) scesero in campo due sole liste. Il Movimento «Cinque stelle» e la «Mongolfiera» in quella occasione Gerardo Mannello, candidato di «Cinque Stelle» si aggiudicò la vittoria con un largo margine sulla «Mongolfiera». Lo scorso anno, la fine anticipata del governo comunale, guidata per la seconda volta da Gerardo Mannello.

(Italo Ranieri, La Gazzetta del Sud, mercoledì 12 marzo 2003)

Durante la presentazione del movimento capeggiato da Piperissa duro intervento di Criniti
BADOLATO OSTAGGIO DI POTERI OCCULTI?

A Badolato il clima politico rimane sempre teso. Sembra, infatti, che dopo l'ultima assemblea pubblica organizzata dal movimento civico (Ancora senza nome!, NdG) capeggiato da Vincenzo Piperissa, sia caduto nel vuoto l'appello per costituire una coalizione unitaria di tutto il centro-sinistra. Nella sua relazione, comunque, Piperissa ha spiegato i motivi dell'iniziativa e gli obiettivi da raggiungere.

Nel dibattito sono intervenuti Franco Nisticò, ex assessore della coalizione "Cinque Stelle", Salvatore Caminiti, sostenitore della "Mongolfiera", Antonio Carioti, esponente del Nuovo Psi, il segretario dei Ds, Nicola Criniti, ex capogruppo di minoranza in consiglio comunale. Tutti hanno espresso solidarietà a Leuzzi per l'attentato subito.

Criniti nel suo intervento non ha condiviso l'analisi politica di Piperissa, ribadendo che oggi, a Badolato, sono saltate le regole democratiche, per cui si deve ricostruire un tessuto sociale capace di scardinare i fenomeni mafiosi che vogliono tenere in ostaggio il paese impadronendosi del Comune.

(tratto da: Franco Laganà, Il Domani, 12/3/2003)