Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

responsabile: Pasquale Andreacchio - e-mail: info@gilbotulino.it - web: www.gilbotulino.it

Giovedì 20     -     Marzo 2003

MATTIA TASSONE PROSCIOLTO DALL'ACCUSA DI TENTATA RAPINA

È stata emessa, ieri, la sentenza di non luogo a procedere per il giovane Mattia Tassone (figlio di Salvatore, ufficiale postale in pensione), accusato di avere tentato una rapina. Era finito sotto inchiesta nel corso delle indagini scattate il 3 dicembre 2001, dopo che qualcuno tentò di ripulire l'ufficio postale di Santa Caterina sullo Ionio.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, due ragazzi, col volto coperto, armati di una mazza e di una pistola, avevano colpito violentemente il vetro blindato che porta nel locale dove si trova la cassaforte poi, non essendo riusciti ad entrare, in preda al panico, si erano dati alla fuga. A distanza di due giorni, l'attenzione dei carabinieri si era concentrata sul giovane Mattia che veniva arrestato e, avviate le indagini del caso, ne veniva richiesto il rinvio a giudizio.

Il giovane, ieri mattina, è stato giudicato dal gup Teresa Tarantino che, in accoglimento della richiesta avanzata in tal senso dall'avvocato Salvatore Staiano (Salvuccio), ne ha decretato il proscioglimento.

LO SCOPPIO DI UNA BOMBA A MANO, DUE MORTI E NOVE FERITI

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Badolato 2 notte

   Elementi demoqualunquisti al servizio degli agrari locali, hanno inscenato ieri sera verso le ore 20,30 una manovra provocatoria che ha avuto tragiche conseguenze. Una bomba a mano è stata lanciata nella via S. Nicola provocando la morte di due persone, e ferendone altri nove.
   Tra i feriti versa in grave consifzioni nell'Ospedale di catanzaro il comunista Schiavone Giuseppe di Francesco.

   Badolato è una delle più laboriose cittadine agricole della nostra provincia, abitata prevalentemente da contadini, che il giogo del grande proprietario agrario ha da secoli prostrato ed abbrutito.
   Subito dopo la liberazione i contadini, organizzati da un piccolo gruppo di elementi attivi e popolari, che mai si sono inchinati di fronte agli arbitri ed alle violenze fasciste, hanno anelato a forme nuove di vera giustizia ed alla liberazione delle soggezioni schiavistiche del padrone.
   D'allora una repressione antidemocratica si accanì con perseveranza contro la popolazione Badolatese.
   Invano delegazioni popolari si recarono alla Prefettura di Catanzaro, sollecitando una amministrazione democratica, invano il popolo si agitò con spontaneità per ottenere quelle concessioni, che il nuovo ordinamento democratico avrebbe dovuto garantire. Ordini del giorno delle organizzazioni democratiche e di massa e petizioni popolari si accumularono inutilmente sui tavoli della Prefettura.
   Tutto quanto il prefetto Solimena seppe dare a quella laboriosa popolazione fu un congruo numero di carabinieri ed un commissario prefettizio che gli interessi degli agrari hanno reso da quasi un anno inamovibile.
   Ma vengono le elezioni amministrative. Tutti sono sicuri a Badolato che il popolo saprà scegliere con oculatezza quegli amministratori degni ed incorruttibili, i quali daranno un nuovo volto alla vita amministrativa del comune.
   Anche gli agrari lo sanno.
   Elementi provocatori vengono assoldati e la provocazione costituisce la norma di vita in quest'ultimo, intenso periodo della vita della massa lavoratrice.
   Gruppi di demoqualunquisti inscenarono dimostrazioni sotto le finestre dei nostri compagni con la protezione delle tenebre; ma le provocazioni non vengono raccolte.
   L'azione antipopolare è culminata ieri notte con l'esplosione di una bomba a mano nelle vie del paese: fino adesso si ignora chi sia l'autore dell'atto terroristico; ma noi non abbiamo nessun dubbio che le
democraticissime autorità catanzaresi ammaestreranno l'inchiesta in modo di ritorcere sul popolo l'ultimo avvenimento del 2 notte.
   Inatanto gli agrari di Badolato gongolano, ripromettendosi di utilizzare l'avvenimento per il loro scopo elettoralistico.

(La voce del popolo, Organo della Federazione Comunista di Catanzaro, anno IV, N. 5, 3 marzo 1946)

SPECIALE ELEZIONI... PRESTO IN RETE
Dopo lo scadenziario, ecco un'altra pagina che si aggiunge allo spazio che Gil si prepara a dedicare alle elezioni amministrative del 2003. Potete trovare questa e altre notizie sull'elezione del 1° consiglio del dopoguerra alla pagina

www.gilbotulino.it/elezioni/1946.htm
l'elezione del 1946

Paolo Bonaccorsi non è un lettore de "Il Domani" (e fa molto male!). Stamani, dopo la conferenza stampa, ai microfoni del TG regionale, su specifica domanda del giornalista Pietro Melìa che, più o meno, gli ha chiesto "Lei è mai stato docente?", Paolo Bonaccorsi ha risposto, più o meno, "Certamente, sono stato docente presso la Luiss insieme al  tale professore, o in sostituzione del tale professore, e poi ho collaborato sempre alla Luiss a quest'altro, fino al 2001 e forse anche successivamente". Se solo si fosse premurato di leggere, prima della conferenza stampa, a pag. 6 de "Il Domani" avrebbe trovato il seguente trafiletto ed avrebbe, almeno, impostato la risposta in altro modo. La lettura sarebbe stata utile anche a Pietro Melìa che, volendo, avrebbe potuto contestare immediatamente l'affermazione.

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LA LUISS: «BONACCORSI NON HA MAI RICOPERTO INCARICHI NELL'ATENEO»

Più volte tirata in ballo l'Università Luiss di Roma è intervenuta in merito alla vicenda di Bonaccorsi. «Il signor Paolo Bonaccorsi non ha mai ricoperto alcun tipo di incarico all'interno dell'Ateneo, né come professore ordinario, né come professore a contratto»: è quanto precisa, con una nota, la Luiss "Guido Carli" in merito alla notizia -pubblicata ieri, all'interno dell'inchiesta scritta da Gian Antonio Stella - secondo la quale Paolo Bonaccorsi si definisce «Professore di diritto amministrativo presso la facoltà di giurisprudenza della Luiss»

(Il Domani, giovedì 20 marzo 2003, pag. 6)

Molti insegnanti di lettere, da qualche tempo, fanno leggere i giornali in classe, ritenendola cosa buona e giusta. È veramente cosa buona è giusta, nostro dovere e fonte di....

IL BADOLATO ESPUGNA IL BIVONGI

Il Badolato sornione ritorna vittorioso dalla difficile trasferta di Bivongi. Mister Manno ha saputo imbrigliare il gioco avversario dopo il vantaggio su autorete è riuscito a controllare il gioco avversario andando a rete con il bravo Nicomede, poi ha tirato i remi in barca e soltanto allo scadere, i locali hanno accorciato le distanze. «Tre punti d'oro, - dichiara Salvatore Cundò - punto di forza a centrocampo, la nostra classifica si muove e ci consente di guardare con serenità il prosieguo del campionato». I giovani sono stati protagonisti della vittoria. «Hanno dimostrato di meritare la fiducia del mister Pultrone, Cosentino, Piroso, Lentini e Gallelli, stanno acquisendo esperienza, scendono in campo determinati a lottare per consentire alla squadra di raggiungere la salvezza». Quanti punti ancora per raggiungere la salvezza. «A sette turni dalla fine ben cinque squadre si giocheranno la salvezza, fino all'ultima giornata, noi abbiamo alle spalle Cinquefrondi, Filadelfia, Mammola, che sembrano spacciate, Nicotera e S. Gregorio cercano di tirarsi fuori, ma il calendario riserva gare proibitive. Poi c'è un gruppo composto da Badolato, Mileto, Bivongi, Collemare racchiusi nello spazio di quattro punti che dovranno evitare passi falsi nelle gare interne. Ritengo comunque che a 39 punti c'è la salvezza». Intanto domenica arriva la Serrese. «Una gara non facile, ma i tre punti sono alla nostra portata».

(Franco Laganà, Il Domani, 20/3/2003)