Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

responsabile: Pasquale Andreacchio - e-mail: info@gilbotulino.it - web: www.gilbotulino.it

Sabato 26     -     Aprile 2003

CINQUESTELLE S'AGGRAPPA ALLA RAMA

ricorso_simbolo.jpg (15269 byte)«I sottoscritti, Mannello Gerardo, nato a Badolato il 23.03.1949, e Repice Leopoldo, nato a Badolato il 12.07.1932, ivi domiciliati e residenti, in via Nazionale, rappresentanti della lista civica "Cinque Stelle per Badolato", partecipante alla competizione elettorale del 25 maggio 2003, presentano ricorso avverso al simbolo utilizzato dalla lista "l'Arcobaleno" per il seguente motivo: nel simbolo della lista "l'arcobaleno" è rappresentato il ramoscello dell'ulivo che è il simbolo nazionale della coalizione "dell'ULIVO". L'utilizzazione di tale simbolo puo' essere autorizzata dai rappresentanti legali delle forze politiche fondatrici dell'Ulivo nazionale (Ds - Margherita e Verdi). L'accettazione del simbolo dell'arcobaleno, potrebbe indurre gli elettori ad una erronea valutazione di rappresentanza della lista che è lista civica e non rappresentante dell'Ulivo. Per questo motivo; CHIEDIAMO L'annullamento del simbolo della lista "L'Arcobaleno". Con osservanza Lì, 25 aprile '03 f.to Mannello Gerardo Leopoldo Repice».

Questo il testo del ricorso (di cui vedete una copia a fianco) indirizzato alla Commissione elettorale circondariale di Catanzaro dalla lista "Cinque stelle per Badolato", contro la presenza del ramoscello d'ulivo nel simbolo della lista "Arcobaleno", che G.M. e L.R. vogliono chiamare "l'Arcobaleno" (tra parentesi, questo mi fa insospettire sull'identità dell'estensore del documento).

Già per domnai sera, si dovrebbe avere il responso della commissione sull'ammissibilità del ramoscello d'ulivo per la cui presenza il segretario dei Comunisti italiani, nell'assemblea di presentazione del simbolo ebbe a dire: «Un'altra cosa di cui si sente discutere è del simbolo dell'Ulivo. Se notate è proprio il simbolo dell'Ulivo, non dico proprio quello ufficiale con cerchio e scritta, ma è quello là. Non deve dare fastidio a chi, magari, si riconosce, come elettore, in quel simbolo ma non si sente rappresentato da questa lista. L'Ulivo è qua, ufficialmente, in questa lista, perché qui ci sono i Comunisti italiani, i Ds, c'è lo Sdi, c'è la Margherita, c'è l'Udeur; dunque è a pieno titolo che il simbolo dell'Ulivo sta dentro il simbolo di questa coalizione».

GUARDANCELU RITIRA L'ADESIONE ALL'ARCOBALENO

Come tutti sapete da tempo, dall'epoca dell'ipotizzata sfida Mannello-Guardancelu, il ramoscello d'ulivo che sta dentro il simbolo dell'Arcobaleno rappresenta  "La frasca", il gruppo di Giocondo (Guardancelu) Frascà, che dopo essere partito da solo e aver stampato un manifesto con il simbolo del suo movimento, aveva fatto un accordo capestro con "La Mongolfiera" e "Il Faro", per spartirsi le poche gocce d'acqua estive, scampate al consumo abusivo degli amici degli amici.

Il gruppo "Frasca", pur essendo composto da due sole persone, ha ottenuto due assessorati esterni, essendo sostenuto da centinaia di elettori. Per tale motivo ha anche chiesto e ottenuto di occupare la parte centrale nel simbolo dell'Arcobaleno.

Purtroppo, l'accordo è sfumato stamani, non appena si è diffusa la notizia del ricorso di Cinquestelle: è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A causa dell'intepretazione che se ne sta dando in queste ultime ore, prima da Ernesto Menniti e ora da Leopoldo Repice, Giocondo ha ritirato l'adesione alla lista di Andrea Menniti ed ha, inoltre, annunciato che presenterà un ricorso per far togliere dal simbolo dell'Arcobaleno "la frasca" la cui presenza "potrebbe indurre gli elettori ad una erronea valutazione di rappresentanza della lista".

Dopo questa pioggia politica le quotazioni di cinquestelle tornano a salire perchè, due a togliere e due a mettere, sono quattro voti, pesanti che raggiungono la coalizione di Gerardo Mannello.

Da parte degli esponenti dell'Arcobaleno, si tende a minimizzare l'accaduto perché «dopo la pioggia, con l'Arcobaleno, ritorna il sereno».

Badolato, Cento sulla convenzione per tributi stipulata con la Comunità montana
IL COMMISSARIO REVOCA LA DELIBERA

ildomani2003_04_26.jpg (16402 byte)«La revoca della convenzione per l'esercizio associato dei tributi da parte del Commissario straordinario del Comune di Badolato, aveva provocato una dettagliata risposta da parte della Comunità montana ed aveva fatto molto discutere i cittadini coinvolti, gli impiegati, gli esperti e gli addetti ai lavori. Si è vociferato di prese di posizioni dure da parte dell'organo di governo della Comunità montana, di cui non abbiamo avuto ulteriori notizie, di incontri al vertice con la Prefettura, mai confermati, tanto che si respirava un clima d'attesa, tra gli addetti ai lavori, di ulteriori sviluppi. Puntualmente, ecco allora che, a meno di due settimane, Il Commissario straordinario del Comune di Badolato, dott. Sebastiano Cento, interviene ancora sulla convenzione, per l’esercizio in forma associata delle funzioni comunali inerente il servizio tributi, stipulata con la Comunità Montana "Versante Ionico", per meglio precisare i motivi della revoca e, contestualmente, per revocare, addirittura, la deliberazione del Consiglio comunale che ha approvato lo schema di convenzione e la successiva deliberazione di integrazione».

È quanto si legge sul sito www.gilbotulino.it, gestito da Pasquale Andreacchio, che pubblica anche la delibera integrale del Commissario. Qui di seguito, ampi stralci della dettagliata e puntuale ricostruzione dei fatti operata da Andreacchio. Con riferimento alla convenzione revocata «secondo il dott. Cento, il Comune di Badolato non è il solo "ad essere posto davanti a seri problemi di bilancio nel prossimo futuro". Risulta evidente che queste considerazioni potrebbero preludere ad un effetto domino nella revoca delle convenzioni di tutti i Comuni associati, soprattutto alla luce delle ulteriori considerazioni di carattere normativo che investono le funzione assunte dalla Comunità montana in materia di riscossione tributi. Nel merito, la deliberazione n. 124/2003 del Commissario straordinario recita: "appare opportuno evidenziare che la Comunità Montana Versante Ionico con il servizio associato in materia di "Gestione dei Tributi e delle Entrate Comunali" si pone come vero e proprio soggetto commerciale, in contrasto con la normativa vigente, esponendo, per altro, negativamente l’Ente Montano, che potrebbe essere chiamato a rispondere di eventuali danni provocati ai bilanci dei Comuni aderenti.

Inoltre - continua la deliberazione - le Comunità Montane, pur essendo considerate Unioni di comuni, non hanno possibilità di effettuare la riscossione delle entrate degli Enti Locali, in quanto non sono iscritte presso l’apposito albo presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e non possono svolgere l’attività di accertamento e di liquidazione dei tributi, in quanto soggetto non abilitato, non essendo iscritto all’albo di cui al D.M. n. 289 del 11.9.2000". Ma, nella convenzione proposta, già sottoscritta da diversi Comuni, è evidente che la Comunità montana di Isca, effettua la riscossione, percependo i seguenti aggi: 1)costo di esercizio per le somme riscosse relative ai tributi consolidati 5%; 2)costo di esercizio per le somme riscosse relative ai tributi evasi, compreso la fase di riscossione coattiva 10%. "Ne consegue, - conclude il Commissario Cento - anche l’illegittimità dei compensi previsti in convenzione in quanto superiori a quelli fissati nei decreti ministeriali del 4 e 8 agosto 2000". Per quanto riguarda il Comune di Badolato, inoltre, la revoca si è resa necessaria in quanto stipulata da un soggetto diverso dal legale rappresentante dell’Ente.

«Tutto ciò premesso - recita ancora testualmente il provvedimento del Commissario - delibera per quanto in premesssa: 1) Integrare la propria e precedente delibera n. 109 del 03.04.2003 con le motivazioni riportate in narrativa e che qui si intendono integralmente riportate. 2) Revocare, come in effetti revoca, ad ogni effetto, in applicazione del principio dell'autotutela e al fine di evitare danni economici all'Ente, la deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 del 07/06/2002 e deliberazione del Commissario Straordinario n. 06 del 06/11/2002. 3) Rendere la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134 del Dlg.s 267/2000».

Il Domani, sabato 25 aprile 2003

Fonte: Gil Botulino, giovedì 24 aprile 2003, "La Comunità montana non può svolgere il servizio associato tributi"

Presentate le candidature per gli 8 centri in cui si andrà alle urne il prossimo 25 maggio
IL TRIONFO DELLE LISTE CIVICHE
Alleanze trasversali e tanti "ritorni" di ex amministratori

Ad una prima, sommaria, analisi della situazione attuale dei paesi che andranno alle urne balza subito agli occhi un dato sconcertante: ovvero che su 8 centri ben cinque risultano, allo stato, commissariati. Badolato, Caraffa, Magisano, Isca e Santa Caterina, seppur per motivi diversi, negli scorsi mesi hanno assistito alla caduta delle rispettive amministrazioni. A Badolato la situazione è degenerata a causa del mancato riconoscimento dei debiti fuori bilancio da parte di alcuni componenti dell'assise che hanno palesemente sfiduciato il sindaco Gerardo Mannello. E la data del voto è ormai alle porte, anche se in tutti i comuni che andranno alle urne si respira poco aria di nuovo. Stessa sorte viene tentata da uomini che hanno alle spalle un passato di amministratore come Andrea Menniti che, negli anni '80 sedeva sulla poltrona a sindaco di Badolato. E a proposito di sindaci, molti sono i ritorni dei primi cittadini che tentano di mantenere il proprio scettro, passando per Gerardo Mannello che per tre  anni ha retto le sorti di Badolato. Molti ritorni anche tra i consiglieri nonostante ci siano stati diversi spostamenti di esponenti politici tra le varie liste ed anche all'interno delle stesse coalizioni. A proposito di queste ultime è facile notare il trionfo delle liste civiche che uniscono sotto la stessa bandiera gruppi e personaggi di estrazioni diverse e spesso addirittura contrastanti. Un'evidenza che dimostra in maniera inequivocabile l'inarrestabile declino della politica dei partiti che, nei piccoli centri, ormai trova davvero poco spazio.

tratto da: Chiara Spagnolo, Il Quotidiano, 26/4/2003

Deonofrio, Leto e Mannello cercano di riconquistare la prima poltrona del Comune
TRE SINDACI RITORNANO IN BALLO
Candidato anche qualche "sconfitto" della passata tornata

Lista "CINQUE STELLE PER BADOLATO" - Candidato a sindaco: Gerardo Mannello.

Lista "Arcobaleno" Lista civica sostenuta dai partiti: Ulivo, Unione democratica di centro, Margherita, Udeur - Candidato a sindaco: Andrea Menniti.

tratto da: Il Quotidiano, 26/4/2003

Resi noti ieri i nomi di tutti i candidati per le prossime elezioni che avranno luogo il 26 maggio
BASSO JONIO, PRESENTATE LE LISTE
Grande fermento a Badolato, S. Caterina e Isca per l'imminente rinnovo dei Consigli

Nei tre comuni del basso jonio dove si vota, S. Caterina, Badolato, Isca, sono state presentate all'ufficio elettorale le liste per le prossime amministrative.

A Badolato "Cinquestelle" ricandida per la terza volta l'ex sindaco Gerardo Mannello. La lista molto rinnovata con diversi giovani indipendenti, vede candidati due esponenti del gruppo dissidente dei Ds, Gallelli e Cundo. La lista è sostenuta dallo Sdi e dal Nuovo Psi e da esponenti di An. Andrea Menniti, ex sindaco degli 80-85, guiderà la lista civica Arcobaleno che vede nei tre simboli, Mongolfiera, Ulivo e Faro, confluire i sostenitori dei Ds, Comunisti italiani, Udeur, Sdi, Mongolfiera, Udc, Faro.

tratto da: Franco Laganà, Il Domani, 26/4/2003