Il segretario Ds di Badolato, Nicola Criniti, dopo la
sentenza del Tar che esclude la lista Arcobaleno
«CI HANNO VOLUTO "BUTTARE" FUORI»
Dito puntato contro la compagine a sostegno di MannelloDuro affondo dell'Arcobaleno all'indomani della
sentenza con cui il Tar ha deciso di non accogliere il ricorso per il reintegro della
lista, a seguito del vizio di forma riscontrato nelle dichiarazioni di accettazione delle
candidature alla carica di consigliere comunale. Sulla vicenda abbiamo ascoltato Nicola
Criniti già capogruppo consiliare della Mongolfiera e segretario dei Ds di Badolato.
Dunque il Tar ha rigettato la vostra istanza di reintegro nella campagna
elettorale amministrativa di quest'anno della lista Arcobaleno di Badolato. Quale il
vostro commento?
«Il Tar ha impiegato diverso tempo prima di emettere la sentenza e metterci in grado di
leggerne il dispositivo. Ciò segnala un certo dibattito riguardo la possibilità di un
nostro reintegro e l'ipotesi che siamo stati esclusi semplicemente perché la
documentazione è stata integrata con un giorno di ritardo presenta argomenti che non ci
soddisfano, in quanto la cosa a nostro giudizio non ha valore alcuno; il problema poteva
sorgere se il procedimento elettorale fosse stato interrotto o addirittura dilazionato. Il
che non si è verificato. Eravamo pienamente nei tempi. La legge, parlando di trentesimo e
ventinovesimo giorno antecedente al voto, parla dei termini per la presentazione della
documentazione elettorale, ma il procedimento è altra cosa, e la sentenza del Consiglio
di Stato del 2002 al riguardo è chiara. Evidentemente la giurisprudenza è fatta di
opinioni soggettive, non è certo matematica. Forse altri giudici ci avrebbero dato
ragione. È ingiusto che si verifichi ciò ma dobbiamo rispettare il verdetto ed armarci
di altri mezzi per impedire danni alla nostra collettività».
Come si vive nell'Arcobaleno l'esito della pronuncia del Tar?
«La situazione creatasi ci amareggia profondamente, e riteniamo ci fossero le condizioni
legali per un nostro reintegro. Tuttavia, adesso, il problema è diventato un altro. La
lista avversaria, "Cinque stelle", guidata da Gerardo Mannello ha deciso di
opporci ben due legali ed un controricorso proprio presso il Tar. Una scelta incredibile,
completamente antidemocratica. Hanno cercato spudoratamente di non farci partecipare alla
campagna elettorale! Non era mai successo. Al massimo i ricorsi partono in un secondo
momento, quando le elezioni sono finite. Ma mai una lista mette dei legali per cercare di
eliminare l'altra che cerca di essere reintegrata per un banale vizio di forma. Una
situazione indecorosa da un punto di vista politico che a Badolato deve essere subito
fatta conoscere».
Non eravate al corrente di tali possibilità da parte dei vostri avversari?
«Francamente la voce più insistente parlava di telegrammi a destra e a manca per
chiedere il nostro reintegro nella competizione! Dicevano proprio questo. Ma era un doppio
gioco, noi di telegrammi non ne abbiamo visti. In più su un giornale locale il signor
Mannello esprimeva rammarico per la nostra esclusione. Doveva proprio essere triste se ha
cercato con tutti i mezzi di buttarci fuori. La lista avversaria, "Cinque
stelle", ha compiuto un gesto gravissimo e vergognoso: ha deciso di piazzarci contro
ben due legali nella discussione presso il Tar, per cercare di non farci partecipare alla
campagna elettorale. E sembra esserci riuscita. Un comportamento sleale all'inverosimile
che non ha alcun tipo di precedente. È assurdo che mentre una lista cerchi di essere
reintegrata nella campagna elettorale, l'altra cerchi di opporvisi. È successo di
frequente che ad urne chiuse e dopo l'esito elettorale partissero i ricorsi, ma le
elezioni si son sempre fatte. In questo caso invece i nostri avversari hanno giocato
scorrettamente. Inizialmente hanno fatto ricorso sul simbolo. Oggi, dopo che per giorni
avevano espresso rammarico sulla nostra ricusazione, veniamo poi a scoprire che ci hanno
messo due legali contro per impedirci di essere reintegrati nella lotta elettorale! Quindi
hanno cercato di metterci fuori non una ma due volte dalla campagna elettorale!».
Era un loro diritto a termini di legge...
«Ha ragione, lo era. Infatti nessuno gli ha impedito di mettere gli avvocati di parte. La
questione qui però, è di stile e di correttezza politica istituzionale. Bisogna dare al
proprio popolo la possibilità di scelta tra almeno due diverse opzioni. Se dobbiamo
essere messi fuori lo decidono altri, ma senza la spinta dei nostri avversari. Invece
sembra che i legali di Cinque stelle si siano alacremente adoperati nell'ambito delle loro
compenze per non farci rientrare in gioco».
Come si spiega la cosa? Il quorum elettorale sembra difficile da raggiungere a
Badolato, visto l'elevatissimo numeri di elettori che in realtà risiedono lontano da
Badolato..
«È inspiegabile in effetti. A Badolato su oltre 4.000 elettori, 1.500 circa stanno fuori
paese. La volta scorsa votarono 2.400 persone e fu il record (57% l'afflusso). Il
comportamento di Cinque stelle in questo caso da un punto di vista democratico non mi
sembra commendevole. In ogni caso controtendenza verso quei cittadini che avevano già
espresso opzione per la nostra lista. Ora secondo Mannello, questi stessi cittadini
dovrebbero mostrare il loro senso civico andando a votare scheda bianca! Sembra tutto
questo accettabile o giustificato? Stante la circostanza che il Mannello ha messo ben due
legali per impedire agli avversari di partecipare alle elezioni!».
Cosa farà ora l'Arcobaleno?
«Faremo tutti i passaggi politici necessari per far intendere che rischi corra la
popolazione avendo in concorso una sola lista per il governo della città nel ritrovarsi
governata da "Cinquestelle". Il comportamento che hanno avuto sulle nostra
vicenda merita di essere stigmatizzata».
Fabio Guarna, Il Quotidiano, martedì 13 maggio 2003 |
DOCUMENTO DELLA COMUNITÀ MONTANA DI SOSTEGNO ALLE INIZIATIVE
UNCEM CALABRIA Riceviamo "da parte del Presidente Francesco lentini,
un importante documento redatto da tutti i Sindaci appartenenti al servizio tributi
associato e dal Presidente della Comunità Montana "Versante Jonico", a sostegno
delle forme associative fra piccoli comuni e Comunità Montane, con la speranza che ne
venga fatta la massima diffusione".
Giusto per non frustrare la speranza, anche se non riusciamo a capire dov'è la
notizia, ne facciamo, per questa volta, la massima diffusione. Non possiamo però tacere
il fatto che, per darne la massima diffusione, dobbiamo impiegare una parte del nostro
tempo e del nostro spazio Web. Tempo, spazio e massima diffusione che avrebbe potuto
adoperare la Comunità montana stessa, visto che ha un suo sito Web ( www.cmversantejonico.it ), dove non si trova
traccia di questo "importante documento".
Così vanno le cose, con le cose pubbliche. Comunque il documento lo potete
trovare e scaricare da Gil Botulino all'indirizzo www.gilbotulino.it/promo/cm2003_05_10.pdf
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