Gil Botulino |
The German
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Giovedì 15 - Maggio 2003 |
L'AMMINISTRAZIONE MANNELLO «SI FA GIUOCO DEI
CITTADINI» dal nostro inviato alla Corte dei Conti Vi ricordate ancora della questione dei debiti fuori bilancio? Quella per cui si fece un tale casino che alla fine portò allo scioglimento del consiglio comunale? Ebbene, ancora se ne parla. Se ne parla nelle interviste, nei comizi e nella propaganda elettorale. Ancora oggi Mannello nega che si trattasse di "debiti fuori bilancio" e in ogni caso, se mai ci fossero stati, afferma: "i debiti fuori bilancio, i miliardi depositati nei libretti, i rischi di essere inquisiti dalla Corte dei Conti non esistono più". Per quanto riguarda i miliardi depositati sui libretti non vi so dire. Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio è vero, non esistono più, infatti sono stati riconosciuti e pagheremo un bel po' di soldi, anzi abbiamo già cominciato a pagare, visto che è a causa di quei debiti che il Commissario ha aumentato le tasse. Per quanto riguarda invece "i rischi di essere inquisiti dalla Corte dei Conti", il fatto mi sorprederebbe molto visto il pensiero del procuratore regionale Nicola Leone. E tu come lo sai, diranno subito i miei piccoli lettori? Lo so, lo so, così come lo sanno tutti quelli che erano presenti all'adunanza per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2003. Una giornata memorabile per Badolato che, finalmente, ha la pubblicità che merita: pensate che quasi il 5% della relazione del procuratore ha riguardato Badolato. Fatti e considerazioni, che riguardano proprio la questione dei debiti fuori bilancio, che vi riporto integralmente. CORTE DEI CONTI Relazione del procuratore regionale Presidente: dott. Domenico Oriani E sempre stupefacente, per il nostro Ufficio, scoprire come sia stata omessa la denuncia di danni elevati, al cui accertamento si è giunti grazie ad una sorta di lite tra galli che si sono beccati sulle pagine di un giornale locale. Effettuato un accesso diretto, con lausilio della sempre per noi preziosissima Guardia di Finanza, abbiamo potuto incominciare ad accertare che riconosciuti debiti fuori bilancio nel 1997, per oltre 12 miliardi (oltre 6,5 milioni di EURO), avendo la Cassa Depositi e Prestiti finanziato solo il sessanta per cento del debito, con oneri a totale carico dello Stato e quindi con oneri a carico dellintera collettività nazionale del restante quaranta per cento si perdevano le tracce. Possiamo incominciare a chiederci chissà se se lo chiederà anche il revisore dei conti come mai non fosse iscritta in bilancio la parte del debito riconosciuto, ma non pagato, con tanti saluti al principio di veridicità del bilancio. Perché se fosse stata iscritta in bilancio probabilmente il bilancio di quel comune non avrebbe chiuso in pareggio. Non avrebbe potuto il bilancio del comune chiudere in pareggio perché le deliberazioni con cui erano stati riconosciuti i debiti fuori bilancio, nascenti dalle condanne dellAmministrazione a risarcire proprietari illegittimamente espropriati, avevano trovato la copertura finanziaria solo per una parte (il sessanta per cento, come detto), del debito, rinviando ad altre fonti, non determinate allora, nel 1997, di finanziamento. Allora ancora una volta un bilancio non veridico, un bilancio con cui ci si fa giuoco di principi di contabilità, ma anche dei cittadini ai quali si rappresenta una situazione finanziaria dellEnte non veritiera. Nel 2002, la Giunta municipale, poco prima dello scioglimento del Consiglio, considerato che le ditte creditrici hanno manifestato la volontà di ottenere la sola quota capitale del proprio credito, ovviamente con lunica garanzia che il Comune proceda alla liquidazione di quanto dovuto in tempi brevi; deliberava di autorizzare il Sindaco a predisporre degli schemi di transazione per la somma di 3.117.081,32 Euro quali debiti fuori bilancio per maggiori oneri di esproprio per la realizzazione di opere pubbliche varie il tutto da coprirsi con mutuo di pari importo chiesto alla Cassa DD.PP. Si può ancora osservare che se era stato pagato il 60% di 6,50 milioni di Euro, 3,117 milioni di Euro non è il 40 per cento, ma il 48 per cento. Poi si può ancora osservare che i cittadini di quel comune si trovano indebitati per una considerevole somma da pagare negli anni successivi, con interessi alla cassa DD.PP. (e per fortuna che viviamo un momento di corsi bassi). Incidentalmente, il mutuo costerà 127.329,92 Euro per semestre, per venti anni (5,093 milioni, contro un debito attuale di 3,117). Sempre incidentalmente, abbiamo già ricordato che anche il pagamento degli interessi sul mutuo costituisce danno erariale, perché si tratta, comunque, di somma in più che grava sullente; gli interessi costituiscono un maggiore esborso. Nella stessa data la Giunta di quel comune si occupava di unaltra richiesta di pagamento, per la non modica somma di 832.000 Euro per la quale si rende necessario far immediata chiarezza in merito alla legittimità delle richieste avanzate dalla ditta , anche alla luce della documentazione in possesso degli Uffici Comunali. Evidenziato che tale chiarezza si rende necessaria anche per poter appurare eventuali responsabilità penali, civili o/e contabili in capo ad Amministratori che si sono succeduti nel tempo, Dirigenti Comunali, legali incaricati a difesa dellente nonché in capo alla ditta Tutto ciò perché, come si legge in altra parte della stessa deliberazione, una dichiarazione rilasciata dal responsabile dellarea finanziaria attesta che il debito della ditta , a suo tempo inserito nel piano di risanamento, comprensivo della quota capitale ed interessi, è stato interamente pagato. Il manifesto originale dei D.S. di Badolato, potete scaricarlo all'indirizzo ds_2003_05_15.PDF |
È ancora vivo il ricordo dell'ultimo incidente stradale sulla 106 avvenuto a Badolato la scorsa settimana con il bilancio gravissimo di una vittima e ieri, intorno alle 16, ancora a Badolato, nei pressi del ponte sul torrente Gallipari, un altro grave incidente ha confermato che il tratto del Basso Ionio dell'arteria nazionale è ad alto rischio. Una Opel Omega station wagon con a bordo quattro persone, all'uscita del ponte, è andata a finire contro un muretto laterale coinvolgendo nella sua rocambolesca traiettoria un fuoristrada Nissan proveniente da Reggio Calabria con a bordo due persone. L'Opel, condotta da P.P. di Badolato, pare sia stata costretta a una sterzata improvvisa per evitare un terzo automezzo che si stava immettendo sulla strada, con la perdita del controllo dell'auto che ha finito la sua corsa contro il muro. Sul posto dell'incidente sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Soverato e quelli della locale Stazione, mentre due autoambulanze del 118 sono intervenute per prestare soccorso ai feriti. Gli occupanti della Opel hanno riportato la peggio: il conducente ha subito lievi ferite riportando anche un trauma cranico, mentre R.G. che viaggiava accanto, dopo essere stata faticosamente estratta dalle lamiere che l'avevano bloccata è stata ricoverata nell'Ospedale di Soverato e sottoposta a intervento chirurgico a causa di lesioni interne. Le condizioni di R.F. e F.B. che occupavano il divano posteriore sono gravi specie per il primo per il quale si è reso necessario il trasporto d'urgenza al reparto rianimazione dell'Ospedale civile di Catanzaro, mentre F.B. ha riportato fratture non gravi. Illesi, invece, D.M. e A.C. che occupavano il fuoristrada. I due incidenti, avvenuti nel giro di pochi giorni, non possono che indurre a un'ulteriore riflessione sulle condizioni di una strada che conferma di essere poco sicura, dove la prudenza di tutti gli automobilisti, a volte, non basta a evitare gravi incidenti. Massimo Ranieri, La gazzetta del Sud, giovedì 15 maggio 2003 |
Mannello commenta la decisine del Tar sulla lista Arcobaleno e le dichiarazioni di Criniti «EVITATO UN CLAMOROSO INSUCCESSO» Secondo il sindaco la civica non avrebbe avuto chance di vittoria Il
candidato a sindaco, Gerardo Mannello, ribatte senza indugio alla presa di posizione di
Nicola Criniti, segretario dei Ds che con una intervista rilasciata su queste colonne
aveva preso posizione in ordine alla pronuncia del Tar che ha definitivamente escluso la
sua lista dalla competizione elettorale del 25 maggio per difetto di forma nella
presentazione dei candidati alla commissione elettorale. Fabio Guarna, Il Quotidiano, giovedì 15 maggio 2003 |
Quattro feriti a seguito di uno scontro avvenuto all'altezza del fiume "Gallipari" INCIDENTE SULLA 106. GRAVE UN BAMBINO Ancora un grave incidente stradale sulla statale "106". E stavolta, tra le vittime della famigerata arteria viaria, bisogna annoverare anche un bambino di 7 anni, ricoverato in gravissime condizioni, a causa di un trauma cranico, presso il reparto di rianimazione del "Pugliese" di Catanzaro. Il piccolo si trovava a bordo della "Opel" condotta da Andrea Pietro Procopio che, all'altezza del viadotto sul fiume "Gallipari", è andata a sbattere violentemente, per cause ancora in corso di accertamento, prima contro una "Jeep" e poi contro un muretto laterale. A quanto pare, Procopio è stato costretto alla manovra per scansare un terzo veicolo, immessosi improvvisamente sulla carreggiata. Una utilitaria che si sarebbe, poi, dileguata senza lasciare traccia. Sul posto sono, invece, rimasti quattro feriti. Lo stesso conducente della "Opel", la signora Rosamaria Gallelli, di 36 anni, la sedicenne B.F. e il bambino di 7 anni. In soccorso delle vittime sono sopraggiunti gli uomini del distaccamento dei vigili del fuoco di Soverato e i sanitari del "118", unitamente ai militari dell'Arma del Nucleo operativo radiomobile e della locale stazione. I quattro feriti sono stati subito trasportati in ospedale. Considerate le gravi condizioni, Rosamaria Gallelli è stata sottoposta ad un intervento chirurgico urgente per trauma addominale. Anche il bambino è stato condotto in sala operatoria prima del definitivo trasferimento al "Pugliese" di Catanzaro. Il Domani, giovedì 15 maggio 2003 |
Il traffico è rimasto bloccato per alcune ore SCONTRO VIOLENTO TRA DUE AUTOVETTURE Ancora una volta la strada
statale ionica 106 è teatro di un incidente stradale grave ma per fortuna non mortale. a.i., Il Quotidiano, giovedì 15 maggio 2003 |
Il successo di domenica nel derby significa salvezza per la compagine dell'allenatore Manno BADOLATO, LA FINE DI UN INCUBO Franco Laganà, Il Domani, giovedì 15 maggio 2003 |