Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

responsabile: Pasquale Andreacchio - e-mail: info@gilbotulino.it - web: www.gilbotulino.it

Sabato 17     -     Maggio 2003

MANNELLO DELIBERA, IL COMMISSARIO NOTIFICA... L'ACQUA

Nei mesi scorsi abbiamo ricevuto pacchi di bollette da pagare. Bollette dell'acqua e della spazzatura. Un mare di bollette, almeno quelle riguardanti il consumo d'acqua del 2000 e del 2001 e le bollette della spazzatura del 2001 e del 2002. Un bel po' di euri da sborsare. Probabilmente il Commissario le ha inviate per fare cassa, visto che non c'era una lira, dopo il pignoramento dei 3 miliardi di lire operato dall'INPS tra dicembre e gennaio, oppure perché era normale mandarle visto che l'acqua del 2000 andrebbe pagata nel 2001 e l'acqua del 2001 nel 2002. Invece l'amministrazione Cinquestelle queste bollette non ce le ha inviate. Dunque dobbiamo prendercela con il Commissario e ringraziare Mannello?

Le cose non sono così semplici perché, se da una parte è evidente il vantaggio di non pagare, dall'altra è pur vero che prima o poi bisogna pagare nonostante la palese volontà degli amministratori di non riscuotere le entrate di competenza. Queste somme elevate da pagare, si ripercuotono sul bilancio comunale e, a lungo andare, provocano aliquote più elevate, tariffe dei servizi ai massimi livelli, riduzione dei servizi disponibili.

Comunque queste bollette sono motivo di discussione soprattutto a causa delle somme consistenti che devono essere pagate e della polemica elettorale, sollevata da Cinque stelle, che fa intendere che il Commissario ha alzato le tasse e  che, nel caso dovesse vincere, Mannello eliminerà l'addizionale IRPEF (una tantum di tre anni, dice lui, che il commissario ha inteso confermare ancora), diminuirà le tariffe dell'acqua e della spazzatura.

Ma le cose stanno veramente così? È vero che l'amministrazione Mannello, teneva le tasse al minimo? Chi ha veramente alzato le tasse? A tutto questo cercheremo di rispondere. Oggi cominciamo dall'acqua.

Intanto c'è da dire in via preliminare una cosa: la competenza della determinazione di tasse e tariffe, fino al 2000 prerogativa del Consiglio comunale, passa nel 2001 alla Giunta municipale. Ed è in quest'anno, nel 2001 -per la precisione nel marzo del 2001- , ma ancora nel 2002, che si consuma, alla chetichella, l'ulteriore presa per i fondelli dei cittadini. Nello stesso momento in cui prospettavano ai cittadini un passato e un presente roseo, ma un ancor più roseo futuro, Mannello e soci alzavano tutte le tasse e tutte le tariffe, e pesantemente.

Non c'è alcun bisogno che voi leggiate la delibera di giunta n. 39 del 2001 riguardante l'acqua per averne la prova provata, perché basta prendere la bolletta dell'acqua del 2000 e quella del 2001 -proprio quelle che il commissario vi ha mandato - e leggere gli importi. Leggo le due bollette che ho davanti a me:

Anno 2000: consumo mc 189, così ripartito min. base 72, eccedenza 117, totale fattura 110,80 euro

Anno 2001: consumo mc 189, così ripartito min. base 50, eccedenza 139, totale fattura 141,20 euro.

Come vedete con lo stesso consumo devo pagare 31 euro in più. Se controllate le vostre bollette è successo esattamente la stessa cosa. La giunta Mannello, senza informare nessuno, guardandosi bene dal farlo sapere in giro, vi ha aumentato le tariffe dell'acqua. Ha diminuito i metri cubi del minimo garantito ed ha quasi raddoppiato l'eccedenza.

Maggiori dettagli e parte delle delibere che hanno originato la situazione, per quanto riguarda le tariffe dell'acqua, le trovate nel volantino informativo, commissionato dalla coalizione civica Arcobaleno, all'indirizzo aumentoacqua.pdf

CAMPAGNA ELETTORALE, COMINCIANO I COMIZI

Oggi pomeriggio a Badolato superiore si è svolto il comizio d'apertura della campagna elettorale di Cinque stelle.

Domani la coalizione civica Arcobaleno terrà due comizi: il primo alle ore 17 a Badolato superiore, in piazza Castello, il secondo a Badolato Marina in piazza Tropeano alle ore 19.

Il comizio di Cinque stelle è stato aperto da Franco Laganà che ha fatto una ricostruzione molto fantasiosa dei fatti che hanno portato all'esclusione della lista "Arcobaleno" dalla competizione elettorale. Talmente fantasiosa da dover essere immediatamente smentito da Gerardo Mannello non appena ha preso la parola per presentare i candidati a consigliere comunale. Mannello ha anche fatto un breve cenno alla relazione della Corte dei conti per dire che la data 1997 è sbagliata, poiché le transazioni sono state fatte nel '96 e che né lui né il dott. Bressi portano colpe per cose che si sono verificate molto prima, come è ben evidenziato -a suo dire- nella relazione del procuratore Leone. Poi ha distinto nettamente quelle che potrebbero essere le responsabilità. Ha distinto le responsabilità politiche che gli potrebbero competere, dalle responsabilità di gestione che vanno in capo al "ragioniere, al revisore e ai responsabili di area".

L'ex vice-sindaco Francesco Gallelli ha concluso la manifestazione con un articolato discorso, molto interessante, come al solito. Nel suo intervento ha anche citato Gil Botulino "un giornale d'informazione che stimo moltissimo" ma che deve dare l'informazione completa: "Non è vero -ha detto- che al Borgo l'unico lavoro di consolidamento è stato fatto a Cerasìa -la zona dove Gallelli abita- ma anche alla Provvidenza  e a via Progresso". Ora che lo so, posso anche dare l'informazione. Come Galllelli sa bene -e molto probabilmente non per colpa sua- durante le amministrazioni Mannello la trasparenza -e dunque l'accesso agli atti amministrativi- era un optional: Il muro di Cerasìa si nota perché si trova sulla strada, oltre che per le rigogliose piante di pomodoro che vi attecchiscono durante l'estate.

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Affisso un volantino in cui la Quercia fa riferimento alla relazione del procuratore Leone
DEBITI FUORI BILANCIO A BADOLATO, IL RICHIAMO DEI DS ALLA CORTE DEI CONTI

ilquotidiano2003_05_17.jpg (16630 byte)Leggendo la relazione della Corte dei Conti del procuratore generale Nicola Leone per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2003, più di qualcuno si sarà chiesto a chi sono diretti alcuni riferimenti. Si tratta di una relazione lunghissima che i Democratici di Sinistra della sezione di Badolato devono avere ben letto e studiato, in quanto, a rischio di cadere in clamoroso autogol, con un volantino che in queste ore stanno diffondendo tra la popolazione ne attribuiscono alcuni passi niente di meno che al proprio Comune.

Si tratta della questione dei debiti fuori bilancio che ha creato non pochi problemi all'ultima amministrazione guidata da Gerardo Mannello. Problemi che -come scrivono nel volantino i Ds- portarono allo scioglimento del consiglio comunale. E' molto probabile che il volantino in questione sia stato tenuto in serbo per essere utilizzato nel momento più opportuno come ad esempio quello attuale, che è momento elettorale.

«E’ sempre stupefacente, per il nostro Ufficio -scrive il relatore- scoprire come sia stata omessa la denuncia di danni elevati, al cui accertamento si è giunti grazie ad una sorta di lite tra galli che si sono beccati sulle pagine di un giornale locale». Continua il relatore: «abbiamo potuto incominciare ad accertare che riconosciuti debiti fuori bilancio nel 1997, per oltre 12 miliardi (oltre 6,5 milioni di Euro)" pari al 60% del debito totale (che è la parte finanziata dalla cassa depositi e prestiti) "del restante quaranta per cento si perdevano le tracce». Se, in altri termini, fosse stato iscritto in bilancio la parte del debito riconosciuto ma non pagato, il bilancio del Comune non avrebbe chiuso in pareggio.

Si tratta dunque di prendere atto che con un marchingegno contabile, i responsabili hanno prodotto per l'anno 1997 «un bilancio non veridico» ossia un bilancio «con cui si fa giuoco dei principi di contabilità, ma anche dei cittadini ai quali si rappresenta una situazione finanziaria dell'Ente non veritiera».

Sono quelli sopra riportati tra virgolette i passi della relazione della Corte dei Conti sezione giurisdizionale per la Calabria di Catanzaro nei quali il procuratore regionale Nicola Leone svolge una vera e propria requisitoria contro le gestioni disinvolte degli enti locali suggerendo l'esempio di un Comune che visibilmente secondo i Democratici di sinistra di Badolato è il loro Comune amministrato all'epoca da Gerardo Mannello.

La parte della relazione di cui sopra si è fatto cenno è stata diffusa non solo attraverso il volantino dei D.S. ma anche via e-mail dal sito GilBotulino (www.gilbotulino.it). Questo nel divulgarla scrive: «Vi riporto il testo, tratto dalla copia a stampa della relazione. Esiste anche versione Pdf sul sito della corte...».

Fabio Guarna, Il Quotidiano, sabato 17 maggio 2003

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Badolato, un documento della locale sezione dei Ds mette sotto accusa gli ex amministratori
ANCORA POLEMICA SUI DEBITI FUORI BILANCIO

ildomani2003_05_17.jpg (11763 byte)«L'Amministrazione Comunale di Badolato si fa giuoco dei cittadini». È quanto sostiene la locale sezione dei Ds, il cui segretario è Nicola Criniti.

«Vi ricordate ancora della questione dei debiti fuori bilancio? - è scritto in una nota - Quella per cui si fece un tale casino che alla fine portò allo scioglimento del consiglio comunale? Ebbene, ancora se ne parla. Se ne parla nelle interviste, nei comizi e nella propaganda elettorale. Ancora oggi l'ex Sindaco nega che si trattasse di "debiti fuori bilancio" e in ogni caso, se mai ci fossero stati, afferma: "i debiti fuori bilancio, i miliardi depositati nei libretti, i rischi di essere inquisiti dalla Corte dei Conti non esistono più". Per quanto riguarda i miliardi depositati sui libretti non vi sappiamo dire. Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio è vero, non esistono più, infatti sono stati riconosciuti e pagheremo tutti un bel po' di soldi, anzi abbiamo già cominciato a pagare, visto che è a causa di quei debiti che il Commissario ha aumentato le tasse. Per quanto riguarda invece "i rischi di essere inquisiti dalla Corte dei Conti", il fatto sarebbe molto sorprendente, visto il pensiero del procuratore regionale Nicola Leone, espresso nell'adunanza per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2003. Una giornata memorabile per Badolato che, finalmente, ha la pubblicità che merita: pensate che quasi il 5% della relazione del procuratore ha riguardato Badolato. La ricostruzione dei fatti e le considerazioni, che riguardano la questione dei debiti fuori bilancio, eccola integralmente qui di séguito nella  relazione del procuratore generale Nicola Leone per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2003».

Segue il testo della relazione. «E’ sempre stupefacente, per il nostro Ufficio, scoprire come sia stata omessa la denuncia di danni elevati, al cui accertamento si è giunti grazie ad una sorta di lite tra galli che si sono beccati sulle pagine di un giornale locale. Effettuato un accesso diretto, con l’ausilio della sempre per noi preziosissima Guardia di Finanza, abbiamo potuto incominciare ad accertare che riconosciuti debiti fuori bilancio nel 1997, per oltre 12 miliardi (oltre 6,5 milioni di EURO), avendo la Cassa Depositi e Prestiti finanziato solo il sessanta per cento del debito, con oneri a totale carico dello Stato – e quindi con oneri a carico dell’intera collettività nazionale – del restante quaranta per cento si perdevano le tracce. Possiamo incominciare a chiederci – chissà se se lo chiederà anche il revisore dei conti – come mai non fosse iscritta in bilancio la parte del debito riconosciuto, ma non pagato, con tanti saluti al principio di veridicità del bilancio. Perché se fosse stata iscritta in bilancio probabilmente il bilancio di quel comune non avrebbe chiuso in pareggio. Non avrebbe potuto il bilancio del comune chiudere in pareggio perché le deliberazioni con cui erano stati riconosciuti i debiti fuori bilancio, nascenti dalle condanne dell’Amministrazione a risarcire proprietari illegittimamente espropriati, avevano trovato la copertura finanziaria solo per una parte (il sessanta per cento, come detto), del debito, rinviando ad altre fonti, non determinate allora, nel 1997, di finanziamento. Allora ancora una volta un bilancio non veridico, un bilancio con cui ci si fa giuoco di principi di  contabilità, ma anche dei cittadini ai quali si rappresenta una situazione finanziaria dell’Ente non veritiera. Nel 2002, la Giunta municipale, poco prima dello scioglimento del Consiglio, considerato che le … ditte creditrici…hanno manifestato la  volontà di ottenere la sola quota capitale del proprio credito, … ovviamente con l’unica garanzia che il Comune proceda alla liquidazione di quanto dovuto in tempi brevi; …deliberava di autorizzare il Sindaco a predisporre degli schemi di transazione per la somma di 3.117.081,32 Euro quali debiti fuori bilancio per maggiori oneri di esproprio per la realizzazione di opere pubbliche varie… il tutto da coprirsi con mutuo di pari importo chiesto alla Cassa DD.PP. Si può ancora osservare che se era stato pagato il 60% di 6,50 milioni di Euro, 3,117 milioni di Euro non è il 40 per cento, ma il 48 per cento. Poi si può ancora osservare che i cittadini di quel comune si trovano indebitati per una considerevole somma da pagare negli anni successivi, con interessi alla cassa DD.PP. (e per fortuna che viviamo un momento di corsi bassi). Incidentalmente, il mutuo costerà 127.329,92 Euro per semestre, per venti anni (5,093 milioni, contro un debito attuale di 3,117). Sempre incidentalmente, abbiamo già ricordato che anche il pagamento degli interessi sul mutuo costituisce danno erariale, perché si tratta, comunque, di somma in più che grava sull’ente; gli interessi costituiscono un maggiore esborso. Nella stessa data la Giunta di quel comune si occupava di un’altra richiesta di pagamento, per la non modica somma di 832.000 Euro per la quale si rende necessario far immediata chiarezza in merito alla legittimità delle richieste avanzate dalla ditta…, anche alla luce della documentazione in possesso degli Uffici Comunali. Evidenziato che tale chiarezza si rende necessaria anche per poter appurare eventuali responsabilità penali, civili o/e contabili in capo ad Amministratori che si sono succeduti nel tempo, Dirigenti Comunali, legali incaricati a difesa dell’ente nonché in capo alla ditta… Tutto ciò perché, come si legge in altra parte della stessa deliberazione, una dichiarazione rilasciata dal responsabile dell’area finanziaria attesta che il debito della ditta …, a suo tempo inserito nel piano di risanamento,  comprensivo della quota capitale ed interessi, è stato interamente pagato».

Il Domani,  sabato 17 maggio 2003

GLI AVENTI DIRITTO AL VOTO, ALCUNE STATISTICHE

Per conoscere meglio gli aventi diritto al voto ho preparato altre distribuzioni statistiche: la distribuzione per fascia d'età e la distribuzione per stato di residenza, per i residenti all'estero. Giusto perché non si diano i numeri al lotto, per un contributo di conoscenza. Potete raggiungere le statistiche dalla homepage dello specialElezione o direttamente all'indirizzo www.gilbotulino.it/elezioni/aventidiritto.htm