Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

responsabile: Pasquale Andreacchio - e-mail: info@gilbotulino.it - web: www.gilbotulino.it

Martedì 27     -     Maggio 2003

ELEZIONI AMMINISTRATIVE, THE DAY AFTER

Rieccoci, dopo la pausa di riflessione pre-elettorale, con le notizie da Badolato.

Se fossi dispettoso dovrei darvi il numero di telefono di casa di Franco ('e Guerino) Nisticò - "di Botulino non siappiamo che farcene!" - ed invitarvi a telefonare a lui per avere le notizie da Badolato. Il Guerin sportivo si è prodotto, venerdì sera, nel comizio conclusivo, dopo una crisi di astinenza, cronometro alla mano, per 45 minuti, nel suo solito turpiloquente sproloquio. Se l'è presa con i suoi avversari politici, usando il suo raffinato linguaggio da lord taverniere d'altri tempi: non un'argomentazione politica, non un'analisi, non una linea programmatica; soltanto gridazzate, epiteti ed affermazioni da querela; l'assoluto niente.

Non poteva, naturalmente, mancare un riferimento a questo sito e, addirittura - quale onore! - al sottoscritto. Spero non sia stata la sua pubblicità ad aver procurato i numerosi nuovi iscritti, degli ultimi giorni, alla mailing list. E spero, inoltre, che non sia stata la sua pubblicità, ma solo l'informazione quasi in tempo reale sulla votazione, a procurare il record di accessi degli ultimi due giorni. Ma se mi sbaglio fatemelo sapere: manderò un cesto di ghiande al nostro estimatore.

Dei riferimenti al sottoscritto non parlo, per pietà verso un uomo segnato dalle molte battaglie politiche, che non nasconde le sue ferite anzi ne fa un vanto, che si realizza quasi esclusivamente alla presenza di un microfono, in cui soffiare le sue frustrazioni di null-amministratore, tenendo in ansia - o in suspence - il plaudente pubblico, che attende, da un momento all'altro, che il fiato gli si strozzi in gola.

Non posso, invece, tacere sull'accusa che viene lanciata al sito: le case di Badolato rimangono sfitte d'estate per colpa di Gil Botulino. Se il paese non è turisticamente appetibile la colpa è dell'operatore economico - e qualche volta anche turistico - assessore esterno, stratega, megafono e grancascia di Cinque stelle, che nella sua opera di null-amministratore non ha fatto nulla per Badolato, per il suo turismo e per le case sfitte.

Non è stato Gil Botulino, negli anni di sua amministrazione, a fare del lungomare una discarica, della spiaggia una fogna a cielo aperto, delle vie cittadine un mondezzaio, dei lavori pubblici una frana, dell'estate badolatese una barzelletta. Mentre F. Nisticò procurava, da amministratore, con i soldi pubblici, questi danni visibili - oltre a tutti gli altri di cui si è discusso negli ultimi mesi - Gil Botulino, con i soldi propri, ha informato chi, liberamente, ha voluto essere informato. mentre Franco Nisticò, per il suo null-lavoro di assessore esterno, intascava un pubblico stipendio e infliggeva anche ai cittadini resistenti le sua malamministrazione, Gil Botulino, offriva ai cittadini badolatesi, soltanto a quelli che pagano la bolletta telefonica di loro libera scelta per collegarsi al sito, finanziando l'iniziativa di tasca propria, l'informazione che tanto lo disturba.

Della sua realizzazione, come uomo o come politico o come imprenditore, non ne voglio parlare, non voglio scendere al suo infimo livello: mi ha fatto veramente pena vederlo sbavare, in una vana attesa, davanti a un microfono, ieri sera, subito dopo la proclamazione a sindaco di Checco Mirarchi, in quel di Isca.

Si è rifatto, subito dopo, nel pubblico comizio di ringraziamento agli elettori di Cinque stelle, quando ha entusiasmato la piazza dichiarando una fantastica affermazione, che ancor più fantastica sarebbe stata se si fosse presentato LUI come candidato. Quel che è certo - per dichiarazione degli interessati - è che il suo comizio, di venerdì scorso, ha convinto almeno due persone, che avrebbero votato per Cinque stelle, a non recarsi alle urne.

Ieri sera, nella sua arringa conclusiva, è riuscito a convincere il popolo di Cinque stelle che le elezioni erano state vinte. Qualcuno era così convinto che si è recato al seggio, stamani di buon'ora,  per assistere alla proclamazione del Sindaco. Ha dovuto apprendere della sconfitta , incredulo, dai giornali e dalle televisioni.

Oggi tutti i mezzi d'informazione che raggiungono Badolato avevano in primo piano la notizia. La Gazzetta del Sud a nove colonne in prima pagina, Il Domani, Il Quotidiano, Soverato 1, Rai 3. Di tutto vi daremo conto non appena possibile. Per oggi accontentatevi dei quotidiani.

Italo Ranieri, Gazzetta del Sud, mi sembra il meglio informato. Anche il Quotidiano fa la sua parte.

Una menzione a parte merita il pezzo di Franco Laganà, che ritorna alla cronaca politica da Badolato, dopo un mese alla guida della campagna elettorale di Cinque stelle.   A parte qualche numero errato - un niente in confronto agli oltre 100 dell'altr'anno - è tornato completamente rigenerato nella prosa, quasi da non credere che possa essere l'autore del pezzo. Speriamo che non siano solo i postumi della batosta elettorale. Batosta che possiamo per sua comodità sintetizzare così: 1) Cinque stelle ha perso 2) Il movimento di opinione libero che ha espresso i candidati M. Gallelli e G. Cundò, ha ben contribuito alla sconfitta 3) Le centinaia di compagni al seguito dei, sè dicenti, dissidenti DS non si sono visti.

La gazzetta ha in prima pagina un titolo a nove colonne su Badolato:
INCREDIBILE A BADOLATO: NON VA AL VOTO LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI

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Alle urne 1247 elettori per dare la preferenza all'unico candidato
BADOLATO, NON C'È IL QUORUM

BADOLATO – A Badolato fumata nera per il rinnovo del Consiglio comunale, nel Comune ionico continuerà la gestione commissariale già presente da circa un anno. Le votazioni, infatti, sono da considerarsi nulle, non essendo stato raggiunto il quorum necessario, il 50% dei votanti, previsto dalle vigenti norme in materia elettorale. Una sola era la lista in gara, "Cinque stelle", guidata da Gerardo Mannello, l'altra lista era stata esclusa dalla competizione elettorale per un vizio formale riscontrato dagli organi competenti. Per raggiungere il quorum, avrebbero dovuto recarsi alle urne come previsto, il 50% "2.038" degli iscritti alle liste elettorali. Di contro ai seggi elettorali, per esprimere il voto, si sono recati 1.247 elettori dei 4.076 totali. Ipoteticamente, se si fosse recata a votare la metà degli aventi diritto, la lista sarebbe risultata vincente se avesse ottenuto il 50% dei voti validi. Così non è stato, dunque a Badolato, tutto resta come prima, si dovrà andare a nuove elezioni nella primavera del 2004. Di seguito riportiamo i voti espressi per ogni sezione (4 in Marina e una nel Centro storico). Sezione 1: voti validi 258, bianche 12, nulle 6; Sezione 2: voti validi 216, bianche 5, nulle 10; Sezione 3: voti validi 345, bianche 21, nulle 12; Sezione 4: voti validi 152, bianche 4, nulle 10; Sezione 5: voti validi 171, bianche 9, nulle 11. In totale complessivo i voti validi sono stati 1.142 (espressi al candidato a sindaco Gerardo Mannello) le schede bianche sempre nel totale sono state 51 e quelle nulle 54. Totale voti validi dei votanti 1.247. Di seguito riportiamo i voti riportati da ciascun candidato nella carica di consigliere: Anna Maria Rosaria Laganà 61, Gesualda Audino 35, Vittoria Valenti 42, Francesco Gallelli 210, Mario Gallelli 21, Daniel Bressi 76, Giuseppe Femia 39, Giocondo Stefanelli 49, Rosario Camigliano 53, Antonio Nisticò 30, Domenico Leuzzi 70, Vincenzo Papaleo 94, Pasquale Piroso 54, Pasquale Battaglia 24, Giuseppe Cundò 45, Fortunato Epifani 28. Conosciuti i risultati definitivi, dopo lo scrutinio dei cinque seggi elettorali, abbiamo cercato di avvicinare tra la folla qualcuno per esprimere un parere su questa tornata elettorale che non ha avuto vincitori. In tanti non hanno voluto esprimere alcuna dichiarazione, rinviando ogni commento ai prossimi giorni. Nel piazzale antistante i seggi elettorali tra la folla abbiamo incontrato il candidato a sindaco Gerardo Mannello al quale abbiamo chiesto un commento a caldo sull'esito di queste elezioni: "Questo risultato elettorale è stato comunque una bellissima affermazione, certamente dispiace non essere riusciti a raggiungere il quorum necessario per tornare ad amministrare". Ora il Comune, ha evidenziato Mannello, continuerà ad essere governato da una gestione commissariale. Il risultato di oggi premia comunque il nostro lavoro, da sempre svolto nell'interesse della collettività; continuerò su questa strada fino all'appuntamento elettorale del prossimo anno e, assieme agli altri candidati saremo sempre al servizio della gente. Per adesso non mi resta che esprimere un sentito ringraziamento agli elettori che, numerosi, ci hanno dato il loro consenso, manifestando desiderio di continuità amministrativa della comunità badolatese".

Italo Ranieri, La Gazzetta del Sud, martedì 27 maggio 2003

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L'unica lista in corsa, Mannello non l'ha spuntata. Solo il 30,5% alle urne
BADOLATO NON RAGGIUNGE IL QUORUM IL COMUNE RIMANE COMMISSARIATO

A BADOLATO, non ce l'ha fatta l'unica lista rimasta in corsa, la lista civica "Cinque stelle per Badolato" capeggiata dall'ex sindaco, Gerardo Mannello, a raggiungere il quorum.
Infatti nel Comune del Basso Jonio ha votato solo il 30,5 per cento degli aventi diritto, per un totale di 1.142 voti validi su 1.247 votanti, 51 schede bianche e 54 nulle.
Una debàcle annunciata, che era già nell'aria come avevamo peraltro scritto ieri dalle colonne de "il Quotidiano" quando alle 19 di domenica scorsa solo il 19 per cento degli elettori si era recato alle urne a Badolato
Un sconfitta che pesa come un macigno sul Comune che, purtroppo, continuerà a rimanere commissariato fino alla prossime elezioni.
Un Comune che era stato commissariato per il mancato riconoscimento dei debiti fuori bilancio da parte di alcuni membri della stessa assise che avevano palesemente sfiduciato il sindaco, Gerardo Mannello.
Il clima, dunque, in paese era già arroventato anche per il fatto che l'altra lista in lizza "Arcobaleno" capeggiata da Andrea Menniti era stata ricusata per un errore procedurale nella presentazione della lista stessa.
Eppure nei giorni di campagna elettorale tanti erano stati gli inviti alla popolazione a non disertare le urne per far uscire dall'impasse del commissariamento il Comune. Ma, evidentemente si chiedeva troppo.
Un sacrificio troppo grande, andare oltre gli steccati politici ed i personalismi per il bene comune.
Evidentemente gli animi erano ancora troppo infervorati per la bruciante e cocente esclusione dell'altra lista per accogliere un simile appello e regalare all'avversario la vittoria su un piatto d'argento. E così è stato.
Comunque il candidato a sindaco dell'unica lista in corsa, Gerardo Mannello ha fatto buon viso a cattivo gioco.
E ieri sera appena concluse le operazioni di scrutinio che sono state velocissime, ha avuto la presenza di spirito di fare anche un comizio pubblico ringraziando quegli elettori che, comunque lo hanno sostenuto comunicando la volontà di riproporsi alle prossime elezioni a novembre o in primavera del 2004 non si sa ancora.

Amalia Feroleto, Il Quotidiano, martedì 27 maggio 2003

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Non è stato raggiunto il quorum necessario per ritenere valida la tornata elettorale amministrativa
A BADOLATO "FUMATA NERA"
Gerardo Mannello giudica, comunque, positivamente l'esito del voto

Nulla di fatto. A Badolato non si è raggiunto il quorum necessario dei 2.037 (2.038 NdG) voti, tetto fissato per sancire la validità delle elezioni con una sola lista in lizza. Per Gerardo Mannello, che ha corso da solo per le amministrative, i suffragi conseguiti non sono, dunque, bastati per garantirgli la rielezione alla carica di sindaco. Molto probabilmente si tornerà a votare tra un anno a Badolato, per cui il Comune continuerà ad essere amministrato, fino a quella data, dai commissari nominati dal prefetto all'indomani dello scioglimento del consiglio comunale, provocato dalle dimissioni congiunte di alcuni esponenti di maggioranza e di minoranza. Alla presentazione delle liste si verificò il colpo di scena, rivelatosi, poi, determinante, con l'esclusione della lista "Arcobaleno", che candidava a sindaco Andrea Menniti. La commissione elettorale provinciale ritenne di rilevare degli errori formali tali da procedere al drastico provvedimento. Seguì un ricorso al Tar, anch'esso respinto. E così è rimasta in campo soltanto la lista "Cinque Stelle", con candidato a sindaco l'uscente Gerardo Mannello. La votazione è stata preceduta da una campagna elettorale dai toni molto aspri, con forti polemiche e accuse reciproche. Mannello e la sua squadra hanno invitato i cittadini a votare «per evitare un altro anno di commissariamento e per dare al paese un'amministrazione democratica». Ma l'appello, evidentemente, non ha sortito sortito il risultato sperato. Infatti, alle urne, si sono recati soltanto 1.248 (1247, NdG) votanti. Sono stati 1142 i voti di lista, 53 (51, NdG) le schede bianche, 52 (54, NdG) le nulle. «Anche se non abbiamo raggiunto il quorum - ha dichiarato Mannello - esprimo la mia soddisfazione per il risultato elettorale, che è andato oltre le più rosee previsioni. Perciò, convinti che questo è stato un positivo banco di prova per le future consultazioni amministrative, rimaniamo in campo al servizio dei cittadini»

Franco Laganà, Il Domani, martedì 27 maggio 2003

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Isca sullo Jonio. I rapporti tra la Comunità montana e il Comune di Badolato
"UNA CONVENZIONE CONTRASTANTE"
L'interrogazione del senatore Francesco Bevilacqua di An

ISCA - Il senatore Francesco Bevilacqua interviene con un'interrogazione al Governo in merito alla revoca della convenzione tra la Comunità Montana "Versante Jonico" di Isca Marina e il Comune di Badolato adottata recentemente dal Commissario Straordinario.
Secondo Bevilacqua, la revoca della convenzione "sembra contrastare con il contenuto della stessa che, all'art. 17, prevede espressamente che il recesso adottato nel periodo di validità ha efficacia a decorrere dal primo gennaio successivoŠ". Nell'interrogazione il senatore di Alleanza Nazionale sottolinea che "il decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267' (testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali), all'art. 27, comma 1, stabilisce che le Comunità Montane possono svolgere l'esercizio associato delle funzioni comunali e, all'art. 30, comma 1, prevede che per lo svolgimento in modo coordinato di funzioni e servizi, determinati enti locali possono stipulare tra loro apposite convenzioni, e che il decreto legislativo del 15 dicembre 1997 n. 446 (riordino della disciplina dei tributi locali), all'art. 52, comma 5, lettera a, stabilisce che l'accertamento dei tributi può essere effettuato dall'ente locale anche nelle forme associativeŠ"
Prosegue Bevilacqua: "dal 7 giugno 2002, l'ente montano di Isca, a costo zero, ha svolto per conto del comune di Badolato: digitalizzazione e integrazione dei dati relativi al PRG, richiesta di dati concernenti i tributi e relativi regolamenti comunali per le modifiche, avvio di corsi di formazione del personale del settore tecnico per l'uso di software di gestione del sistema informativo territoriale, corsi di formazione alla Camera di Commercio di Catanzaro per la determinazione delle tariffe idriche, corsi di formazione sui tributi locali".
Secondo l'esponente politico del partito di Fini, "la stipula della convenzione - tra il comune di Badolato e la Comunità Montana - risale al 25 ottobre 2002, sottoscritta con delibera commissariale il 6 novembre dello stesso anno.
Il 3 aprile 2003 il Commissario di Badolato ha deliberato la revoca della convenzione adducendo, oltre "al mancato raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi erogati e ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse economiche-finanziarie, umane e strumentali, l'utilizzo dei lavoratori socialmente utili per lo svolgimento di lavori diversi dal progetto e senza che gli stessi avessero conoscenza della materia tributaria.
Quindi, ne consegue che la revoca della convenzione adottata dal Commissario straordinario di Badolato, che dovrebbe avere efficacia dall'1 maggio 2003, contrasta con il contenuto della convenzione stessa".
Pertanto il sen. Bevilaqua chiede al Ministro di sapere quali sono le ragioni della revoca.

Fabio Guarna, Il Quotidiano, martedì 27 maggio 2003