Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

responsabile: Pasquale Andreacchio - e-mail: info@gilbotulino.it - web: www.gilbotulino.it

Giovedì 29     -     Maggio 2003

ANALISI MATEMATICA DEL VOTO AMMINISTRATIVO, ERRATA CORRIGE

A tre giorni dal risultato elettorale - "batosta meritata" per alcuni, "vittoria morale" per altri -  dell'elezione amministrativa badolatese, nulla per non aver raggiunto il quorum, avremmo voluto smetterla di dare i numeri. Purtroppo, anche per colpa nostra, non possiamo farlo nemmeno oggi, speriamo di poterlo fare a cominciare da domani.

Oggi dobbiamo, doverosamente, correggere, non i dati che sono esatti, ma i raffronti con elezioni precedenti di alcuni candidati poiché ci viene segnalato che, nelle precedenti elezioni comunali, il gruppo sé dicente dissente DS, aveva in lista, oltre a Rondinelli, anche un altro candidato.

"Caro Gil - ci scrive il nostro attento lettore - come tu stesso hai pubblicato il 17 ottobre del 2001, non solo Rondinelli fu sospeso dal DS ma anche Antonio Procopio, ambedue iscritti al partito, perché si erano candidati per Cinquestelle. Inoltre - in quel tempo si disse - "i dirigenti" dei dissidenti DS, oggi "gruppo di opinione libero", allora "gruppo Area questione meridionale", facendo caseggiato, raccoglievano preferenze soprattutto per Antonio Procopio. Sono sicuro che la tua è stata una svista in buona fede, forse causata dal fatto che Antonio Procopio non fu eletto. Tuttavia, per l'esattezza dell'analisi matematica del voto, nel caso tu non dovessi avere i dati, Antonio Procopio ebbe 63 preferenze, 37 in marina, 28 in paese".

Il nostro lettore ha ragione. Ci scusiamo con lui e con gli altri nostri lettori e rifacciamo i conti soltanto per il gruppo, sé dicente, dissidente DS. Anzi facciamoli con calma tutti insieme.

In questa tornata elettorale il gruppo di opinione libero si è presentato agli elettori, gestendo tutte le fasi della campagna elettorale, dalla logistica alla comunicazione, con due candidati, Mario Gallelli e Giuseppe Cundò.  Giuseppe Cundò ha avuto 45 preferenze, Mario Gallelli ne ha totalizzati 21. Il gruppo ha avuto un consenso elettorale di 66 preferenze. Nessuno dei due è stato eletto: non si è raggiunto il quorum. I due hanno avuto una media di 33 voti contro una media di 60 voti degli altri candidati della stessa lista. Se tutti i candidati avessero avuto la stessa efficienza, la lista cinquestelle avrebbe totalizzato 528 preferenze, quasi la metà di quelle che ha totalizzato.

Nella precedente tornata elettorale il gruppo area questione meridionale (lo stesso preciso del gruppo di opinione libero con lo stesso capogruppo) si è presentato agli elettori con due candidati Salvatore Rondinelli e Antonio Procopio. Salvatore Rondinelli ha avuto 86 preferenze, Antonio Procopio ne ha totalizzati 63. Il gruppo ha avuto un consenso elettorale di 149 preferenze. Rondinelli è stato eletto, Procopio è stato il primo dei non eletti. I due hanno avuto una media di 75 voti contro una media di 80 degli altri candidati della stessa lista. Se tutti i candidati avessero avuto la stessa efficienza, la lista cinquestelle avrebbe totalizzato 1200 preferenze, non lontano dalle 1281 che ha totalizzato.

I numeri dicono senza ombra di dubbio che, rispetto alla tornata elettorale precedente, il gruppo ha perso, oltre alle elezioni, molti dei consensi vantati. In percentuale, il "gruppo di opinione libero" perde rispetto al "gruppo area questione meridionale" - ambedue sé dicenti dissidenti DS - il 56% e non il 23 come erroneamente avevamo calcolato.

BADOLATO, ANCORA PAESE DEL NON VOTO

Dal nostro inviato davanti al seggio elettorale

Perché Badolato è il paese del non voto ve lo spiego io.

Sono stato ventidue ore sotto il sole cocente del 25 e 26 maggio, davanti al seggio in Marina, come altre cento persone, a contare e memorizzare gli elettori badolatesi che, come giustamente ha rilevato il Mannello nell'intervista al Quotidiano di ieri, "si sono portati alle urne manifestando una ferma e salda adesione alla mia candidatura e alla linea di cui essa era al vertice".

La gente di Badolato non è andata a votare. Non è andata a votare perché è analfabeta, non sa leggere e non sa scrivere, non è andata nemmeno alle scuole serali. I numeri parlano chiaro, fotografano la situazione. Gli iscritti alle liste elettorali erano 4076, di questi, 1363 sono residenti all'estero. I rimanenti 2712, in maggioranza, hanno le scuole basse. I votanti sono stati 1247 e 1142 hanno votato per l'unica lista ammessa alla tornata.

Non hanno votato i testimoni di Geova, i vagabondi da bar, i disoccupati e tutti quelli che non hanno né arte né parte, altrimenti non ci sarebbe stato il problema del quorum. Infatti i votanti istruiti e professionali hanno ben risposto alla chiamata costituzionale del diritto al voto. Ho preso tutti i dati, ho confrontato la mia memoria con altri amici, ho distribuito gli elettori in base alla loro professione e mi accingo a darvi i risultati già aggregati e in percentuale, per non violare la privacy.

Si sono recati alle urne, categoria e percentuale: Architetti 70%, Associazioni culturali 100%, Avvocati 90%, *Bellunesi 100%, Commercialisti 80%, Farmacisti 100%, Funzionari prefettizi 100%, Ingegneri 80%, Maestri 97%, Medici 90%, Notai 100%, *Praticanti avvocato 90%, Preti 50%, Professori 70%, Ragionieri 60%.

I dati parlano chiaro: chi ha un titolo di studio e una professione  si reca in massa a votare. Dunque non votano gli ignoranti, soprattutto gli ignoranti, senza cultura, frequentatori di bar e senza alcun rimorso. Come dice E. A. Poe: "L'ignoranza è una benedizione, ma perché la benedizione sia completa l'ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure se stessa".

note: * I bellunesi e i praticanti avvocato cercano di bilanciare "l'emigrazione che c'è stata qua, proprio l'emorragia". I praticanti avvocato, dottori di Roma o città più a Nord, spostano la loro residenza a Badolato per sei mesi, frequentano quattro udienze al mese, firmano all'ordine una volta al mese e... ogni volta che ci sono le elezioni amministrative si precipitano a votare. Rispetto alle tornate elettorali precedenti sono, in numero, in forte diminuzione. Dopo il recente provvedimento di riforma dell'accesso alla professione, si prevede, per la prossima tornata elettorale, la sola presenza dei praticanti autoctoni.

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE, UNA BATOSTA MERITATA

Una batosta meritata. Questo il commento della coalizione Arcobaleno di fronte allo schiacciante insuccesso della lista Cinque Stelle, guidata da Gerardo Mannello nella tornata amministrativa appena conclusasi. A Badolato, come noto, gareggiava una sola lista per ricusazione dell’Arcobaleno, e come prevede la legge partecipando solo una squadra, andava raggiunto il quorum di affluenza alle urne di almeno il 50% dei votanti. Il comportamento gravissimo e scorretto di Cinque Stelle che, come tutti sanno, decise di mettere dei legali per opporsi alla riammissione della nostra forza nella competizione elettorale, ha dato i frutti meritati.

I nostri avversari hanno ricevuto una legnata memorabile. A Badolato il quorum era a 2038 votanti. 4076 gli iscritti nelle liste elettorali. Circa 1360 di essi tuttavia abitano fuori paese. A voler essere buoni ed oggettivi al massimo, dunque, il calcolo sull’elettorato da "convincere" doveva far riferimento su 2700 elettori effettivamente domiciliati in Badolato. Si ricorda peraltro che alle ultime due tornate (1997 e 2001) i votanti furono sempre oltre 2400. Un numero elevatissimo. Quindi il nostro non è il paese del "non voto" come qualche TG va già dicendo. Cosa è successo stavolta?

È successo che nonostante tutti i candidati di Cinque Stelle, a differenza dei nostri, abbiano percorso a tappeto il paese. Nonostante il Mannello sia andato in Svizzera a convincere nostri concittadini emigrati a venire a votare. Nonostante si sia voluto giocare sui timori di un prolungamento della gestione commissariale. Nonostante interventi esterni di sconosciuti personaggi, tipo il signor Matozzo, i cui inviti sono stati gentilmente cestinati dalla popolazione e nonostante corressero da soli, i nostri competitori hanno raccolto la miseria di 1240 votanti, e tra questi oltre cento hanno votato in bianco o annullato la scheda (queste schede nel ‘97 con il doppio dei votanti furono appena una sessantina). Il 10% si è quindi recato alle urne invalidando il proprio voto, e tutti si aspettavano perfino una percentuale più alta.

I badolatesi hanno punito la presunzione di chi sapendosi sconfitto ha voluto correre da solo, impedendo con dei legali la partecipazione dell’altra lista. Questa è la risposta che si meritano. Un’umiliazione pesantissima, su tutta la linea. La volta scorsa Cinque Stelle prese 1500 voti, e di liste ce n’erano due. Stavolta ha corso da sola, ed i voti per la lista son stati appena 1140! Una vera e propria disfatta.

Cinque Stelle diceva di voler vedere alle urne 2000 elettori. Ne hanno contato qualcuno di troppo, forse. Dovevano solo aumentare i consensi rispetto a quelli di partenza, come sempre avviene in questi casi: ma si sono fermati appena a 1247 votanti (di cui 1142 hanno espresso un voto favorevole). È evidente, e fin troppo logico, che con due liste avrebbero preso meno voti ancora, perché gli avremmo eroso consensi stando davvero in campo, mobilitando i 16 candidati per tutto il paese e facendo una vera campagna elettorale. Forse sollevati dal non aver preso troppe schede bianche e nulle, i nostri avversari hanno fatto un festante comizio con cui hanno annunciato di aver vinto le elezioni e che se ci fossero state due liste avrebbe preso circa 150 voti in più arrivando a 1300…Non capiamo la logica di questo ragionamento forse dovuto alla stanchezza per la campagna elettorale.

In realtà sui 2700 elettori effettivamente domiciliati non ne hanno convinti ben 1500! Se si accontentano bene. Dai loro ragionamenti strampalati sentiamo che tutti i voti conteggiati sono loro voti sicuri. Molti, moltissimi lo saranno. Ma mica tutti. E comunque se applicassimo lo stesso sciocco "pallottoliere" allora dovrebbero essere tutti nostri i voti di chi non si è recato alle urne. Lasciando perdere i ragionamenti di chi deve giustificare un’umiliazione così palese noi vediamo un’astensione di popolo. La giusta risposta alle loro scorrettezze.

Tutto si commenta da sé. Noi con pochi comizi e senza la campagna elettorale a tappeto fatta da loro siamo già molto soddisfatti dell’attuale stato di cose. L’amministrazione dei commissari prefettizi è decisamente più trasparente della loro. E la gente lo ha capito in massa. Ringraziamo sentitamente i quasi 1500 cittadini elettori che hanno deciso di non recarsi alle urne nelle due giornate di voto. Una scelta forte e dignitosa.

Cinque Stelle, invece, dice di aver vinto. Facciamo loro gli auguri per la splendida affermazione elettorale. Sembrano felicissimi di aver raccolto il 30% dell’affluenza alle urne e 400 voti in meno della volta scorsa, due anni fa, quando peraltro avevano pure una lista schierata contro di loro. Oggi hanno preso una vera lezione. Una crollo politico e sociale su tutta la linea.

Ma se son contenti loro….Non ci resta che pensare che è proprio vero: chi gioca da solo vince sempre. E si convince pure.

La coalizione civica Arcobaleno

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INCIDENTE STRADALE, LIEVEMENTE FERITA UNA DONNA

Ancora un incidente stradale sulla statale 106 jonica. Una donna è rimasta lievemente ferita a seguito di uno scontro che si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri, per cause ancora in corso di accertamento all'altezza del viadotto che collega Badolato a Santa Caterina. Sul posto si sono portati i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri di Soverato. L'episodio, al di là del bilancio complessivo dei danni, che, stavolta, non risulta particolarmente grave, testimonia ancora una volta la pericolosità di un asse viario che continua a provocare vittime e feriti, in una lunga e drammatica scia di sangue.

Il Domani, giovedì 29 maggio 2003