Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

responsabile: Pasquale Andreacchio - e-mail: info@gilbotulino.it - web: www.gilbotulino.it

Sabato 31     -     Maggio 2003

GIACOMINO LEUZZI SI SPOSA!

Questa sì che è una notizia, un evento a cui non si può mancare. Domani 1 giugno 2003 alle ore 11, Chiesa San Domenico, Badolato Superiore, matrimonio del medico Giacomo Leuzzi con la dott.ssa Maria Stella Scoppa. Finalmente ci siamo: dopo anni di attesa, anche a Giacomino cominceranno a spuntare i capelli bianchi?

MATOZZO, PAROLE AL VENTO E NEL DESERTO

Matozzo chi? Quello delle analisi? No, quello è Totò. Francesco Matozzo, del "coordinamento provinciale dello Sdi".

F. Matozzo è apparso, come un fulmine a ciel sereno, all'improvviso, sulla scena politica badolatese, il 18 maggio 2003. L'articolo di Fabio Guarna "Matozzo dello Sdi invita gli elettori a votare e non disertare le urne", sul Quotidiano, riportava il contenuto della nota del "coordinamento provinciale dello Sdi". La nota aveva attirato l'attenzione del segretario locale del DS, Nicola Criniti, che aveva dichiarato «mai a memoria d'uomo, avevamo avuto sue notizie dallo SDI a Badolato, dove l'Ulivo di cui il suo partito dovrebbe far parte, è tutto schierato dalla parte opposta a Gerardo Mannello».

Sabato 24, alla vigilia del voto, c'era stata la controreplica di Matozzo, a cui non deve essere sembrata vera tanta considerazione, ospitata ancora dal Quotidiano, "Polemica fuori misura i Ds pensino piuttosto alle divisioni interne" a firma Fabio Guarna. Nell'intervento, F. Matozzo ci chiarisce la sua figura, oltre che, ovviamente, per l'appartenenza al coordinamento provinciale dello Sdi, «la mia influenza politica in Badolato deriva dal ruolo direzionale esercitato nella Cia, confederazione italiana agricoltori, dalla carica di vicepresidente Bonifica Assi-Soverato». E avrebbe potuto citare anche: membro della consulta economico-sociale dell'Area Pit, membro della direzione regionale Legacoop.

Ieri, probabilmente per la scarso coordinamento tra i giornalisti del Quotidiano, è stata ripubblicata praticamente la stessa nota, a firma di v.s. (Viviana Santoro), che vi riportiamo sotto integralmente. Un articolo, non provocato, fuori tempo massimo, fuori tema, fuori...

Perché Matozzo ha così a cuore l'elezione amministrativa di Badolato? Improvvisa mania di protagonismo? Chi lo informa sulla situazione politica di Badolato?

I lettori attenti hanno la risposta alla terza domanda: i sé dicenti dissidenti DS oppure, se volete essere sinceri fino in fondo, Cinquestelle. Ve lo rivela la frase "i Ds pensino alle divisioni interne", ritornello di chi non vuol sentire le dichiarazioni di chi il DS rappresenta a tutti a livelli.

Perché F. Matozzo non prende informazioni dallo Sdi Badolatese? Perché a Badolato lo Sdi, come partito organizzato non esiste. Esistono simpatizzati dichiarati dello Sdi - ed ha ragione Criniti, tutti tranne uno erano con l'Arcobaleno, tanto che non si sono recati alle urne - esistono, numericamente pochi ma di qualità, elettori dello Sdi, ma nessuno di loro, conosce o riconosce il signor Matozzo.

Alla prima domanda, fin quando non ci ha illuminato sulla fonte della sua influenza politica, non avremmo saputo rispondere. Infatti è risultato incomprensibile il suo intervento, unico tra gli esponenti provinciali di qualunque partito. Non sono intervenuti nella campagna elettorale nemmeno i rappresentanti provinciali dei partiti ufficialmente esistenti e schierati nella tornata elettorale badolatese, quelli che hanno degli iscritti e degli organismi dirigenti - Ds, segretario Nicola Criniti, Pdci, segretario Ernesto Menniti, AN, presidente di circolo Antonio Saraco. F. Matozzo è sceso in campo per fare campagna elettorale per Cinquestelle perché doveva restituire un favore: I consensi che Cinquestelle raccolsero per la sua elezione al consorzio di Bonifica. Non so, visto l'esito, se il debito può essere considerato saldato.

Le argomentazioni di Matozzo sono quelle di Cinquestelle, oggi fuori tempo massimo: "l'ammutinamento dei cittadini ed il non esercizio del diritto di voto" c'è già stato. Che qualcuno informi Matozzo o Viviana Santoro!

Anche il titolo è fuori tema perché non c'è alcuna polemica tra i DS e i Socialisti democratici: uno di loro era candidato nella lista "Arcobaleno", tutti gli altri tranne uno ne erano sostenitori. C'è una polemica tra i DS e Matozzo. Se Matozzo non conosce gli elettori dello Sdi Badolatese, possiamo fornirgli noi i nomi - i simpatizzanti dello Sdi ne vanno fieri e non si nascondono -, così può passare almeno a far loro la tessera o ad organizzarli per far campagna elettorale per le prossime tornate elettorali. Può così Matozzo rendersi utile per la sinistra e per lo Sdi vista la sua dimostrata capacità, almeno nel collezionare cariche, da snocciolare come "influenza politica", alla bisogna.

Per i nostri lettori, ricordiamo la vera "influenza politica dei coordinamenti provinciali dello Sdi" a Badolato.

Provinciali del 13 giugno 1999 lo SDI prende 2 voti su 1869 votanti - quelli di Domenico Criniti, detto Bettino, zoccolo duro del partito (nessuna violazione della privacy, siamo stati autorizzati a divulgare la  notizia) -. Nel bacino Badolato, S. Caterina, Guardavalle lo SDI ha 21 voti su 6063 votanti.

Elezioni Regionali 16 Aprile 2000 lo SDI prende 8 voti (anche di questi abbiamo ricostruito la paternità: oltre a Bettino gli altri non ci hanno dato il permesso alla pubblicazione), tutti hanno aderito all'Arcobaleno.

Alle elezioni politiche del 13 maggio 2001, insieme a Verdi, lo Sdi ha preso 16 voti su 2404 votanti - i Verdi nelle europee del 13 giugno 1999 avevano avuto 9 voti.

IL RINGRAZIAMENTO DELL'ARCOBALENO AI CITTADINI DEL NON VOTO

Fin dalla sua nascita la coalizione civica Arcobaleno ci ha abituati alle sorprese, a cominciare dalla presentazione della lista. Oggi a a mezzogiorno hanno "avvisato" la popolazione, con un paio di volantini, che dei  comizi si sarebbero tenuti stasera - alle 17,30 in Piazza Castello a Badolato Superiore e alle ore 19,30 presso il centro sociale, nello spazio "verde" retrostante, da qualche giorno pulito a specchio su ordine del Commissario - per ringraziare sinceramente i cittadini che hanno colto la richiesta di non recarsi a votare e per un'analisi sugli esiti del "non voto" comunale di domenica 25 e lunedì 26 maggio.

L'impeccabile pubblicità dell'evento ha sortito i suoi effetti: a Badolato superiore c'erano solo gli oratori e gli accompagnatori. A Badolato marina si è cominciato alle 21, dopo un paio di ore di musica. Nel frattempo i convenuti, anche qui abbastanza scarsi, si sono rifocillati al Kebab di Carnuccio (u Croccu).

Gli interventi di Tonino Parretta, Nicola Criniti, Ernesto Menniti, Andrea Menniti, coordinati da Vincenzo Gallelli, non hanno aggiunto nulla di nuovo alle analisi già pubblicate sui giornali.

Uniche novità: Il Ds ha iniziato il tesseramento 2003, La coalizione Arcobaleno resterà unita e si presenterà alle prossime amministrative, sarà data collaborazione al Commissario per risolvere i problemi. Come, quando, da chi, questo sarà fatto non è stato detto. La serata è finita come di solito finiscono gli appuntamenti di questa sorprendente coalizione, senza un vero appuntamento: "Ci vediamo!".

Di tutti i partiti che la coalizione vanta, uno solo, ha accennato a una cosa politica: Ernesto Menniti ha invitato ad andare a votare il 15 giugno ai referendum, invitando anche gli esponenti di Cinquestelle ad essere coerenti ed a recarsi alle urne per esprimere il loro diritto costituzionale e democratico: «spero che la democrazia, per Cinquestelle - ha detto il segretario dei Comunisti italiani - non sia finita con il voto del 25 maggio».

Da parte nostra invitiamo Francesco Matozzo, del coordinamento provinciale dello Sdi, a fare lo stesso accorato appello ai Badolatesi, perché si rechino alle urne il 15 giugno.

logoquotidiano.jpg (4187 byte)
La lista "Arcobaleno"replica alle dichiarazioni trionfalistiche del mancato sindaco
"MANNELLO CORRE SOLO E PERDE PURE"
La batosta subìta nascerebbe da una vera astensione di popolo

Immediata replica a Mannello da parte della lista "Arcobaleno" esclusa per difetto di forma nelle carte di presentazione dalla competizione elettorale badolatese del 25 maggio.
Mannello ha subito commentato l'esito elettorale come coincidente per lui con una "vittoria morale". Secca la replica degli avversari: "Una batosta elettorale meritata". Secondo l' "Arcobaleno" che interviene con un comunicato consegnato ai giornalisti dal segretario dei Democratici di sinistra Nicola Criniti, i candidati di Cinquestelle " hanno subìto una sconfitta elettorale memorabile. Il quorum era a 2038 votanti. 4076 gli iscritti nelle liste elettorali. Bisogna chiarire un aspetto, anche per non creare equivoci su cui Gerardo Mannello pensa di potersi creare una scusante per la pessima figura appena fatta: circa 1360 elettori emigrati abitano fuori paese. A voler essere oggettivi al massimo, dunque, il calcolo sull'elettorato da "convincere" doveva far riferimento su 2700 elettori effettivamente domiciliati in Badolato. Si ricorda peraltro che alle ultime due tornate (1997 e 2001) i votanti furono sempre oltre 2400".
Un numero elevatissimo. Cosa è successo stavolta?
"È successo che tutti i candidati di "Cinque Stelle", a differenza dei nostri, abbiano percorso a tappeto il paese. Nonostante Gerardo Mannello sia andato in Svizzera a convincere, come da prassi, nostri concittadini emigrati a venire a votare. Nonostante si sia voluto giocare sui timori di un prolungamento della gestione commissariale ed altro, i nostri competitori hanno convinto solo 1240 votanti, e tra questi oltre cento hanno votato in bianco o annullato la scheda (queste schede nel '97 con il doppio dei votanti furono appena una sessantina). Quasi il 10 per cento si è quindi recato alle urne invalidando il proprio voto, e tutti si aspettavano perfino una percentuale più alta".
Per la coalizione civica "Arcobaleno", l'avversaria mancata, la lista "Cinquestelle per Badolato" capeggiata da Gerardo Mannello, ha fatto male ad opporsi alla riammissione della loro lista alla competizione elettorale dopo la sua esclusione da parte della commissione elettorale sostenendo presso il Tar, con propri legali, la legittimità dell'esclusione stessa.
Per l'Arcobaleno "i badolatesi hanno punito con la loro astensione dal voto chi sapendosi sconfitto, ha voluto correre da solo".
Per Mannello dunque, a giudizio di "Arcobaleno" è intervenuto "un'umiliazione pesantissima su tutta la linea. La volta scorsa, nel 2001, "Cinque Stelle" prese 1506 voti, e di liste ce n'erano due. Stavolta ha corso da sola, ed i voti per la lista son stati appena 1142! Una vera e propria disfatta: in due anni questa lista ha perso 364 voti ed oggi non c'era l'altra lista in campo".
Dinanzi a questi dati le argomentazioni con le quali Mannello si professa vincitore morale della competizione elettorale, si appalesano puri arzigogoli, alieni da qualsiasi logica e privi di ogni riscontro oggettivo.
La batosta subita da Mannello nasce per "Arcobaleno" da una vera astensione di popolo. "Tutto si commenta da sé -conclude la nota diffusa dalla lista Arcobaleno - Noi con pochi comizi e senza la campagna elettorale a tappeto fatta da loro siamo già molto soddisfatti dell'attuale stato di cose. Abbiamo invitato la popolazione a non recarsi alle urne. Per noi l'Amministrazione dei commissari prefettizi è preferibile alla loro. E la gente lo ha capito in massa. Naturalmente rispettiamo la scelta di chi si è recato alle urne, ma ringraziamo sentitamente i quasi 1500 cittadini elettori che hanno deciso di non recarsi alle urne nelle due giornate di voto. Una scelta forte e dignitosa".
"Cinque Stelle", invece, dice di aver vinto. "Facciamo loro gli auguri per la splendida affermazione elettorale. Sembrano felicissimi di aver raccolto il 30 per cento dell'affluenza alle urne e 360 voti in meno della volta scorsa quando peraltro avevano pure una lista schierata contro di loro. Oggi hanno preso una vera lezione. Un crollo politico e sociale. Ma se son contenti loro. Non ci resta che pensare che è proprio vero: chi gioca da solo vince sempre. E si convince pure".

Fabio Guarna, Il Quotidiano, venerdì 30 maggio 2003

logodomani.jpg (4871 byte)
La coalizione civica de "L'Arcobaleno" giudica l'esito del voto nella cittadina jonica
«SCONFITTA UMILIANTE PER MANNELLO»

«Una batosta meritata». Questo è il commento della coalizione "Arcobaleno" (che avrebbe candidato a sindaco Andrea Menniti senza la ricusazione della commissione elettorale) di fronte allo «schiacciante ed umiliante insuccesso» della lista "Cinque Stelle" di Gerardo Mannello nella tornata amministrativa appena conclusasi. «A Badolato - è scritto in una nota - gareggiava una sola lista e come prevede la legge andava raggiunto il quorum di affluenza di almeno il 50 per cento dei votanti. I nostri avversari hanno ricevuto una legnata memorabile. Il quorum era fissato a 2.038 votanti su 4.076 iscritti nelle liste elettorali. Bisogna chiarire un aspetto anche per non creare equivoci su cui Gerardo Mannello pensa di potersi creare una scusante per la pessima figura appena fatta: circa 1.360 elettori emigrati, abitano fuori paese. A voler essere oggettivi al massimo, dunque, il calcolo sull'elettorato da "convincere" doveva far riferimento su 2.700 elettori effettivamente domiciliati in Badolato. Si ricorda peraltro che alle ultime due tornate (1997 e 2001) i votanti furono sempre oltre 2.400. Un numero elevatissimo. I nostri competitori stavolta invece, hanno convinto solo 1.240 votanti, e tra questi oltre cento hanno votato in bianco o annullato la scheda (queste schede nel '97 con il doppio dei votanti furono appena una sessantina). Quasi il 10 per cento si è, quindi, recato alle urne invalidando il proprio voto, e tutti si aspettavano perfino una percentuale più alta. Il comportamento gravissimo e scorretto di "Cinque Stelle" che, come tutti sanno, decise di mettere dei legali al Tar, per opporsi alla riammissione della nostra lista nella competizione elettorale, ha dato i frutti meritati. I Badolatesi hanno punito la presunzione di chi sapendosi sconfitto ha voluto correre da solo, impedendo con dei legali la partecipazione dell'altra coalizione. Questa è la risposta meritata: un'umiliazione pesantissima, su tutta la linea. La volta scorsa, nel 2001, Cinque Stelle prese 1.506 voti, e di liste ce n'erano due. Stavolta ha corso da sola, ed i voti per la lista sono stati appena 1.142! Una vera e propria disfatta: in due anni questa lista ha perso 364 voti ed oggi non c'era l'altra lista in campo! È evidente e fin troppo logico che con noi il lizza avrebbero preso ancora meno voti, perché gli avremmo eroso consensi stando davvero in campo, mobilitando i 16 candidati per tutto il paese e facendo una vera campagna elettorale. In realtà, quindi, sui 2.700 elettori effettivamente domiciliati non ne hanno convinti ben 1.500! Se si accontentano bene, ma lasciando perdere i ragionamenti di chi deve giustificare un'umiliazione così palese, vediamo un'astensione di popolo. Tutto si commenta da sé. Noi con pochi comizi e senza la campagna elettorale a tappeto fatta da loro siamo già molto soddisfatti dell'attuale stato di cose. Abbiamo invitato la popolazione a non recarsi alle urne. L'amministrazione dei commissari prefettizi è decisamente più trasparente della loro. E la gente lo ha capito in massa. Naturalmente, rispettiamo la scelta di chi si è recato alle urne, ma ringraziamo sentitamente i quasi 1.500 cittadini elettori che hanno deciso di non recarsi alle urne nelle due giornate di voto. Una scelta forte e dignitosa. "Cinque Stelle", invece, di ce di aver vinto. Facciamo loro gli auguri per la splendida affermazione elettorale. Sembrano felicissimi di aver raccolto il 30 per cento dell'affluenza alle urne e 360 voti in meno della volta scorsa quando peraltro avevano pure una lista schierata contro di loro. Oggi hanno preso una vera lezione. Un crollo politico e sociale verticale. ma se son contenti loro... Non ci resta che pensare che é proprio vero: chi gioca da solo vince sempre. E si convince pure».

Il Domani, venerdì 30 maggio 2003

logoquotidiano.jpg (4187 byte)
"LA POLEMICA TRA I DS E I SOCIALISTI PUNTA A COPRIRE LE SUPERFICIALITÀ"

SOVERATO - E sulle scorse elezioni avvenute a Badolato è intervenuto anche Francesco Matozzo, del coordinamento provinciale di Catanzaro dello Sdi.
"La polemica fuori misura portata avanti dal segretario della sezione Ds di Badolato nei riguardi dei socialisti - scrive in un comunicato - punta a coprire la gravissima responsabilità infarcita da errori e superficialità commesse nelle operazioni elettorali, costringendo gli elettori a votare per la sola lista presente nella competizione amministrativa: il primo atto in questi casi sono l'umiltà e l'autocritica, non l'arroganza".
Francesco Matozzo prosegue affermando che "pretende invece l'ammutinamento dei cittadini ed il non esercizio del diritto di voto con l'obiettivo dichiarato, quanto irresponsabile di allungare la gestione commissariale per un altro anno contro i cittadini di Badolato e contro le regole democratiche". "Si pensi piuttosto alle divisioni che esistono nella sinistra e specie nei Ds a Badolato - si legge nel comunicato del rappresentante del coordinamento provinciale dello Sdi- alla presenza unitaria ed organizzata dei socialisti penseremo noi". Matozzo ricorda poi che la sua "influenza politica nel basso Ionio e nella stessa Badolato sono note e dovute al ruolo direzionale nella Confederazione italiana agricoltori, alla carica di vicepresidente Bonifica Assi-Soverato, all'attività di dirigente politico impegnato alla valorizzazione delle istituzioni democratiche ed alla crescita della cultura riformista". "Il resto - conclude il comunicato - sono parole al vento".

Viviana Santoro, Il Quotidiano, venerdì 30 maggio 2003