Gil Botulino

The German Observer
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Giovedì 10     -     Luglio 2003

UNA MEZZA INSURREZIONE PER LA CHIUSURA DELL'UFFICIO POSTALE

Da Lunedì l'ufficio postale di Badolato superiore è chiuso. Aprirà per pochissimi giorni nei mesi di luglio e di agosto. L'intervento del Commissario straordinario del Comune di Badolato, sollecitato da una delegazione di cittadini venerdì scorso, non ha, per ora, dato frutti. La direzione provinciale dell'ente poste non ha dato risposte, dunque l'ufficio postale di Badolato aprirà, secondo il calendario già stabilito, nei giorni 16-25-26-31 luglio e 1-2-3-4-5-6-16-26-30 agosto.

Del problema non si sono fatti carico né  i partiti, né i movimenti politici (nemmeno quelli che si erano candidati all'amministrazione del Comune nell'ultima tornata elettorale), né i movimenti sociali, né le associazioni culturali badolatesi. I cittadini del Borgo sono stati lasciati soli, finora, in questa battaglia, senza guida né appoggi.

Ieri pomeriggio, ancora una volta, oltre cento persone si sono recate presso gli uffici comunali per protestare, accompagnati dal segretario dei Democratici di sinistra, Nicola Criniti, il quale ha avuto un colloquio con il segretario comunale dott. Vincenzo Prenestini e, telefonicamente, con il commissario straordinario, dott. Sebastiano Cento, al quale ha comunicato la volontà della cittadinanza di intraprendere ogni forma di lotta utile per la definitiva soluzione del problema.

Nicola Criniti, dal gradone del Municipio, ha "arringato" la folla, non nascondendo la difficoltà della situazione anche se si prospetta la possibilità di un'apertura a giorni alterni.

Per domani pomeriggio è stato fissato un incontro a cui parteciperanno il direttore provinciale delle poste, il segretario comunale, il commissario straordinario, il segretario del Ds ed una delegazione di cittadini. Il resto della cittadinanza ha deciso che sarà in piazza comunque, come strumento di pressione. Si prevede inoltre, la partecipazione, stavolta, anche degli abitanti della frazione marina. Insomma i cittadini badolatesi cominciano ad organizzarsi seriamente per la difesa dei propri diritti.

I tubi della condotta idrica comunale non reggono all'alta pressione
SALTA UN PEZZO DELLA STATALE 106... COLPA DEL COMMISSARIO?

2003071101.jpg (13357 byte)Nella tarda serata, i cittadini, vagabondi da bar, si sono svegliati dall'intorpidimento estivo a causa di un improvviso fragore. Tutti sono saltati a sbirciare la statale 106 da dove il rumore proveniva temendo un incidente. E ad un incidente si era pensato perché da lontano non si capiva bene che cosa fosse successo. Un tir ha fracassato l'asfalto spargendo schegge dappertutto e amplificando il rumore con il cassone vuoto. Il conducente non si è accorto di nulla ed ha continuato la sua allegra marcia in direzione di Reggio Calabria.

L'incidente ha avuto luogo nel tratto di 106 che va dalla stazione di servizio Esso alla farmacia Carella. La condotta idrica ha ceduto e la pressione dell'acqua ha sollevato l'asfalto, che tutt'intero ha galleggiato fino al passaggio del Tir, poi si è rotto.

Sul posto si sono subito recati il tecnico comunale, geom. Pasquale Larocca, e Giocondo (Guardancèlu) Frascà, della omonima ditta, gestore dell'impianto. Di concerto hanno deciso sul pronto intervento: chiudere l'acqua nel tratto della perdita, transennare la parte di 106 distrutta, avvertire i carabinieri.

Per chiudere l'acqua, non ci è voluto molto tempo, ma c'è però voluta una buona dose di fortuna. Infatti il gestore non possiede, in quanto inesistente, una mappa delle condutture, per cui deve andare un po' a tentoni: si chiude una saracinesca in un pozzetto e si attende per vedere se il flusso dell'acqua diminuisce. C'è voluto più di un tentativo perché l'operazione andasse a buon fine.

Nel frattempo il capo della polizia municipale di Badolato, maresciallo E. Bressi, ha regolamentato il traffico nella zona che veniva transennata da Nicola Scoppa, della omonima ditta.

Pare che il danno sia abbastanza serio e che non basterà un giorno per ripararlo. Inoltre dopo avere riparato la condotta si dovrà riasfaltare il tratto di strada distrutto.

Dunque si preparano giorni di disagio per la mancanza dell'acqua che colpirà alcune zone della marina. Di quali zone si tratta non si può dire in anticipo, perché non si ha la mappa, ma lo sapremo sicuramente domani quando i cittadini cominceranno a a telefonare al comune per lamentarsi.

E veniamo alle cause. Molto probabilmente si tratta dell'età dell'acquedotto che ormai ha più di cinquant'anni e che meriterebbe di essere rifatto. Ma c'è chi ha altre ipotesi: è colpa del commissario straordinario. Un'altra rottura, al passaggio a livello, si era già avuta nella mattinata di ieri, ormai risolta. Si levano voci di flessibili da scaldabagno che stanno saltando. Secondo gli esperti questi sono chiari sintomi di una pressione troppo alta. E la pressione troppo alta viene dall'abbondanza d'acqua. Dunque potrebbe essere una conseguenza del distacco degli allacci abusivi, ordinato dal commissario. Alcuni cittadini, che avevano previsto anche questo effetto collaterale, si erano premuniti di riduttori di pressione.

Dimenticavo... i carabinieri, avvisati, hanno risposto «ci facciamo una passeggiata» e quando ormai nessuno più li aspettava sono arrivati in macchina da Soverato, in due, hanno oltrepassato il posto senza domandare nulla a nessuno, hanno girato davanti alla scuola elementare, sono ripassati senza chiedere niente e si sono di nuovo allontanati in direzione di Soverato: segno che non ci dobbiamo preoccupare di nulla.

ANNULLATE LE MULTE ELEVATE AL SEMAFORO DEL COMUNE DI DAVOLI

Al semaforo del comune di Davoli, se passate col rosso, c'è un'apparecchiatura che vi fa una bella foto. Poi la polizia municipale vi manda a casa un avviso con cui vi intima di pagare una salata multa. Non c'è dubbio: per loro, siete passati col rosso. Può darsi anche che abbiano ragione però la multa è lo stesso illegittima. È quanto ha da sempre affermato l'avv. Pasquale Romeo: «Le infrazioni di cui all'art 41 comma 11, in riferimento all'art. 146, comma 3 del Codice della Strada (passaggio con semaforo proiettante luce rossa), rilevate con apparecchiatura mod. "Velomatic 512 FTR", sono illegittime».

E il Giudice di Pace di Davoli, Dott. I.G. Longo, con dispositivo di sentenza pronunciato all'udienza del 9/07/2003, ha accolto il ricorso di un cittadino di Badolato, difeso dall'avv. Pasquale Romeo, annullando in tutto il verbale di contestazione elevato dalla Polizia Municipale di Davoli il 20/9/2002, condannando, altresì, il Comune di Davoli al pagamento delle spese di causa. Una sentenza che "lascerà il segno" anche nelle casse del Comune di Davoli.

Per le motivazioni che hanno determinato detto provvedimento, occorrerà attendere il deposito della sentenza, però nel frattempo evitate lo stesso di passare col rosso al bivio di Davoli: non dovrete più pagare la multa però può essere nocivo alla salute.

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Isca sullo Jonio, si è concluso il corso per acquisire la tessera per la raccolta dei funghi epigei
Un percorso formativo micologico

Il Domani, Giovedì 10 luglio 2003