Gil Botulino

The German Observer
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mercoledì 12     -     Novembre 2003

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Il proprietario della vettura è il comandante Emilio Bressi
IN FIAMME L'AUTO DEL CAPO DEI VIGILI
L'incendio potrebbe essere stato provocato da un corto circuito


BADOLATO- Soltanto per una casualità, a Badolato Marina, è stata evitata una strage in un condominio in cui abitano  dodici famiglie, in località Cardarello. Una zona popolosa, densa di villette, cooperative e case popolari.

L'incendio di un'autovettura parcheggiata nel cortile del condominio, infatti, ha creato tensione, paura e panico. Verso l'una di ieri mattina, un inquilino, affacciatosi alla finestra per aver sentito degli scoppi, ha visto avvolta dalle fiamme la macchina di proprietà del comandante dei vigili urbani di Badolato, Emilio Bressi, che svolge lo stesso incarico nel comune di Isca.

Lo stesso inquilino, insieme a Bressi, ha dato subito l'allarme. Tutti gli altri condomini in pigiama, nel frattempo, si sono riversati nel cortile, dove ogni proprietario di macchina, con coraggio, nonostante il pericolo per la propria incolumità, ha provveduto a spostare le auto che stavano per essere raggiunte dalle fiamme. Fiamme che, sospinte dal vento, minacciavano anche il bombolone del gas condominiale.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Soverato, che hanno provveduto allo spegnimento dell'auto ormai ridotta a un ammasso contorto di lamiere, completamente distrutta. I rilievi per stabilire le cause dell'incendio sono stati fatti da una volante dei carabinieri della compagnia di Soverato e dal maresciallo Agostinelli della stazione di Badolato. Non si esclude che l'incendio possa essere stato provocato da un corto circuito. Gli inquilini, dopo lo scampato pericolo, sono rientrati nelle proprie abitazioni,ma,sicuramente,la paura ha fatto loro trascorrere la notte in bianco.

Franco Laganà, Il Quotidiano, 12/11/2003

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CONCORSO A GEOMETRA, ARCHIVIATO IL PROCEDIMENTO PENALE

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico di cinque persone indagate per abuso in atti d’ufficio e falso ideologico. La vicenda riguarda un concorso per la copertura di un posto di geometra nel Comune di Badolato.

Figuravano come indagati il dott. Vincenzo Predestini, l’ing. Massimo Nisticò, il dott. Domenico Arena, il rag. Antonio Criniti, il geom. Francesco Larocca. I primi quattro erano componenti della commissione esaminatrice, Larocca era il geometra dichiarato in origine vincitore del concorso. (tratto da: Luigi Stanizzi, La Gazzetta del Sud, 12/11/2003)

Ad affermarlo il dott. Antonio Scuteri, padre fondatore del Club dei Vedovi Neri
PARI OPPORTUNITÀ? LE DONNE SONO FAVORITE
Convegno a Soverato sul ruolo e la funzione della commissione pari opportunità

da Soverato, il nostro inviato speciale

Si è svolto venerdì 7 novembre 2003, alle ore 17,30, nella Sala Consiliare del Comune di Soverato, l’incontro avente per tema: "Il ruolo e la funzione della Commissione Pari Opportunità".

I lavori sono stati introdotti dal sindaco, dott. Raffaele Mancini, e dal vicesindaco nonché assessore alle Pari Opportunità, Pietro Matacera.

Subito dopo c’è stato l’applauditissimo intervento della presidente, dott.ssa Lusiana Ficchì, la quale, tracciando un primo positivo bilancio sull’attività sinora svolta dalla Commissione, si è particolarmente soffermata sull’importante ruolo istituzionale che l’anzidetta ricopre e sugli obiettivi che persegue per così finalmente realizzare a Soverato e nel comprensorio, attraverso opportune iniziative miranti a valorizzare pienamente l’intelligenza, la cultura e la professionalità femminili, la tanto decantata uguaglianza tra uomo e donna sia in campo sociale che economico.

La dott.ssa Marisa Fagà nella veste di consigliere regionale di Parità, con l’ausilio di "una galoppata" (sono parole sue) espositiva di lucidi, ha illustrato ai numerosi presenti le tante leggi emanate dal Parlamento Italiano e da quello Europeo a tutela della dignità della donna e per favorire il suo effettivo inserimento nella società riconoscendole quei diritti che per lungo tempo le sono stati negati soprattutto in ambito lavorativo nel quale essa, specialmente in Calabria, stenta ad affermarsi.

A conclusione dell’ampia ed esauriente esposizione si è aperto un vivace dibattito durante il quale la signora Madonna, capogruppo di maggioranza al Comune di Montepaone, lamentandosi per la scarsa considerazione nei confronti del gentil sesso da parte della classe politica che, molto raramente è disposta a cedere incarichi assessorili o di alte responsabilità alle donne, ha invitato queste ultime a lottare con le unghie e con i denti contro il monopolio maschilista che vuole relegarle in cucina. <<Sono stufa di fare crostate>> ha detto. <<Ogni marito pensando di gratificare la propria consorte in realtà la umilia ulteriormente quando si abbandona al classico complimento: "Come te non sa cucinare nessuno." Basta!>> ha proseguito tra gli applausi. <<Crostate alle fragole non ne faccio più!>>

Ma a sbalordire l’uditorio, in gran parte femminile, ci ha pensato il dott. Antonio Scuteri andando controcorrente: <<Porto il saluto del Club dei Vedovi Neri>> ha esordito. <<Nel contribuire anch’io alla discussione, non posso esimermi dal fare alcune precisazioni. Voi donne partite avvantaggiate oltre che dal punto di vista biologico perché possedete il dono della maternità, anche per altre cose non secondarie. Siete molto più preparate di noi uomini e siete più intelligenti. Per avvalorare quanto affermo faccio un esempio: agli esami di maturità, nella classe di mio nipote, solo un maschio in mezzo a tante donne ha preso il massimo dei voti. E ciò è scientificamente sperimentato poiché si sa che quando voi donne fate una cosa, la fate bene. Vi applicate maggiormente e vi concentrate meglio degli uomini. Pertanto, non riesco a comprendere il senso di tutto questo vostro disagio e di questa vostra frustrazione che non ha ragione d’esistere>>.

Apriti cielo. Un moto d’indignazione ha assalito alcune agguerrite donne che hanno reagito duramente tacciando il dottor Scuteri (che tra l’altro partecipava all’incontro insieme alla figlioletta Bice) di "retrogrado ed inappropriato maschilismo culturale."

Scuteri, per nulla intimorito da tanta veemenza, estraendo da una tasca dei pantaloni un ritaglio di giornale ha continuato: <<Siete in errore. Con dati alla mano, statisticamente parlando, posso dimostrarvi che voi donne siete favorite nella società. Ad esempio, la donna in generale ha percentuali di sopravvivenza superiori a quelli di un uomo che usufruisce della pensione per un breve periodo di 10 – 12 anni. Di conseguenza la donna, vivendo di più, gode oltre che della propria pensione anche di quella di reversibilità del defunto coniuge in media per oltre 20 – 25 anni>>.

Quest’affermazione per poco non costava la testa al nostro caro Antonio Scuteri. Alcune donne al tavolo della presidenza ed altre sedute in platea stavano quasi per partire all’assalto con la baionetta mentre il sindaco Mancini, l’assessore Matacera e i rappresentanti della folta delegazione del P.I.P.I.O. guidata da Pietro Cossari, ridevano a crepapelle.

Una componente della Commissione Pari Opportunità si è rivolta fortemente seccata al dott. Scuteri: <<Non ha proprio alcun senso della misura!>> E il dott. Scuteri: <<Se mi consentite, finisco il mio intervento parlando anche del divorzio che vi favorisce a parer mio il più delle volte ingiustamente perché non importa se una donna è schizofrenica e potrebbe far del male ai bambini. Il fatto di essere donna è sovente requisito essenziale a che i figli vengano a lei affidati. Vedete come siete privilegiate? E potrei ancora continuare...>> ha soggiunto, mentre, interrotto da urla di disapprovazione, tornava a sedere tra gli spettatori molto divertiti da questa sua performance.

Intervistato dal sottoscritto che si è complimentato per tanto coraggio, ha sentenziato sorridendo: <<Non si è capito o non hanno voluto capire il significato del mio intervento volto a scuotere i presenti che stavano per cadere nella trappola della noia mortale che solitamente avvinghia i partecipanti ai convegni!>>.

Non ti preoccupare caro Antonio, noi di Gil Botulino c’eravamo e sappiamo che sei stato tu a ravvivare l’incontro. Lo ha capito anche la presidente della Commissione Pari Opportunità, Lusiana Ficchì, che ha accolto il tuo invito per altri analoghi incontri insieme al Club dei Vedovi Neri ed altre associazioni. Non disperare. Ce ne sono ancora di persone intelligenti e di buon umore.

ATTENZIONE MACCHIE D'OLIO

dal nostro inviato speciale ahra curva do Gironi

 Ancora protagonista, dopo lo spavento dell’autobus, la curva del girone continua a far parlare di se.Stamani il camion della spazzatura ha lasciato una abbondante scia di olio sull’asfalto che ha provocato quattro rovinose cadute di motorini. È certa la caduta di Cenzu Lanciano con la sua vespetta, non conosciamo, per il momento, gli altri sfortunati e i danni che hanno avuto. Nessuno ha provveduto a segnalare, per tempo, agli interessati, l’inagibilità della strada, solo dopo l’ennesima caduta, i carabinieri del luogo avvisavano i locali cantonieri che tempestivamente provvedevano alla pulizia della strada, con sabbia ed altri solventi. L’opera di pulizia ha avuto termine verso le 14.45.

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Un rogo ha completamente distrutto la vettura del comandante dei vigili urbani
MACCHINA IN FIAMME

L’auto del comandante dei vigili urbani di Badolato, una "Peugeout 206", è bruciata la notte scorsa. Sul luogo non sono state trovate tracce di liquido infiammabile, ma una delle ipotesi prese in considerazione dagli investigatori è che possa trattarsi di un gesto doloso, dal momento che la vettura era nuova. Il comandante dei vigili, sentito dai carabinieri, ha sostenuto di non aver mai avuto minacce, dicendosi propenso ad escludere un atto intimidatorio. (Il Domani, 12/11/2003)

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BRUCIATA L’AUTO DEL COMANDANTE DEI VIGILI

L’auto di Emilio Bressi, comandante dei vigili urbani di Badolato, è stata distrutta dalle fiamme l’altra notte. La peugeou 206 era parcheggiata nel dentro di Badolato Marina, sotto l’abitazione del comandante. Sul posto i carabinieri di Badolato e i vigili del fuoco di Noverato non avrebbero rinvenuto tracce di liquido infiammabile. I militari dell’Arma di Badolato, comunque, non escluderebbero che possa trattarsi di un episodio doloso. Bressi, che è stato interrogato dagli investigatori, ha dichiarato di non aver mai subito minacce. (d.m., La Gazzetta del Sud, 13/11/2003)