Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

responsabile: Pasquale Andreacchio - e-mail: info@gilbotulino.it - web: www.gilbotulino.it

SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2003

MANNELLO GERARDO
()

aggiornato al 25/3/2003

Mannello Gerardo (foto: Gil Botulino)
(foto: N.D.)

Cognome MANNELLO
Nome GERARDO
nato il 23/3/1949
a Badolato
Cittadinanza Italiana
Residenza Badolato
Via
Stato civile Coniugato
Professione Impiegato comunale
Titolo di studio Diploma
Statura
Capelli
Occhi
Segni particolari
e-mail
telefono
Candidato della lista "Cinque stelle per Badolato", è stato sindaco dal 10/5/1997 al 12/5/2001.
Candidato della lista "Cinque stelle per Badolato", è stato sindaco dal 13/5/2001 al 30/10/2002, data in cui il consiglio è stato sciolto per dimissioni di nove consiglieri.

sabato 22 marzo 2003

fonte: Rai 3, TG regione, ore 14; Pietro Melìa

Alle 14, è stato trasmesso su Rai 3, nel TG regionale, un servizio sull'attentato incendiario del 7 marzo all'oleificio Leuzzi. Pietro Melìa, inviato del TG regione, ha portato ai microfoni sia Andrea Menniti, che aveva avanzato sospetti su "una parte politica, che deteneva il potere, che ancora detiene il potere e lo vuole con la forza", sia Gerardo Mannello che, per la prima volta, dopo oltre due settimane, si esprime su quell'accusa. Ecco il servizio:

Non ci sta il sindaco uscente ed ancora in lizza, Gerardo Mannello, costretto ad interrompere traumaticamente la sua seconda legislatura: «Nessuno della mia parte si sarebbe sognato, né si sogna, di fare questi interventi. Per andare a fare cosa, poi? Ad ottenere che cosa? A discreditare una comunità? Eh, questo non è giusto! Se io sapessi che questi atti qua sono da addebitare a carattere politico, ritirerei la mia candidatura a sindaco».

venerdì 14 febbraio 2003

fonte: Il Domani, Franco Laganà

A Badolato si delineano gli schieramenti in vista delle prossime consultazioni elettorali di primavera
SFIDA MANNELLO-PIPERISSA?
Le nomination della "Mongolfiera" restano ancora "top secret"

Dopo le dichiarazioni di Gerardo Mannello, che ha proposto la sua ricandidatura a sindaco, circolano indiscrezioni secondo le quali anche un altro ex primo cittadino, Andrea Menniti, intenderebbe proporsi alla guida di una coalizione civica. Gli ex della "Mongolfiera" non hanno ancora indicato il loro candidato anche se, per i bene informati, sarebbero due le nomination più accreditate sulle quali, comunque, rimane il "top secret".

Il partito della Quercia, su base locale, vede su due posizioni contrapposte l'attuale segreteria e un gruppo di dissidenti facenti capo all'ex sindaco Vincenzo Piperissa. Se la frattura si dimostrerà insanabile molto probabilmente Piperissa sarà il candidato di tutta l'area della sinistra che dissente da Fassino.

Non è, quindi, azzardato dire che c'è il rischio di vedere candidati alla poltrona di primo cittadino tre veterani della politica badolatese: Mannello, Menniti, Piperissa. Con la "Mongolfiera" sarebbero 4 le liste in fase di elaborazione.

Tornando alla candidatura di Mannello bisogna registrare le dichiariazioni dell'ex assessore Franco Nisticò. Lei ha usato toni molto duri verso i tre consiglieri di maggioranza e verso l'opposizione… "Certamente, perché hanno tradito l'elettorato facendo il gioco della minoranza, una minoranza destabilizzante rissosa non disponibile al dialogo. Ritengo che i cittadini onesti e laboriosi debbano avere uno scatto d'orgoglio e relegare in un angolo i responsabili dello scioglimento del consiglio comunale. Mi auguro anche che tanti compagni offesi e denigrati dall'attuale segreteria diessina sappiano trovare un ruolo da protagonisti in questa campagna elettorale. A Badolato c'è una sinistra fuori dai partiti che vuole tornare in campo".

sabato 8 febbraio 2003

fonte: Il Domani, Franco Laganà

L'ex sindaco di Badolato decide di scendere in campo nelle prossime amministrative di primavera
E MANNELLO SI RICANDIDA
Pesanti le accuse contro gli ex alleati della passata legislatura

Arriva la ricandidatura di Gerardo Mannello a sindaco di Badolato. L'investitura è avvenuta nel corso di un'assemblea pubblica organizzata dal movimento "Cinquestelle". "L'ultima volta sono stato eletto con 1.408 voti - ha dichiarato - superando di ben 700 voti la lista avversaria della "Mongolfiera". Essere sfiduciato da tre consiglieri della maggioranza con un accordo capestro, con la minoranza è stato un gesto ignobile che hanno (che ha, NdG) offeso la dignità di un intero Paese. È doveroso, quindi, richiamare gli elettori presentandomi al loro giudizio insindacabile".

Lei conosce le vere cause delle dimissioni. "Ho cercato in tutti i modi di tenere unita la maggiorana, ma quando mi sono visto con le spalle al muro sono stato costretto ad adottare provvedimenti drastici".

E sull'ultima assemblea della "Mongolfiera", cosa ci dice? "Ancora una volta hanno disinformato i cittadini. L'accusa più grave nei miei confronti ha riguardati i "balletti di miliardi" depositati sui libretti e relativi interessi. La cifra esatta è di 3 miliardi e 600 milioni. Ebbene questa somma si trovava e si trova ancora, almeno fino a quando sono arrivati i commissari, presso la tesoreria comunale. Sono somme vincolate, non disponibili, nel senso che il Comune non può utilizzarle per cose diverse da quelle per le quali sono state destinate: servono per il piano di risanamento e basta. La predetta somma, è stata sempre e chiaramente esposta nei documenti contabili. Questo, naturalmente, lo poteva rilevare e leggere chi il bilancio lo capisce".

Forti critiche anche per i debiti fuori bilancio… "Su questo problema sono state dette molte falsità. Bisognerebbe fare un passo indietro nel tempo, per rinfrescare a tutti la memoria e far capire che i guai sono iniziati quando è stato contratto un mutuo con l'Unipol di 1 miliardo, per ripianare i debiti di pari importo ma alla fine il comune è rimasto indebitato per circa tre miliardi. Anche in questa fase delicatissima, nessuno di quei professionisti che erano anche amministratori ha mai suggerito il modo per risolvere un così delicato problema".

Si è parlato anche delle questioni "Gallelli" e "De Riso"… "Mi consenta di fare chiarezza su una vicenda sulla quale si è voluto speculare molto. Premesso che sono somme derivanti da espropri per opere pubbliche che vanno dagli anni 80 in poi, bisogna partire dalle delibere del consiglio comunale in data 29 novembre 1996, con le quali, il consiglio, approvava, i maggiori oneri d'esproprio che erano stati elaborati e valutati da tecnici esterni all'amministrazione, in quella seduta, si approvavano le transazioni, e si inoltrava richiesta di finanziamento a carico dello stato con mutuo con la cassa depositi e prestiti, che si faceva carico per la quota parte del sessanta per cento. Il debito totale era di 13,5 miliardi, in pratica rimaneva un debito di 6,5 miliardi. Per quanto riguarda gli atti di precetto, dopo essere stati in Prefettura, e chiarito di cosa si trattava, è stato dato incarico con delibera di giunta n. 109 del 25 ottobre ad un legale, per verificare la legittimità o meno della richiesta. I commissari hanno revocato l'incarico dato e lo hanno conferito ad altro legale, sempre però per verificarne la legittimità". Mannello, infine, si è detto felicissimo dell'intervento dell'ex sindaco Domenico Bressi che si è detto pronto a sostenere la ricandidatura. "Sono convinto che i miei concittadini sapranno distinguere da quale parte stà la verità", ha concluso.

lunedì 3 febbraio 2003

fonte: Telejonio

Telejonio: Nell'affollata assemblea del movimento civico cinque stelle ha presieduto i lavori l'ex sindaco Gerardo Mannello. Particolarmente duri gli interventi degli ex assessori Gallelli, Laganà e Nisticò contro i protagonisti della crisi che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale. Nel corso dell'assemblea è stata messa in luce la bontà del lavoro svolto da Mannello per sanare la questione dei debiti fuori bilancio. Nonostante ciò è egualmente arrivata la crisi…

Mannello: In questo breve intervento ho tracciato un anno e mezzo di attività amministrativa che ha portato a degli obiettivi importanti. Il più importante, secondo il mio punto di vista, è quello sui debiti fuori bilancio che siamo riusciti a chiudere con sei miliardi e 35 milioni. In effetti una richiesta di 13 miliardi da parte dei creditori siamo riusciti a fossalizzare il debito alla data del 31 dodici 96, contraendo un mutuo con la cassa depositi e prestiti. Su questo problema è caduta, apparentemente, l'amministrazione. Ma era solo una scusa perché alcuni degli amministratori cercavano proprio l'obiettivo per far cadere l'amministrazione, perché non erano riusciti ad ottenere alcune richieste che loro avevano fatto. In effetti, c'era chi voleva una cosa, c'era chi voleva un'altra e, purtroppo, questa linea non è passata e allora hanno fatto cadere l'amministrazione.

Telejonio: Nell'intervento di Gallelli e Laganà si è capito la sua ricandidatura nella lista cinquestelle come candidato a sindaco…

Mannello: Guardi, io penso di dovermi obbligatoriamente ricandidare, ma per un semplice motivo: i cittadini mi hanno votato e abbiamo preso 1480 voti, 700 voti di differenza dall'altra lista. Quindi, io non sono caduto perché non m'ha voluto la gente, ma perché alcune persone hanno teso questa imboscata. Quindi io mi ripresento all'elettorato. Se gli elettori mi voteranno, amministrerò con lo stesso spirito che ho messo dal 97 fino ad ottobre del 2002. Se gli elettori non mi voteranno vuol dire che andremo a fare l'opposizione, costruttiva però, non distruttiva.

Telejonio: Anche per completare il lavoro che si sta facendo… Gallelli diceva che arrivavano cinquantadue miliardi…

Mannello: Abbiamo presentato un grossissimo programma delle opere pubbliche che, se seguìto, andrà sicuramente in porto, ci vuole l'appoggio e la consecuzione presso tutti gli uffici per concretizzare questo obbiettivo. Questo è molto importante per il centro storico soprattutto perché c'è il Pit, con la riqualificazione del tessuto urbano e il piano colore, nonché tutto l'impianto per l'acquedotto dalla montagna alle case. Quindi ci sono degli obbiettivi molto importanti da centrare proprio per lo sviluppo di Badolato superiore, soprattutto, perché puntiamo sullo sviluppo di Badolato superiore per sviluppare Badolato marina.

Telejonio: Nell'assemblea l'unico intervento dell'ex sindaco Bressi che fa gli elogi a Mannello per aver portato Badolato alla ribalta nazionale. Questo gli farà certamente piacere…

Mannello: Sì, è una cosa che mi fa piacere, ma non lo dice solo il medico Bressi, ma lo dicono quasi tutti quelli del comprensorio e tutti quelli che mi conoscono. È una cosa che mi onora ma continuerò sempre con lo stesso spirito di solidarietà e di aiuto verso il prossimo che mi ha sempre contraddistinto anche da quando non ero sindaco.

Telejonio: Nell'intervento di Nisticò, che è stato molto duro, ha dichiarato, li ha chiamati giuda e questo non credo che possa fare piacere anche se sono adesso nemici…

Mannello: Va bè! diciamo… non ci sono né giuda né traditori, è stato il metodo che va condannato perché si poteva sedere ad un tavolo e discutere la questione. Poi se ce ne dovevamo andare a casa lo dovevamo decidere tutti insieme e non assumere questi atteggiamenti per far cadere l'amministrazione ed arrecare un danno alla cittadinanza. Come vediamo stanno arrivando cartelle dell'Ici, della spazzatura: una cosa è affrontare direttamente con il pubblico una cosa è andare a discutere con il Commissario. Adesso come dicevo io nel passaggio del mio intervento c'è l'opportunità di effettuare il condono che prevede la legge finanziaria, ma pare che il Commissario non sia di questo indirizzo, quindi è un'ulteriore penalizzazione che si fa alla cittadinanza, che questi signori, che hanno fatto cadere l'amministrazione, hanno causato alla cittadinanza. Io spero di poter andare di nuovo alla guida di questo comune per poter applicare tutte quelle norme che io avevo già proposto in consiglio comunale.

domenica 2 febbraio 2003

fonte: Gil Botulino

CINQUESTELLE HA INDICATO IL NUOVO CANDIDATO A SINDACO

A due settimane dall'assemblea pubblica, organizzata dal movimento civico "La Mongolfiera" in cui si è affermata la necessità che i partiti si riapproprino dell'iniziativa politica, la controparte brucia le tappe e fornisce ai badolatesi il primo nome di candidato a sindaco per le prossime elezioni amministrative.

Nell'assemblea pubblica, organizzata dal "movimento civico cinque stelle", l'investitura è venuta dall'ex vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Francesco Gallelli, da Anna Maria Laganà ex assessore al bilancio e capogruppo consiliare, da Franco Nisticò ex assessore esterno. Tutti e tre hanno indicato in Gerardo Mannello il candidato a sindaco del movimento.

L'assemblea, iniziata con trenta minuti di ritardo, ha registrato una buona partecipazione di pubblico, le stime vanno dalle 300 presenze dichiarate da Savino, alle 10 scarse della solita questura, alle 88 di chi le ha contate.

La relazione di apertura, seguita in religioso silenzio, è stata letta dall'ex sindaco Gerardo Mannello che ha, ancora una volta, ripercorso la cronaca del mese di ottobre che ha visto la caduta della sua amministrazione. Non ci sono novità nella ricostruzione dei fatti. Ha ripetuto che la questione dei debiti è stata strumentalizzata da un solo consigliere che ha convinto gli altri insinuando in loro il dubbio di gravi responsabilità personali nel caso di approvazione del riequilibrio di bilancio. Nel suo intervento ha però corretto la dichiarazione a caldo che nell'anno e mezzo di amministrazione non era "riuscito a fare un bel nulla" affermando che nonostante quei consiglieri che remavano contro ha portato avanti un certo numero di punti del programma e ne ha fatto l'elenco. Infine ha invitato l'assemblea ad esprimere una rappresentanza per presentare al Commissario prefettizio la richiesta di riduzione dell'Ici, "riduzioni già approvate - ha affermato - dal Consiglio comunale e che non capisco come mai gli uffici non abbiano applicato". La relazione non è riuscita a scaldare il pubblico che l'ha ascoltata in silenzio e alla fine non ha applaudito.

Francesco Gallelli, nell'intervento che è seguito, dopo essersi scusato di non aver potuto stringere la mano ad ognuno dei presenti, ha candidato a sindaco Gerardo Mannello. Poi ha elencato i miliardi che l'amministrazione ha portato e quelli che ancora ha programmato di portare e che sarebbero venuti se non ci fosse quella brusca interruzione, ben cinquantadue miliardi di lavori già programmati, difendendo a spada tratta l'operato di Mannello che aveva ricevuto in eredità un Comune allo sfascio. Infine ha condannato il comportamento dei consiglieri dimissionari di maggioranza ma anche di minoranza che si sono messi d’accordo con gli avversari tradendo così il mandato elettorale.

Anna Laganà si è invece soffermata, filosoficamente, sulla figura dell'amministratore che deve prendere sul serio il proprio compito, con passione e con piena dedizione, "non come qualcuno -ha detto- che non veniva alle riunioni perché doveva andare a Messa".

Dall'inizio al tavolo della presidenza, insieme a Mannello, ha concluso gli interventi di cinquestelle l'ex assessore esterno Franco Nisticò.

Quindi è stata la volta del dott. Domenico Bressi, ex sindaco, che aveva chiesto in precedenza la parola per controbattere all'ex amico di partito Francesco Gallelli e per difendere la sua amministrazione che, a differenza di quanto affermato dall'ex amico di partito, aveva lasciato a Mannello, dopo averlo risanato, un Comune con 200 milioni di avanzo di cassa. Quindi ha dato il suo incondizionato appoggio al candidato Mannello "perché -ha affermato- è stato il miglior sindaco che Badolato abbia mai avuto; di più, un sindaco che non ha pari in Italia".

Nessuno del pubblico, composto in buona parte da esponenti e sostenitori de "La Mongolfiera", ha accolto l'invito di Franco Nisticò, che aveva abbondantemente provocato gli avversari politici, soprattutto "quei vagabondi senza cultura che frequentano i bar", a parlare.

20 gennaio 2003

fonte: Il Domani, Franco Laganà

MANNELLO PRONTO A RICANDIDARSI?
Oggi assemblea pubblica di "Mongolfiera" e Comunisti Italiani

Dopo lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, Badolato come si prepara alle elezioni di primavera? La prima risposta la dovrebbero dare i rappresentanti della "Mongolfiera" e dei Comunisti italiani (gruppo d'opposizione in seno al Consiglio comunale guidato dall'ex sindaco Mannello con la lista "Cinque stelle"), che hanno organizzato per oggi alle ore 18 un'assemblea pubblica nel salone del centro sociale anziani di Badolato Marina.

Da indiscrezioni pare che l'ex sindaco Mannello sia propenso a ricandidarsi capeggiando una lista civica molto rinnovata. Sarebbe la terza legislatura dopo che l'ultima si è interrotta bruscamente.