Gil Botulino

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The German Observer
dal 2001

Gazzettino di libera [contro]informazione scritto per tutti i badolatesi soprattutto per i tanti [dis]informati e non informati dal cronista e dall'amministrazione locali

FOTOSERVICE

CRISI IDRICA

Badolato Superiore Luglio 2002

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Il buco nell'acqua della trivella (1.8.2002)...
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....in località fontanelle
Badolato Marina 3 agosto 2002 pronto intervento High Tech
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fai un po' di spazio con il piccone...
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...prepara una "spinnula" di legno ...
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...metti la spinnula con la mazzetta nel buchino
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VOGLIAMO LA TRIVELLA": CRISI IDRICA O SESSUALE?

Il pellegrino che si reca in visita alla chiesa Matrice trova, sul muro esterno, una scritta, cancellata in modo maldestro e, perciò, ancora visibile "VOGLIAMO LA TRIVELLA!". Una mano ignota l'ha messa proprio lì perché si legge anche dal balcone del Municipio. Perché l'amministrazione comunale prendesse i provvedimenti del caso. E, per giorni, alla domanda "quando viene la trivella?" si è risposto "domani!" ma poi non si è più potuto rimandare...

E un bel giorno ecco, nel loro splendore, arrivare a Badolato le due trivelle: Franco (Aialà) Serrao, conosciuto come la trivella umana - per ovvie ragioni che non sto qui a dirvi - alla marina, e la trivella di una ditta di Lametia al Borgo in località Fontanelle.

Vi dico subito l'epilogo per non tenervi in suspence: ambedue hanno fatto, se così si può dire, un buco nell'acqua. Franco se ne è tornato a Roma musciu musciu (moggio moggio) senza aver intinto la trivella e contrariato dal cattivo tempo che ha trovato. La trivella di Lametia, invece, se ne è tornata a Lametia con il pollice in alto in segno di vittoria.

Si era sparsa la voce che alle fontanelle - contrariamente all'opinione del Pirri che dice che da che mondo è mondo non ha mai visto fare un pozzo in montagna - si era trovata l'acqua. Ed in effetti qualcosa si è trovato dopo aver scavato fino a cento metri. Poi si è attaccata la pompa e sembra che il pozzo si sia seccato dopo meno di due ore. Conclusione: alle fontanelle non c'è nessuna acqua.

L'ignota mano che ha scritto "Vogliamo la trivella!", sia essa in crisi idrica o sessuale, deve farsi una ragione: Non ci sono più le trivelle di una volta! (Gil Botulino 3 agosto 2002)

 

CRISI IDRICA: LA PRIMA VITTIMA

Prima o poi doveva succedere questa tragedia annunciata. Da più di un mese, caldo torrido, Badolato Superiore vive senz'acqua e finora non si erano verificanti svenimenti, sfinimenti, colpi di calore etc, ma a tutte le fortune c'è una fine. Gli abitanti del Borgo sono allo stremo e, oltre a scrivere sui muri "ho sete e puzzo", mandano anche maledizioni, ma non sono maledizioni potenti, evidentemente.

Dalla sera di Domenica - da quando la Madonna è scesa in paese - nessuna lamentela! "La Madonna ha fatto il miracolo" dicono nel Borgo. Finalmente si è avuta l'acqua dalle sei del mattino fino a mezzanotte. Ma Giovedì la Madonna è tornata al Santuario.

Giocondo (Guardancelu) Frascà ce l'ha messa tutta per fare questo miracolo: ha comprato una pompa nuova e potente e si è trasferito in montagna a pompare acqua. Tutto sarebbe continuato ad andare a  meraviglia se, giovedì, non si fosse dimenticato della risalita della Madonna al Santuario.

Sembra che Giocondo - nemmeno la madonna lo può! - non possa far avere contemporaneamente l'acqua al Santuario e al Paese. Così, mentre il paese aveva l'acqua, il santuario ne era sprovvisto. Ieri ha dovuto correre ai ripari e alle cure del medico perché laddove non possono le maledizioni dei paesani possono però le maledizioni dei parrocchiani. Dal Santuario gliene hanno dovute indirizzare di potenti se mentre si accingeva in fretta e furia a riempire la cisterna è scivolato ed è caduto dal camion. Si scontricàu tuttu! Ma non così tanto da non poter guidare e portare, in somma urgenza, una cisterna d'acqua alla Sanità e,  dato che c'era, anche un po' a Cosiminu 'u Turchju (detto Simiggiu) a Ciaramingianu, prima di ricorrere alle cure della guardia medica. (Gil Botulino 3 agosto 2002)

 

CRISI IDRICA: PROBLEMA, QUASI, RISOLTO

Partita la trivella e infortunato Giocondo, è chiaro che bisogna prendere in mano la situazione. Il sindaco non ci pensa due volte e decide che è ora che questo problema venga affrontato e risolto. E chi meglio di lui può farlo? L'anno scorso si era fidato di alcuni assessori, cacciatori di ladri d'acqua, e nulla era valso. Oggi, dopo averle tentate tutte, è chiaro che per risolvere la questione è sommamente urgente trovare delle sorgenti.

Sapete com'è il popolino: sfotte sempre. Ieri si era sparsa la notizia che la trivella si era spostata in montagna per cercare di fare un pozzo lassù. Naturalmente non c'è nulla di più infondato (Pirri docet!). Ma quando una voce corre qualcosa di vero c'è. E che cosa c'è, invece della trivella? C'è che il sindaco, personalmente, si è fatto accompagnare da un esperto della montagna (Cenzu Runcigghju) ed è andato in cerca di sorgenti. Il risultato è a dir poco sbalorditivo! Il problema idrico è ormai risolto. È bastato un pomeriggio di sindaco... ci voleva così poco! Dopo una attenta ricognizione, infatti, il sindaco ha assicurato che in montagna ci sono un sacco di sorgenti e che presto Badolato non soffrirà più la sete.

Parola di Gerardo Mannello il... sindaco di Badolato! (Gil Botulino 3 agosto 2002)

 

CRISI IDRICA, DOMANI COMINCERANNO I LAVORI

Ma quando cominceranno i lavori di trivellazione del pozzo ahri funtanehri? L'invariabile risposta è "Domani". Lo è ormai da un paio di settimane. Intanto - non so stamattina: mica posso andare ogni giorno a vedere - ancora ieri di lavori neppure l'ombra. Eppure questo sì che sarebbe un lavoro di somma urgenza visto che il Borgo - con le sue dodici chiese, con i suoi quattro bar, con le sue due pizzerie, con i suoi tre-quattrocento abitanti e l'alto afflusso di turisti, sta soffrendo da un mese per la mancanza d'acqua. Il razionamento dell'acqua non permette ai bar nemmeno di fare i caffè. Non male per un paese che vive o dovrebbe vivere, si dice, di turismo e per giunta stagionale.

Vorremmo anche noi rammentare, al sindaco e ai suoi collaboratori - in altre faccende affaccendati - che la stagione a cui ci si riferisce e proprio quella in corso e che "l'estate è iniziata regolarmente" e che i bar e le pizzerie aspettano, letteralmente, luglio - che ormai è agli sgoccioli - e agosto per poter raddrizzare un anno di totale assenza di entrate. Insomma qui a Badolato il turismo - emigrati, parenti, amici e qualche turista - si vede solamente un po' a luglio e ad agosto mesi in cui gli esercenti si preparano a fare un po' di soldi, ma se non c'è l'acqua il caffè non si può fare, le tazzine non possono essere lavate e non si possono lavare nemmeno le persone che tornano dal mare o dalle passeggiate per le vie del Borgo.

Un'estate programmata nei minimi particolari per il Borgo: Una strada provinciale priva di qualunque discarica, le strade pulitissime e prive di qualunque erbaccia, tutte le fontane pubbliche al loro posto anche quelle storiche e artistiche, un'acqua cristallina che sgorga a tutte le ore del giorno e della notte sia dalle fontane pubbliche che nelle case stipate di turisti, raduni serali ai café culturali senza assessori che predicano, raduni serali ai café chantant ubriachi persi a fare discorsi senza capo né coda...

Ma questo non è il Borgo di Badolato! tranne che per i café chantant: infatti è risaputo che per ubriacarsi l'acqua non è necessaria!

Abbattiamoci le mani! (Gil Botulino 19 luglio 2002)

 

A PROPOSITO DI CRISI IDRICA, MANTENUTE FINALMENTE LE PROMESSE ELETTORALI

«Pietro, Pietro! dammi due bottiglie!»
«Pronti! vuoi Ferrarelle o Mangiatorella?»
«Quella che vuoi basta che ti sbrighi.»
«Pronti! ecco la mangiatorella. Solo 4 euro e 30!»

Pietro fischietta e si frega le mani intascando i soliti 4 euro e 30 da un assonnato Ciccio (do Guardia) che, ormai da qualche settimana, ad una certa ora della notte, si friziona il cranio con una mano, si stendicchia e, mentre sbadiglia, sollecita Pietro a portare le bottiglie. È l'ora di andare a dormire. Ciccio abita a Santa Maria al Borgo e quando arriverà a casa non troverà l'acqua. Al Borgo non hanno acqua da un mese. Ciccio, come ogni giorno, si è lamentato, ha maledetto, ha minacciato per tutta la serata ed ora, esausto, vuole le sue due bottiglie fresche di acqua minerale prima di incamminarsi per andare a letto.

Ciccio, quando è proprio arrabbiato e trova qualcuno delle 5-S, dice che avevano promesso di aggiustare l'acquedotto del Borgo, che avevano promesso di regolarizzare la distribuzione, che l'anno scorso anche lui si era dato da fare, che era stata prodotta una relazione e che poi non se ne è fatto niente.

Ha ragione su tutto, ma non sulle promesse elettorali. Infatti, finalmente e ci sono volute due legislature, Ciccio (Patatu) Gallelli è riuscito a mantenere una solenne promessa che aveva fatto al Borgo l'ultima sera della campagna elettorale del 1997. Il nostro Ciccio allora era a Firenze - e perciò non può ricordare, ma al Borgo lo ricordano bene - quando, a proposito del problema idrico, con tono definitivo l'attuale vicesindaco ebbe a promettere "Vi faremo bere l'acqua minerale!"

Ed è proprio quello che sta capitando oggi a Ciccio e a tutti gli abitanti del Borgo...
...perché si adempiano le parole del compare Cicciu. (Gil Botulino 19 luglio 2002)

 

CRISI IDRICA SCONGIURATA? SEMBREREBBE DI NO

Carissimo Gil,
da lontano...ma sempre vicino a Badolato Marina e Borgo grazie alla stampa instancabile di Gilbotulino, apprezata anche da straniera chi per un attimo sognando di passare qualche giorno a Badolato.

Il sogno si rafforza leggendo che quasi certamente si eviterà la crisi idrica . Bellissimo-Magnifico!

Ma ieri 1 luglio 2002, si spegne il sogno del viaggio alla notizia telefonica di amici chi proprio stanno per vivere il panico di senza acqua in famiglia rientrando dal mare alle ore 19.00. Al momento di voler scrullare sabbia e sale dello ionio si sono trovati di fronte a rubbinetti vuoti d'acqua senza nessun preaviso del comune.


Oggi 2 Luglio 2002 si ripete la tragedia del vuoto d'acqua, proprio al momento di lavare piatti del mezzogiorno,ore 14.00 la lavatrice è anche in movimento bisogna spegnere tutto per evitare danni personali. Si deve risparmiare l'Acqua?
Allora con itelligenza pensando prima agli cittadini poi ai turisti si deve riflettere un piano di risparmio......che sia veramente risparmio e comunicarlo.
Non sara certo un nuovo pozzo ch'eviterebbe la crisi idrica a Badolato Borgo, questo nuovo sarebbe solo una spesa suplementare. È l'uomo che deve essere all'altezza di saper programmare per il bene dei cittadini dei turisti e dell'economia.
1..Controllare giornalmente con serietà lo stato del vecchio pozzo.
2.  Se il risparmio diventa una necessità si deve prima di tutto avertire la popoazione e per rispetto per questi ultimi si deve risparmiare di notte (dalle 23.00 alle 06.00)è una logica troppo semplice sembra per essere osservata.

Tanti saluti da qui,  Luna (Gil Botulino 2 luglio 2002)

 

ACQUA PER PISCINE, FORNITEVI A BADOLATO

L'acquedotto del borgo continua a fare le bizze. Dopo settimane di acqua vagamente rossastra - indice di sedimenti di ruggine e altro - finalmente nel Borgo si è potuta avere un'acqua adeguata... per riempire le numerose piscine. Infatti ora dai rubinetti esce un'acqua di un magnifico colore verde rubino, da fare invidia ai mari tropicali. Una vera manna per gli amanti del nuoto sempre che riescano a superare il problema dell'odore anch'esso cangiante. Una piccola controindicazione: talvolta provoca il prurito. (Gil Botulino 25 marzo 2002)

 

LADRI D'ACQUA ASSETANO BADOLATO BORGO

A Badolato Superiore continua l'emergenza acqua. Data la gravità della situazione si è ritenuto opportuno fare un sopralluogo ai pozzetti che portano l'acqua al serbatoio per controllare se la quantità d'acqua dalla sorgente al pozzetto generale fosse costante. Si è evidenziata la seguente situazione: Nel tratto che dalla sorgente porta  nei pozzetti di Catarumbali e al pozzetto Tropeano la quantità d'acqua è costante; mentre dal tratto Tropeano al tratto Castanìa si nota una notevole diminuzione del 25%, così dal tratto Castanìa al serbatoio di S. Domenico si nota ancora una diminuzione di un altro 25%. Quindi al serbatoio di S. Domenico arriva il 50% dell'acqua raccolta dai vari pozzetti. Questo ci porta ad affermare con sicurezza che nei tratti Tropeano-Castanìa Castanìa-serbatoio ci sono degli allacciamenti abusivi, come ad esempio si può vedere all'interno del pozzetto di Tropeano dove ci sono sei allacciamenti. Ci sembra assolutamente  urgente che venga fatta la verifica di queste situazioni allucinanti su detti tratti  per prendere le decisioni del caso in modo da non rimanere più senz'acqua dato che dalla sorgente al pozzetto di catarumbali arrivano 200 litri al minuto, abbondantemente sufficienti a soddisfare il fabbisogno di Badolato Superiore. E oltre al danno anche la beffa in quanto, pur utilizzando l'acqua da due anni, i contatori segnano ancora zero mc di consumo. (Gil Botulino, 5 ottobre 2001)

 

L'ACQUA AL SERBATOIO VE LA PORTO IO


Sentita davanti al macello, alla presenza di Frascà (Guardancelu) Giocondo, dell'assessore dott. Lentini, del consigliere Francesco (Ciccio) Criniti, il signor Giuseppe (Gasparu u vecchiu) Comito rivolgendosi al vice sindaco Francesco (Cicciu Patatu) Gallelli "Datemi sicurezza e vi porterò l'acqua al serbatoio". La discussione era sul problema serissimo delle mancanza d'acqua al paese. e il vice sindaco "di quale acqua parli?". Giuseppe , rimando "Da sorgenti da Rambahri. On siti boni u faciti nenta. In tre giorni vi porterò l'acqua qui da solo". Dopo il consiglio comunale, la maggioranza si è trattenuta al comune per deliberare sull'argomento. Almeno così si dice. (Gil Botulino, 25 settembre 2001)

 

EMERGENZA ACQUA A BADOLATO BORGO


Di nuovo a secco il serbatoio di S. Domenico. Sono ormai due giorni che i cittadini, per lo più anziani, di Badolato superiore devono convivere con la mancanza dell'acqua. Che non ci siano anche a Badolato superiore i famosi sabotatori? Se vedete i consiglieri e gli assessori di 5S aggirarsi furtivi nelle ore notturne per le vie del Borgo non vi preoccupate; Ormai lo dovreste sapere: stanno pedinando i sabotatori. (Gil Botulino 19 settembre 2001)

 

EMERGENZA ACQUA CONTINUA: BADOLATO BORGO ACQUA NON POTABILE


Malgrado le rassicurazioni delle 5S in consiglio comunale, il problema dell'acqua non è stato ancora risolto. E benché alcuni cittadini, affezionati lecchini, strombazzino l'avvenuta soluzione, è difficile in questo caso convincere la popolazione che deve fare i conti tutti i giorni con tale problema. Sì anche oggi è mancata l'acqua in alcune zone di Badolato Marina, ed è rimasto a secco Badolato Superiore. Nel borgo inoltre l'acqua quando arriva è piena di ruggine e fango, tanto che si è stati costretti a mettere dei cartelli alle fontane del fosso e del castello di acqua non potabile. La segnalazione ci arriva dal consigliere Criniti, che ha avuto richieste di aiuto da parte di alcuni cittadini di Badolato. (Gil Botulino 17 settembre 2001)

 

CONSIGLIO COMUNALE DEL 28.8.2001 PUNTO 8 - SITUAZIONE EMERGENZA IDRICA

Ed ora veniamo al momento più emozionante della seduta: la discussione sull’emergenza idrica di 'sto paese.
Poniamo una domandina lunghissima senza segni d’interpunzione, fregandocene dell’eventuale obiezione del presidente del consiglio: secondo voi che cosa si deve fare quando in un paese del meridione o meglio del sud del meridione cronicamente afflitto dal problema dell’acqua se nel periodo più caldo dell’anno quando la popolazione aumenta di molte unità si appura che alcuni stronzi hanno scassato e manomesso l’impianto idrico che approvvigiona un paese?

La domanda apre le porte ad una risposta che ormai tutti voi conoscerete: si discute del problema a fine agosto, quando fa meno caldo e la popolazione è tornata sui soliti livelli e l’acqua, quindi, non serve come fino a tre settimane prima.

Ovviamente discutere di un problema del genere ad estate finita è semplicemente una pagliacciata.

Il Comune ha dimostrato scarsa volontà politica di colpire i colpevoli nonché capacità inesistente di riuscire a risolvere un problema che si ripropone ogni estate. Di questo punto cercammo di discutere a luglio.

Devo dar atto al presidente del consiglio di aver lottato per inserire il punto in odg (anche se la legge glielo imponeva comunque), mettendosi contro gran parte della sua stessa maggioranza (signora Laganà in testa), che del problema non voleva proprio discutere. Poi, come noto, in quel consiglio saltarono 9 punti su 11;

A questo punto però parte l’apoteosi: Francu 'e Guerinu capisce che scocca l’ora fatale, e parte. Ecco in sintesi il "Teorema Nisticò" sul problema della carenza d’acqua a Badolato:
Primo, anche se il fatto è "passato" e non più attuale (situazione ideale per 5 stelle come visto) stavolta non c’era proprio bisogno di discuterlo: tanto alla fine si è risolto.
Secondo, il fattaccio potrebbe non essere neanche "passato" (parliamo di pomodori o cosa?) perché "mo cumincia u periodu de’ gutti" (adesso comincia il periodo del lavaggio delle botti; NdG per i lettori del Nord-Est). Ora anche a volerlo prendere sul serio, se le botti creeranno crisi idriche suppongo che, con i ritmi di 5 stelle, ne potremo discutere solo a Natale - a botti ormai vuote.
Terzo -  sbottando per le insipienti ed ingiuste accuse della minoranza - Franco ci svela come alla fine 5 stelle ha sconfitto la crisi idrica di cui non soffriamo più: ad un certo punto, quest’estate, hanno cominciato a pedinare le persone che ritenevamo sospettabili di poter manomettere gli impianti!!!. Perché, continua Franco Nisticò, "la verità bisogna dirla tutta", la notte si andava in giro a seguire le persone che potevano creare i problemi!!!

Ormai Nisticò è un fiume in piena, inarrestabile: fa persino i nomi.

Dice lui: "La signora Laganà, anche lei, una donna, di notte ha seguito le persone che si sospettavano…" a quel punto tutti gli occhi sono puntati su di lei che ha la faccia color arcobaleno. Tutta la situazione ha del tragicomico: Franco urla col viso in su per farsi sentire meglio (che non si sa mai), il sindaco è paonazzo e ride, tutti cercano di far smettere l’oratore con vari cenni ma, siccome ridono pure loro, lo stimolano ancora di più… Stagno sembra in preda a crisi convulsive, ormai… Anna Laganà, appena chiamata in causa, si mette una mano davanti il viso (come se ci fossero i paparazzi…) e comincia a guardare il soffitto. Credo lo abbia guardato anche il segretario comunale che ha sperato potesse cascar giù e porre fine al consiglio.

Il vice sindaco, che è un buontempone, faceva ampi gesti colla testa indicando Franco Nisticò, come a dire: ma guarda a sto birichino! Insomma, c’è da piangere fortissimo ma si ride tutti come dei matti.
Che splendida giornata! Grazie amici di 5 Stelle, grazie politica badolatese, maestra di vita. (Nick, Gil Botulino 3 settembre 2001)

 

GIANNI DRAGO SALVA IL BORGO

A casa di Gianni Drago si stava consumando la cena di riappacificazione con Ciccio con la partecipazione dei compari-testimoni Agostino e Cosimino. Era ormai tempo dopo un mese che i due vecchi amici si incontravano e si sfrecciavano uno a fianco all'altro come treni rapidi senza salutarsi. Pasta fatta in casa, tacchino come solo la madre di Gianni sa cucinare, insalata con pomodorini pachino, melone di pane come non se ne vedono curato in cantina, una cena con i controfiocchi. Erano da poco passate le ore 21.  All'improvviso una voce allarmata di donna richiama l'attenzione di Gianni: Alla Provvidenza hanno rotto la fontana ed ora il prezioso liquido si perde nella fiumara sottostante. La donna prega Gianni di occuparsi del caso e lui lo fa dimostrando una tempra da vero sindaco. Gianni non perde tempo e telefona immediatamente a Giocondo (Guardancelu) Frascà, che al telefonino non risponde e non è rintracciabile. Ma Gianni non si perde d'animo e, coadiuvato da Ciccio, fa un giro di telefonate finché rintraccia il fratello di Giocondo. La fontana viene prontamente riparata e così viene scongiurato il pericolo che anche la riserva d'acqua del paese sia prosciugata. Grazie Gianni ti siamo tutti debitori.

Un sabotaggio o uno scherzo sconsiderato? La situazione dell'acqua si fa sempre più calda e se ne discuterà anche nel prossimo consiglio comunale (insieme ad altri dieci punti). Anzi negli ultimi giorni non si fa che parlare di questoe solo di questo. E se tutto fosse orchestrato per non far parlare d'altro? Per esempio della modifica (digià?) al piano regolatore, altro punto previsto per il prossimo consiglio? (Gil Botulino 26 luglio 2001)

 

IL PROBLEMA ACQUA DIVENTA DRAMMATICO

Già da un mese abbiamo segnalato il problema della scarsità dell'acqua con vari articoli e da allora nulla è cambiato, anzi il problema si sta facendo più acuto, perché da tre giorni l'acqua scarseggia anche di mattina. In alcune zone - Melindus, ci segnala Turi Caminiti - l'acqua non arriva da 24 ore. I cittadini - senza giardini, o orti, o campagne da innaffiare cominciano ad essere stufi di questa situazione che l'amministrazione cinquestelle non solo non vuole risolvere, ma contribuisce ad aggravare. E la minoranza che fa? Fa sua, cavalca e/o attizza la giusta protesta? Niente di tutto questo: è in vacanza al mare, dove l'acqua è, sì salata ma, abbondante.
Qualcuno ha provato a rivolgersi al difensore civico - che non so se è già in servizio - ma che già ha cominciato a difendere... l'amministrazione; infatti risponde esattamente come risponde il sindaco di Badolato: qualcuno - e non si sa chi, non si sa come, non si sa perché - sta sabotando l'acquedotto. Ridicolaggini! La verità è che l'acqua viene consumata in modo improprio e lo dimostrano il numero di pompe che in questi giorni si stanno bruciando: anche quella dell'assessore Rondinelli. Se ci fossero ladri e sabotatori a quest'ora sarebbero stati sicuramente scoperti dai vigili-messi-attacchini comunali e denunciati per come meritano! O no? (Gil Botulino 21 luglio 2001)


SAPORE DI SALE: Riflessioni a bagnomaria

Avete letto il sofferto avviso alla cittadinanza, datato 18 giugno 2001, con il quale il sindaco del comune di Badolato comunicava la sospensione della fornitura d'acqua (tutti i giorni) dalle ore 24:00 alle ore 6:00?
Non vi sembra stupefacente, anzi "incredibboli", come si sia giunti in pochissimo tempo a trovare la (unica?) soluzione al problema?
Giustamente: se di notte non c'è acqua a che serve tenere i rubinetti aperti? Qualcuno direbbe: cui prodest?
Signor sindaco, è questa l'unica soluzione?
«Certamente; purtroppo l'acqua è incolore e non si può vedere dove va a finire».
Ma non tutto viene per nuocere, come si sa. Questo provvedimento potrebbe avere effetti positivi sulla sfrenata vita estiva dei badolatesi i quali (quasi tutti) si vedrebbero costretti a rincasare orientativamente verso le ore 23:00, prima del coprifuoco acquatico, con grande incazzatura del popolo delle balere estive. I gestori dei lidi, per aggirare l'inconveniente (sarebbe opportuno e igienicamente perfetto), potrebbero attrezzarsi di composizioni musicali che consentano solo il ballo del mattone. Questo tipo di ballo permette: di toccare con mano 'la questione', di alzare 'gli animi' e, soprattutto, di ridurre l'attivittà sudoripara.
Ci sarebbero altre soluzioni al problema acqua? Certamente!
A) Assoldare una TdI (tribù di indiani) per la rituale danza della pioggia; con l'eventuale variante in corso d'opera per il supporto di uno stuolo di prefiche (piangenti a pagamento);
B) Piantare salici piangenti ai bordi dei pozzi comunali.
C) Ridurre gli attuali giardini a dimensioni bonsai.
Questi progetti richiedono tuttavia uno studio di fattibilità e... Con l'estate alla porta; Il consiglio comunale che non manda nessuno ad aprirle; La minoranza che passeggia (cosiddetta opposizione itinerante), cantando "è inutile suonare qui non ci aprirà nessuno... si è già in ritardo ma, siamo in anticipo per cominciare a cantare tutti in coro: sapore di sale... (P.R. , Gil Botulino 20 giugno 2001)

 

POZZI ASCIUTTI O GIARDINI INNAFFIATI?La seconda... che hai detto

Tavola rotonda al bar Solesi con esperti del settore idrico, tra gli interventi più interessanti quello del Tut. T. Pirri e dell'ing. A. Cunsolo. Il simposio è stato organizzato dalla ditta Frascà (Guardancelu) Giocondo per studiare misure atte a scongiurare l'emergenza idrica che si prospetta con l'inizio dell'estate.
Nei giorni scorsi (e anche nelle notti) i cittadini hanno avuto le prime avvisaglie, il fatto strano è che i serbatoi comunali si svuotano soprattutto di notte quando invece si dovrebbero riempire: questo è un sintomo di innaffiamento di giardini e abbivaratizzi. L'Ing. sostiene questa tesi, invece il Tut. dice che non arriva acqua dai pozzi perché asciutti o a causa delle pompe. Naturalmente sono affermazioni che potrebbero essere verificate con una semplice ispezione ma i due contendenti vanno avanti ad affermazioni e petizioni di principio, e ben presto si finisce per parlare di storia e filosofia: C'era o non c'era un pozzo, quand'era sindaco Larocca, che portava 8 litri di acqua al secondo? Uno è per il sì, l'altro per il no. Quando la discussione degenera e si sta per passare alle vie di fatto, il gestore del bar chiude la tavola rotonda e i due esperti ritornano alle loro abituali occupazioni.
Cosa ne viene di utile alla collettività da queste discussioni? Niente! Senza acqua siamo e sanz'acqua rimaniamo.
Io penso che molto di più potrebbe dare una denuncia al sindaco, per omissione di atti di ufficio, perché invece di utilizzare i vigili per scovare gli abusi nell'uso dell'acqua potabile -e in altro- li usa come attacchini e messi comunali.
Può darsi che non ci sia acqua nei pozzi, ma non dovrebbe essere difficile controllare: basta andare a vedere.
Può darsi che l'acqua si sprechi nei giardini e anche questo non è difficile controllare: se i giardini sono verdi allora sono sicuramente annaffiati, e se sono gialli lo potrebbero essere lo stesso (vedi lo scandaloso colore dell'erbetta del campo sportivo regolarmente innaffiato).
Ma è inutile suggerire tecniche di controllo. È veramente inutile, perché tutti (ma proprio tutti!) sappiamo che l'acqua dell'acquedotto viene utilizzata per innaffiare aiuole, giardini, orti e uliveti, e per sovrapprezzo senza pagare una lira perché sono attacchi abusivi, e per di più sappiamo (ma tutti, proprio tutti e dunque non chiedetelo a me) nome e cognome di chi fa queste porcherie.
Dunque non rompete i coglioni con le solite tavole rotonde e le solite lamentele alla luna: o costringete gli amministratori a fare il proprio dovere oppure rivolgetevi, in silenzio come faccio io, a un fornitore di cisterne perché presto ne avrete bisogno. (Gil Botulino 17 giugno 2001)