Gil Botulino

The German Observer
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Giovedì 10 Gennaio 2002 

La Gazzetta del Sud, a cui abbiamo inviato la notizia dell'attentato al vicesindaco come a tutti gli altri quotidiani regionali, ci onora nello stampare integralmente la notizia così come da noi comunicata. L'articolo risulta non firmato e non c'è nessun riferimento a Gil Botulino. Ma noi non ce la prendiamo: l'importante è che le informazioni circolino.

Badolato, pistolettate contro la casa del v.sindaco

Sale la tensione. Dopo gli attentati incendiari di fine novembre – che avevano visto il rogo delle autovetture di due esponenti del movimento La Mongolfiera e del portone di un cittadino di Badolato superiore – e della notte di Capodanno, nella quale è stato incendiato il portone dell'abitazione di un cittadino svizzero che ospita dei rifugiati, martedì sera verso le 20 sono stati esplosi colpi di pistola contro il portone dell'abitazione del vicesindaco di Badolato, Francesco Gallelli. Uno dei proiettili ha attraversato la porta ed è andato a frantumare uno specchio nell'ingresso dell'abitazione. Il vicesindaco e la moglie avrebbero potuto essere ancora nell'ingresso quando il proiettile è penetrato, perché erano da poco rientrati a casa. L'atto intimidatorio ha sconcertato i badolatesi che si chiedono i motivi di questa escalation di violenza in un paese che si vuole culla di civiltà e, offesi da questi avvenimenti, commentano con grande amarezza la perdita della tranquillità. "Non si capisce più niente" è il commento più frequente e si intende dire che non c'è più il rispetto di una minima regola di vita civile. Immediata la presa di posizione della minoranza consiliare della "Mongolfiera". "Reputiamo gravissimo – dice un comunicato – che a distanza di poche settimane dagli attacchi incendiari che hanno tristemente riportato Badolato all'attenzione generale, si ripetano questi episodi delinquenziali. Essi evidenziano come in questo paese la vita pubblica e le istituzioni siano oggetto di gravissime pressioni. L'escalation criminale di questi mesi non può più essere oggetto di alcuna minimizzazione. Serve un'azione decisa e comune. I livelli raggiunti sono fonte di profonda tristezza e serissima preoccupazione. Chiediamo all'Amministrazione di farsi immediatamente promotrice di una iniziativa forte che vedrà la nostra certa collaborazione, e di riconvocare immediatamente un consiglio comunale aperto sui temi che purtroppo vediamo riproporsi con drammatica frequenza". 

(La Gazzetta del Sud - 10.1.2002)