Gil Botulino

The German Observer
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Martedì 13 Agosto 2002 

Turisti e Ambiente

Guarda un poco se riconosci a chi mi sono riferito In questo mio recente articolo su http://www.ricordati.com/martinotti/farm/index.htm Ovviamente è un esempio emblematico di centinaia di situazioni analoghe sparse per la nostra devastata penisola ... Ciao Claudio Martinotti.

martinotti2002_08_13i.jpg (19528 byte)Riprendiamo un argomento già più volte affrontato: la stretta correlazione tra l'incremento del turismo e la qualità dell'ambiente. Che parrebbe per noi, che ci dedichiamo all'ambiente da anni, un assioma, un'equazione inconfutabile. Invece non è assolutamente così. Per la maggioranza degli amministratori locali non è così, anzi, la soluzione per incrementare il turismo secondo molti di loro è ancora la cementificazione, la costruzione di megaparchi d divertimenti e sale da gioco, piste da sci e campi da golf (magari dove manca l'acqua), etc.. Ed il modo per attirarli è senz'altro raccontare menzogne sulla situazione reale, attraverso false campagne di promozione e la complicità dei giornali. Se poi le cose vanno male, i turisti sono pochi e scappano via subito, allora la colpa e' di coloro che non hanno partecipato al teatrino della mistificazione e dell'intrallazzo, che non hanno cioè saputo e voluto ingannare bene i visitatori. Questa è purtroppo la mentalità spaventosamente anacronistica ed irresponsabile che ancora caratterizza tanti amministratori locali, sui quali troppe volte si sorvola politicamente e socialmente, perché troppo presi dal seguire il governo centrale, senza capire che la maggioranza dei danni ambientali provengono dal governo locale.
In proposito vi sottopongo un paradossale e provocatorio decalogo, scritto in una località calabrese, proprio in aperta polemica con l'amministrazione locale, colpevole di una gravissima situazione di degrado ambientale e che si lamentava della scarsità di turisti e non capiva come mai ...

IL DECALOGO DELL'ECO-BAGNANTE
Un minuscolo appunto, non tutto può essere tenuto a mente. D'altronde basta osservare poche semplici regole per NON rispettare il mare e i fondali. Ecco il decalogo come NON lo fornirebbe mai Legambiente, ma molto vicino ai nostri usi e costumi: contribuiamo a tenere sveglie le tradizioni!
Usate le spiagge come depositi rifiuti
Gettate sacchetti di plastica in mare e sulla spiaggia. Causano la morte per soffocamento di inutili animali marini come le tartarughe, i delfini e le balene che le scambiano per meduse, loro cibo prediletto.
Se scoprite uno scarico abusivo in mare non segnalatelo subito alla Capitaneria di Porto più vicina oppure al numero verde del Noe dei Carabinieri (800.253608).
Gettate mozziconi di sigarette in mare, una sola "cicca" inquina un metro cubo d'acqua
Raccogliete le stelle marine, i coralli, i molluschi bivalvi, i cavallucci marini
Non rispettate il divieto di navigazione a motore entro 300 metri dalla spiaggia
Schiamazzate a più non posso sia in spiaggia che in mare
Quando trovate spiagge rese inaccessibili per la presenza di abitazioni o terreni privati, NON informatene la Capitaneria: la legge prevede il libero accesso per tutti al litorale.
Se fate la doccia sulla spiaggia, usate shampoo o bagnoschiuma
Durante la navigazione NON prestate attenzione alle boe di segnalazione dei subacquei
Per i rifiuti da buttare in mare non siate dilettanti! gettate cose che abbiano un tempo di degrado molto alto! Non fate i fessi: lasciate qualcosina anche per i posteri! Ecco una tabellina con i tempi di degrado di alcuni prodotti in modo che possiate fare una scelta consapevole:
Fazzolettini di carta (3 mesi),
Fiammifero (6 mesi),
Mozzicone di sigaretta (da 1 a 5 anni),
Buste di plastica (da 10 a 20 anni),
Prodotti di nylon (da 30 a 40 anni),
Lattine di alluminio (500 anni),
Bottiglie di vetro e Polistirolo (1000 anni).

In fondo questa situazione di degrado culturale, che si riflette sull'ambiente, fa capo a quella che alcuni studiosi ed amici definiscono "la Sindrome della mentalità del ghetto", cioè il prevalere di uno stato abitudinario passivo, illusorio di benessere ed immunità, che induce a madornali errori di valutazione e prospettiva, e priva della capacità di autocritica e consapevolezza. Che è appunto quanto avviene a proposito dell'ambiente, che dovrebbe avere la priorità su tutto ed invece si fa finta di niente, come se non fosse un problema serio e dalle gravi ripercussioni, ma fosse un'invenzione di pochi ideologici ambientalisti. Non facciamo allarmismo! Altrimenti i turisti non vengono.
Una maggiore consapevolezza non guasterebbe.

(Claudio Martinotti 13.8.2002)