Gil Botulino

The German Observer
dal 2001

responsabile: Pasquale Andreacchio - e-mail: info@gilbotulino.it - web: www.gilbotulino.it

logoquotidiano.jpg (4485 byte)

Giovedì 31 Ottobre 2002 

Badolato. Si sarebbe consumato ieri con le dimissioni di nove consiglieri comunali su sedici
L'ultimo atto della giunta Mannello
GilBotulino commenta il fatto su Internet con un ironico "Amen"

ilquotidiano2002_10_31.jpg (17789 byte)Amen. Così si conclude l'ultima e-mail di GilBotulino, il sito internet di controinformazioni badolatese (così si definisce), molto critico nei confronti dell'amministrazione del paese del basso-Jonio che chiude il capitolo Mannello a Badolato. Questa volta sembra che le speranze che la giunta badolatese resti in carica siano definitivamente perdute. Alle ore 13.00, infatti, di oggi, nove consiglieri comunali su 16 si sono dimessi. Sono Nicola Criniti, Francesco Criniti, Giuseppina Gerace, Pietro Piroso e Alfonso Gallelli per la minoranza; per la maggioranza, invece, Gaetano Stagno, Emilio Leuzzi, Giovanni Bove e la consigliera Domenica Battaglia dei comunisti italiani. I dimissionari, fatta eccezione di Bove e Leuzzi che erano assenti, sono quelli che hanno votato contro il punto all'o.d.g. sul riequilibrio di bilancio nel consiglio comunale di venerdì scorso. Il Prefetto aveva dato ancora dieci giorni al primo cittadino Mannello per convocare un nuovo consiglio che trattasse lo stesso ordine del giorno precedente. Una decisione che non era stata digerita da diversi consiglieri, soprattutto quelli della minoranza e da Domenica Battaglia che attraverso un fax aveva scritto al prefetto questa mattina contestando la convocazione disposta dal Sindaco: «Avendo già votato tale provvedimento in data 24/10/2002 come da delibera Cc. n. 32 mi chiedo, e le chiedo cortesemente ­ aveva scritto la Battaglia al rappresentante provinciale del Governo - perché dovrei ridiscutere e rivotare lo stesso provvedimento. In attesa di un sollecito riscontro colgo l'occasione per porgerle i più cordiali saluti». La convocazione messa in discussione dalla Battaglia e che, si presume, ha provocato le dimissioni di cui sopra si è detto era stata disposta dal sindaco Gerardo Mannello, in forma straordinaria e con un unico punto all'ordine del giorno, questo: Ricognizione sullo stato di realizzazione dell'attività programmata e verifica degli equilibri di bilancio - esercizio 2002 ­ determinazioni provvedimenti. In calce al foglio di convocazione si legge: «In esecuzione all'atto di diffida Prefettizia Telefax Prot. n. 2534/6 Gab del 25/10/2002, già notificato alla S.V. con nota Prot. Comunale 5881 del 25/10/2002, si partecipa la convocazione del Consiglio Comunale sotto descritto, che si terrà nella sede Comunale di Badolato. Gli atti relativi all'unico punto all'odg. sono depositati nella segreteria comunale a disposizione dei signori consiglieri che volessero consultarli». è evidente che la massiccia dimissione dei consiglieri di cui sopra abbiamo riferito determina l'irreversibile collasso della Giunta Mannello e la conclusione prematura del suo mandato.  

(tratto da Fabio Guarna, Il Quotidiano, 31.10.2002)

Sui quotidiani regionali di oggi c'è la notizia delle dimissioni dei consiglieri comunali di Badolato, ma non c'è notizia del commissariamento. Non molto tempo fa a S. Caterina si erano dimessi i consiglieri e sui giornali il giorno dopo c'era la notizia comprensiva del nome del commissario e dei due sub-commissari. Ma Badolato è speciale: La notizia delle dimissioni è stata inviata al Prefetto a tarda sera e ancora oggi non abbiamo notizia del commissariamento.

Sotto avete gli articoli dei quotidiani che riportano la notizia, con scarsa evidenza, giusto perché non pensiate che i fatti di Badolato -siano pure eclatanti come uno scioglimento di consiglio- debbano avere un qualche interesse generale.

Il Quotidiano ha tre magnifiche foto che illustrano l'articolo, l'unica foto fuori contesto è quella del consigliere Francesco Criniti che nell'articolo non compare, forse perché quel che dice con il suo sorriso è autoesplicativo. Vi riporto a fianco la foto perché ne vale la pena. Ciccio se la ride di cuore e a ragione, perché è stato il vero motore dell'opposizione, infatigabile. È stato affidato a lui l'onore e l'onere di consegnare ufficialmente le dimissioni di tutti i consiglieri de "La Mongolfiera"e, con un gesto di cui non può sfuggire il significato politico, della consigliera Domenica Battaglia: un riconoscimento al suo impegno. Bravo Ciccio!

Il commento della Gazzetta mi sembra quello più azzeccato: Cinque stelle erano già cotte dopo qualche giorno dalle elezioni. Le ragioni, forse, potete rintracciarle nell'intervista di Domenica battaglia che avete sotto.

Il commento del Domani, naturalmente, è tutto fuori strada, come d'altronde anche la cronaca. Per cui qualche cosa -non tutto, che non fineremmo mai- bisogna dire su questo articolo. Se non altro da Laganà apprendiamo sempre cose inedite tipo le dimissioni di Nicola Lentini, che non ci risultano, ma che salutiamo con piacere. Cominciamo col dire che al momento delle dimissioni il segretario comunale non era al Comune di Badolato perchè come tutti sanno il dott. Vincenzo Prenestini ce lo abbiamo in società con il comune di Borgia e Mercoledì mattina è appunto a Borgia. Dunque non solo non ha ricevuto le dimissioni nelle sue mani ma non le ha nemmeno immediatamente trasmesse all Prefettura. In effetti le dimissioni sono state presentate al protocollo, il segretario comunale è arrivato in Comune nel pomeriggio forse dopo le 16 e la notizia di dimissioni è stata inviata, sembra, poco prima che chiudessero gli uffici, aperti per il rientro pomeridiano.

Il corrispondente Laganà dice che sono "arrivati a ciel sereno" le dimissioni di Stagno, Leuzzi e Bove. Evidentemente deve avere le fette di mortadella sugli occhi e negli orecchi. Evidentemente non si è accorto né della lotta continua di Stagno al Sindaco, né dei suoi voti contrari, né delle sue dichiarazioni. Non di è accorto delle dimissioni da assessore di Leuzzi, né delle sue assense tattiche nei consigli, né delle sue dichiarazioni (qualcuna veramente sfiziosa raccolta dallo stesso Laganà). Per quanto riguarda il dott. Bove, non si è accorto delle sue dimissioni da Presidente del consiglio e della sua assenza all'ultimo consiglio. Dunque solo coerenza. E allora come mai questa scelta che Laganà definisce a ciel sereno? Io credo solo che abbiano voluto dare al sindaco, che hanno appoggiato -ma del cui appoggio si sono dovuti pentire molte volte- la possibilità della resa onorevole delle armi. In politica se uno va in minoranza deve tirare le conseguenze e dimettersi. Se non lo fa, per arroganza o per altro, allora qualcuno deve assumersi la responsabilità di farglielo capire ineluttabilmente. Questa responsabilità se la sono presa, per coerenza e dovere civile, Giovanni Bove, Emilio Leuzzi e Gaetano Stagno. Domenica Battaglia e la minoranza Consiliare hanno lavorato per preparare il terreno a questa possibilità.

A tutti deve andare il ringraziamento e la stima dei badolatesi. Il mio è sincero ed incondizionato.

Ma come è stato possibile che dei Signori abbiano preso un tale abbaglio da sostenere un sindaco che si è comportato -le cronache sono sui giornali e sul Gil Botulino- in maniera disastrosa per Badolato e per la sua stessa amministrazione?