Gil Botulino

The German Observer
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Venerdì 25 Aprile 2003 

Nel corso di una pubblica assemblea è stata ufficializzata la scesa in campo dell'ex sindaco
Menniti si presenta agli elettori
Nicola Criniti (Ds): «La nostra è una coalizione che si basa su valori condivisi»


ildomani2003_04_25.jpg (17720 byte)Tra oggi e domani la presentazione delle liste. A Badolato bisogna registrare due iniziative dell'ultim'ora. La prima ha avuto come protagonista la lista civica "Cinque Stelle - Per Badolato con Mannello". L'ex primo cittadino ha chiamato a raccolta i suoi sostenitori, che hanno firmato per la presentazione della lista che sarà, presumibilmente, depositata oggi stesso. L'altra iniziativa è stata organizzata dalla coalizione civica "L'Arcobaleno" che vede candidato a sindaco Andrea Menniti. In una assemblea pubblica è stato presentato ufficialmente anche il simbolo, raffigurante una mongolfiera, un ramoscello d'ulivo, un faro, con la scritta "Arcobaleno".

Nicola Criniti, segretario dei Ds di Badolato, ha spiegato i motivi della nascita del nuovo movimento civico (consegnati in un articolato documento reso disponibile on-line da Pasquale Andreacchio sul sito www.gilbotulino.it).

«La coalizione che presentiamo oggi - ha dichiarato Criniti - è un'aggregazione del tutto nuova che è sorta nell'ultimo mese, non prevista da noi stessa. Nino e il Faro hanno iniziato un certo tipo di percorso da qualche mese prevedendo, suppongo, di costituire il terzo polo, mentre la Mongolfiera, assieme ai consiglieri che hanno contribuito alla caduta di Mannello, ha deciso di fare un discorso diverso, un discorso alternativo. Alla fine di questo percorso ci siamo trovati assieme e oggi presentiamo il progetto a cui abbiamo dato il nome di "Arcobaleno". (...) Ci troviamo in una situazione di un paese dissestato dal punto di visto economico e la coalizione che andrà a vincere dovrà cercare garantire un futuro diverso alle nuove generazioni, il nostro intento è di cercare recuperare da un punto di vista civico il paese. Noi non ci stiamo proponendo per andare a far del male a nessuno, noi vogliamo lanciare un messaggio di tranquillità, di pacificazione sociale, prima ancora che economica. È lo stesso messaggio che ha caratterizzato le altre campagne elettorali, è lo stesso messaggio con cui si era proposta la Mongolfiera, che purtroppo non è stato recepito. Detto questo - e qui parlo da capogruppo della Mongolfiera piuttosto che da segretario del D.S. - l'aver avuto un sistema di valori serio, che abbiamo voluto rispettare fino in fondo, ci ha permesso, pur avendo perso di 700 voti, di rimanere in piedi, di essere ancora vivi, di avere ancora un simbolo da portare all'interno di questa nuova coalizione. (...) Il nostro obbiettivo non è quello di fare un accordo per andare a governare o a spartire risorse, noi vogliamo, innanzitutto, un paese civile cioè un paese normale. (...) Noi qui, oggi, presentiamo una candidatura a sindaco di una persona che rispettiamo, innanzitutto, cioè di una persona che già sappiamo che non sia alzerà una mattina dicendoci "mi sono dimenticato di dirvi che abbiamo dieci miliardi di debiti". Sto presentando una persona di cui mi fido e che rispetto, in quanto persona che ha delle qualità umane che nessuno può mettere in dubbio. Ninuzzo ha, è vero, un passato politico che ha diviso Badolato, perché è stato sindaco di una gestione amministrativa e politica che ha diviso la comunità badolatese, un'esperienza del tutto particolare, che si è verificata venticinque anni fa. Vedo che molti stanno utilizzando il passato per cercare di screditare questo tipo di accordo, questo tipo di alleanza. Io rispetto le opinioni di tutti e lo dico da segretario del partito che deriva da quel partito comunista che all'epoca fu battuto da Andrea Menniti e dalla lista Aratro, una sconfitta che ha fatto soffrire molti compagni e perciò capisco anche le perplessità e con queste mi ci confronto. Però deve essere chiaro che il D.S. - e non perché è passato tanto tempo - lotterà contro il fatto che qualcuno possa utilizzare il passato come una clava, come una mazza contro il presente, contro il futuro, perché si dimentichi che negli anni successivi le cattive sorti di questo partito, del partito che oggi ha deciso di far parte di questa coalizione, non sono state determinate dagli uomini che venivano da quell'esperienza ma, addirittura, dagli uomini stessi che hanno guidato il partito in quegli anni. (...) Sappiamo di avere trovato degli interlocutori che ci rispettano e che noi rispettiamo sulla base di valori condivisi: la trasparenza, la legalità e un sistema di regole democratiche di cui tutti sentiamo la mancanza e che vogliamo rispettare. Questo per noi, oggi, vuol dire far politica a Badolato, questo è quello che a noi continua a stare a cuore. Diversamente non saremmo ancora qui, a distanza di due anni dalle ultime elezioni, a presentare una nuova lista di forze alla popolazione badolatese ed a presentarci al giudizio dell'elettorato insieme con Andrea Menniti l'uomo che abbiamo scelto come candidato a sindaco».

Franco Laganà, Il Domani, venerdì 25 aprile 2003

Fonte: Gil Botulino, mercoledì 23 aprile 2003, "L'intervento di Nicola Criniti"